Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il sogno delle spose per la pace

Immagine di copertina

Quattro ragazze, vestite da spose, sono scese in piazza. Prima arrestate e poi liberate, lottano per la pace nel loro Paese

I siriani le chiamano ‘spose per la pace’. Sono quattro ragazze tra i 25 e i 30 anni che si sono fatte conoscere dai cittadini di Damasco lo scorso novembre, quando si sono dirette al mercato centrale per chiedere la fine delle violenze nel loro Paese. Lo hanno fatto vestite da sposa.

“Quando i passanti ci hanno visto sono rimasti piacevolmente stupiti” racconta Rima Dali, una delle quattro ragazze del gruppo, “diverse persone ci hanno fatto delle foto, molti ci sorridevano ed erano felici di vederci. C’erano addirittura alcune donne che hanno fatto un suono che viene usato nelle feste di matrimonio per esprimere gioia”.

Le ‘spose per la pace’ spiegano che il loro abbigliamento non è solo un modo per farsi notare, ma anche un messaggio per i siriani. “Nella nostra cultura il matrimonio è un momento di speranza e di gioia” spiega Rima “il nostro abbigliamento vuole simboleggiare che cerchiamo un futuro diverso per la Siria”, nonostante due anni e mezzo di guerra civile, quasi 70 mila morti e un milione di rifugiati.

Nei giorni successivi alla protesta, le ragazze sono state arrestate e sono rimaste in prigione per 49 giorni, con l’accusa di manifestazione non autorizzata. Le forze di sicurezza siriane le hanno interrogate diverse volte per scoprire se avessero preso ordini dall’estero. Per Rima era la quarta volta in carcere, ma non ha mai avuto dubbi sulla sua decisione di manifestare. “Credo che tutti debbano poter dire ciò che ritengono giusto” spiega “Noi vogliamo far sapere ai siriani che c’è qualcosa di diverso dalla difficile quotidianità che vivono, che c’è speranza in mezzo a tutto questo fuoco”.

Le ragazze sono state rilasciate all’inizio di gennaio, nell’ambito di uno scambio di prigionieri con alcuni iraniani catturati dai ribelli. Il governo siriano aveva deciso di permettere a tutti i detenuti che non si erano macchiati di violenza di lasciare le prigioni. Rima spiega che però non c’è solo questo dietro la loro liberazione. “Uno dei motivi che ha spinto le forze di sicurezza a liberarci”, racconta, “è che abbiamo acceso alcune candele davanti allo stesso edificio in cui eravamo detenute, in segno di solidarietà, dopo che era esplosa una bomba proprio nello stesso palazzo governativo”.

Secondo le ‘spose’ c’è ancora spazio per una soluzione pacifica del conflitto siriano. “La guerra ha distrutto l’unione sociale e la nostra economia”, spiega Rima Dali, “un successo militare non fa altro che rafforzare il desiderio di sconfiggere l’avversario, ma questo non risolve nulla. Voglio convincere i siriani che per ottenere i cambiamenti che desiderano non c’è altra via che la rivoluzione di tutto il popolo”, continua, “il nostro cartello alla manifestazione diceva questo: bisogna tornare a parlarsi e a discutere della Siria”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa
Esteri / Mar Baltico: danneggiati cavi Internet sottomarini tra Finlandia, Germania, Svezia e Lituania. Berlino: “Sabotaggio”
Esteri / Putin aggiorna la dottrina nucleare della Russia: “Possibile risposta atomica al lancio di aerei, missili o droni” contro il territorio russo