Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

I censori del porno

Immagine di copertina

Il Paese che censurò Wikipedia propone una specializzazione particolare per i censori: la pornografia

C’è un settore particolare all’interno del mondo della censura in Cina, che prevede la formazione di un vero e proprio team di lavoratori in grado di poter catalogare e censurare i film porno.

Molto spesso i censori rispondo a un target ben preciso: sono sposati, avanti con gli anni, conoscono il diritto cinese e nella maggior parte dei casi sono laureati. La retribuzione si aggira intorno ai 25.400 euro annui con dei benefit, tra cui una copertura assicurativa, il rimborso per trasporto, libri o cibo, un telefono aziendale, visite mediche e un regalo all’anno per i figli.

La Cina, il Paese che censurò anche Wikipedia, condanna la pornografia come la prostituzione e tutti gli altri reati legati al sesso. Sono milioni però i Dvd che si possono rintracciare dai venditori ambulanti diffusi tra i quartieri della città.

Liu Xiaozhen, 70 anni, lavora per la provincia di Hunan, nel sud del Paese, e si ritrova a dover guardare centinaia di film porno al mese, dall’inizio alla fine: “Funziona così in questo lavoro: anche se vuoi smettere di guardarli, devi continuare a farlo attentamente”, ha affermato in un’intervista a una tv locale.

Dopo averli visti, Xiaozhen deve catalogarli come ‘osceni’ o semplicemente pornografici, il giudizio finale dipende dal contenuto narrativo che risiede all’interno del Dvd. Il tutto serve per valutarne il grado d’illegalità, coscienti che questi “non sono certo opere d’arte”.

Così i venditori ambulanti o chi ha diffuso pornografia nel Paese deve affrontare un processo, la cui condanna sarà in proporzione alla selezione operata dai funzionari durante il processo di censura. Secondo la legge cinese la produzione e la diffusione di materiale pornografico è punibile con fino a tre anni di carcere.

Un lavoro preciso e da fare con la massima professionalità, la stessa che da anni è la caratteristica di Liu Xiaozhen, che nel 2008 ha ricevuto un premio nazionale per aver scritto un saggio sul suo lavoro.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran: muore in carcere un cittadino svizzero accusato di spionaggio. Teheran: “Si è suicidato”
Esteri / Uruguay, l’ex presidente Pepe Mujica colpito di nuovo da un tumore: “È giunta la mia ora”
Esteri / Ungheria: Usa impongono sanzioni al capo di gabinetto del premier Viktor Orban
Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran: muore in carcere un cittadino svizzero accusato di spionaggio. Teheran: “Si è suicidato”
Esteri / Uruguay, l’ex presidente Pepe Mujica colpito di nuovo da un tumore: “È giunta la mia ora”
Esteri / Ungheria: Usa impongono sanzioni al capo di gabinetto del premier Viktor Orban
Esteri / Le impressionanti immagini dell'incendio che sta devastando Los Angeles
Esteri / Polonia: il presidente Duda chiede al governo di proteggere Netanyahu dal mandato di arresto della CPI
Esteri / Ucraina: Usa annunciano altri 500 milioni di dollari di aiuti. L’Alto Rappresentante Ue, Kallas: “Pronti a sostenere militarmente Kiev se Trump non vuole”
Esteri / Libano: il Parlamento elegge un nuovo presidente della Repubblica dopo due anni. Ecco chi è il generale Joseph Aoun
Esteri / Siria: 37 morti negli scontri tra le forze curde e le milizie filo-turche nel nord
Esteri / Incendio a Los Angeles: Biden annulla la visita a Roma
Esteri / Corsi di inglese all’estero: perché è il momento giusto per rimettersi a studiare