L’incendio di una discoteca a Bucarest
Tra gli oltre 180 feriti c'è anche una studentessa dell'Istituto orientale di Napoli
Almeno 27 persone sono morte e oltre 180 sono rimaste ferite a causa di un incendio scoppiato in una discoteca di Bucarest, in Romania, venerdì 30 ottobre. L’incidente sarebbe stato provocato da una scintilla di un fuoco d’artificio che ha dato fuoco al tetto del nightclub. Le fiamme hanno prodotto una densa cortina di fumo che ha intossicato tutti quelli che erano rimasti bloccati all’interno della sala.
Nel locale stava suonando la band heavy metal Goodbye to Gravity e il chitarrista del gruppo, Vlad Telea, è una delle vittime dell’incidente. I Goodbye to Gravity dovevano chiudere il loro concerto con uno spettacolo di fuochi pirotecnici. Alcuni testimoni hanno raccontato che sarebbero stati i fuochi d’artificio a causare l’incendio.
Secondo le prime indagini delle autorità, la discoteca Colectiv club non avrebbe avuto i permessi necessari per organizzare questo genere di serate, nonostante l’ultimo controllo sia avvenuto il 21 di ottobre, e non avrebbe rispettato le regole di sicurezza più elementari. Il proprietario del locale è stato accusato di omicidio colposo.
Alla serata era presente Alexandru Matei un giornalista del quotidiano locale Ziarul Financiar che ha raccontato “ho visto il caos totale: la gente correva, si spingeva, molti cadevano e venivano calpestati”.
Molte delle vittime ancora sono in attesa di riconoscimento perché i documenti sui cadaveri sono stati bruciati o resi illeggibili dalle fiamme. I feriti sono stati trasportati in 12 ospedali diversi della capitale rumena e alcuni di essi sono in gravi condizioni a causa delle ustioni e delle difficoltà respiratori determinate dal fumo dell’incendio. Tra i ragazzi ricoverati ci sarebbero due spagnoli, un tedesco e un’italiana, Tullia Ciotola, studentessa dell’Istituto orientale di Napoli.