50 libri che ogni bambino dovrebbe leggere
La lista è stata pubblicata in occasione della Giornata Mondiale del Libro dalla catena di supermercati britannica Sainsbury’s
In occasione della Giornata Mondiale del Libro, Sainsbury’s, uno dei marchi di supermercati più importanti nel Regno Unito, ha chiesto a circa 2mila genitori britannici quali sono i libri che preferiscono leggere ai loro figli e che cosa consigliano loro come lettura indipendente.
Al primo posto in classifica si è piazzato “La Fabbrica di Cioccolato” di Roald Dahl. A seguire, tutti i libri che ogni bambino dovrebbe leggere prima dei 16 anni. Ci sono i vari Harry Potter e “Lo Hobbit”, ma anche “Il Diario di Anna Frank” e “Winnie the Pooh”.
Roald Dahl è risultato essere di gran lunga lo scrittore preferito dai genitori. Oltre a occupare il primo posto, è presente nella top ten scelta dagli adulti con altri 4 titoli, tra cui i famosi “James e la pesca gigante” e “Il grande gigante gentile”.
Il secondo libro più amato in assoluto è “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, seguito da “Il leone, la strega e l’armadio” di C. S. Lewis.
Oltre alle grandi saghe che hanno appassionato intere generazioni di adolescenti, poi diventati adulti, nella lista figurano grandi classici come “Il Giardino di Mezzanotte” di Philippa Pearce e “Il Signore delle Mosche” di William Golding, ma anche “Grandi Speranze” di Charles Dickens.
Ma non è soltanto la scelta dei titoli a essere importante secondo i genitori intervistati. Contano molto anche il legame e l’ambiente familiare.
Circa tre quarti dei genitori dichiara che leggere una storia prima di andare a dormire è una delle esperienze che favorisce maggiormente il legame con i figli e li invoglia alla lettura.
In Italia, la fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni, e anche nel nostro Paese la propensione alla lettura è fortemente condizionata dall’ambiente familiare.
Secondo i dati raccolti dall’Istat, legge il 66,9 per cento dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 32,7 per cento di quelli con genitori che non leggono libri.