Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

In Libia cresce un sentimento anti-italiano sui social network

Immagine di copertina

Giungono da Twitter e Facebook foto con bandiere italiane date alle fiamme e invettive che paragonano l'impegno italiano in Libia a nuove imprese di memoria fascista

“Se non si assoggetta all’autorità di al-Serraj, romperemo la testa ad Haftar!”, sarebbe questa una delle frasi attribuite al ministro della Difesa Roberta Pinotti che stanno incendiando gli animi in Cirenaica. Parliamo di mezza Libia, quella orientale.

Giungono da Twitter e Facebook foto con bandiere italiane date alle fiamme e invettive che paragonano l’impegno per la stabilizzazione del paese a nuove imprese di memoria fascista.

Come è facile immaginare, i deliri si auto-alimentano in rete, dando vita a una pericolosa escalation. Il passaparola che starebbe montando sotto l’hashtag #brucialabandieraitaliana sembrerebbe darsi appuntamento per un venerdì di proteste di piazza.

Le parole del ministro Pinotti sono naturalmente un’invenzione. Menzogne che però stanno dando i loro frutti.

Dalla Libia giungono testimonianze preoccupate da nostre fonti in loco che concordano su due punti: quello che sta montando in queste ore non va sottovalutato (le rivolte del 2011 sono nate e sono proliferate grazie ai social), l’ondata di messaggi distorti ad arte potrebbe non essere opera diretta di libici.

Pur in un caos tutto da verificare, il quesito è quindi al momento semplice: al di là del naturale interesse del generale Haftar a vedere riconosciuto internazionalmente il sostegno interno di una larga fetta della popolazione, chi può volere gli italiani (nuovamente) fuori dai giochi?

— L’analisi è stata pubblicata da Difesa Online con il titolo “Libia: isteria antitaliana sui social network. Venerdì di fuoco alle porte?” e ripubblicata in accordo su TPI con il consenso dell’autore

*Andrea Cucco è giornalista pubblicista 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?