Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Ikea ha distribuito un catalogo per ultraortodossi israeliani senza immagini di donne

Immagine di copertina

L'azienda ha fatto sapere che il catalogo è stato realizzato in risposta a un'esplicita domanda del pubblico. L'assenza delle donne ha scatenato un'ondata di indignazione

Ikea, la più nota azienda svedese di arredamento, ha distribuito un catalogo per la comunità ultra-ortodossa ebrea in Israele nel quale non compare nessuna donna nelle immagini all’interno. 

Il catalogo è stato creato proprio per essere distribuito nella comunità haredi, gli ultraortodossi ebrei, e contiene elementi d’arredo fatti appositamente per loro.

Gli articoli presenti nel catalogo includono infatti letti a castello e librerie progettate ad hoc per contenere libri sacri o tavoli pieghevoli e letti destinati a essere usati durante lo Shabbat e le altre festività ebraiche, quando tradizionalmente le famiglie, spesso molto numerose, si riuniscono.

E nonostante si faccia leva sulla famiglia, sulle tradizioni, nelle cucine fotografate, sui divani, nelle camere da letto, nessuna donna compare. 

L’assenza delle figure femminili ha scatenato un’ondata di reazioni indignate e aspre critiche. 

Ikea ha un grande successo in Israele, con tre punti vendita nel paese, Netanya e Rishon Lezion, e Haifa. I ristoranti all’interno sono tutti kosher e rimangono rigorosamente chiusi durante lo Shabbat e le festività ebraiche.

Ikea Israele ha fatto sapere che il catalogo in questione è stato realizzato in risposta a un’esplicita domanda del pubblico.

“Alla luce delle richieste che abbiamo ricevuto, abbiamo deciso di lanciare una rivista unica nel suo genere, che permette anche alla comunità haredi e a un pubblico religioso, il vantaggio di godere dei prodotti e delle soluzioni Ikea in conformità al loro stile di vita”.

Non vi è alcuna differenza di prezzo nel catalogo rispetto a quello regolare inviato nel resto del paese. Ikea ha fatto sapere di essere felice di inviare una copia gratuita della rivista a chiunque ne faccia richiesta, religioso o laico, attraverso il suo centro assistenza clienti.

Circa l’11 per cento degli 8,5 milioni di cittadini di Israele sono haredi, o ultraortodossi. Sono riconoscibili dai loro cappelli e dai lunghi abiti neri, e spesso conducono una vita separata alla maggioranza della popolazione ebraica più laica. Le donne ultraortodosse tradizionalmente si vestono con lunghe gonne e camicie a maniche lunghe, e coprono i capelli se sono sposate. Uomini e donne siedono in due aree separate delle sinagoghe. 

In Israele ci sono quattro quotidiani ultraortodossi, due settimanali e due siti che portano avanti ideali conservatori che includono quello di preservare la modestia delle donne ed evitare temi che riguardano droga, omicidi e sesso. 

Le famiglie haredi, che spesso sono numerose, sono importanti per i rivenditori israeliani perché hanno bisogno di mobili a basso costo, dato il loro alto tasso di natalità e il livello di reddito.

Non è la prima volta che l’azienda si è attirata critiche in Medio Oriente. Nel 2012, Ikea si dovette scusare per aver tagliato con photoshop le immagini delle donne dai cataloghi distribuiti in Arabia Saudita.

In Israele, in molti criticano la scelta degli ultraortodossi di non usare immagini di donne nelle pubblicità o separare gli uomini e dalle donne sugli autobus e negli altri luoghi pubblici, considerando queste prassi una violazione dei diritti umani.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Esteri / Ucraina: Biden sconfessa
se stesso
e invia a Kiev
anche
le mine antiuomo
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti negli ultimi raid di Israele". Libano: 6 vittime negli attacchi dell'Idf
Esteri / Otto razzi colpiscono una base italiana dell’Unifil in Libano: nessun militare ferito
Esteri / Gli Usa vogliono obbligare Google a vendere il browser internet Chrome
Esteri / L’Ucraina bombarda per la prima volta la Russia con i missili a lungo raggio ricevuti dagli Usa
Esteri / Mar Baltico: danneggiati cavi Internet sottomarini tra Finlandia, Germania, Svezia e Lituania. Berlino: “Sabotaggio”
Esteri / Putin aggiorna la dottrina nucleare della Russia: “Possibile risposta atomica al lancio di aerei, missili o droni” contro il territorio russo