I proiettili usati per reprimere le manifestazioni in Iran sono prodotti da un’azienda italo-francese
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Iran: i proiettili usati dalla polizia sono prodotti da un’azienda italo-francese
Un’indagine del team France24 Observers ha raccolto prove che dimostrano come le cartucce per fucili prodotti dall’azienda italo-francese Cheddite siano state utilizzate nella repressione delle proteste in Iran. Le cartucce per fucili a Pina che utilizzano componenti Cheddite sono state ampiamente utilizzate in Iran almeno dal 2011, violando le sanzioni europee entrate in vigore proprio quell’anno.
L’azienda afferma di essere il più grande produttore al mondo di cartucce per fucili a pompa vuote: ne vengono prodotte più di un miliardo l’anno. Le cartucce presentano involucri di plastica e basi metalliche che contengono un innesco che produce scintille. Cheddite le vende poi ad altri produttori che le riempiono con polvere esplosiva, pallini o altri proiettili.
Tredici cartucce a marchio Cheddite sono state recuperate in otto città iraniane tra settembre e novembre 2022: Tehran, Karaj, Rasht, Mahabad, Sanandaj, Kamyaran, Yazd, Shiraz.
Mehrdad Emadi, consigliere economico dell’Unione Europea, ha detto: “Cheddite è legalmente responsabile, indipendentemente dal fatto che l’Iran abbia acquistato i prodotti direttamente o da terzi. Cheddite deve controllare i suoi acquirenti e assicurarsi che non rivendano i prodotti a organizzazioni terroristiche o a paesi vietati dalle norme dell’UE, poiché i suoi prodotti non sono a duplice uso, ma sono progettati per ferire o uccidere”.
France 24 ha fatto diverse richieste a Cheddite France e Cheddite Italia per informazioni sulle esportazioni dei suoi prodotti in Turchia e Iran, ma la società non ha risposto.