Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:44
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il destino dei rifugiati siriani

Immagine di copertina

L’Onu aveva interrotto la distribuzione di aiuti alimentari per i rifugiati. Ora ha trovato la soluzione, ma solo fino a gennaio

Il primo dicembre il Programma Alimentare Mondialel’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di emergenze alimentari, ha annunciato di aver terminato i fondi disponibili per i rifugiati siriani presenti in Iraq, Egitto, Giordania, Libano e Turchia, e che non sarebbe più stata in grado di sostenere la distribuzione di cibo destinata ai rifugiati.

Immediatamente dopo l’annuncio, il Programma Alimentare Mondiale ha lanciato sui social media una campagna pubblica di raccolta di fondi usando l’hashtag #ADollarALifeline.

Grazie all’aiuto di singoli donatori, governi e corporazioni private, l’agenzia delle Nazioni Unite è riuscita a raccogliere più di 80 milioni di dollari nel giro di pochi giorni.

Questo assicurerà cibo ai rifugiati siriani in Egitto, Giordania, Libano, Iraq e Turchia per il mese di dicembre e parzialmente di gennaio, ma non vi sono ancora fondi per assicurare la distribuzione di beni alimentari nel medio e lungo termine.

Se non si troveranno soluzioni durature, si prevede una crisi alimentare che coinvolgerà fino a 1,7 milioni di profughi siriani che attualmente risiedono tra questi cinque Paesi del Medio Oriente.

Lo scorso settembre il Programma Alimentare Mondiale aveva avvertito che i fondi destinati all’emergenza alimentare per i rifugiati siriani non erano sufficienti a coprire le necessità di milioni di sfollati.

L’organizzazione aveva già allora ridotto le razioni di cibo distribuite in Siria, diminuito il valore dei buoni alimentari per i rifugiati in Iraq, Turchia e Libano, e più che dimezzato il numero di assistiti in Egitto.

In Turchia, Libano e Giordania – i Paesi del Medio Oriente che hanno accolto il maggior numero di siriani – i rifugiati sono fortemente limitati nell’accedere al mercato del lavoro, a causa di leggi che proteggono i lavoratori locali.

Senza fonti di reddito e con l’interruzione della fornitura di cibo, migliaia di famiglie non avranno più niente su cui poter contare.

“Questa notizia non poteva arrivare in un momento peggiore”, dice Antonio Guiterres, che lavora all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

“L’inverno è già di per se un periodo estremamente duro per i rifugiati siriani. Ora la sospensione dell’assistenza alimentare sarà devastante. Colpirà decine di migliaia di famiglie che dipendono quasi completamente dagli aiuti internazionali.”

Il numero di rifugiati siriani nei Paesi confinanti con la Siria supera i tre milioni. Solamente la Turchia e il Libano hanno ufficialmente accolto circa 1 e 1,1 milione di rifugiati rispettivamente, a partire dall’inizio della guerra civile siriana nel 2011.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Ti potrebbe interessare
Esteri / Inchiesta – Così il gigante europeo Rheinmetall vende macchine per produrre munizioni a Paesi che armano la Russia
Esteri / Benvenuti nel “nuovo” Medio Oriente: ecco cosa aspettarsi nella regione per il 2025
Esteri / Il grande equivoco di Donald Trump: così il divario tra aspettative e realtà può cambiare gli Usa
Esteri / La Cina è già pronta alla guerra con gli Stati Uniti d’America
Esteri / Francia-Germania: perché l’asse che reggeva l’Europa si è arrugginito
Esteri / Siria: Usa raddoppiano le truppe e inviano a Damasco una delegazione per incontrare Hayat Tahrir al-Sham
Esteri / Ucraina: scontro a distanza tra Putin e Zelensky e la Russia torna a bombardare Kiev
Esteri / Gaza: oltre 45.200 morti dal 7 ottobre 2023, 77 nelle ultime 24 ore. Cisgiordania: coloni assaltano e incendiano una moschea in un villaggio palestinese. Israele apre un'indagine. La Svezia non finanzierà più l’Unrwa. Siria: delegazione Usa incontra al-Jolani a Damasco. Centcom: "Ucciso in un raid il leader dell'Isis"
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Perché Luigi Mangione, accusato dell’omicidio dell’a.d. di United Healthcare, è stato incriminato per terrorismo?