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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Kiev: “Bombe sui corridoi umanitari”. Usa e Regno Unito: “Embargo per petrolio e gas da Mosca”. La Polonia mette i suoi Mig a disposizione degli Usa

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Credit: Ansa foto

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 8 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Si è tenuto ieri un terzo round di colloqui tra la Russia e l’Ucraina, ma un accordo su una tregua è ancora lontano. Presto le due delegazioni si incontreranno per una nuova serie di negoziati. Intanto si intensifica l’offensiva russa nel Paese, con le sirene antiaeree  che a Kiev tornano a risuonare con insistenza anche se la Russia ribadisce di essere pronta al cessate il fuoco per consentire i corridoi umanitari in Ucraina dalle ore 10 di Mosca (le ore 8 italiane) di oggi. I cessate il fuoco locali interesseranno le città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv and Mariupol. Il presidente Zelensky: “Putin vuole distruggere l’umanità, quanti morti servono ancora all’Occidente per agire?”. Intanto il Cremlino ha varato una lista di Paesi a lei ostili, tra cui anche l’Italia. Di seguito le principali notizie di oggi sulla guerra in Ucraina e gli ultimi aggiornamenti in diretta:

GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 20,50 – Polonia mette i suoi Mig a disposizione degli Usa – Il governo polacco ha annunciato che metterà immediatamente a disposizione degli Usa i suoi Mig-29 trasferendoli gratuitamente nella base militare di Ramstein, in Germania. Si tratta del primo passo per fornire i caccia alle forze armate ucraine per respingere l’invasione russa.

Ore 19,50 – Ginnasta russo con la Z sul petto: “Lo rifarei” – “Non ho rimpianti e lo rifarei”: lo ha dichiarato il ginnasta russo Ivan Kuliak che alla Apparatus World Cup di Doha nel week-end si era presentato sul podio con la Z disegnata sulla tutta, all’altezza del petto. “So che la Z è un simbolo per la vittoria e per la pace” ha affermato l’atleta aggiungendo: “Io lotto per la vittoria e sto dalla parte della pace”.

Ore 18,30 – Mosca accusa Kiev: “Sì a un solo corridoio umanitario” – La Difesa russa ha accusato l’Ucraina di aver accettato uno solo dei dieci corridoi umanitari proposti da Mosca, ovvero quello da Sumy a Poltava. Lo ha dichiarato Mikhail Mizintsev, presidente del Centro di Controllo Nazionale della Difesa russo, nel corso di una conferenza stampa.

Ore 18,00 – Zelensky al parlamento inglese: “Resistiamo come voi con i nazisti” – “Noi non vogliamo perdere ciò che è nostro come un tempo voi non avete voluto” arrendervi “all’invasione nazista”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky in un videomessaggio inviato alla Camera dei Comuni britannica, che ha accolto con una standing ovation il messaggio del presidente ucraino.

Ore 17,30 – Biden conferma: “Embargo su petrolio e gas russi” – Dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, è arrivata la conferma del presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden che in una conferenza stampa ha confermato lo stop a “import di gas e petrolio dalla Russia”.

Ore 17,00 – Critiche al Regno Unito: “Accolti solo 300 profughi” – Il Regno Unito ha accolto fino a oggi solo 300 profughi ucraini a fronte di 18.000 richieste presentate. Nel Paese, infatti, possono entrare solamente gli ucraini che hanno parenti stretti residenti nel Regno Unito o se “sponsorizzati” da un’ente o un’azienda. Protesta la Francia: “Serve più umanità”.

Ore 16,30 – Tre uccisi da mina a nord di Kiev: è la prima volta – Tre adulti sono rimasti uccisi e tre bambini feriti da una mina antiuomo esplosa sotto la loro auto su una strada nella regione di Chernigiv, a nord di Kiev. Lo rende il difensore civico ucraino. È la prima volta che nel conflitto tra Russia e Ucraina dei civili muoiono a causa di una mina antiuomo, il cui utilizzo è vietato dal diritto internazionale.

Ore 16,10 – Ue: Timmermans, respinta ipotesi eurobond per Energia e difesa – “La Commissione non in programma l’emissione di eurobond” per l’energia e la difesa “forse a livello di qualche Stato Ue ma non la Commissione”. Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, smentendo alcune voci circolate nella giornata.

Ore 16,00 – Ue, riserve gas al 90% entro il primo ottobre – La Commissione europea intende presentare entro aprile una proposta legislativa che prevede che lo stoccaggio sotterraneo del gas in tutta l’Ue sia riempito almeno fino al 90% della sua capacità entro il primo ottobre di ogni anno. La proposta comporterebbe il monitoraggio e l’applicazione dei livelli di riempimento e integrerebbe accordi di solidarietà tra gli Stati membri. Lo rende noto la Commissione nella presentazione del pacchetto per l’energia denominato RepowerEu.

Ore 15,55 – Ue, ridurre di due terzi i consumi di gas russo in un anno – La Commissione europea ha pubblicato un piano per ridurre i consumi di gas russo di quasi due terzi entro un anno e di eliminarli “ben prima del 2030”. Secondo la Commissione, quest’anno il gas naturale liquefatto e il gas importato da altri paesi potrebbero sostituire più di un terzo delle importazioni di gas russo. Secondo le stime della Commissione, abbassare i termostati di 1 grado potrebbe ridurre la domanda di gas quest’anno di 10 miliardi di metri cubi.

Ore 15,45 – Regno Unito, anche Londra farà un annuncio su petrolio russo – Il governo britannico farà un annuncio intorno alle 17 di oggi su possibili tagli alle importazioni russe di petrolio e gas. Lo ha riportato riferisce un giornalista di Politico. Poco prima, alle 16,45 è atteso un discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che annuncerà lo stop alle importazioni di idrocarburi dalla Russia.

Ora 15,40 – Johansson, finora circa 2 milioni rifugiati in Ue – “Circa due milioni di persone sono venute dall’Ucraina nell’Unione europea”. Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.

Ora 15,35 – Papa: prego per tante madri in fuga da guerre coi loro bimbi – “Guardando a Maria con in braccio il suo Figlio, penso alle giovani madri e ai loro bambini in fuga da guerre e carestie o in attesa nei campi per i rifugiati. Sono tanti! La Regina della pace ottenga concordia ai nostri cuori e al mondo intero”. Così Papa Francesco in un tweet nella Giornata della Donna. Il messaggio, corredato dagli hashtag #8marzo, #Preghiamoinsieme e #Ucraina, nell’account Pontifex in inglese, compare anche in lingua russa e in quella ucraina.

Ore 15,30 – Mosca, 723 evacuati da Sumy – Il ministero della Difesa russo ha detto che 723 persone sono state evacuate attraverso il corridoio umanitario che collega la città nordorientale ucraina di Sumy a Poltava, nell’Ucraina centrale. Di questi, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, 576 sono cittadini indiani. Il ministero della Difesa ha inoltre dichiarato che il governo ucraino ha confermato solo un corridoio umanitario tra i dieci proposti in Ucraina, quello da Sumy a Poltava, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Interfax.

Ore 15,25 – Cina valuta investimenti in colossi russi – La Cina sta valutando investimenti nei gruppi russi dell’energia e delle materie prime, dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferiscono fonti al corrente della situazione citate dall’agenzia Bloomberg. Nelle mire di Pechino ci sarebbero investimenti in colossi del calibro del gigante del gas Gazprom e del produttore di alluminio Rusal. Secondo le fonti, il governo cinese avrebbe avviato colloqui con i grandi gruppi statali, tra cui vengono citati il colosso degli idrocarburi China National Petroleum Corporation (Cnpc) China Petrochemical, Aluminum of China e China Minmetals per potenziali investimenti nelle aziende russe o nei loro asset. Qualsiasi accordo, sottolineano le fonti di Bloomberg, servirebbe a sostenere le importazioni della Cina, che in questa fase punta ad aumentare la propria sicurezza energetica e alimentare, e non sarebbe da interpretare come un sostegno alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Le discussioni sono ancora in fase preliminare, anche se altre fonti citano colloqui già iniziati tra le aziende cinesi e le controparti russe.

Ore 15,20 – Palazzo Chigi, vertice  sui 21mila rifugiati in Italia – Vertice a palazzo Chigi sul sempre crescente afflusso di rifugiati ucraini in Italia. Secondo quanto si apprende, ad oggi ci sarebbero già 21.095 arrivi. Al vertice, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza Garofoli, partecipano la direttrice del Dis Belloni, il capo dell’Agenzia per la cybersicurezza Baldoni, il capo della Polizia Giannini, il capo della Protezione civile Curcio, e rappresentanti dei ministeri di Esteri, Interno, Difesa, Economia, Sviluppo economico, Salute.

Ore 15,15 – Parolin a Lavrov, S.Sede pronta a tutto per pace – La Santa Sede è pronta a tutto per arrivare alla pace. Lo ha ribadito il Segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin al telefono con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni ha confermato il colloquio telefonico e ha sottolineato che Parolin “ha trasmesso la profonda preoccupazione di Papa Francesco per la guerra in corso in Ucraina e ha riaffermato quanto detto dal Papa domenica scorsa all’Angelus”. “In particolare ha ribadito l’appello perché cessino gli attacchi armati, perché si assicurino dei corridoi umanitari per i civili e per i soccorritori, perché alla violenza delle armi si sostituisca il negoziato”, ha continuato Bruni rispondendo alle domande dei giornalisti. “In questo senso, infine, il Segretario di Stato ha riaffermato la disponibilità della Santa Sede ‘fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace’”.

Ore 15,10 – Biden prepara stop a petrolio russo, volano i prezzi – Il Brent supera la soglia dei 129 dollari a barile sulla scia delle indiscrezioni secondo cui il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, potrebbe annunciare già oggi lo stop alle importazioni di greggio russo, anche senza accordo con gli alleati europei. Il future sul barile europeo sale del 6,07% a 129,28 dollari, mentre quello sul Wti avanza del 5,23% a 124,61 dollari. Secondo quanto riporta Bloomberg, il bando si estenderebbe anche al gas naturale liquefatto e al carbone. La decisione è stata presa dopo consultazioni con gli alleati europei, che fanno più affidamento sull’energia russa rispetto agli Usa. Alle 16,45 è atteso un discorso del presidente statunitense su come la Russia dovrà rispondere di quanto avviene in Ucraina.

Ore 15,00 – “Bombe sul corridoio umanitario di Sumy” – L’evacuazione dei civili attraverso i corridoi umanitari a Sumy sarebbe stata interrotta “a causa dei bombardamenti dei carri armati nemici”. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, citando un suo corrispondente nella zona.

Ore 14,30 – Usa: “Assalto a Kiev in 24-96 ore” – Le forze russe attaccheranno Kiev “nelle prossime 24-96 ore”: è la previsione del think tank statunitense Institute for the Study of War, citato dal Guardian. “Le forze russe si stanno concentrando nella periferia orientale, nord-occidentale e occidentale di Kiev per un assalto alla capitale – scrive l’istituto sottolineando che le truppe di Mosca stanno – “portando rifornimenti e rinforzi, oltre a condurre attacchi di artiglieria, aerei e missili per indebolire le difese e intimidire i difensori prima dell’assalto” alla Capitale.

Ore 14,15 – Unicef: “Un milione di bambini in fuga” – “Ci sono un milione di bambini in fuga, è una crisi mai vista”: lo rivela l’Unicef di fronte al continuo afflusso di minori al confine con l’Ucraina.

Ore 14,10 – Kiev, giornalisti britannici presi in ostaggio vicino a Irpin – Secondo la stampa ucraina, il ministro della Difesa ucraina Oleksiy Reznikov ha dichiarato che le forze russe hanno preso in ostaggio alcuni giornalisti britannici a Stoyanka Druha, nei pressi di Irpin.

Ore 14,00 – Kuleba chiede a multinazionali di boicottare la Russia – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si è rivolto alle multinazionali che ancora non hanno annunciato la sospensione delle loro attività in Russia. “Invito lei e la sua organizzazione a unirvi alle imprese internazionali eticamente e socialmente responsabili, che hanno già interrotto o sospeso le attività con o nella Federazione Russa, rifiutandosi di finanziare le violenze, gli omicidi e crimini contro l’umanità russi con le loro tasse”, ha detto Kuleba in una lettera pubblicata sul suo profilo Twitter. “Non appena l’Ucraina vincerà questa guerra, inizieremo a rinnovare le nostre infrastrutture e la nostra economia, continuando il percorso delle riforme per diventare un membro a pieno titolo dell’Unione Europea. In merito a questo, vorrei invitare la sua azienda a esprimere solidarietà all’Ucraina e ad unirsi ad altre multinazionali, che hanno già espresso la loro disponibilità ad avviare o riprendere attività nel mio paese”.

Ore 13,50 – Rinviato incontro di domani fra Draghi e Morawiecki – L’incontro a Roma tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il primo ministro della Repubblica di Polonia, Mateusz Morawiecki previsto per domani sarà riprogrammato. I due leader avranno modo di avere prossimamente un colloquio telefonico. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Ore 13,40 – Petrolio: Maduro, con Usa lavoriamo a cooperazione vantaggiosa – Il Venezuela e gli Stati Uniti hanno deciso di lavorare sulla “definizione di formati per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”. Lo ha dichiarato il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, a proposito dell’incontro di sabato scorso con funzionari della Casa Bianca e del dipartimento di Stato, giunti a discutere una ripresa delle esportazioni di petrolio dal Paese sudamericano verso gli Usa per compensare un eventuale embargo ai danni del greggio russo. “Sabato sera, una delegazione del governo degli Stati Uniti è arrivata in Venezuela”, ha riferito Maduro in un discorso trasmesso da Vtv, “posso definire l’incontro rispettoso, sincero e molto diplomatico. La conversazione è durata quasi due ore”.

Ore 13,30 – Colloquio Lavrov-Parolin, presentata posizione di Mosca al Vaticano – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha spiegato la posizione di Mosca sul conflitto in Ucraina al segretario di Stato vaticano Pietro Parolin. Lo ha dichiarato in una nota il ministero degli Esteri russo, secondo cui Lavrov “ha delineato la posizione di principio russa in merito alle cause e agli obiettivi dell’operazione militare speciale in corso in Ucraina” in risposta alla preoccupazione espressa da Parolin sulla situazione in Ucraina. Entrambe le parti hanno espresso la speranza che un quarto round di colloqui tra Mosca e Kiev si tenga il prima possibile per “cercare un accordo sui problemi chiave alla base della crisi al fine di risolverla e fermare le ostilità”.

Ore 13,20 – Stoltenberg, no escalation o conflitto “fuori controllo” – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha dichiarato che l’alleanza ha ricevuto segnalazioni “molto credibili” di civili ucraini presi di mira mentre tentavano di evacuare le città. “Colpirei civili è un crimine di guerra ed è totalmente inaccettabile”, ha detto Stoltenberg, chiedendo che i corridoi umanitari vengano “rispettati pienamente”. Il segretario generale della Nato ha detto che l’alleanza atlantica ha rafforzato il proprio fianco orientale “per assicurarsi che non ci sia spazio per errori di calcolo a Mosca”. Stoltenberg ha messo in guardia da un’escalation che porterebbe a un conflitto “fuori controllo”.

Ore 13,15 – Germania avvia indagine su sospetti crimini di guerra in Ucraina – Il ministro della giustizia tedesco afferma che la procura federale del paese ha aperto un’indagine per raccogliere prove di crimini di guerra in Ucraina. L’attacco della Russia all’Ucraina è “una grave violazione del diritto internazionale che non può essere giustificata da nulla”, ha affermato il ministro Marco Buschmann.

Ore 13,10 – Ucraina: Benassi, attesi 7,5 milioni di persone in fuga – “Secondo gli ultimi dati dell’Unhcr oltre 1,5 milioni di persone avrebbero varcato i confini” europei dall’Ucraina e questo numero è “solo una parte dei flussi attesi, quantificati in circa 7,5 milioni di persone”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore Piero Benassi, rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, nell’audizione alle commissioni riunite Affari esteri ed europei della Camera dei deputati. “Sulle conseguenze economiche” delle sanzioni alla Russia “la Ue e i singoli Stati membri prevedono di mettere a punto adeguate misure di attenuazione”, ha aggiunto.

Ore 13,00 – Borse europee: rimbalzano spinte da voci nuovi Eurobond – Dopo un avvio debole, le Borse europee hanno rialzato la testa spinte dalle indiscrezioni di stampa secondo cui l’Unione Europea starebbe valutando la possibilità di nuove emissioni di debito comune per finanziare la spesa dei paesi membri sui fronti di energia e difesa. Bloomberg ha rivelato che tale sarà presentata dopo il summit di Versailles in programma per il 10-11 marzo, visto che i dettagli devono ancora essere definiti. L’ipotesi degli Eurobond mette le ali in particolare a Madrid e Milano. Piazza Affari è arrivata a guadagnare oltre il 3%, mentre ora viaggia sul +2,27%. Madrid mette a segno un +2,88%. Francoforte e Parigi avanzano rispettivamente dello 0,87% e dell’1,08%. Londra invece oscilla sulla parità, e ora è al -0,03%. In calo anche il prezzo del gas, sceso sotto i 200 euro per mwh (-12%) mentre lo spread è in forte discesa. Dopo un’apertura a 161 punti, la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato decennali italiani e tedeschi è adesso a quota 149.

Ore 12,50 – Ucraina, avanzata russa rallentata – L’avanzata delle forze russe è rallentata in maniera significativa mentre le forze ucraine stanno contrattaccando in alcune aree. Lo ha affermato il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, affermando che “l’avanzata del nemico è notevolmente rallentato” e “in alcune direzioni lungo le quali stavano avanzando si è praticamente fermata”.

Ore 12,40 – Ucraina: allarme Oms, forniture mediche stanno finendo – In Ucraina gli attacchi agli ospedali, alle ambulanze e ad altre strutture sanitarie ucraine sono aumentati rapidamente negli ultimi giorni e le forniture mediche vitali stanno finendo. È l’allarme lanciato dall’Oms, che sta lavorando per ottenere urgentemente nuove forniture mediche, riferisce il Guardian. Tra le scorte in esaurimento ci sono ossigeno, insulina, DPI, forniture chirurgiche ed emoderivati.

Ore 12,30 – Mattarella: in immagini Kirill crudeltà e cinismo Russia – “Nelle immagini della disperazione dei giovani genitori del piccolo Kirill si esprime l’insensatezza della guerra, la crudeltà e il cinismo di questa aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al Quirinale in occasione della Giornata della donna, parlando del conflitto in corso in Ucraina. “Non è tollerabile – e non dovrebbe essere neppure concepibile – che, in questo nuovo millennio, qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati – ha aggiunto – pretendendo che gli stati più grandi e forti abbiano il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi. Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni. Va fermato – subito; con decisione – questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà”.

Ore 12,20 -Ue, nuove sanzioni contro la disinformazione – La Commissione europea sta preparando nuove sanzioni per contrastare la disinformazione. Jodep Borrell, capo della diplomazia dell’Unione Europea, ha detto che le nuove misure dovrebbero prevedere il congelamento di beni e i divieti ai viaggi in Ue per punire la diffusione di informazioni fuorvianti. Borrell ha definito l’uso da parte di Mosca di disinformazione al “bombardardamento delle menti”. Secondo quanto riportato da Reuters, la Commissione europea sta preparando un nuovo pacchetto di sanzioni contro Russia e Bielorussia per colpire altri oligarchi e politici russi, oltre a tre banche bielorusse. Le sanzioni, che saranno discusse dagli ambasciatori europei nel primo pomeriggio, vieterebbero anche le esportazioni dall’UE di tecnologia marittima verso la Russia e includerebbero linee guida per il monitoraggio delle criptovalute, per impedire che vengano utilizzate per aggirare le sanzioni.

Ore 12,15 – Xi, ridurre impatto crisi, sanzioni dannose per tutti  La Cina chiede collaborazione per ridurre l’impatto negativo della crisi in Ucraina e boccia le sanzioni alla Russia che, dice, saranno “dannose per tutti”. Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, nel corso di un colloquio avuto con il presidente cinese, Emmanuel Macron, e con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. “Dobbiamo lavorare insieme per ridurre l’impatto negativo della crisi”, ha detto Xi. Le sanzioni, ha aggiunto, “avranno un impatto negativo sulla stabilità della finanza globale, dell’energia, dei trasporti e delle catene di approvvigionamento, e trascineranno al ribasso l’economia mondiale, che è sotto il pesante fardello della pandemia, e saranno dannose per tutti”.

Ore 12,10 – Mattarella, fermare deriva anche se comporta costi – “Opporsi, oggi, a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi; potrebbe provocare dei costi alle economie dei paesi che vi si oppongono ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al Quirinale in occasione della Giornata della donna a proposito del conflitto in corso in Ucraina. Nel suo intervento Mattarella ha ricordato che le donne ucraine sono state colpite in questi giorni “da una violenza inattesa, crudele, assurda”. “Alle donne ucraine deve giungere il nostro sostegno. Nel nostro Paese è presente da molti anni una integrata e apprezzata comunità ucraina. Il loro impegno professionale ci è di grande aiuto, fanno spesso parte delle nostre famiglie, e noi desideriamo esprimere loro gratitudine e vicinanza in questi giorni così drammatici”, ha detto Mattarella, che ha chiesto il ritiro delle forze di occupazione. “L’indifferenza di fronte all’arbitrio e alla sopraffazione è il peggiore dei mali. In gioco non c’è solo la libertà di un popolo ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano”.

Ore 12,05 – Shell sospende acquisti petrolio russo – Shell uscirà dai progetti legati a gas e petrolio in Russia e sospenderà gli acquisti spot di greggio russo come prima misura immediata. Lo ha annunciato la compagnia britannica in un comunicato, in cui ha dichiarato che chiuderà anche tutte le sue stazioni di servizio nel paese, scusandosi

Ore 12,00 – Xi: Cina, Francia e Germania sostegano colloqui di pace – Xi Jinping ha dichiarato che Cina, Francia e Germania dovrebbero sostenere congiuntamente i colloqui di pace tra Russia e Ucraina, dopo il colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Secondo quanto riportato dai media statali, il presidente cinese ha detto che qualsiasi sforzo a favore di una risoluzione pacifica della crisi in Ucraina dovrebbe essere sostenuto. Xi ha definito la situazione “preoccupante” e ha detto che la priorità è impedire che l situazione peggiori o esca fuori controllo.

Ore 11,50 – Kiev, attacco russo a corridoio umanitario Mariupol – La Russia sta violando le condizioni di cessate il fuoco per il corridoio umanitario a Mariupol, nel sud dell’Ucraina. È quanto sostenuto dal ministero della Difesa di Kiev, secondo cui le truppe di Mosca hanno “lanciato un attacco in direzione del corridoio umanitario”. Mezz’ora fa, la vice premier ucraina Irina Vereshchuk ha annunciato l’apertura di un secondo corridoio umanitario tra Mariupol e Zaporizhia.

Ore 11,45 – Kuleba, a Mariupol la Russia tiene i civili in ostaggio – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, ha lanciato un duro attacco contro la Russia, accusata di impedire l’evacuazione della città portuale di Mariupol. “La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l’evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione della Croce rossa internazionale”, ha detto Kuleba su Twitter. “Un bambino è morto di disidratazione (!) ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia”, ha continuato il capo della diplomazia ucraina, che giovedì dovrebbe incontrare il suo omologo russo in Turchia. “Esorto tutti gli stati a chiedere pubblicamente: Russia, lasciate andare le persone!”

Ore 11,42 – Unhcr, due milioni di profughi hanno lasciato l’Ucraina – “Oggi il totale dei rifugiati dall’Ucraina è arrivato a due milioni”. Lo ha detto su Twitter l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi.

Ore 11,40 – Zelensky contro le “promesse” vuote dei paesi occidentali – “Sono 13 giorni che sento promesse, 13 giorni che ci viene detto che riceveremo aiuto dal cielo, che ci saranno aerei, che ci saranno consegnati”, ha detto oggi il presidente ucraino.

Ore 11,30 – Elettricità, prezzo alle stelle: +50% in una settimana – Balza il prezzo medio di acquisto dell’energia nella borsa elettrica nella settimana conclusa domenica 6 marzo. Lo rende noto il Gestore dei mercati energetici (Gme), che ha registrato un prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun) pari a 325,64 euro/MWh (+109,00 euro/MWh, +50,3% rispetto alla settimana precedente). I prezzi medi di vendita, ovunque in rialzo, sono variati tra 315,53 euro/MWh del Sud e 328,37 euro/MWh del Nord e Centro Nord.

Ore 11,20 – Yanukovich a Zelensky: “Ferma la guerra” – L’ex presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, andato in esilio dopo le proteste del 2014, ha chiesto all’attuale capo di stato ucraino Volodymyr Zelensky di “fermare lo spargimento di sangue” e raggiungere un accordo di pace. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, Yanukovichl, che attualmente vive in Russia, ha detto di volersi “rivolgersi a Volodymyr Zelensky in veste presidenziale e anche un po’ paterna”.

Ore 11,10 – Draghi, colloquio con presidente Azerbaigian – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto stamattina una conversazione telefonica con il presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev. I due leader hanno discusso la situazione sul terreno in Ucraina e l’ulteriore rafforzamento della cooperazione bilaterale, in particolare nel settore energetico.

Ore 11,00 – Gas: prezzi europei vicini a massimi – Prezzi europei del gas vicini ai massimi dopo che ieri il vice presidente russo Aleksandr Novak ha paventato l’ipotesi del blocco delle forniture tramite il Nord Stream 1 in risposta allo stop imposto dalle sanzioni europee al Nord Stream 2. Anche se, ha spiegato, “finora non abbiamo preso alcuna decisione, nessuno ne beneficerebbe”. Dopo che ieri le quotazioni hanno superato i 300 euro/Mwh, attualmente si atttestano a 234 euro/Mwh (+2,9%).

Ore 10,50 – Russia, con Usa si torni a coesistenza pacifica come in Guerra fredda – Il ministero degli Esteri russo ha chiesto che Russia e Stati Uniti tornino al principio della coesistenza pacifica, come avveniva durante la Guerra Fredda. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Ifax.

Ore 10,40 – Intervista Abc, Zelensky: no a ultimatum ma possibile compromesso – “Possiamo discuterne e trovare un compromesso su come le persone ci vivono”. Lo ha detto ieri Zelensky nell’intervista con l’emittente statunitense Abc, in riferimento al riconoscimento della Crimea come russa e delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk come indipendenti, tra le condizioni chieste dal Cremlino per porre immediatamente fine all’offensiva, oltre alla modifica della costituzione con il divieto di entrare in qualsiasi blocco. Nell’intervista Zelensky ha detto di non essere disposto ad accettare ultimatum, ma di avere “una possibile soluzione a questi tre punti chiave”.

Ore 10,30 – Regno Unito, Johnson incontra gruppo Visegrad – Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha incontrato oggi a Londra i membri del Gruppo Visegrád: Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Johnson ha elogiato i paesi per aver fornito “sostegno vitale al popolo ucraino”. “Siamo chiari nella nostra missione: Putin deve fallire”, ha detto in un tweet.

Ore 10,20 – Ucraina, Russia si prepara a ostacolare corridoi umanitari – “La parte russa si sta preparando a interrompere l’attività dei corridoi umanitari e manipolarne il percorso per costringere le persone ad andare dall’altra parte”. Lo ha detto la vice premier ucraina  Irina Vereshchuk, secondo quanto riportato dal Centro per la comunicazione strategica e la sicurezza dell’informazione ucraino.

Ore 10,10 – Borse europee: rimbalzano, Milano la migliore a +2,9% – Dopo un’apertura in deciso calo sulla scia dei timori che la guerra in Ucraina colpisca duramente la crescita globale, a meno di un’ora dall’inizio delle contrattazioni i listini europei tentano e riescono nel rimbalzo. Milano dopo aver superato il 3% si stabilizza a +2,9%, Francoforte avanza dell’1,42%, Londra dello 0,30%, Parigi del 2,1% e Madrid del 2,6%.

Ore 10,00 – Londra, sospese contrattazioni sul nichel – Il London Metal Exchange ha sospeso la contrattazioni sul nichel dopo che l’aumento vertiginoso del prezzo della materia prima, raddoppiata fino a superare la soglia dei 100.000 dollari a tonnellata, nuovo record storico. “Il Lme programmerà attivamente la riapertura del mercato del nichel e annuncerà il funzionamento di questo al mercato il prima possibile”, si legge in una nota. “Il Lme prenderà in considerazione una possibile chiusura di più giorni, vista la situazione geopolitica che sta alla base dei recenti movimenti di prezzo. In questo contesto, il Lme prenderà anche accordi per affrontare le prossime consegne”.

Ore 9,50 – Regno Unito, Zelensky oggi interverrà in parlamento – Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy oggi parlerà ai membri del parlamento britannico. Il suo intervento in videocollegamento, segnerà la prima volta che il presidente di un altro paese parlerà alla Camera dei comuni. L’intervento è previsto per le 18 ora italiana.

Ore 9,45 – Ucraina, iniziate evacuazioni da Irpin e Sumy – Le autorità ucraine hanno dichiarato che sono iniziate le evacuazioni di civili dalla città nordorientale Sumy e da Irpin, nei pressi della capitale Kiev. Stamattina la Russia ha dichiarato di aver aperto corridoi umanitari da Kiev, Cherhiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol per evacuare i civili. Secondo Oleksiy Kuleba, governatore della regione di Kiev, alle 8:30 risultavano evacuate più di 150 persone.  Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che le forze russe in Ucraina sono entrate in “regime silenzioso” dalle 8 ora italiana.

Ore 9,40 – Unhcr, seconda ondata di profughi più complessa – L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, ha detto che se il conflitto continuerà, saranno costrette a fuggire anche persone senza “risorse e contatti”. “Sarà una situazione più complessa da gestire per i paesi europei in futuro, e ci dovrà essere ancora più solidarietà da parte di tutti in Europa e oltre”, ha detto Grandi in una conferenza stampa.

Ore 9,30 – Russia, aperti corridoi umanitari – La Russia ha dichiarato corridoi umanitari da Kiev, Cherhiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol per evacuare i civili. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax. Secondo il ministero, le forze russe in Ucraina sono entrate in “regime silenzioso” dalle 8 ora italiana.

Ore 9,20 – Borse europee aprono in netto calo – Apertura in netto calo per le Borse europee dopo il lunedì nero di ieri e il rosso di Wall Street, sulla scia dei timori che l’intensificarsi della guerra in Ucraina colpisca duramente la crescita globale spingendo i prezzi delle materie prime restino sui nuovi record toccati. All’inizio delle contrattazioni a Londra l’indice Ftse 100 perde lo 0,53%, a Francoforte il Dax cede l’1,11% e a Parigi il Cac40 lo 0,52% . A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede l’1,22%.

Ore 09.15 – Zelensky: “Si scatenerà la terza guerra mondiale” – Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale”. Lo ha detto nel corso di un’intervista al programma “World News Tonight” della ABC. Zelensky afferma inoltre che il presidente russo Vladimir Putin è un criminale di guerra: “Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti coloro che hanno dato gli ordini… sono tutti criminali di guerra”.

Ore 9,00 – Regno Unito, aiuteremo Polonia se invia jet a Kiev ma rischio – Il Regno Unito “sosterrà” la Polonia se dovesse decidere di fornire caccia all’Ucraina per fronteggiare l’invasione russa. Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, avvertendo però che una simile mossa potrebbe portare Varsavia “sulla linea diretta del fuoco” in uno scontro con “Russia o Bielorussia”. L’ipotesi che la Polonia fornisca Mig-29 all’Ucraina, con il sostegno degli Usa che li sostituirebbero con propri caccia, è già circolata nei giorni scorsi ma è stata smentita da Varsavia.

Ore 8,50 – Usa, energia fra i temi discussi con Maduro – Le forniture energetiche sono state tra i temi al centro dei colloqui dello scorso fine settimana tra la delegazione Usa e il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, a Caracas.
Maduro, con cui gli Usa avevano interrotto le relazioni nel 2019, è stato tra i pochi leader internazionali ad assicurare “forte sostegno” al presidente russo Vladimir Putin nell’invasione dell’Ucraina. La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha spiegato ai giornalisti che il proposito del viaggio a Caracas “è stato discutere una serie di questioni inclusa chiaramente quella energetica”. Maduro in tv ha confermato l’incontro descrivendolo come “rispettoso, cordiale e diplomatico” senza fornire dettagli sulle materie discusse. “Lo abbiamo tenuto nell’ufficio presidenziale ed è durato circa due ore”. “Mi è parso molto importante poter discutere, faccia a faccia, di temi del massimo interesse per il Venezuela” ha detto il presidente Maduro.

Ore 8,40 – Oggi corridoio umanitario a Sumy – La vicepremier ucraina, Irina Vereshchuk, ha dichiarato che i civili potranno iniziare a lasciare la città nordorientale ucraina dalle 9 ora italiana. “È stato concordato che il primo convoglio partirà alle 10 del mattino dalla città di Sumy. Il convoglio sarà seguito dalla popolazione locale su veicoli privati”, ha annunciato in televisione. Almeno nove persone sono morte nei bombardamenti a Sumy nelle ultime ore, secondo i soccorritori.

Ore 8,30 – Continua la corsa del nichel, +70% – Il prezzo del nichel ha continuato la sua corsa sfrenata e ha raggiunto in apertura nuovi record, salendo anche brevemente sopra i 100.000 dollari per tonnellata, spinto dai timori degli investitori che la Russia non possa più esportare la sua produzione. Il prezzo del nichel è aumentato di oltre il 70% a 82.195 dollari per tonnellata. A inizio degli scambi aveva raggiunto il record assoluto di 101.365 dollari per tonnellata, dopo aver già battuto ieri un record storico.

Ore 8,20 – Russia Unita, nazionalizzare fabbriche straniere – Russia Unita, il partito del presidente Vladimir Putin, ha proposto la nazionalizzazione degli impianti produttivi delle compagnie occidentali che hanno sospeso le attività nel paese. La proposta è stata avanzata dal segretario del partito, Andrei Turchak. “Russia Unita propone la nazionalizzazione degli impianti manifatturieri delle compagnie che hanno annunciato di lasciare e chiudere le proprie fabbriche in Russia in occasione dell’operazione speciale in Ucraina”, ha detto. “La proposta di nazionalizzazione “è una misura estrema, ma non tolleriamo le pugnalate nella schiena e proteggeremo la nostra gente”, ha aggiunto.

Ore 8,10 – Cingolani: “Per metà anno sostituiremo metà di quello che importiamo dalla Russia” – “Oggi stiamo lavorando per ridurre questa dipendenza” ha sottolineato ieri il ministro della Transizione ecologica, affermando che “per metà anno, circa la metà del gas importato dalla Russia sarà sostituita da altre fonti”. Continua a leggere qui

Ore 8,00 – Gas: Gazprom, stesso volume forniture a Europa via Ucraina – Il colosso russo del gas Gazprom ha continuato le spedizioni di gas via Ucraina allo stesso volume di 109,5 milioni di metri cubi al giorno. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Ria Novosti.

Ore 7,50 – Borsa Tokyo: chiude in calo con guerra Ucraina, continua a salire il petrolio – La borsa di Tokyo chiude in calo (-1,78%) dopo la sessione notturna negativa a Wall Street, mentre gli investitori hanno continuato a valutare gli impatti economici della guerra in Ucraina. Gli investitori sono preoccupati per un possibile divieto occidentale alle importazioni russe di petrolio e gas che potrebbe alimentare pressioni inflazionistiche. Le materie prime, dall’energia ai metalli fino ai prodotti agricoli, hanno già raggiunto livelli record, aumentando l’inflazione e ponendo nuove sfide alle banche centrali. Sui mercati asiatici si sono registrati altri rialzi per il petrolio. Un barile di Wti viene scambiato a 122,93 dollari (+3%), uno di Brent a 127,5% (+3,5%).

Ore 7,40 – Ucraina, ucciso generale russo a Kharkiv – I servizi di intelligence ucraini affermano di aver ucciso a Kharkiv il generale russo Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41esima Armata interforze russa, durante un combattimento a Kharkiv. La notizia, la cui veridicità non può essere verificata in modo indipendente, è rilanciata da vari social ucraini compreso il Kyiv Independent, che su Twitter spiega come Gerasimov fosse stato decorato “per aver conquistato la Crimea”. Alcuni giorni fa, infatti, gli stessi media russi avevano confermato l’uccisione del vicecomandante delle operazioni, il generale Andrei Sukhovetsky.

Ore 7,30 – Ucraina, morti diversi bambini in bombardamenti a Sumy – Secondo il capo dell’amministrazione militare della regione di Sumy, diversi civili, tra cui alcuni bambini, hanno perso la vita nei  bombardamenti russi contro la città nord-orientale ucraina. “I bambini vengono uccisi”, ha detto in un post su Facebook Dmitro Zhyvytskyi.

Ore 07,20 – La minaccia russa: interruzione delle forniture del gas – Il vice primo ministro della Russia Aleksandr Novak ha avvertito che Mosca potrebbe decidere di tagliare le forniture di gas naturale all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1: “In relazione alle accuse infondate ai danni della Russia per la crisi energetica in Europa e all’imposizione di un divieto al Nord Stream 2, abbiamo tutto il diritto di assumere decisioni corrispondenti e imporre un embargo al gas inviato attraverso il gasdotto Nord Stream 1”, ha dichiarato il Novak, precisando che al momento la Russia «non ha assunto tale decisione». Novak ha affermato che la decisione di Stati Uniti e Unione europea di bloccare le importazioni di petrolio dalla Russia potrebbe spingere i prezzi a 300 dollari al barile: «Un rigetto del petrolio russi avrebbe conseguenze catastrofiche per il mercato globale», ha affermato il vicepremier.

Ore 07,10 – Zelensky: “Russi cinici, corridoi umanitari solo per fare scena” – “Al sud del paese abbiamo visto una tale quantità di ‘ucrainità’ che non avevamo mai visto prima. Hanno colpito un vecchio panificio, una chiesa dell’800. Perché? I corridoi umanitari li mantengono solo nella direzione del loro paese per poche decine di persone. Perché? Solo per fare scena, per farli riprendere dalle telecamere e dire come hanno salvato la popolazione. Che cinismo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video sui social.

Ore 07,00 – Russia, pronti a cessate il fuoco stamattina – La Russia ribadisce di essere pronta al cessate il fuoco per consentire i corridoi umanitari in Ucraina dalle ore 10 di Mosca (le ore 8 italiane) di oggi. Lo riferisce la Bbc citando media statali russi, che riportano dichiarazioni ufficiali del Ministero della Difesa. I cessate il fuoco locali interesseranno le città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv and Mariupol.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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