Harry, le droghe e la nuova vita con Meghan: “Ho provato di tutto”
Harry, le droghe e la nuova vita con Meghan
“Mi sono sempre sentito diverso dalla mia famiglia e mia madre si è sempre sentita allo stesso modo”. Il principe Harry è tornato a parlare in un’intervista con un esperto di dipendenze. Parlando della sua sofferenza con Gabor Matè, un medico e scrittore ungherese naturalizzato canadese, davanti a un caminetto in California, Harry ha detto di temere di perdere i ricordi di sua madre Diana, e di voler “soffocare” di affetto i suoi figli Archie e Lilibet per evitare loro gli stessi “traumi” o “esperienze negative” vissute da lui.
Il duca di Sussex ha insistito sul fatto di non ritenersi una “vittima” e di non aver voluto cercare simpatie scrivendo il libro, ma che dopo la sua pubblicazione si è sentito “incredibilmente libero”.
Nella conversazione Harry ha poi denunciato il razzismo vissuto da sua moglie Meghan Markle, e ha descritto il libro come un “atto di servizio” per rompere il tabù sui problemi di salute mentale.
Successivamente è tornato sulla questione droghe, difendendo l’uso della “medicina psichedelica”, dicendo che lo avrebbe aiutato a “affrontare i traumi e i dolori del passato” e sarebbe stato come una “pulizia del parabrezza”.
“Prendere cocaina non è stato niente per me, era più una cosa sociale – ha precisato Harry – ma la marijuana è diversa, in realtà mi ha davvero aiutato”.
Il duca ha anche raccontato dell’uso di sostanze psichedeliche come l’ayahuasca: “È stato rimuovere dei filtri dalla vita proprio come su Instagram. Mi ha portato un senso di rilassamento, liberazione, conforto, una leggerezza che sono riuscito a mantenere per un periodo di tempo”.