I ribelli prendono Raqqa
L'opposizione siriana ha conquistato la città, ma il governo continua a lanciare raid dalle basi aeree circostanti
A seguito della presa della città di Raqqa, nel nord della Siria, attivisti siriani hanno diffuso una serie di video amatoriali che mostrano un gran numero di soldati (si presume parte delle forze governative catturate dai ribelli) seduti in terra e circondati dai ribelli al grido di “Allah Akbar!” (Dio è grande).
Altri filmati sembrano mostrare il governatore di Raqqa, Hassan Jalili, seduto al fianco del segretario locale del partito di governo Baath, Suleiman Suleiman, anch’essi circondati da ribelli festanti.
Altre riprese amatoriali non verificate mostrano scene di giubilo nella piazza centrale, dove i residenti abbattono la statua dell’ex presidente Hafez al-Assad con una corda legata intorno al collo.
I ribelli siriani hanno conquistato la città di Raqqa lunedì, segnando una svolta importante a favore dei ribelli nella loro lotta di due anni contro il regime di Assad. Ma attacchi aerei nella giornata di ieri hanno sollevato interrogativi su quanto i ribelli siano in grado di mantenere la loro presa sulla città.
Il governo ha mantenuto il controllo delle basi aeree militari fuori da Raqqa e sta lanciando raid per bloccare l’avanzata dei ribelli.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), con sede nel Regno Unito, ha confermato che aerei da guerra dell’esercito governativo hanno effettuato due raid aerei sulla città dopo la sua presa avvenuta lunedì.
Il direttore dell’Osservatorio Rami Abdul-Rahman ha riportato che i combattimenti sono tuttora in corso, e che alcuni quartieri di Raqqa sono ancora sotto il controllo del governo. La città, situata sul fiume Eufrate vicino al confine con la Turchia, è stato un rifugio per centinaia di migliaia di siriani fuggiti dalla violenza in altre parti del Paese.