Ilaria Salis, Orban vede Meloni: “Mi muoverò per equo trattamento. Non posso influenzare i giudici”
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“Ho raccontato nei dettagli il caso Ilaria Salis al premier Giorgia Meloni. Le ho detto che la magistratura non dipende dal governo, ma dal Parlamento”. Così il premier ungherese Viktor Orban, parlando con i cronisti al termine di un incontro di un’ora con il presidente del Consiglio italiano a Bruxelles. “L’unica cosa di cui sono legittimato a fare – ha spiegato – è fornire i dettagli del suo trattamento” in carcere e “esercitare un’influenza perché abbia un equo trattamento”. Poi ha aggiunto: “Ilaria Salis ha potuto fare delle telefonate e non è stata isolata dal mondo. Tutti i diritti saranno garantiti”.
“Ho fornito a Meloni tutti i dettagli del caso Ilaria Salis… – ha detto Orban ai cronisti – Ho chiarito che nel sistema ungherese la magistratura non dipende dal governo ma dal Parlamento. Il sistema giudiziario è totalmente indipendente dal governo. L’unica cosa che sono legittimato a fare è fornire i dettagli del suo trattamento in prigione ed esercitare un’influenza affinché abbia un equo trattamento”. “Tutti i diritti sono garantiti”, ha assicurato Orban a proposito delle condizioni della detenuta italiana: “Ha potuto fare delle telefonate e non è stata isolata dal mondo”.
In precedenza Zoltan Kovacs, il portavoce di Orban, aveva scritto su X in merito al caso della maestra italiana apparsa legata mani e piedi in tribunale a Budapest. I reati che le vengono contestati “sono gravi, sia in Ungheria sia a livello internazionale. Le misure adottate nel procedimento sono previste dalla legge e adeguate alla gravità dell’accusa del reato commesso. La credibilità di Ilaria Salis è altamente discutibile, come dimostrato, tra l’altro, dalle false dichiarazioni da lei rilasciate circa la sua istruzione, la sua situazione familiare e le sue relazioni personali, che si sono poi rivelate false.
Kovacs, respingendole le accuse di “media di sinistra e organizzazioni per i diritti umani”, aveva anche negato che Ilaria Salis fosse stata trattata in modo “disumano”. “Disumano? Proprio no. Presa sul serio per la gravità del crimine di cui è accusata? Più probabilmente”, si legge sul profilo X del portavoce, secondo cui il legale ungherese di Salis, Gyorgy Magyar, è “un avvocato apertamente di sinistra”.