Incendi in Grecia, le famiglie delle vittime fanno causa allo Stato
Gli incendi che hanno devastato il paese il 23 luglio hanno causato 91 vittime e il governo è stato accusato di non aver gestito correttamente le operazioni di soccorso
La Grecia è stata devastata da uno dei più terribili incendi della storia del paese. Il 23 luglio 2018 le fiamme hanno colpito l’Attica e hanno causato 91 vittime accertate e decine di dispersi.
Per l’incendio che è iniziato a Mount Pendeli e si è diffuso a Mati, la città dove si trovava la maggioranza delle vittime, “ci sono molte domande e non nascondo una cosa seria che ha portato a un’indagine”, ha riferito il vice ministro alla Sicurezza pubblica Nikos Toskas in una conferenza stampa tenuta insieme al portavoce del governo Dimitris Tzanakopoulos e ai capi dei vigili del fuoco e della polizia. Il governo greco ha presentato all’autorità giudiziaria un “caso grave” di “atti criminali”.
Adesso però alcune tra le famiglie delle vittime hanno deciso di fare causa al governo greco, ritenuto responsabile delle perdite di vite umane causate dall’incendio.
I parenti hanno deciso di depositare insieme la causa all’Ufficio del pubblico ministero.
“Tutti i responsabili della prevenzione degli incendi, dell’estinzione degli incendi e della sicurezza dei cittadini dovrebbero essere condannati”, ha detto l’avvocato dei querelanti, Antonis Foussas.
“Tra questi dovrebbero essere inclusi anche il capo dell’agenzia della protezione civile, il governatore dell’Attica, il sindaco di Maratona, la polizia e il servizio antincendio”.
L’azione legale è stata presentata dalla famiglia di due vittime e ci si aspetta che l’esempio sia seguito anche da altri parenti delle persone rimaste uccise negli incendi che hanno devastato il paese.
Nei documenti depositati si legge che le famiglie sottolineano “le enormi responsabilità degli organismi governativi competenti e dei funzionari responsabili nel gestire e nell’affrontare una crisi così grave”.
Le carte evidenziano come non siano stati forniti ordini di evacuazione, condannando così molte persone alla morte.
“Negli incendi disastrosi che hanno colpito la Grecia nel 2007, le autorità competenti erano state giudicate colpevoli per accuse simili”, ha affermato l’avvocato Foussas.
“In totale, sono stati condannati a 70 anni di carcere. La nostra speranza è che la stessa cosa possa accadere di nuovo”, ha dichiarato il legale.
Nei giorni sono aumentate sempre di più le critiche e le accuse nei confronti della gestione della crisi da parte del governo.
Il governo è infatti accusato di non essere stato in grado di coordinare correttamente le operazioni di soccorso.
Nella confusione iniziale, decine di automobilisti sono stati erroneamente indirizzati dalla polizia stradale verso le fiamme che hanno attraversato Marathonas Avenue, l’arteria principale della regione.
Le successive operazioni di salvataggio hanno richiesto così tanto tempo che molti di coloro che avevano trovato rifugio in mare alla fine sono annegati in attesa dei soccorsi.