Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Come stanno le cose in Venezuela dopo l’insediamento della costituente

Immagine di copertina
Credit: Reuters

La nuova assemblea ha votato per la destituzione della procuratrice generale Luis Ortega Dìaz che stava indagando su presunti brogli alle ultime elezioni

Venerdì 4 agosto, la nuova Assemblea costituente del Venezuela ha aperto i lavori, dando il via alla sua prima seduta, all’interno del parlamento del paese.

Questo nuovo organo riscriverà la costituzione in vigore e conferirà nuovi e vasti poteri al Partito socialista del presidente, sfidando le critiche piovute sul governo a livello mondiale sullo sconvolgimento delle libertà democratiche in corso nel paese.

L’assemblea di 545 membri infatti conta prevalentemente sostenitori del presidente in carica.

L’ex ministra degli Esteri Delcy Rodriguez è stata eletta, con 538 voti, presidente della nuova assemblea, mentre il primo vice presidente è Aristobulo Isturiz, un altro alleato di Maduro.

“Non c’è alcuna crisi in corso qui, quello che abbiamo è amore e una rivolta della destra fascista”, ha detto Rodriguez aprendo i lavori dell’assemblea.

“È arrivata la Costituente con il suo potere sovrano e plenipotenziario, per curare il paese dalle ferite della guerra economica”.

Il nuovo organo costituzionale si riunisce nello stesso palazzo del parlamento, un’assemblea di cui il presidente Maduro ha perso la maggioranza alle elezioni del 2016 e che potrebbe essere sciolta dalla nuova costituente.

La Corte suprema intanto ha dato ragione al presidente Maduro, respingendo la richiesta della procuratrice generale Luisa Ortega Diaz di bloccare l’insediamento della nuova costituente.

“Il sesto tribunale di prima istanza in funzioni di controllo del circuito penale dell’area metropolitana di Caracas decreta la nullità assoluta della richiesta presentata da rappresentanti del Ministero pubblico contro l’insediamento”, si legge in una nota della Corte Suprema.

La procuratrice generale Luisa Ortega Diaz è stata esautorata dalla nuova assemblea costituente con un voto unanime. Ortega Diaz indagava sulle accuse di brogli pervenute al suo ufficio riguardo le elezioni della costituente.

In più, secondo l’agenzia di stampa Reuters, la Corte Suprema ha messo Ortega Dìaz in stato di accusa.

La procuratrice è stata molto vicina alle posizioni politiche dell’ex presidente Hugo Chavez, ma non ha condiviso la riforma voluta dal suo successore Maduro.

– LEGGI ANCHE: Cosa c’è da sapere sulle elezioni dell’Assemblea costituente tenutesi in Venezuela

Le opposizioni annunciano battaglia per una mossa come quella dell’insediamento che considerano illegale.

“Oggi festeggiano una vittoria di Pirro, senza dubbio” ha detto l’avvocato e oppositore Freddy Guevara.

Sul fronte delle proteste non si sono registrate grandi manifestazioni contro la costituente al momento, dopo che negli ultimi quattro mesi oltre 125 persone sono morte negli scontri di piazza.

Il leader dell’opposizione Antonio Ledezma intanto, che aveva incoraggiato le proteste contro la nuova assemblea, è tornato agli arresti domiciliari, dopo essere stato portato in prigione per alcuni giorni.

Ledezma e il suo alleato politico Leopoldo Lopez erano infatti stati arrestati martedì 1 agosto, da uomini dei servizi segreti venezuelani.

È poi rimasto inascoltato anche l’appello di Papa Francesco per una soluzione della crisi.

Attraverso una nota della Santa Sede, il Pontefice aveva chiesto di sospendere il nuovo organismo che fomenta tensione e scontro.

Alle preoccupazioni del Vaticano ha risposto proprio la presidente della nuova assemblea. “Ai vertici della Chiesa diciamo che vogliamo pace, la pace sia con tutti noi, amen, amen per la pace in Venezuela”, ha detto Rodriguez.

“Per la comunità internazionale il messaggio è chiaro, molto chiaro: noi, i venezuelani, risolveremo il nostro conflitto, la nostra crisi, senza alcuna sorta di interferenza straniera, senza alcuna sorta di mandato imperialista”.

L’Italia intanto ha fatto sapere che non riconoscerà l’assemblea costituente del Venezuela, seguendo l’esempio di altri 40 paesi nel mondo.

“Il Venezuela è al limite di una guerra civile, al limite di un regime dittatoriale. Non riconosceremo l’Assemblea costituente”, ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Anche la Commissione europea intanto si era detta scettica sul riconoscimento del risultato delle elezioni che hanno portato all’insediamento del nuovo organismo.

Gli Stati Uniti intanto hanno emesso delle sanzioni economiche contro il presidente Maduro, mentre Donald Trump ha chiesto la liberazione di tutti i prigionieri politici.

Il Venezuela rischia anche la sospensione dal Mercosur, il mercato unico del sud America, una mossa che potrebbe peggiorare la già difficile situazione economica del paese.

La decisione potrebbe essere ufficializzata il prossimo weekend, durante un incontro che avverrà a San Paolo, in Brasile, tra i ministri degli Esteri degli altri stati membri Argentina, Paraguay e Uruguay e di quelli associati Bolivia, Cile, Perù, Colombia e Ecuador.

“La situazione in Venezuela è intollerabile, per l’Argentina è chiaro che si è arrivati a un punto di rottura”, ha dichiarato il ministro degli Esteri argentino Jorge Faurie in visita a Montevideo, in Uruguay.

– LEGGI ANCHEAir France e Iberia sospendono i voli verso il Venezuela

Maduro guida il paese dal 2013 dopo essere stato designato direttamente dal suo predecessore, Hugo Chavez, prima di morire. La contrapposizione all’interno del Venezuela è cresciuta soprattutto dopo la decisione della Corte suprema del 29 marzo di esautorare il parlamento dei suoi poteri, facendo crescere la preoccupazione di un aumento dei poteri del presidente.

L’opposizione continua a chiedere la rimozione dalla corte dei giudici responsabili della decisione del 29 marzo e la convocazione delle elezioni generali entro il 2017.

Il presidente è accusato di limitare la democrazia nel paese sudamericano e di aver peggiorato le condizioni di vita dei cittadini, sopprimendo spesso con la violenza le manifestazioni degli oppositori.

Inoltre, viene sollecitata la creazione di un canale umanitario che permetta di far arrivare i medicinali che al momento scarseggiano in Venezuela e il rilascio dei prigionieri politici.

Il 16 luglio l’opposizione convocò anche un referendum contro Maduro a cui presero parte oltre 7 milioni di persone. La consultazione non aveva alcun valore legale, ma ha avuto un grande significato simbolico in un paese attraversato da proteste e violenze quotidiane.

In realtà, la crisi venezuelana va avanti da oltre un anno e ha cause soprattutto economiche: nel 2016 tre quarti dei supermercati del paese sono rimasti vuoti lasciando la popolazione senza cibo per diversi giorni.

– LEGGI ANCHEUn candidato all’assemblea nazionale del Venezuela è stato assassinato

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?