Iran: muore in carcere un cittadino svizzero accusato di spionaggio. Teheran: “Si è suicidato”
Le autorità iraniane non hanno fornito le generalità della vittima
Un cittadino svizzero accusato di spionaggio e detenuto in una prigione di Semnan, a un centinaio di chilometri dalla capitale Teheran, nell’est dell’Iran, è morto questa mattina in carcere. La notizia è stata annunciata dal giudice capo della provincia di Semnan, Mohammad Sadegh Akbari, citato dall’organo di informazione della magistratura iraniana Mizan Online, secondo cui la vittima, di cui non sono state fornite le generalità, si sarebbe suicidata in cella.
“Questa mattina un cittadino svizzero si è suicidato nel carcere di Semnan”, ha detto il giudice, secondo cui il detenuto è stato “arrestato dalle agenzie di sicurezza per spionaggio e il suo caso è ancora sotto inchiesta”. La vittima, secondo l’organo di informazione della magistratura iraniana, era detenuta insieme ad un’altra persona, a cui “questa mattina ha chiesto di andare a prendere del cibo alla mensa della prigione”.
“Il prigioniero ha approfittato del tempo in cui è stato lasciato solo in cella per suicidarsi”, ha detto il giudice capo della provincia di Semnan, Mohammad Sadegh Akbari, secondo cui “le autorità carcerarie sono immediatamente intervenute per salvarlo, ma ogni sforzo è risultato vano”. “Tutte le prove rinvenute nella cella sono state vagliate”, ha aggiunto il giudice iraniano. “Il suicidio è certo”. Il governo dell’Iran, secondo la Radiotelevisione svizzera (RSI), ha già informato il Dipartimento degli Affari Esteri della Confederazione elvetica del decesso in prigione del cittadino svizzero