Iraq, migliaia di manifestanti assaltano ambasciata Usa a Baghdad al grido di “Morte all’America”
I manifestanti che hanno attaccato l'ambasciata americana a Baghdad hanno dato fuoco a una delle torrette di guardia del complesso che ospita la sede diplomatica
Centinaia di iracheni stanno manifestando davanti all’ambasciata americana di Baghdad per protestare contro i raid Usa sulle basi dei miliziani sciiti in Iraq. Nei disordini sono anche state bruciate bandiere a stelle e strisce.
I raid sono stati lanciati domenica 29 dicembre contro diverse strutture della milizia filoiraniana Kataib Hezbollah al confine tra Iraq e Siria.
I manifestanti che oggi hanno attaccato l’ambasciata americana a Baghdad hanno dato fuoco a una delle torrette di guardia del complesso che ospita la sede diplomatica. Lo riporta la Bbc online.
I dimostranti si sono staccati dal corteo funebre per i 25 combattenti della formazione sciita uccisi nei raid.
Le forze di sicurezza irachene hanno respinto un attacco di manifestanti all’ambasciata americana a Baghdad, frapponendosi tra loro e le porte della sede diplomatica. Migliaia di persone, scrive la Bbc hanno raggiunto l’ambiasciata, oltrepassando i checkpoint della Green Zone, abitualmente blindata, al grido di “Morte all’America”, “No all’America… No a Trump”.
L’ambasciatore statunitense in Iraq e tutto lo staff dell’Ambasciata Usa sono stati evacuati. Lo riferiscono fondi del ministero degli Esteri di Baghdad.