I suicidi nel mondo
Sono la seconda causa di morte per i giovani tra i 15 e 29 anni. Più di 800mila persone ogni anno decidono di togliersi la vita
Ogni giorno oltre 2.000 persone in tutto il mondo scelgono di togliersi la vita. Una ogni 40 secondi.
Il suicidio è in assoluto la seconda causa di morte per i giovani nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni.
Questo è quanto rileva l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un rapporto pubblicato il 4 settembre e stilato in vista della giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, il prossimo 10 settembre.
Secondo il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, lo studio deve essere un modo “per risolvere un grande problema di salute pubblica che è stato considerato tabù troppo a lungo”.
Avvelenamento da pesticidi, impiccagione e arma da fuoco sono tra i metodi più comuni.
Secondo l’Oms, è necessario ridurre la possibilità di entrare in contatto con quelle che sono le modalità più frequenti di chi decide di togliersi la vita, come dimostrato dai casi dove il trend è in calo (Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Stati Uniti ed Europa).
Il suicidio è un fenomeno che colpisce ogni Paese, per quanto in maniere diverse.
Stando al rapporto dell’Oms, nelle nazioni più ricche il tasso di suicidi maschile equivale a tre volte quello femminile, con la fascia degli over 50 particolarmente a rischio.
Nei Paesi in via di sviluppo, invece, sono i giovani e le donne anziane a scegliere di suicidarsi.
Il 75 per cento delle persone che si tolgono la vita ha un reddito che si può classificare tra il ceto basso e quello medio.