Iran: Cecilia Sala è stata arrestata per una presunta “violazione delle leggi islamiche”
Le autorità della Repubblica islamica hanno formalizzato le accuse senza specificare quale norma avrebbe violato la cronista, entrata nel Paese con un'autorizzazione del ministero degli Esteri di Teheran
Le autorità dell’Iran hanno formalizzato le accuse contro la giornalista Cecilia Sala, detenuta nel carcere di Evin dal 19 dicembre scorso, “per aver violato le leggi della Repubblica islamica”. L’annuncio è contenuto in una nota diramata oggi dal dipartimento generale per i media stranieri del ministero della Cultura e dell’Orientamento Islamico di Teheran, citata dall’agenzia di stampa ufficiale Irna, che non specifica però quale norma avrebbe violato la cronista, entrata nel Paese con un’autorizzazione del ministero degli Esteri iraniano.
“La cittadina italiana è arrivata in Iran il 13 dicembre con un visto giornalistico ed è stata arrestata il 19 per aver violato la legge della Repubblica islamica dell’Iran”, si legge nel comunicato. “Il suo caso è sotto indagine. L’arresto è stato eseguito secondo la normativa vigente e l’ambasciata italiana è stata informata. Le è stato garantito l’accesso consolare e il contatto telefonico con la famiglia”.
La giornalista italiana Cecilia Sala è stata arrestata il 19 dicembre scorso a Teheran, in Iran. Secondo quanto fatto sapere da Chora Media, la podcast company italiana per cui Sala cura il podcast quotidiano Stories, la reporter si trova in una cella di isolamento nel famigerato carcere di Evin, dove sono detenuti dissidenti iraniani e cittadini stranieri.
Sala è stata prelevata dalle autorità iraniane intorno alle 12:30 del 19 dicembre nell’albergo dove alloggiava da una settimana. L’ambasciata iraniana a Roma le aveva concesso un visto giornalistico della durata di otto giorni per lavorare in Iran. Il 20 dicembre la giornalista avrebbe dovuto far ritorno in Italia, ma il volo su cui aveva prenotato un posto è partito senza di lei.
“Poche ore più tardi il suo telefono si è riacceso: Cecilia ha chiamato sua madre e le ha detto che era stata arrestata, portata in carcere e che aveva avuto il permesso di fare una breve telefonata. Non ha potuto dire altro”, ha fatto sapere Chora Media. Quindi, il 27 dicembre, all‘ambasciatrice Paola Amadei è stato concesso di fare visita alla giornalista per verificare le condizioni e lo stato di detenzione. Secondo quanto appreso dall’agenzia di stampa Adnkronos, Sala è complessivamente in buone condizioni e l’Ambasciata italiana a Teheran ha avviato le procedure con le autorità iraniane per consegnarle generi di conforto e prodotti per l’igiene personale.