Il sì di Obama alla Palestina
Obama: "Siamo favorevoli a una soluzione a due Stati". Agli studenti israeliani: "Guardate il mondo con occhi palestinesi"
Il presidente Usa Barack Obama, durante una conferenza stampa con il leader palestinese Abu Mazen a Ramallah, ha dichiarato che “gli Stati Uniti sono favorevoli a una soluzione a due Stati”.
Abu Mazen e Obama hanno discusso soprattutto del conflitto israelopalestinese. “I palestinesi hanno diritto a uno Stato indipendente. E l’unica soluzione è un negoziato tra Palestina e Israele. Non possiamo abbandonare la strada della pace”, ha detto Obama.
Obama è arrivato oggi a Ramallah per fare visita ai palestinesi, dopo che ieri era giunto a Gerusalemme nel suo primo viaggio da presidente. Nel pomeriggio ha fatto ritorno in Israele. Qui ha tenuto un discorso all’università di Gerusalemme alternando elogi a Israele e inviti ripetuti alla pace, ammonendo che gli insediamenti di Israele nei territori occupati sono “controproducenti”.
Tel Aviv “è a un bivio: scelga la pace con i palestinesi”, ma questi ultimi lo devono “riconoscere come Stato ebraico”. Già ieri Obama, insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu, aveva ribadito l’appoggio statunitense a Israele. Riproponendo la soluzione dei due Stati separati nella parte occidentale della Palestina storica, uno ebraico e l’altro arabo.
Infine, Obama ha anche detto che non permetterà all’Iran di avere “la bomba atomica” e che è ora che le relazioni con Israele “vengano normalizzate”, riferendosi al mondo arabo. Poi si è rivolto ai ragazzi israeliani: “Mettetevi al posto dei palestinesi, non è giusto che i bambini crescano senza una nazione”.
Nel frattempo, due razzi sono stati lanciati da Gaza verso il sud di Israele il 21 marzo. Non ci sarebbero stati feriti, secondo la Bbc.