Iran, record di esecuzioni nel 2024: “Eseguite oltre 900 condanne a morte in un anno. Giustiziate 31 donne, il numero più alto in 15 anni”
La denuncia dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk
Almeno 901 persone sono state giustiziate solo nel 2024 in Iran, comprese 31 donne condannate a morte, segnando un nuovo record secondo solo al numero di giustiziati del 2015, quando i condannati a morte uccisi dalla Repubblica islamica furono 972.
La denuncia arriva dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, che oggi si è detto “profondamente turbato dal notevole aumento delle esecuzioni” nella Repubblica islamica rispetto all’anno precedente, quando furono giustiziate 853 persone. “È profondamente inquietante che ancora una volta vediamo un aumento del numero di persone sottoposte alla pena di morte in Iran, anno dopo anno”, ha dichiarato Türk. “È giunto il momento che l’Iran argini questa ondata di esecuzioni in continua crescita”.
Per la prima volta in quasi un decennio il numero di condannati uccisi dalle autorità iraniane ha superato le 900 persone. La maggior parte delle esecuzioni compiute nel 2024 in Iran riguardava condanne per reati legati al traffico di stupefacenti ma, secondo l’Alto commissariato Onu per i diritti umani, “sono stati giustiziati anche dissidenti e persone collegate alle proteste scoppiate nel 2022” dopo la morte di Mahsa Amini, una giovane ragazza di origini curde deceduta dopo essere stata arrestata perché non indossava il velo in modo corretto.
Anche per questo, secondo le Nazioni Unite, nel 2024 sono aumentate le esecuzioni di donne condannate a morte in Iran. “Almeno 31 donne sono state giustiziate nel 2024”, ha spiegato oggi in conferenza stampa a Ginevra la portavoce dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, Liz Throssell. “Si tratta del numero più alto degli ultimi 15 anni”.
“Ci opponiamo alla pena di morte in ogni circostanza”, ha affermato l’Alto commissario Onu. “È incompatibile con il diritto fondamentale alla vita e solleva il rischio inaccettabile di giustiziare persone innocenti. E, per essere chiari, non può mai essere imposta per una condotta protetta dal diritto internazionale dei diritti umani”. Per questo, Türk ha esortato le autorità di Teheran a sospendere tutte le ulteriori esecuzioni e a imporre una moratoria sul ricorso alla pena di morte, con l’obiettivo di abolirla definitivamente.