L’inchiesta a carico di Fillon si allarga, ora è sospettato anche di “falso e truffa aggravata”
Il candidato conservatore alle presidenziali francesi è inoltre accusato di aver ricevuto quasi 50mila euro per organizzare un incontro a cui partecipò Vladimir Putin
Il candidato conservatore alle presidenziali francesi Francois Fillon finisce sempre più nell’occhio del ciclone nell’indagine giudiziaria sugli incarichi parlamentari riguardanti la moglie Penelope. Fillon sarebbe infatti accusato anche di “falso e truffa aggravata”: gli inquirenti hanno acquisito nuovi documenti che lasciano pensare che i coniugi abbiano prodotto dei falsi per giustificare gli stipendi della moglie del candidato nella corsa all’Eliseo. A rivelarlo è il quotidiano Le Monde.
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Fillon è già indagato per abuso d’ufficio e appropriazione indebita. La decisione della procura di martedì 21 marzo fa seguito a una seconda perquisizione fatta all’Assemblée Nationale nel mese di marzo. Gli inquirenti avrebbero acquisito nuovi documenti firmati da Penelope Fillon in cui sono riportati i calcoli delle ore lavorate. I giudici vogliono capire se non siano falsi e fatti a posteriori per giustificare gli stipendi percepiti dalla moglie di Fillon come assistente parlamentare.
Penelope Fillon è convocata dal giudice per il 28 marzo.
La rivista Le Canard Enchaine ha inoltre rivelato che l’ex premier ottenne in due tranche 46.500 euro per organizzare in nome del miliardario libanese Fouad Makhzoumi un incontro il 19 giugno 2015 al forum economico di San Pietroburgo con il presidente russo Vladimir Putin e il capo del colosso petrolifero francese Total, Patrick Pouyanne. Ad organizzare l’incontro sarebbe stata la società di consulenza 2F di Fillon.
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