Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il capo dei dissidenti russi Ponomarev: “Putin e Prigozhin d’accordo, è stata una messinscena”

Immagine di copertina

L’ammutinamento, poi rientrato, del Gruppo Wagner? È stata tutta una “messinscena”. Ne è convito Ilya Ponomarev, uomo d’affari ex deputato della Duma russa che dal 2016 che vive in esilio in Ucraina e che è uno dei fondatori della Legione per la libertà della Russia. “Penso che Prigozhin e Putin avessero ovviamente un accordo fin dall’inizio su cosa sarebbe successo e di cui nessun altro era a conoscenza”, ha spiegato Ponomarev in un’intervista all’Adnkronos, sottolineando che il capo della Wagner “è un uomo molto fidato di Putin. Si conoscono da molto tempo e le circostanze in cui si sono conosciuti hanno creato un rapporto di grande fiducia tra di loro”.

L’ex deputato, l’unico ad aver votato contro l’annessione della Crimea, ha poi evidenziato i motivi che, a suo parere, hanno spinto Putin e Prigozhin ad agire in questo modo. Da una parte l’obiettivo del presidente russo era “spaventare sia l’élite russa che quella internazionale. Aveva bisogno di inviare un messaggio che non è lui la peggiore alternativa” e che c’è “un orco, Prigozhin, che nessuno nella comunità internazionale vorrebbe vedere con un pulsante nucleare in mano”.

Secondo Ponomarev, Putin ha voluto dimostrare che la possibilità che venisse sostituito era “reale” e che il sostituto era peggio di lui. “E purtroppo penso che abbia raggiunto questo obiettivo dal momento che tutti hanno creduto a questo spettacolo”. Prigozhin, sostiene il miliardario russo, dal canto suo aveva bisogno di un modo per lasciare l’Ucraina “con dignità”. “Ha combattuto per molto tempo ed è stanco. Ha perso molti dei suoi uomini, ma soprattutto ha opportunità finanziarie faraoniche in Africa, grandi contratti militari che può perseguire, ma non poteva semplicemente andarsene. Aveva bisogno di una scusa”, ha aggiunto Ponomarev, secondo cui la Bielorussia, dove Prigozhin è atteso come annunciato ieri sera dal Cremlino, è solo “un luogo di transito. Non vi rimarrà a lungo e da lì si sposterà in Africa”.

L’ex deputato della Duma ha però sottolineato che, in ogni caso, i fatti accaduti ieri avranno conseguenze positive per Kiev. “Ci aiuteranno sicuramente nel senso che il morale nelle truppe russe non è già alto e sarà ancora più basso dopo tutti questi eventi. Inoltre ci sanno problemi nella loro catena di comando. E tutto questo è decisamente positivo”. Ma Putin, ha proseguito, il suo obiettivo l’ha centrato. “I russi lo considerano il vincitore e l’approvazione nei suoi confronti aumenterà dopo tutto quello che è successo, ma in termini reali ovviamente è emersa tutta la sua debolezza di base. È arrivato il momento che Mosca venga liberata e quando la nostra Legione per la libertà della Russia crescerà al livello necessario renderà sicuramente reale questo piano non realizzato di Prigozhin”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi