Hong Kong, ventiduesimo weekend di proteste: la polizia sequestra 188 molotov, 5 arresti
Migliaia di manifestanti con il volto coperto sono scesi ancora per le strade del centro per chiedere più autonomia da Pechino
Hong Kong, ancora proteste
È un nuovo weekend di proteste quello che si vive in queste ore ad Hong Kong dove, nonostante il divieto della polizia, migliaia di manifestanti con il volto coperto sono scesi per le strade del centro chiedendo più autonomia da Pechino. Si tratta del 22esimo fine settimana di fila di proteste pro-democrazia. La maggior parte dei manifestanti si è concentrata nelle zone di Causeway Bay e Victoria. Non sono mancati momenti di tensione.
La Polizia ha lanciato lacrimogeni all’interno del Victoria Park in risposta ai tentativi dei manifestanti, di costruire barricate vicino a un’uscita su Causeway Road. Sono stati divelti pali da un vicino campo di football. La mossa delle forze di polizia ha spinto molti manifestanti ad abbandonare il parco.
A Victoria Park erano in programma vari eventi dei candidati pro-democrazia in vista delle elezioni locali distrettuali del 24 novembre.
Oltre 100 candidati avevano ventilato ieri l’ipotesi di avere appuntamenti separati a partire dalle ore 15,00, le 8,00 in Italia: una mossa per aggirare le sanzioni delle manifestazioni non autorizzate, non essendo i meeting elettorali soggetti alla regolamentazione della Public Order Ordinance, a patto che non superino i 50 partecipanti per volta.
La polizia sequestra 188 molotov, 5 arresti
Oggi la polizia di Hong Kong ha anche arrestato 5 persone a seguito di un blitz, avvenuto in un appartamento a Wan Chai, una delle aree più calde delle proteste pro-democrazia, dove c’è il quartier generale della polizia stessa. Durante le perquisizioni sono stati ritrovate 188 molotov, tra finite e in preparazione, ed altre armi da offesa.
In giornata sono stati eseguiti altri arresti, e ci sarebbero finora 11 persone ferite e soccorse in ospedale, tra cui un uomo in gravi condizioni.