L’inventore del Big Mac è morto negli Stati Uniti all’età di 98 anni
Michael Delligatti creò il celebre panino nel 1967. Oggi McDonald’s vende 550 milioni di hamburger all’anno, al ritmo di 17 al secondo
Michael “Jim” Delligatti, l’inventore del Big Mac, celebre panino del McDonald’s, è morto a 98 anni nella sua casa di Pittsburg, in Pennsylvania.
Nel 1967 Jim era il direttore di un McDonald’s nella cittadina di Uniontown e decise di offrire ai suoi clienti un hamburger più grande. Così creò il Big Mac, il simbolo del fast food, usando solo gli ingredienti a disposizione: due hamburger, una salsa speciale, lattuga, formaggio, cetrioli sottaceto, cipolle e pane con i semi di sesamo.
L’anno successivo il prodotto fu inserito nel menu dei locali in tutti gli Stati Uniti. Adesso nel mondo è venduto in cento paesi. McDonald’s, nel quarantesimo anniversario del Big Mac, ha calcolato di venderne 550 milioni l’anno, circa 17 al secondo.
Delligatti non ha mai rivelato la ricetta della sua salsa speciale. Il figlio ha confessato che il padre ha continuato a nutrirsi di questi panini da 540 calorie “almeno una volta alla settimana”, per tutta la vita.
Fin dal 1968 la rivista The Economist ha utilizzato l’indice Big Mac come strumento informale di comparazione del potere d’acquisto di una valuta. Infatti, in base alla teoria economica, il tasso di cambio tra due valute dovrebbe tendere naturalmente ad aggiustarsi, in modo che un paniere di beni abbia lo stesso costo in entrambe le valute.
Nel luglio del 2016, il Big Mac era venduto negli Stati Uniti a 5,04 dollari, mentre in Cina all’equivalente di 2,79 dollari, indicando una svalutazione dello yuan del 45 per cento. Il primo Big Mac fu venduto al prezzo di 45 centesimo di dollaro.