Intelligenza artificiale: Cina chiede di tracciare una “linea rossa da non oltrepassare” nello sviluppo tecnologico
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Il premier cinese Li Qiang ha sottolineato oggi la necessità di tracciare “una linea rossa da non oltrepassare” nello sviluppo dell’intelligenza artificiale per garantire che questa tecnologia avvantaggi l’intera società umana.
Intervenendo al World Economic Forum in corso nella nota meta alpina svizzera di Davos, il primo ministro Li ha lanciato un appello per un “buon governo” dell’IA, esortando il mondo a lavorare insieme senza “divisioni o scontri”.
“L’intelligenza artificiale deve essere guidata in una direzione che favorisca il progresso dell’umanità”, ha detto il premier cinese nel suo discorso. “Quindi dovrebbe esserci una linea rossa nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, una linea rossa che non deve essere oltrepassata”.
Questa tecnologia, ha aggiunto Li, deve essere inclusiva. “Non deve avvantaggiare solo un piccolo gruppo di persone, ma la stragrande maggioranza dell’umanità”, ha continuato. “È essenziale lavorare insieme e coordinarci gli uni con gli altri”.
La Cina, ha proseguito il premier, “desidera sviluppare la comunicazione e la cooperazione con tutte le parti interessate per migliorare i meccanismi di governance dell’intelligenza artificiale”.
Lo sviluppo di questa nuova tecnologia è al centro dei lavori del Forum di Davos, tanto quanto le guerre in corso in Ucraina e a Gaza. Alcuni dei più grandi nomi mondiali del settore, ma anche della politica, tra cui l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella e la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen, sono intervenuti oggi su questo tema.
Da parte sua, Nadella ha difeso la partnership di Microsoft con OpenAI, società sviluppatrice di ChatGPT, i cui investimenti pari a circa 13 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2023 sono nel mirino delle autorità di regolamentazione europee. “Le partnership sono un modo per competere”, ha detto l’a.d. di Microsoft durante un incontro organizzato dall’emittente statunitense Bloomberg a margine del Forum.
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha invece esortato l’Unione a “raddoppiare gli sforzi” per evitare di restare al passo nella corsa allo sviluppo di questa tecnologia. “Chi primo arriva, meglio alloggia e la corsa è già iniziata: la nostra competitività futura dipende dall’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle nostre attività quotidiane”.