Iraq, lacrimogeni della polizia sui manifestanti: almeno 42 morti e oltre 2mila feriti
Continua la repressione poliziesca a Baghdad e in altre città dell'Iraq
Iraq, lacrimogeni della polizia sui manifestanti: almeno 42 morti e 2mila feriti
Sono almeno 42 i morti e oltre 2mila i feriti della repressione della polizia in corso a Baghdad e in altre città dell’Iraq, con le forze dell’ordine che hanno lanciato lacrimogeni sui manifestanti. Nella giornata di oggi, venerdì 25 ottobre 2019, sono riprese infatti le proteste dei manifestanti per il carovita.
A riferire del numero delle vittime sono diversi attivisti e media locali, che citano fonti mediche. Su Twitter, è stata l’emittente Al Arabiya – citando come fonte la Commissione irachena per i diritti umani in Iraq – a far sapere che il bilancio delle vittime, inizialmente 8, si è alzato fino a 42. Trenta a Baghdad e 11 in un incendio nel quartier generale di una fazione armata nel sud dell’Iraq.
Le informazioni, tuttavia, non possono essere verificate in maniera indipendente sul terreno.
L’Osservatorio iracheno per i diritti umani ha finora documentato morti e feriti causati da spari di gas lacrimogeni e proiettili di gomma da distanza ravvicinata contro manifestanti da parte della polizia.
Sui social da diverse ore circolano foto e video drammatici di ciò che è accaduto, incluso le immagini dei cadaveri di alcuni dei manifestanti uccisi dalla polizia.
Le proteste in Iraq vanno avanti da circa venti giorni. I manifestanti chiedono lavoro, salari più alti, servizi e accusano di corruzione la classe politica dirigente. Secondo la Banca mondiale il 22,5% degli iracheni vive infatti con meno di due dollari al giorno.