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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Zelensky visita Bucha: “È genocidio”. Biden: “Putin deve essere processato per crimini di guerra”. Francia e Germania annunciano espulsioni di diplomatici russi

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Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 4 aprile 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Prosegue, purtroppo senza sosta, la guerra in Ucraina. Nella giornata di ieri nel mirino dei russi è finita Odessa che è stata colpita da diversi missili. Scoperto poi l’orrore di quanto avvenuto a Bucha, cittadina a nord di Kiev a lungo occupata dai russi: cadaveri in strada di civili disarmati e con le mani legate e fosse comuni. “Immagini agghiaccianti. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite”, le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Intanto – secondo quanto riportato dal Wall Street Journal – il direttore della Cia, William Burns, prima che cominciasse l’invasione russa aveva fornito a Kiev informazioni di grande importanza che hanno aiutato il Paese a preparare i piani difensivi nei primi giorni di guerra. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi dall’Ucraina minuto per minuto.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA 

Ore 20.10 – Ucraina, oltre duecento europarlamentari, embargo gas e armi a Kiev – “Embargo totale a petrolio, gas e carbone, chiusura di tutti porti alle navi e ai beni russi, piena disconnessione delle banche russe da Swift e l’invio di più armi e attrezzature militari”. È quanto hanno chiesto 207 europarlamentari in una lettera scritta alla Commissione Ue, su iniziativa di Guy Verhofstadt. Tra i firmatari ci sono esponenti dei gruppi Renew, Ppe, S&D, Ecr e anche Greens. Tra gli aderenti non figurano al momento europarlamentari italiani.

Ore 20.05 – Regno Unito, Truss: “Essere duri è l’unico approccio che funziona” – La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha detto oggi che lavorerà con gli alleati per imporre nuove sanzioni contro la Russia, che comprendano divieti all’accesso di navi russe a porti occidentali, misure contro le banche e una tabella di marcia “chiara” per “eliminare” le importazioni di petrolio, gas e carbone russi. “Il fatto è che essere duri è l’unico approccio che funzionerà. Putin ha intensificato questa guerra”, ha detto Truss durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo ucraino Dmitro Kuleba. “Questo approccio è fondamentale per garantire che perda in Ucraina e che abbia luogo un ritiro integrale delle truppe russe”.

Ore 20.00 – Kiev, “Bucha punta dell’iceberg, a Mariupol è anche peggio” – Le efferatezze attribuite alle forze russe a Bucha, alle porte di Kiev, sono solo “la punta dell’iceberg”, a Mariupol la situazione è anche “peggiore”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, in un punto stampa congiunto con la collega britannica Liz Truss, incontrata a Varsavia assieme al capo della diplomazia polacca, Zbigniew Rau.

Ore 19.55 – Letta, auspico embargo petrolio e gas russo – “Bisogna fare l’unione dell’energia, mettere il limite ai prezzi del gas, avere uno scenario di gestione dell’emergenza soprattutto se, come io auspico, si andrà a un embargo del petrolio e del gas russo”. Lo ha detto il segretario del Partito democratico Enrico Letta, nel corso di un webinar con Piero Fassino. “È evidente che avrebbe costi molto pesanti, che dovranno essere affrontati a livello europeo, insieme”, ha aggiunto.

Ore 19.50 – Francia espelle numerosi diplomatici russi – La Francia ha deciso di espellere “numerosi” diplomatici russi le cui attività sono considerate “contrarie ai suoi interessi”. Lo rende noto il ministero degli Esteri francese.

Ore 19.40 – Kuleba: “Vinta una battaglia non la guerra” – Il governo di Kiev è convinto di aver “vinto una battaglia” grazie alla resistenza opposta alle forze russe attorno a Kiev, ma avverte che “la guerra continua” e che Mosca si appresta ora a condurre “un offensiva” massiccia a est e a sud dell’Ucraina. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri, Dmitro Kuleba, al fianco della collega britannica Liz Truss, incontrata a Varsavia: “Ci stiamo preparando per un’offensiva su vasta scala della Russia nell’Ucraina orientale”, dove Mosca “vuole strappare altri territori nelle regioni di Donetsk e Lugansk, vuole cercare di consolidarsi a Kherson e vuole impadronirsi dell’insanguinata Mariupol”.

Ore 19.35 – Egitto, Lega Araba pronta a mediare – I paesi della Lega Araba sono pronti a fare da mediatori nei negoziati tra Federazione Russa e Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, in una conferenza stampa a seguito dei colloqui a Mosca del Gruppo di contatto della Lega araba sull’Ucraina con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. “Il nostro obiettivo è facilitare i negoziati diretti tra Russia e Ucraina. Abbiamo riaffermato la nostra disponibilità a fornire sforzi di mediazione per portare avanti questo processo negoziale tra le parti nell’interesse di porre fine al confronto militare il prima possibile e avviare negoziati per creare fiducia – costruire misure e parametri specifici di una soluzione pacifica che consenta di porre fine a questa crisi”, ha affermato Shukri, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

Ore 19.30 – Lavrov: cogliere ogni opportunità per accordo con Ucraina – La Russia intende “cogliere ogni opportunità per raggiungere un accordo con l’Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, citato dalla Tass.

Ore 19.27 – Anpi: condanna massacro Bucha, trovare i responsabili – L’Anpi, in una nota, “condanna fermamente il massacro di Bucha, in attesa di una commissione d’inchiesta internazionale guidata dall’Onu e formata da rappresentanti di Paesi neutrali, per appurare cosa davvero è avvenuto, perché è avvenuto, chi sono i responsabili”. “Questa terribile vicenda conferma l’urgenza di porre fine all’orrore della guerra e al furore bellicistico che cresce ogni giorno di più”, conclude la nota.

Ore 19.25 – Accuse di Biden a Putin, Lavrov: “Hanno problemi con la coscienza” – In risposta a una domanda sull’accusa rivolta dal presidente statunitense Joe Biden al suo omologo russo Vladimir Putin di essere un “criminale di guerra”, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che i commenti dimostrano come alcuni politici occidentali abbiano “problemi con la coscienza”.

Ore 19.20 – Conte: minacce a Di Maio inaccettabili. Massimo sostegno – “Non possiamo accettare che ci siamo delle persone che facciamo queste minacce, devono essere assicurate alla giustizia. Massima solidarietà e sostegno morale al ministro di Maio”. Lo ha detto il presidente di M5s, Giuseppe Conte, a margine di un convegno sull’innovazione.

Ore 19.15 – Consiglio di Sicurezza Onu, caso Bucha sarà discusso domani – Il caso di Bucha, la città ucraina dalla quale sono giunte immagini di numerosi civili uccisi, verrà esaminato nella “rilevante riunione” del Consiglio di sicurezza dell’Onu in programma domani mattina al Palazzo di Vetro e non oggi, come chiedeva la Russia. L’inizio della riunione è fissato alle 10 di domani, le 16 in Italia.

Ore 19.10 – Lavrov: “troppo presto” per sapere se ci sarà accordo – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che è ancora “troppo presto” per sapere se il “maggiore realismo” che avrebbe dimostrato la delegazione ucraina nei colloqui di pace in corso con Mosca si tradurrà in un accordo formale. “C’è sempre speranza”, ha detto Lavrov, riguardo le prospettive dei negoziati. Lavrov ha anche invitato Kiev a non ascoltare “i suggeritori a distanza” e di seguire i propri “interessi nazionali”, parlando di “attori esterni che cercano di influire su questi negoziati”. Nel corso della conferenza stampa, il capo della diplomazia russa ha respinto le accuse di crimini di guerra rivolte alla Russia dopo il ritrovamento dei corpi senza vita di numerosi civili a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev da cui le forze russe si sono ritirate negli scorsi giorni. Lavrov ha parlato di una “messinscena” e ha dichiarato che Mosca terrà una conferenza stampa per riferire la propria versione.

Ore 19.00 – Espulsione diplomatici, Mosca: risponderemo alla decisione della Germania – Mosca risponderà alla decisione della Germania di espellere 40 diplomatici russi. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax. Oggi la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha annunciato che 40 diplomatici russi sono stati dichiarati “persone non grate”. “Si tratta di persone che hanno lavorato qui in Germania ogni giorno contro la nostra libertà e contro la coesione della nostra società”, ha detto Baerbock secondo quanto riporta la Dpa. “Questa cosa non la tollereremo oltre”.

Ore 18.50 – Odessa, lettera col sangue alla Cedu: “No-fly zone ora” – Un gruppo di militari dell’esercito ucraino a Odessa ha scritto alla Corte europea dei diritti umani un appello scritta con il proprio sangue per chiedere l’imposizione di una no-fly zone. “La debolezza dei leader degli Usa e dei paesi Ue costa ogni giorno a militari e civili ucraini centinaia di vite. Ecco perché abbiamo scritto questo appello alla Corte europea dei diritti umani direttamente con il sangue, perché oggi qui fermiamo un’aggressione diretta a voi pagando con le nostre vite”, hanno scritto i militari nella lettera di cui l’Ansa ha preso visione. “L’Ucraina ha bisogno che il cielo sia messo in sicurezza”, continua l’appello.

Ore 18.40 – Fonti Pentagono: “Ritirati circa due terzi truppe russe intorno a Kiev” – La Russia ha ritirato circa due terzi delle sue truppe intorno a Kiev. Lo ha sottolineato un funzionario del Pentagono, secondo cui i soldati restanti continuano a essere posizionati fuori dalla capitale ucraina ed il dubbio è se e quando si ritireranno verso nord. “Continuiamo a credere che saranno riequipaggiati, riforniti, forse anche rinforzati con altre truppe, e poi rimandati in Ucraina per continuare a combattere altrove”, ha precisato la fonte nel briefing alla stampa statunitense, aggiungendo che probabilmente saranno inviati nella regione del Donbass.

Ore 18.30 – Mosca: “Crimini di guerra? Si cominci da Jugoslavia e Iraq” – “Biden chiede un processo per crimini di guerra, ottima idea, si inizi con i bombardamenti sulla Jugoslavia e l’occupazione dell’Iraq”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando la proposta del presidente americano di creare un tribunale per i crimini di guerra commessi dalle forze russe in Ucraina.

Ore 18.20 – Onu: l’Ucraina è tra Paesi con più mine al mondo – “L’Ucraina è uno dei Paesi con più mine al mondo sul suo territorio. Anche prima dell’offensiva militare in corso, più di 1,8 milioni di persone già vivevano da otto anni circondate dalle mine”. Lo scrive su Twitter l’Ocha, l’Ufficio dell’Onu per i coordinamento degli Affari Umanitari nella Giornata Internazionale contro le mine.

Ore 18.10 – Germania espelle 40 diplomatici russi – Il governo tedesco ha deciso di dichiarare 40 diplomatici russi “persone non grate”. Lo ha annunciato oggi la ministra degli Esteri Annalena Baerbock. “Si tratta di persone che hanno lavorato qui in Germania ogni giorno contro la nostra libertà e contro la coesione della nostra società”, ha affermato secondo quanto riporta la Dpa. “Questa cosa non la tollereremo oltre”. La decisione è stata comunicata all’ambasciatore russo Sergei Nethayev lunedì pomeriggio.

Ore 18.00 – Ucraina: a Kherson scorte di cibo e medicine in esaurimento – A Kherson occupata dai russi stanno finendo tutte le scorte di cibo, medicinali e carburante. Lo denuncia il consiglio comunale della città, riporta Ukrainska Pravda. “Kherson è bloccata dagli invasori. Non possiamo andarcene. Non possono venire da noi. La città sta finendo la farina per fare il pane, ci sono problemi con le medicine e il carburante. Le attività si sono fermate, molti hanno perso il lavoro”.

Ore 17.40 – Kiev: i russi si preparano a conquistare Kharkiv – Le forze russe si stanno preparando a conquistare Kharkiv. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ucraina Unian. “Gli sforzi principali del nemico si sono concentrati sulla preparazione per la ripresa delle operazioni offensive per circondare le forze ucraine e conquistare la città di Kharkiv” ha detto Motuzyanyk, spiegando che “il nemico sta rafforzando le truppe dei distretti militari occidentali e meridionali nei distretti operativi di Slobozhansky e Donetsk. Lo sta facendo sia trasferendo truppe da altri distretti militari sia coinvolgendo unità della riserva”.

Ore 17.30 – Metsola, ora zero dipendenza da Russia ed embargo – “C’è bisogno di approvare un nuovo pacchetto di sanzioni per mettere nel mirino coloro che finanziano e sostengono Putin”, ma anche di “accelerare la nostra strategia per fare di questa invasione l’errore più costoso che il Cremlino abbiamo mai fatto” e “l’Europa deve affrettarsi verso una politica ‘dipendenza zero’ dal Cremlino e slegare l’Europa dalla fornitura di energia russa, applicando un embargo vincolante e bloccando il finanziamento indiretto delle bombe”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in apertura della sessione plenaria a Strasburgo.

Ore 17.25 – Germania assume controllo filiale tedesca Gazprom – Il governo tedesco assumerà temporaneamente il controllo della filiale tedesca di Gazprom. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Robert Habeck, spiegando che  l’autorità dell’energia tedesca gestirà la filiale dell’azienda russa. “Il nostro obiettivo sarà quello di gestire Gazprom Germania nell’interesse della Germania e dell’Europa”, ha detto Klaus Mueller, a capo dell’Agenzia federale delle reti. “Prenderemo tutte le misure necessarie per mantenere la sicurezza delle forniture”, ha aggiunto.

Ore 17.20 – Wang a Kuleba: Cina continuerà a svolgere ruolo costruttivo – La Cina “non cerca interessi geopolitici egoistici sull’Ucraina” e non è indifferente sul conflitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in un colloquio telefonico, con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, il secondo dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Wang ha detto che “la Cina ha solo una sincera aspettativa la quale è la pace e accoglie con favore i colloqui tra Russia e Ucraina”, invitando le parti a impegnarsi nei negoziati a dispetto “delle difficoltà da affrontare e delle differenze”. La Cina, si legge in una nota di Pechino diffusa nella notte, “manterrà una posizione obiettiva ed equa e continuerà a svolgere un ruolo costruttivo a modo suo”.

Ore 17.15 – Save the Children: attaccate 22 scuole ucraine al giorno – Ventidue scuole attaccate in media ogni giorno in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, con 5,5 milioni di bambini rimasti senza istruzione. Lo ha denunciato Save the Children, secondo cui, dal 24 febbraio quando è iniziato il conflitto, sono state danneggiate 869 scuole (il 6% di tutte quelle presenti nel Paese) e 83 edifici scolastici sono rimasti completamente distrutti. Secondo l’ong, circa il 43% degli attacchi ha avuto luogo nell’Ucraina orientale. I bombardamenti hanno distrutto 50 edifici scolasti a Kharkiv.

Ore 17.10 – “Putin fallo ammazzare”, minacce di morte a Di Maio – “Putin manda qualcuno ad ammazzarlo”, “Di Maio con una spranga nel cervello”, “ti faranno fuori”. Sono alcune delle minacce di morte rivolte al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, riportate in diverse chat Telegram e social. Tra gli utenti spuntano foto profilo con la Z. Diverse le immagini di bare ed asce con commenti minatori rivolti a Di Maio, dove vengono rilanciati i post social del titolare della Farnesina e articoli di giornali. Dall’inizio della guerra Di Maio ha preso posizioni nette di condanna contro la guerra di Putin in Ucraina.

Ore 17.05 – Ucraina: completato ritiro russo da regione Zhytomyr – Le forze russe si sono ritirate completamente dalla regione ucraina di Zhytomyr. Lo riferisce il governatore della regione a ovest di Kiev.

Ore 17.00 – Biden: a Bucha è stato un crimine di guerra, più sanzioni – “Quello che sta accadendo a Bucha è un crimine di guerra”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, che chiederà un processo per crimini di guerra. “Putin è brutale, quello che è successo a Bucha è orribile”, ha aggiunto il presidente statunitense, annunciando che la sua amministrazione sta studiando nuove sanzioni contro Mosca.

Ore 16.55 – Kiev accusa: trattamento disumano prigionieri di guerra – “La Russia sta violando gravemente la Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra. Questi fatti sono stati confermati durante l’ultimo rilascio di cittadini ucraini dalla prigionia”. Lo ha scritto su Telegram Liudmila Denisova, rappresentante del parlamento ucraino per i diritti umani. “Chiedo alla Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani durante l’invasione russa dell’Ucraina e alla missione di esperti istituita dagli Stati partecipanti all’Osce di tenere conto di queste violazioni dei diritti dei prigionieri di guerra ucraini”, ha affermato Denisova.

Ore 16.50 – Ucraina, Erdogan chiama Scholz: avanti con sforzi per la pace – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan continua a credere nella diplomazia per risolvere la crisi ucraina e al termine di una telefonata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, attraverso un comunicato della presidenza, fa sapere che “gli sforzi per la pace continuano con decisione”. Durante la telefonata i due ministri hanno parlato del conflitto in Ucraina e degli ultimi sviluppi legati al rientro di alcune truppe russe, oltre che delle relazioni tra i due Paesi. Erdogan nel pomeriggio ha anche avuto dei colloqui telefonici con ilpresidente finlandese Sauli Niniisto e con il presidente bulgaro Rumen Radev.

Ore 16.45 – Biden chiede processo per crimini di guerra contro Putin – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha aperto a “sanzioni supplementari” contro Mosca, chiedendo un processo per crimini di guerra contro il suo omologo russo Vladimir Putin.

Ore 16.40 – Draghi incontra Gabrielli, domani premier al Copasir – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato l’Autorità delegata per la Sicurezza, il sottosegretario alla Presidenza Franco Gabrielli, a palazzo Chigi. Domani alle 11 il premier Draghi sarà audito al Copasir

Ore 16.35 – Ue: Letta, lanciare convenzione su futuro Europa dal 9 maggio – “Dobbiamo mettere n campo il giorno della chiusura della conferenza sul futuro dell’Europa, il 9 maggio, una convenzione sul futuro dell’Europa, che affronti i nodi istituzionali e faccia il salto verso l’unione politica europea”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, durante il webinar “L’Europa alla sfida delle 3C”, organizzato da Piero Fassino.

Ore 16.30 – Sindaco Mariupol, distrutto il 90% della città – La città portuale di Mariupol, dopo settimane di assedio russo, è stata distrutta “al 90%”. Lo ha dichiarato il sindaco della città portuale, Vadym Boichenko, in una conferenza stampa. “La triste notizia è che il 90% dell’infrastruttura nella città è distrutto e il 40% è irrecuperabile”, ha detto Boichenko, secondo il quale sono 130 mila i civili ancora intrappolati a Mariupol.

Ore 16.25 – Zelensky a Bucha: “Il mondo lo riconoscerà come genocidio” – “Questi sono crimini di guerra e il mondo lo riconoscerà come un genocidio”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky, in visita a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev dove sono stati trovati i corpi senza vita di numerosi civili dopo il ritiro delle forze russe. “Vogliamo la pace”, ha detto Zelensky, specificando che questa “dovrà passare per la vittoria”.

Ore 16.20 – Lituania espelle l’ambasciatore russo – Il governo lituano ha annunciato l’espulsione dell’ambasciatore russo alla luce dell’invasione dell’Ucraina e, in particolare, della strage di Bucha. “In risposta all’aggressione militare russa contro l’Ucraina sovrana e delle atrocità commesse dalle forze armate russe, compreso l’orrendo massacro di Bucha, il governo lituano ha deciso di abbassare il livello della rappresentanza diplomatica”, ha dichiarato ai cronisti il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, “l’ambasciatore della Federazione Russa dovrà lasciare la Lituania”.

Ore 16.10 – Usa: “Sospendere Mosca da Consiglio Onu Diritti Umani” – Gli Stati Uniti chiederanno la sospensione della Russia dal Consiglio Onu per i Diritti Umani. Lo ha affermato l’ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, su Twitter: “Le immagini di Bucha e la devastazione dell’Ucraina in generale richiedono di far coincidere le nostre parole con le nostre azioni”, scrive la diplomatica.

Ore 16.00 – Berlino, per ora non si può eliminare il gas russo – “Vogliamo diventare il prima possibile indipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia e la Germania sosterrà ulteriori sanzioni alla Russia, ma al momento non è possibile tagliare le forniture di gas”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, arrivando all’Eurogruppo. “Dobbiamo fare più pressione su Putin, isolare la Russia e tagliare tutti i rapporti economici” ma per arrivare a un embargo “abbiamo bisogno di tempo, al momento dobbiamo distinguere tra petrolio, carbone e gas”, ha spiegato.

Ore 15.30 – Dombrovskis: “Embargo Ue su petrolio russo? Nulla è escluso” – “Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia e aumentare il sostegno per l’Ucraina” e “per la Commissione Ue nulla è fuori discussione”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, prima dell’Eurogruppo a Lussemburgo. “Come Ue dobbiamo fare di più, quindi la Commissione europea sta già preparando il prossimo pacchetto di sanzioni” e “tutti gli Stati membri saranno in grado di decidere sui prossimi passi ambiziosi” da compiere.

Ore 15.15 – Ucraina: von der Leyen, squadra con Kiev per indagini crimini – “L’Ue ha istituito una squadra investigativa comune con l’Ucraina per raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità. L’Ue è pronta a rafforzare questo sforzo inviando squadre investigative sul campo a sostegno della procura ucraina. Eurojust ed Europol sono pronti ad assistere”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo il suo colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “È necessaria una risposta globale”, ha aggiunto von der Leyen. “Sono in corso colloqui tra Eurojust e la Corte penale internazionale per unire le forze e affinché la Corte faccia parte del gruppo investigativo congiunto. Questo approccio coordinato da parte delle autorità ucraine, dell’Ue, dei suoi Stati membri e agenzie e della Corte penale internazionale consentirà di raccogliere, analizzare ed elaborare le prove nel modo più completo ed efficace possibile”, ha specificato la presidente. “Ho incaricato il commissario alla giustizia Didier Reynders di seguire e prendere contatto con il procuratore generale ucraino. La Commissione fornirà tutto il supporto tecnico e finanziario necessario a tutte le indagini dirette dall’Ue”, ha concluso.

Ore 15.10 – Gentiloni, su sanzioni nessuna misura esclusa – “C’è una discussione in corso, la Commissione dice sempre che per noi nessuna misura è esclusa. Certamente quello che abbiamo tutti visto merita una reazione ulteriore”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo in Lussemburgo in risposta a una domanda sulla possibilità che dopo le atrocità di Bucha l’Ue inserisca anche l’energia nel nuovo pacchetto delle sanzioni.

Ore 15.05 – Dombrovskis: “Embargo su petrolio russo? Nulla è escluso”  – “Dobbiamo aumentare la pressione sulla Russia e aumentare il sostegno per l’Ucraina” e “per la Commissione Ue nulla è fuori discussione”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, prima dell’Eurogruppo a Lussemburgo, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un embargo sul petrolio russo. “E’ molto chiaro che come Ue dobbiamo fare di più per fermare questa guerra e queste atrocità, quindi la Commissione europea sta già preparando il prossimo pacchetto di sanzioni” e “tutti gli stati membri saranno in grado di decidere sui prossimi passi ambiziosi” da compiere, ha detto.

Ore 15.00 – Johnson: a Bucha crimini imperdonabili – Le immagini di Bucha in Ucraina sono “ripugnanti” e mostrano “un massacro indiscriminato e imperdonabile”. Lo ha detto oggi il primo ministro britannico, Boris Johnson, tornando a puntare il dito contro la Russia. Johnson ha poi ribadito che il Regno Unito intende “lavorare per assicurare che coloro che ne sono responsabili siano chiamati a risponderne”. “Non avremo pace fino a quando giustizia non sarà fatta”, ha rimarcato BoJo, citato dai media d’oltre Manica.

Ore 14.50 – Putin si congratula con Orban – Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il primo ministro ungherese Viktor Orban dopo la vittoria alle elezioni di ieri. “Il capo dello stato russo ha espresso fiducia che, nonostante la difficile situazione internazionale, l’ulteriore sviluppo dei legami bilaterali di partenariato soddisfi pienamente gli interessi dei popoli di Russia e Ungheria”, ha affermato il Cremlino in una nota.

Ore 14.40 – Austria, no sanzioni su gas e petrolio; troppi danni – “L’Austria non è favorevole a imporre nuove sanzioni” alla Russia “riguardanti il gas” perché “siamo molto dipendenti dal gas russo e tutte le sanzioni che colpiscono noi più della Russia non vanno bene, per questo siamo contrari alle sanzioni sia sul petrolio che sul gas”. Lo ha dichiarato il ministro austriaco della Finanze, Magnus Brunner, al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo. “Quello che è successo è orribile”, ha aggiunto il ministro riferendosi a quanto accaduto nella città ucraina di Bucha “ma quando si parla di sanzioni bisogna restare calmi e se queste fanno più male a te che alla controparte, non è il modo giusto di procedere”. Brunner si è detto infine favorevole a nuove sanzioni che riguardino altri settori.

Ore 14.35 – Di Maio su “camera tortura” a Bucha: “Vergogna mondiale” – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha definito una “vergogna mondiale” la camera delle torture che secondo le autorità di Kiev è stata rinvenuta a Bucha, dove nelle scorse ore sono stati trovati i corpi senza vita di numerosi civili dopo il ritiro delle forze russe. “Stiamo vedendo immagini terrificanti, a Bucha sono stati commessi orrori contro il popolo ucraino, contro civili indifesi. L’Italia garantirà ogni necessario supporto alla Corte Penale Internazionale anche tramite l’Ue per l’accertamento di questi crimini e dei loro responsabili. Alla
guerra di Putin, che condanniamo fermamente, va messa fine, serve subito una de-escalation. Stiamo tutti condannando, senza se e senza ma, queste atrocità”, ha detto Di Maio, a margine della missione diplomatica a Zagabria.

Ore 14.30 – Ucraina pubblica i nomi dei militari russi di stanza a Bucha – L’intelligence ucraina ha pubblicato l’elenco dei militari russi che erano di stanza a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev. La direzione dell’intelligence del ministero della Difesa ha pubblicato i nomi, i gradi e i dettagli del passaporto dei soldati russi che erano in servizio nella 64a brigata che ha occupato Bucha fino al 31 marzo. “Tutti i criminali di guerra saranno processati e perseguiti per i crimini contro la popolazione ucraina”, ha aggiunto l’intelligence, secondo quanto riporta Kiyv Independent.

Ore 14.25 – Onu, Bachelet chiede indagine indipendente su Bucha – L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha chiesto indagini “indipendenti ed efficaci” su quanto accaduto a Bucha, dove sono stati trovati i corpi senza vita di numerosi civili dopo il ritiro delle forze russe. “È essenziale che tutti i corpi siano riesumati e identificati in modo che le famiglie delle vittime possano essere informate e stabilite le cause esatte della morte”, ha detto Bachelet, che si è detta “inorridita” dalle immagini dei corpi trovati nella città nei pressi di Kiev, parlando di “possibili crimini di guerra”. “È fondamentale che vengano compiuti tutti gli sforzi per garantire che vi siano indagini indipendenti ed efficaci su quanto accaduto a Bucha per garantire verità, giustizia e responsabilità, nonché risarcimenti e rimedi per le vittime e le loro famiglie”, ha detto.

Ore 14.20 – Usa: espellere la Russia dal Consiglio dei diritti umani – Gli Stati Uniti chiederanno all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani di Ginevra. Lo ha annunciato l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield, come risposta agli orrori di Bucha. La Russia è al suo secondo anno di un mandato di tre all’interno del Consiglio, ma con un voto dei due terzi dell’Assemblea dell’Onu può essere espulsa “per gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani”.

Ore 14.15 – Zelensky visita Bucha: negoziati devono continuare – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha visitato Bucha, la cittadina alle porte di Kiev in cui, dopo il ritiro delle forze russe, sono stati trovati i corpi di numerosi civili giustiziati. Zelensky ha visitato la strada dove una colonna di blindati russi è caduta in un’imboscata e ha parlato con i residenti locali, insistendo sul fatto che la Russia ha compiuto “crimini di guerra” e “atrocità” in Ucraina, e a Bucha “uno dei più grandi genocidi dalla seconda guerra mondiale”. Il presidente ucraino ha però ribadito che i fatti di Bucha non devono fermare i colloqui di pace con la Russia. A un’esplicita domanda della Bbc, Zelensky si è detto certo. “Sì, perché l’Ucraina deve avere la pace. Siamo nell’Europa del 21esimo secolo. Continueremo gli sforzi sia sul piano diplomatico che militare”.

Ore 14.10 – Croce rossa, fallito nuovo tentativo di evacuare Mariupol – Il Comitato internazionale della Croce rossa ha dichiarato che è fallito un altro tentativo di raggiungere la città sudorientale ucraina di Mariupol. “A causa delle condizioni di sicurezza, la nostra squadra non è stata in grado di raggiungere Mariupol oggi”, ha detto il portavoce Jason Straziuso, dopo i tentativi falliti degli scorsi giorni di evacuare la città, da settimane sotto l’assedio delle forze russe.

Ore 14.05 – Kuleba parla con Wang: “Da Pechino solidarietà per vittime civili” – La Cina ha espresso all’Ucraina “solidarietà per le vittime civili” della guerra, ha reso noto il ministro degli Esteri, Dmitro Kuleba, dopo aver parlato al telefono con la controparte, Wang Yi, a cui ha espresso gratitudine. “Condividiamo la convinzione che porre fine alla guerra contro l’Ucraina serva agli interessi comuni della pace, della sicurezza alimentare globale e del commercio internazionale”, ha aggiunto Kuleba in un tweet.

Ore 14.00 – Incontro Draghi-Rutte giovedì a Roma – A quanto si apprende, giovedì si terrà a Roma un incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il primo ministro olandese Mark Rutte. Al centro dell’incontro, anche il dossier della crisi energetica legata alla guerra in Ucraina. Rutte, con cui Draghi ha avuto un bilaterale la settimana scorsa a Bruxelles, gioca un ruolo fondamentale nella partita, portata avanti dal premier italiano, sul tetto al prezzo del gas, che vede il premier olandese particolarmente scettico, anche per il ruolo che vi gioca la borsa del gas naturale che ha sede ad Amsterdam.

Ore 13.55 – Serbia, Putin si congratula con Vucic: “Partenariato più forte” – Il presidente russo, Vladimir Putin, si è congratulato con il presidente serbo Aleksandar Vucic, che ha rivendicato una vittoria schiacciante nelle elezioni che si sono tenute ieri nel suo paese. “Ritengo che le Sue azioni come capo dello stato continueranno a favorire un rafforzamento del partenariato strategico fra i nostri due Paesi. È indubbiamente nell’interesse dei nostri popoli fraterni”, ha detto Putin in un telegramma inviato a Vucic e divulgato dal Cremlino.

Ore 13.50 – Kiev, a Bucha “l’Olocausto del nuovo millennio” – “Questo è l’Olocausto del nuovo millennio, è una tragedia per l’Ucraina, ma anche per l’Europa e il mondo”. Lo afferma il presidente del parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk, all’inviato ANSA a Bucha, in Ucraina, dopo essersi recato alle fosse comuni dove ci sono decine di corpi di cittadini del villaggio uccisi.

Ore 13.45 – Putin firma decreto su ritorsioni per visti paesi ostili – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto sulle misure di ritorsione sui visti per i paesi ostili. Lo ha riportato l’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 13.40 – Papa: “Logica guerra si è imposta un’altra volta” – “La logica della guerra si è imposta un’altra volta, perché non siamo più abituati a pensare nella logica della pace. Siamo testardi, siamo innamorati delle guerre, dello spirito di Caino. #Pace #Ucraina”. Lo ha detto papa Francesco in un tweet richiamando le parole pronunciate ieri con i giornalisti nella conferenza stampa sul volo che da Malta lo ha riportato a Roma.

Ore 13.35 – Zelensky si reca a Bucha, visita l’ospedale – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta visitando la città di Bucha, dove si è recato all’ospedale cittadino.

Ore 13.30 – Gas, Austria non sosterrà embargo Ue contro Russia – Il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, ha dichiarato che il suo paese non sosterrà un eventuale embargo dell’Ue sulle consegne di gas russo.   Schallenberg, che ha parlato alla radio pubblica Orf, ha ribadito la precedente posizione del paese e ricordato che l’Unione ha altri strumenti per punire il governo di Mosca.

Ore 13.20 – Bachelet: “A Bucha possibili crimini di guerra” – L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha detto di essere “inorridita” dalle immagini dei corpi trovati a Bucha dopo il ritiro delle forze russe, parlando di “possibili crimini di guerra”. “Sono inorridita dalle immagini di civili che giacciono sulle strade e in sepolture improvvisate a Bucha”, ha affermato Bachelet. “Le notizie che arrivano da questa e altre aree sollevano seri e inquietanti interrogativi su possibili crimini di guerra, gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani”, ha detto.

Ore 13.10 – Forze russe lasciano Sumy – Il governatore della regione di Sumy, a nord di Kiev, ha dichiarato che le forze russe hanno completamente lasciato il territorio. Lo riporta Reuters.

Ore 13.00 – Ue, determinati su sanzioni perché guerra continua – “C’è determinazione dal lato Ue a continuare con le sanzioni perché apparentemente nonostante quanto è stato fatto fino ad ora la macchina bellica di Putin continua le sue atrocità. E’ un processo in corso e per la decisione dovremo aspettare i paesi membri”. Lo ha dichiarato il portavoce del Servizio di azione esterna dell’Ue, Peter Stano. Il fatto che “andremo avanti con urgenza sul lavoro di altre sanzioni non è una decisione” presa, ma “la dichiarazione che, alla luce dei recenti sviluppi, i paesi membri dell’Ue discuteranno ancora di sanzioni e poi la decisione sarà nelle mani dei paesi membri”, ha spiegato. “Come sempre” il processo di discussione e decisione delle sanzioni “è riservato, è nelle mani dei paesi membri e non lo commentiamo mai”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sulla possibilità che nuove sanzioni includano l’embargo sull’import dei combustibili fossili dalla Russia. Oggi l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, Josep Borrell, ha detto che l’Ue continuerà “con urgenza” a lavorare su “ulteriori sanzioni contro la Russia”.

Ore 12.55 – Di Maio, pronti a dare contributo a processo pace – Il governo italiano è pronto a “dare il proprio contributo al processo di pace”. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alla Trilaterale dell’Alto Adriatico con i ministri degli Esteri di Slovenia e Croazia a Zagabria, dove ha espresso “sgomento” per le “immagini delle atrocità di Bucha” ribadendo la “ferma condanna” italiana “per l’inaccettabile e ingiustificabile aggressione russa ai danni dell’Ucraina”.

Ore 12.50 – Kiev: “Trovata camera di tortura a Bucha” – La direzione delle comunicazioni strategiche delle forze armate ucraine ha dichiarato che è stata ritrovata una “camera delle torture” a Bucha, la città vicino Kiev, recentemente lasciata dalle forze russe, in cui sono stati trovati numerosi civili uccisi in maniera indiscriminata. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian, l’esercito ucraino ha trovato la stanza nel seminterrato di un sanatorio locale per bambini chiamato “Radiant”, in cui sono stati rinvenuti i cadaveri di cinque civili piegati in avanti e con le mani legate dietro la schiena.

Ore 12.45 – Lavrov chiede discussione su Bucha all’Onu: “Una provocazione, minaccia pace e sicurezza” – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha chiesto un’immediata discussione oggi al Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla “situazione” a Bucha in Ucraina. “La Russia considera la situazione a Bucha una provocazione che minaccia la pace e la sicurezza internazionale”, ha detto Lavrov. La Russia oggi ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, da svolgersi lunedì 4 aprile, sulle accuse di crimini di guerra di Bucha. Dmitry Polyansky, vice rappresentante russo del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha detto di aver avanzato la richiesta “alla luce della palese provocazione dei radicali ucraini”.

Ore 12.42- Mercoledì riunione degli ambasciatori Ue per l’ok a nuove sanzioni – Si terrà mercoledì 6 aprile la nuova riunione dei 27 ambasciatori dei Paesi Ue (Coreper). Sul avolo ci sarà l’approvazione del nuovo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia. Al momento il blocco sugli idrocarburi non è all’ordine del giorno, ma le stesse fonti spiegano come tutto potrebbe cambiare nelle prossime ore e non escludono l’inserimento nel pacchetto di carbone o petrolio. Difficile, invece, che l’Ue si muova già nelle prossime ore sul divieto all’import di gas russo.

Ore 12.40 – Viminale: 83.100 i profughi ucraini finora giunti in Italia – Sono 83.100 i profughi ucraini giunti finora in Italia: 42.879 donne, 8.551 uomini e 31.670 minori. Lo rende noto il Viminale sottolineando che, rispetto a ieri, l’incremento è di 1.361 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

Ore 12.35 – Governo: martedì alle 11 audizione Draghi al Copasir – Martedì 5 aprile, alle ore 11, presso l’Aula del VI piano di Palazzo San Macuto, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), svolge l’audizione del Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Ore 12.30 – Di Maio: “Sgomento per immagini Bucha, responsabili paghino” – “Le immagini delle atrocità di Bucha ci hanno lasciato sgomenti. I responsabili dovranno rendere conto di quanto accaduto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando a Zagabria, al termine del Trilaterale dell’Alto Adriatico con i suoi omologhi sloveno e croato. “L’Italia ribadisce la ferma condanna per l’inaccettabile e ingiustificabile aggressione russa ai danni dell’Ucraina”, ha aggiunto.

Ore 12.25 – Lavrov, a Bucha “falso attacco” e “messinscena” – Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha definito quanto accaduto a Bucha un altro “falso attacco” e ha sostenuto che nella cittadina ucraina alle porte di Kiev è stata organizzata una messinscena. “L’altro giorno, è stato effettuato un altro falso attacco nella città di Bucha, nella regione di Kiev, dopo che le truppe russe se ne erano andate dalla zona secondo i piani”, riferisce l’agenzia russa Ria Novosti.
Lavrov parlava a margine dell’incontro con il vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Martin Griffiths. Secondo il capo della diplomazia russa, pochi giorni dopo la partenza delle truppe russe dalla cittadina è stata “allestita una messinscena, diffusa (nell’etere; ndr) attraverso tutti i canali e i social network dei rappresentanti ucraini e dai loro protettori occidentali”.

Ore 12.20 – Berlino, da embargo russo conseguenze economiche per noi – L’embargo sul gas russo avrebbe conseguenze economiche per la Germania. Il monito arriva dal portavoce del ministero dell’Economia di Berlino, che avverte: “Agire con prudenza”. Ulteriori sanzioni contro la Russia, ha affermato, “saranno concordate nei prossimi giorni”.

Ore 12.15 – Berlino non esclude espulsione diplomatici russi – Il governo tedesco non esclude la possibilità di espellere alcuni diplomatici russi: il portavoce del governo, secondo l’agenzia reuters, ha detto che “tutte le opzioni sono sul tavolo”.

Ore 12.10 – Mosca, Armi nucleari in Polonia? Aumentano tensione – Il Cremlino condanna chi in Polonia si dice aperto alla possibilità di armi nucleari statunitensi sul suo suolo e osserva che tale azione porterebbe solo ad un aumento delle tensioni. Lo ha detto il portavoce del Cremlino.

Ore 12.05 – Russia rigetta “categoricamente” accuse su Bucha – La Russia respinge “categoricamente” le accuse che le truppe russe abbiano compiuto omicidi di massa ed esecuzioni sommarie a Bucha, la cittadina alle porte di Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha anche invitato i leader internazionali a non affrettarsi a giudicare, ad ascoltare la voce di Mosca e ha nuovamente chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Ore 12.00 – Zelensky, avanti con negoziati nonostante atrocità – Il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, si impegna a continuare i colloqui di pace con la Russia nonostante le atrocità commesse in Ucraina. “È difficile dire, dopo tutto quello che è stato fatto, come si possa intavolare qualsiasi tipo di trattativa con la Russia. Ma questo è a livello personale. Come presidente, devo farlo: ogni guerra deve finire”, ha detto il presidente alla Cbs, secondo quanto riporta Kyiv Independent. Nel suo ultimo discorso, Zelensky ha accusato le forze russe di essere diventate dei “macellai”, promettendo di far indagare e perseguire ogni crimine commesso.

Ore 10.50 – Kirill: amiamo la pace ma dobbiamo difenderci – Il Patriarca russo Kirill torna a difendere la guerra. In una celebrazione ieri con le forze armate, ha detto: “Siamo un Paese che ama la pace” e “non abbiamo alcun desiderio di guerra”. “Ma amiamo la nostra Patria e saremo pronti a difenderla nel modo in cui solo i russi possono difendere il loro Paese”. Per il Patriarca di Mosca “la maggior parte dei Paesi del mondo è ora sotto l’influenza colossale di una forza, che oggi, purtroppo, si oppone alla forza del nostro popolo”. “Allora dobbiamo essere anche molto forti. Quando dico ‘noi’, intendo, in primis, le forze armate ma non solo. Tutto il nostro popolo oggi deve svegliarsi”.

Ore 09.40 – Macron: “Servono nuove sanzioni, crimini di guerra a Bucha” – Emmanuel Macron ha detto di essere “favorevole” a che l’Unione europea decida nuove sanzioni contro la Russia, dopo che centinaia di corpi civili sono stati trovati nella regione di Kiev. “Ci sono indicazioni molto chiare di crimini di guerra” a Bucha, ed è “più o meno stabilito che è stato l’esercito russo” che era presente lì, ha aggiunto il presidente francese alla radio France Inter.

Ore 09.00 – Mosca, “immagini civili uccisi a Bucha ordinate da Usa e Nato” – Le immagini dei civili uccisi a Bucha sono state “ordinate” dagli Stati Uniti per incolpare la Russia. E’ la tesi della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, intervistata dalla tv di Stato russa. “Chi sono i maestri della provocazione? Naturalmente gli Stati Uniti e la Nato”, ha affermato la Zakharova, sostenendo che il fatto che le dichiarazioni di condanna siano state diffuse pochi minuti dopo la comparsa delle immagini “non lascia dubbi su chi abbia ordinato questa storia”.

Ore 08.00 – Kiev, 3mila persone portate via da Mariupol e Luhansk – Sono quasi 3mila le persone che l’Ucraina e’ riuscita ad evacuare nelle ultime 24 ore da Mariupol e dalla vicina regione di Luhansk, alcune delle zone piu’ colpite dai bombardamenti russi: sono i dati forniti su Telegram dal vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, sul funzionamento dei corridoi umanitari nel Paese. Mariupol, dove si ritiene siano rimaste intrappolate circa 150mila persone, e’ assediata da giorni e i tentativi fatti negli ultimi giorni dalla Croce Rossa per far entrare un convoglio di aiuti umanitari sono tutti falliti.

Ore 07.00 – Media, Russia sta mobilitando altri 60mila soldati – La Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati. Lo afferma l’esercito ucraino, stando a quanto scrive il Guardian. Le forze di Kiev hanno pubblicato il loro rapporto operativo alle 6 di stamattina, affermando che Mosca ha lanciato una “mobilitazione nascosta” di circa 60.000 soldati per ricostituire le unità perse in Ucraina.

Ore 06.30 – Onu, 1.417 civili uccisi, di cui 59 bambini – Dalle ore 4 del 24 febbraio 2022, quando cioè è iniziato l’attacco armato della Federazione Russa contro l’Ucraina, alla mezzanotte del 2 aprile 2022 (ora locale), l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato 1.417 morti e 2.038 feriti. Tra i morti si contano 293 uomini, 201 donne, 22 ragazze e 40 ragazzi, oltre a 59 bambini e 802 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Tra i feriti si contano anche 92 bambini.

Ore 06.00 – Esplosioni a Odessa e Kherson – Sono state avvertite esplosioni a Odessa e successivamente a Kherson, capoluoghi regionali entrambi nel Sud dell’Ucraina. Lo riporta The Kyiv Independent.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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