In Indonesia oltre 100 bambini a settimana muoiono di Covid: “Sono i numeri più alti al mondo”
Più di 100 bambini a settimana sono morti questo mese in Indonesia a causa del Covid: è il tasso più elevato al mondo. Oltre 150 hanno perso la vita solo nella settimana del 12 luglio, con la metà dei decessi recenti che hanno coinvolto bambini con meno di 5 anni. A riportare il dato è il New York Times, in un articolo firmato da Richard C. Paddock e Muktita Suhartono.
“I nostri numeri sono i più alti al mondo”, ha dichiarato al quotidiano statunitense il presidente dell’Associazione dei pediatri indonesiani, il dottor Aman Bhakti Pulungan. Questi decessi, secondo i medici, rimette in discussione la teoria secondo cui i bambini correrebbero rischi minimi legati alla pandemia.
L’elevato numero di decessi tra i bambini corrisponde alla più grave ondata di infezioni registrata in Indonesia dall’inizio dell’emergenza, alimentata soprattutto dalla variante Delta. Il Paese, il quarto più popoloso al mondo, nel mese di luglio ha sorpassato India e Brasile per numero di casi giornalieri, diventando il nuovo epicentro della pandemia.
Lo scorso venerdì il governo indonesiano ha registrato quasi 50mila nuovi contagi e 1.566 decessi nell’intera popolazione. Complessivamente, l’Indonesia ha registrato più di tre milioni di casi e 83mila decessi, ma gli esperti sostengono che le cifre effettive sono molto più alte perché i tamponi sono limitati.
Secondo i dati dei pediatri, i bambini rappresentano il 12,5 per cento dei casi confermati nel Paese, un aumento rispetto ai mesi precedenti. Dall’inizio della pandemia, in Indonesia sono morte di Covid oltre 800 persone con meno di 18 anni, ma la maggior parte di questi decessi si è verificata solo nell’ultimo mese. “Finora, i bambini sono stati le vittime nascoste di questa pandemia”, ha detto al Nyt il dottor Yasir Arafat, consulente per la salute in Asia dell’Ong Save the Children. “Ora non lo sono più”.
Secondo gli esperti, a contribuire all’alto numero di decessi tra i bambini sono una serie di fattori, tra cui una maggiore vulnerabilità a causa delle condizioni di salute di base, e in particolare malnutrizione, obesità, diabete e malattie cardiache. Inoltre, come spiega Edhie Rahmat, direttore esecutivo per l’Indonesia del gruppo sanitario no profit Project HOPE, con gli ospedali al collasso, circa i due terzi dei pazienti adulti sono in isolamento a casa, il che aumenta la possibilità che i bambini vengano contagiati.