India, suicidio di 23 studenti bocciati. Ma i risultati dell’esame erano sbagliati
India, suicidio di 23 studenti bocciati ma i risultati dell’esame erano sbagliati
Suicidio di studenti dopo aver conosciuto risultati di un esame che in realtà erano sbagliati. È la tragedia che si è consumata nei mesi scorsi in India, nello stato nel Telangana, dove 23 ragazzi si sono tolti la vita per la bocciatura a quello che può essere paragonato alla nostra prova di maturità. Ne ha parlato la Bbc.
In India, complice anche la forte crescita economica, esiste una serrata competizione nell’istruzione secondaria, che è uno step fondamentale per l’accesso alle università più prestigiose e quindi alle carriere e ai posti di lavoro più ambiti. Tra febbraio e marzo all’esame nel Talengana, dove l’istruzione segue un programma diverso da quello nazionale, hanno partecipato poco meno di mezzo milione di allievi. E 320mila di loro non hanno superato la prova.
Si è poi scoperto un errore nella valutazione elettronica del test, che ha portato migliaia di studenti ad essere respinti ingiustamente. I risultati sono stati pubblicati ad aprile e dopo quella pubblicazione molti allievi e famiglie hanno segnalato anomalie.
Nel frattempo, alcuni ragazzi decidevano di compiere il gesto estremo. Dopo i primi episodi di suicidio, un’associazione per i diritti dei minori ha fatto ricorso alla Corte suprema statale per chiedere una seconda correzione delle prove. Le preoccupazioni si sono quindi rivelate fondate, visto che erano sono spuntati gli errori tecnici nella correzione dei test, valutati elettronicamente.
Con i nuovi risultati ben 1.137 studenti inizialmente bocciati sono stati dichiarati vincitori. E in qualche caso c’è stata una variazione estrema, da 0 a 99 punti. Al centro della bufera è finita una società privata, Globarena Technology, responsabile in base a un contratto statale dell’elaborazione dei punteggi finali.
Le autorità indiane hanno negato ogni collegamento tra suicidi ed errori tecnici. Ma è difficile fare una verifica, visto che gli esami dei 23 ragazzi che si sono tolti la vita non sono stati rivalutati.
L’India è tra i venti paesi con il più alto tasso di suicidi al mondo, il sesto più alto se si contano solo le donne.