Il cinquantunesimo stato
La bandiera americana potrebbe guadagnare una stellina in più: il Colorado del Nord
In Colorado tira aria di secessione e non è da escludere l’ipotesi che nei prossimi mesi possa nascere un 51esimo stato chiamato Colorado del Nord. I commissari delle contee rurali del nord hanno organizzato vari incontri con la popolazione locale, nel corso dei quali ha cominciato a prendere corpo l’idea separarsi dai territori del sud. Fino arrivare alla decisione di indire un referendum per il prossimo novembre, in cui gli abitanti di dodicicontee settentrionali dovranno decidere se vogliono rimanere parte del Colorado, o se preferiscono creare un nuovo stato.
Ma perché separarsi? I cittadini del nord non digeriscono i limiti eccessivi in materia di coltivazioni, allevamento e possesso di armi, ma soprattutto le restrizioni statali alle trivellazioni per estrarre gas e petrolio, di cui il Colorado del nord è ricco. Come ha osservato uno dei “secessionisti”, il commissario della Contea di Weld Sean Conway. “Il petrolio e il gas sono i due fattori che ci hanno spinto ad avanzare questa proposta: abbiamo già dimostrato che la trivellazione può essere fatta in modo sicuro e abbiamo già spiegato che per noi non c’è altra scelta”. Un chiaro riferimento agli ambientalisti che criticano la politica del nord.
Di fatto, sud e nord hanno due culture e due stili di vita profondamente diversi: i primi sono agricoltori e abili cacciatori, i secondi sono prettamente metropolitani. Anche politicamente le differenze sono marcate, con un nord che alle ultime elezioni ha votato in massa Romney a fronte di un Colorado prevalentemente democratico.
“Purtroppo quelli che vivono nelle città non possono decidere cosa sia meglio per quelli che vivono nelle montagne. Certo, lo stesso discorso vale al contrario”, ha detto la responsabile del centro creativo che ha ospitato uno dei meeting in cui è maturata l’idea della secessione, Elena Metro.
Qualunque sia l’esito del referendum, comunque, saranno la Camera e il Senato locali, e poi il Congresso americano, a decidere e se accettare la richiesta dei territori del nord.
Infine, per non andare ad alterare le percentuali di voto e di presenza all’interno del Senato con un cinquantunesimo stato, Conway suggerisce: “Inseriamo anche Puerto Rico, così ci dimentichiamo del numero cinquantuno e pensiamo in cinquantadue”.