L’esercito iracheno ha lanciato un’offensiva per riconquistare la città vecchia di Mosul
Si tratta dell'ultimo distretto della città irachena, nelle mani dell'Isis dal 2014, ancora da riconquistare. L'esercito sta procedendo lentamente per ridurre al minimo le vittime civili
L’esercito iracheno ha lanciato una pesante offensiva per riconquistare la città vecchia di Mosul, l’ultimo distretto ancora nelle mani del sedicente Stato islamico.
Secondo le Nazioni Unite sono almeno 100mila i civili intrappolati nella città vecchia, densamente popolata.
L’esercito iracheno ha riferito di stare procedendo lentamente nel labirinto di vicoli stretti per ridurre al minimo le vittime civili.
“L’operazione prevede combattimenti via terra: gli attacchi aerei e quelli di artiglieria saranno limitati perché l’area è molto popolata e gli edifici sono fragili”, ha dichiarato il portavoce del servizio di Counter Terrorism, Sabah al-Numan al-Hadath.
Le forze irachene hanno detto alla Bbc di non conoscere il numero dei miliziani Isis nascosti all’interno della città vecchia.
Circa 230 civili sono stati uccisi nel Mosul occidentale nelle ultime due settimane, secondo l’Onu, durante raid aerei e lancio di missili diretti contro i miliziani dell’Isis. Le scorte di cibo e acqua si stanno esaurendo.
Sebbene le fonti irachene abbiamo affermato che esiste un “corridoio umanitario” che conduce fuori dalla città lungo il fiume, il numero totale di persone ancora all’interno fa pensare che ci saranno inevitabilmente vittime civili.
Per il governo iracheno, riprendere la città vecchia è un traguardo fondamentale.
L’offensiva delle forze irachene per riconquistare Mosul, la seconda città dell’Iraq, va avanti ormai da nove mesi.
Migliaia di militari delle forze di sicurezza irachene, combattenti peshmerga curdi, tribù sunnite e miliziani sciiti, con l’ausilio della coalizione guidata dagli Stati Uniti e dai consulenti militari, sono coinvolti nell’offensiva. Mosul è nelle mani dello Stato islamico dal giugno 2014.