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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Corridoi umanitari aperti tutto il giorno, Zelensky apre al compromesso: “L’obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia”. Chernobyl ferma, Aiea: “Nessun impatto critico sulla sicurezza”. Usa bocciano offerta jet polacchi da mandare a Ucraina, Scholz: “Certamente non invieremo aerei di guerra in Ucraina”. Cina contro Nato e Usa: “Responsabili del conflitto”. Cremlino: “Da Washington guerra economica”. Draghi: “Sanzioni non dureranno poco”

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Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 9 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Quattordicesimo giorno di guerra in Ucraina: nonostante le aperture di Zelensky alla Russia su Donbass e Crimea e la tregua temporanea per l’evacuazione dei civili attraverso i corridoi umanitari, le tensioni tra i due Paesi non accennano a diminuire. Intanto, Stati Uniti e Regno Unito hanno annunciato l’embargo su gas e petrolio russo, mentre l’Ue ha presentato un piano per ridurre la dipendenza dei Paesi dell’Unione dal gas russo. La Polonia, nel frattempo, ha annunciato che metterà a disposizione degli Usa i suoi Mig trasferendoli immediatamente nella base militare di Ramstein, in Germania (qui la cronaca della giornata di ieri). Di seguito le principali notizie di oggi sulla guerra in Ucraina e gli ultimi aggiornamenti in diretta:

Ore 20,30 – Guardian, “seria preoccupazione” per attacchi chimici – Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Guardian, diverse fonti dei governi occidentali hanno espresso la loro “seria preoccupazione” che la Russia possa decidere di usare armi chimiche su Kiev. Una delle fonti citate dal giornalista Dan Sabbagh ha fatto riferimento a “quanto accaduto in altri teatri di guerra”, come la Siria. Una preoccupazione rilanciata anche dalle autorità russe, che però puntano il dito contro i gruppi nazionalisti ucraini.  Oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, ha dichiarato che questi gruppi “stanno preparando provocazioni in Ucraina usando sostanze tossiche per accusare la Russia di presunto uso di armi chimiche”. Secondo Konashenkov, circa 80 tonnellate di ammoniaca sarebbero state consegnate al villaggio di Zolochiv a nord-ovest di Kharkov, la seconda città del paese, da settimane assediata dalle forze russe.

Ore 20,20 – Ucraina, evacuati più di 40.000 civili – Più di 40.000 civili sono stati evacuati oggi da tutta l’Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere della presidenza ucraina David Arakhamia, membro della delegazione che ha partecipato ai colloqui con Mosca. Secondo Arakhamia, le autorità hanno incontrato difficoltà a evacuare civili dalle intorno alle città di Kiev, Kharkiv e Mariupol. Circa 100.000 persone non sono riuscite a lasciare le aree interessate dal conflitto.

Ore 20,10 – Camera sta organizzando collegamento con Zelensky – Gli uffici della Camera dei deputati, su indicazione del presidente Roberto Fico, sono in contatto con le autorità ucraine per organizzare nei prossimi giorni un incontro in videoconferenza con il presidente Volodymyr Zelensky nell’aula di Montecitorio. Lo riferiscono all’Agi fonti di Montecitorio, secondo cui i contatti sono stati avviati ieri, quando Zelensky è diventato il primo presidente straniero a tenere un discorso nella camera dei comuni britannica.

Ore 20,00 – Lavrov arrivato in Turchia per incontro con Kuleba – Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è atterrato ad Antalya, in Turchia, dove domani incontrerà l’omologo ucraino, Dmitro Kuleba.

Ore 19,50 – Colloquio ministri Difesa Russia-Turchia – Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il ministro della Difesa turco Hulusi Akar hanno tenuto una conversazione telefonica, in cui hanno discusso della situazione in Ucraina. Lo ha riportato il ministero della Difesa di Mosca.

Ore 19,40 – Emirati, favorevoli ad aumenti produzione – “Favoriamo gli aumenti della produzione e incoraggeremo l’Opec a considerare livelli di produzione più elevati”. Lo ha detto l’ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti negli Stati Uniti al-Otaiba. “Gli Emirati Arabi Uniti sono un fornitore affidabile e responsabile di energia per i mercati globali da oltre 50 anni e ritengono che la stabilità nei mercati energetici sia fondamentale per l’economia globale”, afferma una breve nota dell’ambasciata emiratina. In una riunione della scorsa settimana l’alleanza nota come Opec+, che include paesi esterni all’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) come la Russia, aveva deciso di mantenere inalterato l’aumento previsto della produzione di petrolio, nonostante lo scoppio della guerra in Ucraina.

Ore 19,30 – Il Regno Unito accusa la Russia: “Ammesso l’uso di bombe termobariche” – Il ministero della Difesa britannico ha dichiarato che il ministero della Difesa russo ha ammesso di aver utilizzato il sistema d’arma TOS-1A in Ucraina, che utilizza missili termobarici “creando effetti incendiari ed esplosivi”.

Ore 19,25 – Parolin, inaccettabile bombardamento ospedale di Mariupol – Il cardinale Pietro Parolin ha definito “inaccettabile” il bombardamento sull’ospedale pediatrico di Mariupol. Il segretario di stato vaticano ha anche rinnovato il suo appello per un cessate fuoco e “corridoi umanitari” sicuri.

Ore 19,20 – Ue, Pe approva relazione ingerenze straniere da Russia e Cina – Il Parlamento europeo ha approvato la relazione sulle ingerenze straniere nei processi democratici nell’Unione europea e sul contrasto alla disinformazione. Il testo è stato approvato con 552 voti a favore, 81 contrari e 60 astenuti. Frutto di 18 mesi di lavori della commissione speciale sulle Interferenze estere (Inge), la relazione è arrivata al voto in plenaria nel contesto dell’invasione in Ucraina e dello scontro tra Bruxelles e Mosca. Il testo approvato prende di mira l’inconsapevolezza diffusa della gravità della minaccia rappresentata dai regimi autocratici stranieri, in particolare Russia e Cina. La relazione stigmatizza inoltre gli “accordi di cooperazione con il partito Russia Unita del presidente russo Vladimir Putin” come quello siglato anni fa dalla Lega Nord.

Ore 19,15 – Zelensky, colloquio con Michel, discussa adesione a Ue – “Abbiamo discusso le sanzioni contro l’aggressore russo, la necessità di una pressione coordinata sulla Russia per garantire la sicurezza dei civili, il sostegno per la nostra lotta e l’adesione all’UE”. Lo ha detto in un tweet il presidente ucraino, dopo una conversazione telefonica con il presidente del consiglio europeo, Charles Michel.

Ore 19,10 – Petrolio: prezzi a picco, Brent perde oltre il 10% – Brusca correzione per i prezzi del petrolio, che oggi hanno perso circa il 10 percento dopo la corsa degli scorsi giorni. Il Wti ha perso il 9,8% attestandosi a 111,72 dollari al barile mentre il Brent ha ceduto il 10,30% per arrivare a 114,53 dollari al barile.

Ore 19,00 – Oms, 18 attacchi contro strutture sanitarie – L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha confermato 18 attacchi a strutture sanitarie, operatori sanitari e ambulanze in Ucraina. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, secondo cui gli attacchi hanno provocato 10 morti e 16 feriti. Il direttore per le emergenze dell’Oms, Michael Ryan, ha detto che circa 1.000 strutture sanitarie, inclusi ospedali e cliniche sanitarie, si trovano entro 10 chilometri dalla prima linea.

Ore 18,55 – Russia chiede rientro opere arte in prestito – Il museo Ermitage di San Pietroburgo ha chiesto la restituzione entro la fine del mese di marzo, delle opere prestate per le mostre a Palazzo Reale di Milano e alle Gallerie d’Italia. La richiesta, che arriva nel pieno di una crisi diplomatica tra l’Occidente e la Russia per l’invasione dell’Ucraina, è stata avanzata in una lettera inviata alle due istituzioni milanesi dalla direzione del Museo di San Pietroburgo.  “In base alla decisione del ministero russo della Cultura tutti i prestiti in essere devono essere restituiti dall’estero alla Russia” e “l’Ermitage è un museo statale che dipende dal ministero della Cultura”, ha spiegato il direttore del museo di San Pietroburgo.

Ore 18,45 – Zelensky: compromessi unico modo per uscire da questa situazione – “La domanda qui non è cosa posso dare. In ogni negoziato, il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. E sono anche pronto a fare alcuni passi”, ha detto il presidente ucraino in un’intervista con il quotidiano tedesco Bild. “Si possono fare dei compromessi, ma non devono essere un tradimento del mio paese. E anche l’altra parte deve essere disposta a scendere a compromessi, ecco perché si chiamano compromessi. Questo è l’unico modo per uscire da questa situazione. Non possiamo ancora parlare dei dettagli. Non abbiamo ancora avuto contatti diretti tra i presidenti. Solo dopo i colloqui diretti tra i due presidenti potremo porre fine a questa guerra”.

Ore 18,40 – Zelensky, pronto ad alcuni compromessi – Il presidente ucraino ha detto di essere disposto a fare alcuni compromessi, sottolineando che anche l’altra parte deve farne. Parlando con il giornale tedesco Bild, Zelensky ha anche detto che l’obiettivo dei colloqui è fermare la guerra e che solo contatti diretti tra presidenti possono porre fine alla guerra.

Ore 18,30 – Blinken, con invio aerei serie preoccupazioni per la Nato – “Partire da una base statunitense della Nato in Germania per volare nello spazio aereo ucraino, conteso con la Russia, suscita serie preoccupazioni per l’intera alleanza Nato. Quindi dobbiamo lavorare sui dettagli di queste cose in futuro”, ha detto oggi il segretario di stato americano Anthony Blinken, durante la conferenza stampa con la sua omologa britannica Liz Truss. “Semplicemente non ci è chiaro che ci sia una logica sostanziale per farlo nel modo in cui è stato proposto ieri”, ha aggiunto. “Penso che quello che stiamo vedendo sia che la proposta della Polonia mostra che ci sono alcune complessità che il problema presenta quando si tratta di fornire assistenza alla sicurezza”, ha specificato. “Dobbiamo assicurarci di farlo nel modo giusto”.

Ore 18,20 – Pentagono, due batterie Patriot trasferite in Polonia – Due batterie di missili Patriot sono state trasferite dalla Germania alla Polonia. Lo ha dichiarato alla stampa un alto esponente del Pentagono, secondo cui circa il 90 percento delle forze russe sono illese e pronte a combattere. Secondo il funzionario del dipartimento di Difesa statunitense, la Russia non ha dato alcuna indicazione di voler inviare al fronte altre forze oltre a quelle già presenti, a eccezione di combattenti stranieri reclutati.

Ore 18,15 – Blinken: “Convinto di sconfitta strategica della Russia” – Il segretario di stato americano Anthony Blinken si è detto “convinto” che la Russia subirà una sconfitta strategica nel conflitto in Ucraina, affermando che gli Stati Uniti hanno offerto a Putin diverse possibili “vie di uscita”. “La grinta, la compassione e determinazione che la Gran Bretagna ha mostrato otto decenni fa e che ha ispirato il mondo, è esattamente ciò che vediamo oggi nel popolo ucraino, ed è per questo che dobbiamo stare con loro”, ha detto Blinken durante una conferenza stampa con la ministra degli Esteri britannica Liz Truss.

Ore 18,10 – Regno Unito chiede a G7 stop import petrolio e gas russo – Londra chiede il completo bando della Russia dal sistema Swift e che l’intero G7 metta fine all’uso di petrolio e gas russo. A parlare è stata la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, parlando in conferenza stampa con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

Ore 18,05 – Mosca, a Chernobyl linee elettriche colpite da forze ucraine – Il ministero della Difesa russo ha accusato le forze ucraine di aver attaccato le linee elettriche e le stazioni che alimentano la centrale nucleare di Chernobyl, rimasta senza elettricità dopo essere stata presa dalle forze russe. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Tass.

Ore 18,00 – Johnson, attacco a Mariupol “depravato” – “Ci sono poche cose più depravate che prendere di mira i vulnerabili e gli indifesi”, ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson in un tweet sul raid russo che ha colpito un ospedale pediatrico nella città sudorientale ucraina di Mariupol. “Il Regno Unito sta valutando un maggiore sostegno all’Ucraina per difendersi dagli attacchi aerei e riterremo Putin responsabile dei suoi terribili crimini”, ha aggiunto.

Ore 17,55 – Mariupol, almeno 17 feriti in attacco contro ospedale pediatrico – Il governatore della regione ucraina di Donetsk ha dichiarato che circa 17 persone sono rimaste ferite in un raid aereo russo che ha colpito un ospedale pediatrico e un reparto di maternità nella città sudorientale di Mariupol. Il governatore Pavlo Kirilenko ha accusato la Russia di aver compiuto il periodo durante il cessate il fuoco concordato per l’evacuazione dei civili.

Ore 17,50 – Russia, evacuate quasi 180mila persone dall’Ucraina – Il ministero della Difesa russo ha detto che quasi 180.000 persone sono stati evacuate dall’Ucraina in russia dall’inizio dell’offensiva il 24 febbraio scorso. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.

Ore 17,45 – Borse europee chiudono in forte rialzo, in calo lo spread – La borsa di Milano vola in chiusura e termina la sessione con un balzo record del 6,95% e il Ftse Mib a 23.889 punti. Si tratta della miglior sessione giornaliera dal 13 marzo 2020, quando il listino registrò un rialzo del 7,12%. In forte rialzo tutte le borse europee, sulla scia di Wall Street che procede in forte rialzo con guadagni di oltre il 2%. A Londra, la piazza più cauta, l’Ftse 100 avanza del 3,44% a 7.203,68 punti. A Francoforte il Dax sale del 7,89% a 13.843,71 punti e a Parigi il Cac 40 guadagna il 7,13% a 6.387,83 punti. I mercati sono tornati a scommettere sulla diplomazia in vista dell’incontro in programma domani ad Antalya tra il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, e quello russo, Sergei Lavrov. A favorire il rimbalzo anche la tregua nella corsa dei prezzi del petrolio, con il Brent e il Wti che scendono del 5%. Chiusura in lieve calo anche per lo spread tra i rendimenti sui titoli di stato decennali italiani e tedeschi: la differenza si attesta a 146,5 punti contro i 148 dell’apertura. Chiusura in rialzo  chiude in rialzo sopra quota 1,10, dopo il minimo da maggio 2020 raggiunto lunedì, a 1,0806 dollari.

Ore 17,40 – Onu, uccisi almeno 516 civili – Almeno 516 civili sono stati uccisi da quando la Russia ha iniziato la sua invasione il 24 febbraio. Lo ha affermato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo cui 908 persone sono rimaste ferite nei combattimenti. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, le stime reali delle vittime sono “notevolmente più alte”.

Ore 17,35 – Cremlino: Putin-Scholz, discusse soluzioni diplomatiche al conflitto – Il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno discusso delle possibili soluzioni diplomatiche al conflitto in Ucraina e dell’implementazione di corridoi umanitari per evacuare i civili. Lo ha affermato il Cremlino.

Ore 17,00 – Colloquio Putin-Scholz – Il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno avuto un colloquio telefonico. Lo confermano fonti del Cremlino.

Ore 16,40 – Zelensky: “Bambini sotto le macerie” – “Attacco diretto delle truppe russe all’ospedale pediatrico. La gente, i bambini sono sotto le macerie. È atroce. Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli ora! Fermate gli omicidi! Ne avete il potere ma sembra che voi state perdendo umanità”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Leggi l’articolo completo.

Ore 16,20 – Mariupol, ospedale pediatrico distrutto da raid – Il consiglio comunale di Mariupol ha dichiarato che un ospedale pediatrico della città è stato distrutto da attacchi aerei russi. Leggi l’articolo completo.

Ore 16,10 – Polonia: se consentiamo a Putin di vincere, attaccherà altri paesi – Il vice ministro degli Esteri polacco ha dichiarato che la Polonia è disposta a fornire aerei caccia all’Ucraina, ma la decisione dovrà essere presa dalla Nato. “Se lasciamo che Putin vinca questa guerra, attaccherà altri paesi in futuro”, ha detto in un’intervista ad al-Jazeera, affermando che è necessario sostenere gli sforzi per la difesa dell’Ucraina e attaccare l’economia russa.

Ore 16,05 – Draghi: sanzioni non dureranno poco, devono essere sostenibili – Draghi ha elogiato “il coraggio e l’integrità” dell’Italia nell’imporre sanzioni sulla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina. Durante il question time alla Camera, il presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di garantire la sostenibilità delle sanzioni “al nostro interno”.

Ore 16,00 – Kiev, forze russe accusate di fermare evacuazioni – Il consiglio comunale di Bucha, centro a nord di Kiev, ha accusato le forze russe di aver bloccato l’evacuazione di persone tramite un corridoio umanitario. Lo ha riportato la Cnn. “Attualmente 50 autobus sono bloccato dai militari russi in un parcheggio: non fanno passare la colonna”, riporta un post su Facebook, secondo cui sono in corso trattative per far uscire i civili.

Ore 15,55 – Mosca ammette, soldati di leva fatti prigionieri – Diversi soldati di leva russi sono stati catturati durante “un’operazione in Ucraina”. Lo ha ammesso il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, dopo che due giorni fa il presidente Vladimir Putin aveva assicurato che in Ucraina “non combattono e non combatteranno” né riservisti, né militari di leva.  “Purtroppo, sono stati scoperti diversi fatti sulla presenza di coscritti nelle unità delle Forze armate russe che partecipano all’operazione militare speciale sul territorio dell’Ucraina. Quasi tutti questi militari sono già stati riportati in territorio russo”, ha detto Konashenkov a un briefing, affermando che sono state adottate misure per impedire l’invio di soldati di leva nelle aree di combattimento e il rilascio dei militari catturati.

Ore 15,50 – Kiev: “Disposti a discutere neutralità, non rinunceremo a un singolo centimetro di territorio” – L’Ucraina è disposta a discutere le richiesta di neutralità della Russia, ma non intende cedere neanche un “centimetro” di territorio. Lo ha detto Ihor Zhovkva, consigliere del presidente Volodimir Zelensky. “Certamente, siamo pronti per una soluzione diplomatica”, ha detto in un’intervista a Bloomberg Zhovkva, vice capo di gabinetto di Zelensky, che riguardo alla richiesta russa di uno status neutrale per l’Ucraina ha dichiarato che sono necessarie “garanzie di sicurezza” per il paese.

Ore 15,45 – Draghi: sospendere norme energia in periodo di guerra – Draghi continua a insistere sull’importanza di semplificare le procedure per l’autorizzazione di nuove infrastrutture energetiche, considerate ingiustificate in periodo di guerra e di transizione. Il presidente del Consiglio ha dichiarato che fino al 30 giugno il governo prevede una spesa sull’energia di 16 miliardi, definiti comunque insufficienti.

Ore 15,40 – Draghi: reattore a fusione Ue entro 2028 – Durante il question time alla Camera il presidente del Consiglio ha detto che la ricerca nel nucleare è l’unico modo per realizzare centrali in maniera economica e sostenibile.

Ore 15,35 – Draghi: importazione gas russo sottovalutazione di politica estera – “Siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo, in tempi rapidi”, ha detto Draghi durante il question time alla Camera, evidenziando come la quota di gas russo sia “aumentata molto negli ultimi 10-15 anni”. “Quello che è straordinario è che è aumentata decisamente anche dopo l’invasione della Crimea”, ha detto Draghi, definendo la decisione “una sottovalutazione di politica estera, di politica internazionale”.

Ore 15,30 – Draghi: ripensare regole di bilancio Ue – “È chiaro che molte regole che ci hanno accompagnato devono essere rilette”, ha detto oggi Draghi, in cui ha ribadito la necessità di rivedere le regole di bilancio dell’Unione Europea. “Ho già detto che queste regole di bilancio sono in generale inadeguate: questa considerazione vale ancora di più oggi”, ha detto Draghi, secondo cui queste regole non tengono conto delle  priorità strategiche definite negli ultimi anni dall’Unione Europea. Il presidente del Consiglio, eventuali modifiche saranno discusse durante il vertice informale dei leader europei che prenderà il via domani a Versailles.

Ore 15,23 – Draghi: profughi potranno lavorare in Italia – Il presidente del Consiglio ha dichiarato che i profughi ucraini si troveranno in Italia per mesi e forse di più, e avranno la possibilità di lavorare in Italia, specificando che chi entra in Italia accetta di ricevere il vaccino o di effettuare il tampone.

Ore 15,20 – Scholz, embargo energia russa? Ue diversa da Usa – “La situazione della dipendenza da energie fossili in Europa è del tutto diversa da quella negli Stati Uniti o in Canada, lo sanno tutte le parti in causa. Le cose che si possono fare sono dunque molto diverse. Abbiamo bisogno di diversificare l’utilizzo delle materie prime”. Lo ha detto Olaf Scholz a Berlino rispondendo ad una domanda sulla contrarietà di Berlino a un embargo sulle importazioni di gas e petrolio dalla Russia.
“Abbiamo sfide immense da risolvere, e le relazioni commerciali che avevamo finora non vanno più bene”, ha aggiunto il cancelliere, secondo il quale “ci stiamo impegnando su questo tema: sappiamo da tempo che le cose si sarebbero fatte complicate, ma ci stiamo attrezzando”.

Ore 15,15 – Ue: eurobond ancora non sono sul tavolo – L’emissione di debito comune per finanziare gli investimenti necessari per l’energia e la difesa non sono ancora all’ordine del giorno. Lo riporta l’Agi, citando un funzionario dell’Ue secondo cui sarà questa la posizione dei ventisette capi di stato e di governo che si riuniranno a Versailles domani e venerdì. Per la difesa gli stati membri aumenteranno la propria spesa nazionale, l’energia rientrerà invece nei programmi di Next generation Eu.

Ore 15,10 – Draghi: “In Italia 23.872 profughi” – Draghi ha specificato che in un giorno i profughi ucraini arrivati in Italia sono passati da 21.095 a 23.872. Di questi, oltre il 90 percento dei profughi sono donne e bambini. “Siamo certi che l’Italia farà la sua parte grazie alla qualità delle sue istituzioni”, ha detto il presidente del Consiglio, ringraziando i partiti e “in primis l’opposizione”.

Ore 15,05 – Draghi: “Crisi umanitaria senza precedenti” – “La forza del paese e di una democrazia si misura anche nella capacità di difendere la dignità umana”, ha detto il presidente del Consiglio durante il question time alla Camera, che si anche espresso contro le violenze ai cittadini russi.

Ore 15,00 – Turchia, presidente israeliano in visita – Il presidente israeliano Isaac Herzog si è recato ad Ankara dove incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Si tratta della prima visita di un capo di stato israeliano dal 2007. Prima di partire, Herzog  ha detto che i due leader cercheranno di “riavviare le nostre relazioni e di rafforzarle in modo misurato e prudente”.

Ore 14,55 – Chernobyl, Aiea: capacità di raffreddamento sufficienti – Nella nota in cui ha dichiarato di non aver rilevato alcun impatto critico sulla sicurezza nella centrale nucleare di Chernobyl, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha specificato che la centrale dispone di capacità di raffreddamento sufficienti anche in assenza di alimentazione elettrica. “Carico termico della piscina di stoccaggio del combustibile esaurito e volume dell’acqua di raffreddamento presso la centrale nucleare di Chernobyl sufficienti per un’efficace rimozione del calore senza necessità di alimentazione elettrica”, riporta la nota.

Ore 14,50 – Chernobyl, Germania: non siamo a conoscenza di fughe radioattive – Un portavoce del ministero dell’Ambiente tedesco oggi ha detto che la Germania non è a conoscenza di alcuna fuoriuscita di materiale radiattivo dalla centrale nucleare di Chernobyl. “Non sappiamo che ci siano perdite di sostanze radioattive”, ha detto durante una conferenza stampa. Il ministro degli Esteri ucraino oggi ha chiesto un cessate il fuoco nei pressi della centrale, presa dalle forze russe, dove secondo le autorità ucraine la perdita di energia elettrica potrebbe portare a fuoriuscite di materiale radioattivo.

Ore 14,45 – Scholz, certamente non invieremo aerei di guerra in Ucraina –  “Certamente non invieremo aerei di guerra in Ucraina”.  Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz alla conferenza stampa a Berlino insieme al premier canadese Justin Trudeau, , rispondendo ad una domanda in merito all’ipotesi dei Mig-29 di cui la Polonia ha affermato di voler mettere a disposizione. “Chiediamo di nuovo il ritiro delle truppe russe”, aveva detto in precedenza il cancelliere tedesco, affermando che la soluzione militare al conflitto “non ha alcun senso”, mentre “è necessaria una soluzione diplomatica”. “Spero che una soluzione potrà essere trovata attraverso i colloqui tra la Russia e l’Ucraina”, ha detto. Per quanto riguarda l’approvvigionamento di materie prime, a detta del cancelliere tedesco “stiamo lavorando con il Canada a una diversificazione”.

Ore 14,40 – Chernobyl, Aiea: nessun impatto critico sulla sicurezza – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha dichiarato di non aver rilevato alcun impatto critico sulla sicurezza nella centrale nucleare di Chernobyl, presa dalle forze russe. In una nota, l’agenzia delle Nazioni Unite ha affermato di aver essere stata informata dall’Ucraina del taglio alla fornitura elettrica presso la centrale in cui nel 1986 è avvenuto il peggior incidente nucleare della storia.

Ore 14,35 – Scholz, adesso abbiamo bisogno di una tregua – “Quello di cui abbiamo bisogno adesso è una tregua”. Lo ha detto Olaf Scholz ad una conferenza stampa insieme al premier canadese Justin Trudeau, in cui ha detto che è necessaria una soluzione diplomatica e non militare. “Vediamo tutti i giorni attacchi”, ha detto il cancelliere tedesco, auspicando che i colloqui tra Mosca e Kiev abbiano esito positivo.

Ore 14,30 – Mishustin: garantire forniture di grano a russi – Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha detto che sarà necessario dare la priorità alle forniture di grano destinato al mercato domestico, per garantire le forniture di pane ai russi dopo gli aumenti record dei prezzi dovuti alla guerra in Ucraina. Secondo quanto riporta Bloomberg, il primo ministro russo ha detto che il governo definirà a breve l’elenco di merci soggette a divieti di importazione ed esportazione, senza fornire ulteriori dettagli.

Ore 14,25 – Ucraina, radiazioni a Zaporizhzhia a livelli normali – I livelli di radiazioni intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia sono normali. Lo ha dichiarato Petro Kotin, a capo della compagnia statale ucraina Energoatom, affermando che sono in corso i lavori di riparazione su una parte dell’impianto danneggiata dai combattimenti con le forze russe, che l’hanno occupata la settimana scorsa.

Ore 14,20 – Kiev, aereo russo si schianta contro edificio residenziale – Un aereo russo Su-27 abbattuto si è schiantato contro un edificio residenziale a Osokorky, quartiere storico di Kiev, danneggiandolo irreparabilmente. Lo afferma il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni. Il pilota è stato estratto dai rottami del velivolo, ma ha perso la vita.

Ore 14,10 – Kuleba, aspettative bassi su colloqui con Lavrov – Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba ha dichiarato di avere basse aspettative sull’esito dei colloqui con il suo omologo russo Sergei Lavrov. Kuleba ha confermato che prenderà parte ai colloqui in programma domani in Turchia, e ha invitato Lavrov ad affrontarli “in buona fede, non da una prospettiva propagandistica”. “Ma dirò francamente che le mie aspettative sui colloqui sono basse”, ha detto. “Siamo interessati a un cessate il fuoco, alla liberazione dei nostri territori e il terzo punto è risolvere tutte le questioni umanitarie”.

Ore 14,00 – Kiev, a Kherson arrestati più di 400 manifestanti contro occupazione – Le forze russe hanno arrestato più di 400 ucraini che hanno protestato contro l’occupazione di Kherson, l’unico capoluogo ucraino finora conquistato da Mosca. Lo ha dichiarato in una nota l’alto comando militare ucraino, affermando che le forze di occupazione hanno introdotto un “regime amministrativo-poliziesco” a causa della “furiosa resistenza” dei residenti della città meridionale ucraina.

Ore 13,55 – Kuleba: “A Mariupol la Russia tiene in ostaggio 400.000 persone” – Il ministro degli Esteri ucraino ha accusato la Russia di tenere in ostaggio centinaia di migliaia di persone nella città sudorientale di Mariupol, da giorni priva di elettricità e acqua. “La Russia continua a tenere in ostaggio oltre 400.000 persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e le evacuazioni. Continuano i bombardamenti indiscriminati. A quasi 3.000 neonati mancano medicine e cibo”, ha detto Kuleba in un tweet. “Chiedo al mondo ad agire! Costringete la Russia a fermare la sua barbara guerra contro civili e bambini!”

Ore 13,50 – Sindaco Kiev, abbiamo risorse per una settimana – Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha detto che la capitale ucraina ha risorse per sette giorni, per far fronte all’assedio delle forze russe. “Abbiamo bisogno di jet ora”, ha detto alla Cnn, in cui ha chiesto aiuto ai paesi occidentali. “Kiev è un obiettivo di Mosca”, ha aggiunto.

Ore 13,40 – Cremlino: non a conoscenza dimissioni governatrice banca centrale – Il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov ha detto di “non essere a conoscenza” delle presunte dimissioni di Elvira Nabiullina, a capo della banca centrale russa. La notizia delle dimissioni, respinte da Vladimir Putin, era circolata nelle scorse ore, rilanciata dall’ex primo ministro ucraino Oleksiy Honcharuk sulla propria pagina Facebook.

Ore 13,35 – Ue, in nuove sanzioni Ue 160 russi e 3 banche bielorusse – Nelle nuove sanzioni approvate dal Consiglio Ue colpiranno 160 cittadini russi (14 oligarchi e 146 membri del Consiglio della Federazione Russa) e le operazioni con la banca centrale bielorussa, oltre agli istituti Belagroprombank, Bank Dabrabyt e la Banca di sviluppo della repubblica di Bielorussia, a cui sarà limitato l’accesso ai servizi della piattaforma per i pagamenti internazionali Swift.

Ore 13,30 – Kuleba, cessate il fuoco per ripristinare corrente a Chernobyl – Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba ha chiesto un cessate il fuoco per consentire di ripristinare l’energia elettrica nella centrale nucleare di Chernobyl, occupata dalle forze russe. “Invito la comunità internazionale a chiedere urgentemente alla Russia di cessare il fuoco e consentire alle unità di riparazione di ripristinare l’alimentazione elettrica”, ha detto in un tweet Kuleba, mettendo in evidenza il rischio di possibii fuoriuscite di sostanze radioattive quando i generatori alimentati a diesel smetteranno di funzionare, entro 48 ore. “La barbara guerra di Putin mette in pericolo l’intera Europa. La deve fermare immediatamente!”, ha detto.

Ore 13,20 – Metsola, ridotto di un grado riscaldamento al parlamento europeo – “Abbiamo ridotto di un grado il riscaldamento nell’edificio del Parlamento europeo”. Lo ha annunciato la presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, in conferenza stampa con la premier estone, Kaja Kallas.

Ore 13,10 – Borse europee: in forte rialzo a fine mattinata – Le Borse europee proseguono in forte rialzo a fine mattinata. I mercati guardano con cauta fiducia ai tentativi diplomatici in corso per raffreddare il conflitto in Ucraina e traggono sollievo dal calo del prezzo del petrolio. Nel dettaglio, Francoforte sale del 4,65%, Parigi del 4,37% e Milano del 4,89%. Meno brillante Londra che guadagna l’1,38%.

Ore 13,00 – Von der Leyen: stop export tecnologia marittima in Russia – “Stiamo inasprendo ulteriormente la rete delle sanzioni in risposta all’aggressione militare russa contro l’Ucraina. Nella lista altre 160 persone tra oligarchi, membri del Consiglio della Federazione Russa; il settore bancario bielorusso; l’esportazione di tecnologia di navigazione marittima verso la Russia e le criptovalute”. Lo comunica in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Ore 12,55 – Polonia, Morawiecki: “Qualsiasi decisione sui jet spetta alla Nato” – Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha detto che la decisione di consegnare i velivoli da guerra all’Ucraina dovrebbe essere presa all’unanimità dai paesi della Nato. “La Polonia non è parte di questa guerra e nemmeno la Nato”, ha detto il capo del governo polacco durante la sua visita in Austria, in risposta a una domanda sul possibile trasferimento dei Mig in Ucraina. “Una decisione così seria deve essere presa all’unanimità e senza ambiguità dall’intera Alleanza atlantica”, ha aggiunto. “La decisione è nelle mani degli americani”. La Polonia ieri si è offerta di consegnare il suo MiG-i 29 alla base Nato di Ramstein, in Germania. In cambio, Varsavia avrebbe dovuto ricevere caccia statunitensi. Il Pentagono ieri ha respinto la proposta come “impraticabile”.

Ore 12,50 – Ucraina: “A Chernobyl possibile rilascio sostanze radioattive” – La compagnia nucleare ucraina Energoatom ha dichiarato che la centrale nucleare di Chernobyl potrebbe rilasciare sostanze radioattive. Secondo quanto riporta Reuters, la compagnia statale ha dichiarato che la centrale non sarebbe in grado di raffreddare il combustibile nucleare dopo l’interruzione dell’elettricità a causa dei combattimenti. Il ministero degli Esteri russo oggi ha dichiarato che la Russia “ha il controllo della situazione” nel sito nucleare di Chernobyl. Secondo la compagnia Ukrenergo, la centrale è stata “completamente scollegata dalla rete elettrica” dalle forze russe e a causa delle ostilità in corso “non c’è possibilità di ripristinare le linee”.

Ore 12,45 – Al-Sisi sente Putin, dialogo per uscire da conflitto – Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno tenuto un conversazione telefonica per discutere gli ultimi sviluppi in Ucraina. Lo ha dichiarato la presidenza egiziana. Secondo il Cairo, al-Sisi e Putin hanno anche discusso del rafforzamento della cooperazione strategica tra i loro paesi attraverso progetti di sviluppo congiunti che confermano i “legami storici”.

Ore 12.40 – Gazprom continuerà a rifornire Europa attraverso Ucrania – Gazprom ha assicurato che continuerà a fornire gas all’Europa normalmente attraverso il territorio ucraino. “La società Gazprom”, riporta l’agenzia governativa russa Sputnik, “fornisce regolarmente gas russo attraverso l’Ucraina, secondo le richieste dei consumatori europei: 109,5 milioni di metri cubi fino al 9 marzo”. Lunedì il colosso energetico russo ha annunciato di aver raggiunto il nuovo record di 3.892 dollari per mille metri cubi del prezzo del gas inviato in Europa e ha avvertito della possibilità di un ulteriore aumento.  Oggi anche il governo russo ha confermato che non intende smettere di essere una fonte affidabile di approvvigionamento di gas per l’Europa. “Per quanto riguarda il settore del gas, la Russia continuerà a mantenere la sua posizione di fornitore affidabile di gas per il mercato europeo. Le società russe continuano a rispettare gli impegni contrattuali sia per quanto riguarda le forniture che il transito”, ha detto a Sputnik il direttore del dipartimento di cooperazione economica del ministero degli Esteri russo, Dmitri Birichevski. Ieri gli Stati Uniti hanno vietato le importazioni di petrolio, gas naturale e carbone dalla Russia.

Ore 12,37 – Biden lancia progetto del dollaro digitale – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, lancerà oggi il progetto per il “dollaro digitale”, come già annunciato dalla Casa Bianca, mentre un centinaio di paesi sono già impegnati in questa direzione. Biden firmerà un ordine esecutivo chiedendo alla sua amministrazione di dare “la massima importanza allo sviluppo e alla ricerca di una potenziale valuta digitale della banca centrale” (Cbdc, “valuta digitale della banca centrale”) degli Stati Uniti, la cui valuta domina l’economia globale.

Ore 12,35 – Zelensky, senza no-fly zone “catastrofe umanitaria” – Il presidente ucraino ha continuato a chiedere alla Nato di imporre una no-fly zone, una richiesta respinta a più riprese dai paesi occidentali. “La Russia usa missili, aerei ed elicotteri contro di noi, contro i civili, contro le nostre città, contro le nostre infrastrutture. È dovere umanitario del mondo rispondere”, ha detto nel suo discorso, in cui ha detto che il paese è al livello massimo di allerta.

Ore 12,30 – Ucraina, tagliata elettricità a Chernobyl – La compagnia energetica ucraina Ukrenergo ha dichiarato che la centrale nucleare di Chernobyl è stata  “fermata completamente” a seguito dell’offensiva russa.

Ore 12,25 – Cremlino: Stati Uniti hanno dichiarato guerra economica contro la Russia – “Gil Stati Uniti hanno dichiarato una guerra economica contro la Russia e sta di fatto combattendo questa guerra”, ha detto oggi il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov.

Ore 12,20 – Cremlino, aerei da Polonia scenario pericoloso – Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha descritto come indesiderabile e “potenzialmente pericoloso” lo scenario del possibile uso di campi d’aviazione in altri paesi per sostenere l’Ucraina. I giornalisti hanno chiesto a Peskov di commentare i piani della Polonia di fornire all’Ucraina aerei MiG.
“Il ministero della Difesa ha già commentato la possibilità di utilizzare qualsiasi altro campo d’aviazione per il decollo di aerei militari. Si tratta di uno scenario estremamente indesiderabile e potenzialmente pericoloso”.

Ore 12,18 – Peskov, Kiev riconosca indipendenza Lugansk e Donetsk – L’Ucraina deve riconoscere legalmente l’indipendenza delle repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk perché possano andare avanti i colloqui di pace. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in risposta all’apertura del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a una discussione sullo status della Crimea e dei territori filorussi del Donbass. “La Crimea è parte della Russia, il Lugansk e il Donetsk sono Stati indipendenti e ciò deve essere riconosciuto per legge”, ha affermato Peskov.

Ore 12,15 – Mosca, non stiamo minacciando la Nato – La Russia non sta minacciando la Nato ma non può non reagire all’atteggiamento “orientato al conflitto” dell’alleanza nei confronti di Mosca. Lo ha dichiarato in conferenza stampa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Non abbiate paura, la Russia non ha mai minacciato l’alleanza e non la sta minacciando ora”, ha detto Zakharova, “allo stesso tempo, la Russia non può non reagire all’atteggiamento orientato al conflitto della Nato nei confronti del nostro paese”, ha detto la portavoce, dopo aver anche affermato che la Russia “ha il controllo della situazione” nel sito nucleare di Chernobyl. In precedenza l’Aiea aveva riferito dell’interruzione della trasmissione dei dati sui livelli delle radiazioni nell’ex centrale.

Ore 12,10 – Zelensky, Occidente decida in fretta su invio aerei – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invitato le nazioni occidentali a decidere “il prima possibile” sull’invio di aerei da combattimento a Kiev. Ieri la Polonia si era offerta di spedire la sua flotta di MiG-29 di epoca sovietica alla base di Usa di Ramstein, in Germaniam perché fossero inviati in Ucraina ma il Pentagono ha respinto la proposta come “impraticabile”. “Quando ci sarà una decisione? Guardate, siamo in guerra!”, ha detto Zelensky in un video trasmesso sul suo canale Telegram, “vi chiediamo di nuovo di decidere il prima possibile. Mandateci aerei”.”Abbiamo visto sui media che ci sono discussioni tra gli americani e i polacchi ma constatiamo che l’offerta polacca non ha sostegno”, ha detto oggi il presidente ucraino, “non abbiamo tempo per i media, per tutti questi segnali. Questo non è ping pong. Si tratta di vite umane”.

Ore 12,00 – Onu, uccisi almeno 474 civili tra cui 29 bambini – L’ufficio dell’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani ha riferito che durante l’invasione russa dell’Ucraina sono morti almeno 474 civili tra cui 29 bambini. “Il bilancio reale è molto più alto”, avverte la nota, spiegando che la verifica di molti decessi segnalati procede con lentezza. I feriti confermati, secondo l’Onu, sono 861.

Ore 11.46 – In quasi 12mila tornano per combattere nelle ultime 24 ore – Quasi 12.000 persone pronte a combattere sono tornate in Ucraina nelle ultime 24 ore, e presto si uniranno alle forze di difesa. Lo riferisce l’agenzia di stampa ucraina Unian. “Siamo fieri dei nostri cittadini che tornano per difendere la patria”, scrive in un post su Facebook il Servizio di guardia di frontiera dell’Ucraina.

Ore 11,20 – Mosca, non puntiamo a rovesciare governo Kiev – L'”operazione speciale” della Russia in Ucraina non punta all’occupazione dell’Ucraina, alla distruzione delle sue istituzioni o al rovesciamento dell’amministrazione in carica”. Lo ha detto, secondo quanto riferisce Interfax, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. L’attacco, ha aggiunto durante una conferenza stampa, “non è nemmeno diretta contro la popolazione civile”.

Ore 11,18 – Mosca accusa Stati Uniti su presenza laboratori armi biologiche in Ucraina – La Russia ha accusato gli Stati Uniti di aver collaborato con l’Ucraina allo sviluppo di armi biologiche in laboratori siti sul suo territorio e sostiene di avere documenti che lo provino. “In questi giorni, i nostri timori di lunga data, che abbiamo espresso ripetutamente, sullo sviluppo da parte degli Stati Uniti di materiali biologici militari sul territorio dell’Ucraina, sotto la supervisione, dei servizi speciali Usa competenti, sono stati confermati”, ha detto in conferenza stampa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Ciò è stato confermato non solo dai materiali e dai dati che sono stati ottenuti operativamente sul territorio dell’Ucraina, non solo dalle dichiarazioni dei dipartimenti competenti dell’Ucraina”, ha aggiunto Zakharova, “questo è stato confermato anche direttamente a Washington durante il discorso del vicesegretario di Stato americano, Victoria Nuland”.

Ore 10.40 – Cina contro Nato e Usa: Responsabili del conflitto – “Ignorando le proprie responsabilità”, ha sottolineato il portavoce del ministro degli Esteri cinese, “gli Usa accusano invece Pechino della propria presa di posizione sulla vicenda e cercano margini di manovra nel tentativo di sopprimere la Cina e la Russia, per mantenere la propria egemonia”

Ore 09.46 – Kiev: accordo con Mosca, corridoi aperti per tutto il giorno – Accordo tra Russia e Ucraina su una serie di “corridoi” di evacuazione dei civili per l’intera giornata di oggi. Lo fa sapere un responsabile ucraino.

Ore 09.35 – Concordato cessate il fuoco 9-21, evacuazione attraverso 6 corridoi – Ucraina e Russia hanno concordato un cessate il fuoco dalle ore 9:00 alle 21:00 di oggi per evacuare la popolazione attraverso sei corridoi. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax. “Alle 5.30 di stamattina abbiamo ricevuto il messaggio dalla Federazione Russa che conferma i nostri corridoi umanitari”, ha annunciato la vicepremier ucraina Iryna Vereschuk.

Ore 09.00 – Colloquio telefonico Draghi-Macron – In vista del Consiglio europeo informale, previsto domani e dopodomani a Parigi, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente francese Emmanuel Macron nel corso della quale sono stati esaminati gli ultimi sviluppi della crisi in Ucraina e le sue conseguenze sull’economia europea. Lo rende noto Palazzo Chigi.

Ore 08.30 – Heineken: stop produzione e vendita birra in Russia – Heineken interrompe la produzione, la pubblicità e la vendita di birra in Russia. Lo scrive Bloomberg citando una dichiarazione dell’azienda olandese produttrice di birra che valuterà opzioni strategiche per il futuro delle sue operazioni russe.

Ore 07.40 – Ucraina, allarme AIEA: interrotta trasmissione dati Chernobyl – I sistemi che permettono di controllare a distanza i materiali nucleari della centrale di Chernobyl in Ucraina, sotto controllo russo, hanno smesso di trasmettere i dati all’Agenzia internazionale dell’energia atomica: l’allarme è della stessa AIEA. La Russia ha preso il controllo della centrale nucleare, uno dei primi obiettivi strategici raggiunti dopo l’invasione del Paese iniziata il 24 febbraio scorso, facendo temere per possibili incidenti 36 anni dopo la peggior catastrofe nucleare della storia, avvenuta proprio a Chernobyl nell’aprile del 1986. Fino a quando i dati sono stati disponibili, l’organismo di Vienna non aveva rivelato aumenti dei livelli di radioattività.

Ore 07.30 – Usa bocciano offerta jet polacchi da mandare a Ucraina – Gli Usa pensano che l’offerta della Polonia di consegnare all’esercito americano stanziato in Germania i suoi Mig-29 per poi girarli all’Ucraina non sia “attuabile”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby.

Ore 07.27 – Difesa Regno Unito: “Per ora fallita presa russa di Kiev” – È per ora fallita la conquista di Kiev da parte delle forze armate russe, che si trovano a Nord della capitale ucraina: lo scrive nel suo aggiornamento sulla situazione l’intelligence del ministero della Difesa britannico. “Le forze russe non sono riuscite ad avere una svolta significativa a nord di Kiev, e le forze ucraine sembrano finora essere riuscite ad abbattere gli aerei nemici”, si legge nel bollettino. “I combattimenti a nord-ovest di Kiev rimangono in corso con le forze russe che non riescono a fare alcun passo avanti significativo – spiega il ministero – Le difese aeree ucraine sembrano aver goduto di un notevole successo contro i moderni aerei da combattimento della Russia, probabilmente impedendo loro di raggiungere qualsiasi grado di controllo dei cieli”.

Ore 07.00 – Russia, pieno controllo su centrale Zaporizhzhya – La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya sarebbe ora sotto il pieno controllo delle forze militari russe. Lo riferisce la Guardia nazionale russa. Circa 240 militari ucraini a guardia della centrale avrebbero deposto le armi “per tornare a casa”, aggiungono i militari di Mosca, che precisano che le attività della centrale proseguono regolarmente

Ore 7.00 – Wsj: “Leader Arabia-Emirati rifiutano telefonata di Biden” – La Casa Bianca ha tentato inutilmente di organizzare una telefonata tra Joe Biden e i leader di fatto di Arabia Saudita ed Emirati mentre lavorava alla costruzione di una coalizione internazionale per sostenere Kiev e frenare i prezzi del petrolio. Lo scrive il Wall Street Journal. Il principe saudita Mohammed bin Salman  e lo sceicco degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan hanno rifiutato di parlare con Biden nelle ultime settimane, delusi dal debole supporto Usa nella guerra in Yemen e preoccupati dall’ accordo sul nucleare iraniano. Secondo il giornale, che cita dirigenti Usa e del Medio Oriente, Bin Salman vorrebbe inoltre l’immunità legale negli Usa, dove ha varie cause pendenti, tra cui quella per l’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.

GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

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