Così si muore di fame nella guerra dimenticata dello Yemen
Secondo le Nazioni Unite, nel paese un bambino sotto i cinque anni di età muore di fame ogni dieci minuti
Le immagini della bambina dall’esile corpo ridotto a pelle ossa, del suo volto scavato ormai privo di qualsiasi fisionomia, e di un respiratore artificiale per tenerla in vita hanno fatto il giro del mondo. Ma il suo fisico provato e consumato dalla fame non è riuscito a sopravvivere.
Jamila Ali Abdu, una bambina yemenita di appena sette anni, è morta dopo aver sofferto di malnutrizione e aver contratto delle infezioni da vermi, a causa della mancanza di cure mediche adeguate.
Il personale medico del suo paese natale non era in grado di curarla per la mancanza di medicinali adeguati, né tanto meno era possibile trasferirla in un centro di assistenza specializzata nella capitale Sana, perché la famiglia non disponeva di denaro sufficiente per curarla.
“Le sue condizioni hanno cominciato a deteriorarsi due anni fa. Ogni volta che andavamo in ospedale, ci dicevano che i suoi organi erano stati intaccati da vermi e batteri, ma noi siamo poveri e non potevamo andare in centri specializzati a Sana”, ha raccontato il padre di Jamila in un’intervista.
La bambina ha trascorso dodici giorni in agonia nel reparto per i pazienti malnutriti dell’ospedale di al-Hodeidah, quarta città dello Yemen con una popolazione di mezzo milione di abitanti, prima di morire. Troppo debole per resistere alle malattie che l’avevano colpita e alla fame che oramai dilaga nel paese in guerra. Jamila è morta martedì 2 maggio. Il suo piccolo corpo è stato avvolto nelle lenzuola verdi ed è stato deposto in una fossa scavata nel terreno.
La guerra civile si protrae da due anni e tre milioni di yemeniti sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni. Trovare cibo e acqua spesso è difficile, per la catastrofica carestia causata dal conflitto.
In due anni i tassi di malnutrizione tra la popolazione sono schizzati del 200 per cento. A essere in pericolo sono soprattutto i bambini: circa un milione e mezzo, secondo le Nazioni Unite, soffrono di forme di malnutrizione e 370mila sono in pericolo di vita.
La Banca centrale dello Yemen non ha denaro da investire nelle importazioni alimentari e le principali vie di rifornimento sono frequentemente attaccate, rese inagibili dai bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita.
Dopo un anno dall’intervento di Riad nel conflitto, le strutture ospedaliere nel paese hanno registrato una significativa carenza di medicinali. Milioni di persone non possono accedere alle cure mediche e a trattamenti specifici.
Le Nazioni Unite hanno delineato un quadro drammatico: in Yemen un bambino sotto i cinque anni di età muore ogni 10 minuti per la carestia che affligge il paese, sottolineando come molti bambini che riescono a sopravvivere sono comunque soggetti a precarie condizioni di salute per tutta la vita.
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