Iraq, incendio in un ospedale Covid a Baghdad: 82 morti e oltre 100 feriti
Sono almeno 82 i morti e oltre 100 le persone ferite in seguito a un incendio divampato nella giornata di domenica 25 aprile nell’ospedale Covid Ibn al-Khatib a Baghdad, in Iraq. La maggior parte delle vittime si trovava ricoverata nella struttura in seguito ad infezione da Coronavirus: sono almeno 28 i pazienti deceduti che, nel momento in cui è scoppiato l’incendio, occupavano letti di terapia intensiva.
La tragedia ha innescato forti polemiche in Iraq, in particolare a causa della mancanza di un impianto anti-incendio all’interno dell’ospedale. Proprio per questo motivo le fiamme si sono propagate in tutta la struttura, raggiungendo i reparti in cui erano ricoverati oltre 100 pazienti Covid. “La maggior parte delle persone è morta perché quando i soccorritori hanno cercato di spostarle per metterle al sicuro sono stati staccati i ventilatori. Altre sono state soffocate dal fumo”, ha detto una fonte riportata da AGI.
Il primo ministro dell’Iraq Mustafa al-Khademi ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e ha dichiarato di voler far piena luce su quanto accaduto, parlando apertamente di un “crimine” e affermando di non voler sentir parlare di corto circuito, ovvero una delle prime ipotesi circolate per spiegare quanto avvenuto.
Ci sono state manifestazioni dei familiari delle vittime davanti all’ospedale Ibn al-Khatib. In tutto il Paese sta montando la protesta perché l’evento viene associato al pessimo stato in cui versano i servizi pubblici. Durante le manifestazioni di protesta sono state chieste anche le dimissioni del ministro della Salute Hasan Mohamed Abas.