Guerra in Ucraina, ultime notizie. Odessa sotto attacco. Wsj: “Cia svelò piano di attacco russo a Zelensky”. Orrore a Bucha: uccisi civili disarmati e fosse comuni. Draghi: “La Russia dovrà rendere conto di quanto accaduto”
Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 3 aprile 2022
GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Prosegue la guerra in Ucraina. Kiev nella giornata di ieri ha fatto sapere, tramite il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, che pesanti battaglie sono in arrivo nelle regioni orientali e meridionali del Paese e in particolare per la città assediata di Mariupol. I russi stanno cercando di irrompere nel Donbass con duri combattimenti, che si fanno più aspri tra Izyum a Kharkiv. La direzione chiave in cui i russi vogliono spostarsi è da Izyum a Volnovakha, nella regione di Lugansk, Rubizhne, Lysychansk, Severodonetsk e Mariupol. Intanto sono in arrivo dal Pentagono altri 300 milioni di aiuti militari e il Papa ha annunciato che una “visita a Kiev” è “sul tavolo”. Secondo il Wall Street Journal, “a metà gennaio il direttore della Cia, Burns, fece un viaggio segreto a Kiev per incontrare Zelensky”. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina ora per ora.
Ore 20.38 – Stoltenberg: “La retorica nucleare della Russia è inutile e pericolosa” – “Putin ha compiuto un grande errore, ha sottovalutato gli ucraini. Stiamo vedendo un riposizionamento delle forze, ci aspettiamo combattimenti ad est e sud. Vedremo più combattimenti. Putin deve mettere fine a questa guerra insensata”. Queste le parole del segretario della Nato Jens Stoltenberg ai microfoni di Che tempo che fa. “Forniremo una serie di attrezzature protettive per sostanze chimiche e batteriologiche agli ucraini. Qualsiasi uso di armamenti di distruzione di massa è assolutamente inaccettabile. La retorica nucleare della Russia è inutile e pericolosa. Sarà l’Ucraina che tipo di soluzioni accettare nelle trattative con la Russia. Noi rispettiamo tutti i Paesi come l’Ucraina, la Russia no. Bucha? Vi sono atrocità contro i civili. Tutto estremamente grave. Chi è responsabile deve essere condannato. Dobbiamo sostenere il lavoro della Corte penale internazionale”.
Ore 20.18 – Zelensky: “Gli Usa non danno garanzie di sicurezza all’Ucraina” – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha dichiarato che gli Stati Uniti non accettano di fornire garanzie di sicurezza nella forma richiesta dall’Ucraina. In un’intervista alla CBS, Zelensky ha ringraziato gli Usa e l’amministrazione Biden per tutto ciò che fanno per l’Ucraina: “Tuttavia – ha sottolineato – non ci hanno dato garanzie di sicurezza. Questo deve essere compreso”. Il presidente ucraino ha anche affermato che Kiev non ha ancora ricevuto garanzie da altri paesi.
Ore 19.30 – Scholz: “La Germania darà altre armi all’Ucraina per difendersi” – “Metteremo a disposizione dell’Ucraina altre armi, perché si possa difendere dall’invasione russa”. Lo ha annunciato in uno statement il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Con i nostri alleati decideremo nuove sanzioni nei prossimi giorni”, ha affermato Scholz. “L’uccisione di civili è un crimine di guerra. Questi crimini delle truppe russe devono essere chiariti senza sconti”, ha concluso.
Ore 19.12 – Bucha, Onu: “Seri interrogativi su possibili crimini di guerra” – I cadaveri scoperti a Bucha, in Ucraina, “sollevano seri interrogativi su possibili crimini di guerra”. Lo fa sapere l’Onu, commentando la denuncia di fosse comuni nella località alle porte di Kiev tornata sotto il controllo delle forze ucraine.
Ore 19.10 – Ucraina, procura generale: “Finora 410 cadaveri a Nord di Kiev” – L’ufficio della procura generale ucraina che indaga sui possibili crimini di guerra commessi dalla Russia ha fatto sapere che sono stati trovati finora 410 cadaveri nelle città alla periferia settentrionale di Kiev dopo il ritiro delle truppe russe. “Finora i pubblici ministeri e altri specialisti ne hanno esaminati 140”, ha detto il procuratore generale Iryna Venedyktova, spiegando che gli investigatori stanno collaborando con la popolazione locale alla ricerca di testimoni, vittime e prove grafiche come foto o video. “Le persone sono spaventate, stanche e stremate, hanno vissuto l’orrore”, ha scritto Venedyktova in un post su Facebook, aggiungendo che ci vorrà “tempo e un approccio professionale” per documentare tutto correttamente e riuscire a punire i responsabili.
Ore 19.00 – Johnson: “Putin disperato, affameremo la sua macchina da guerra” – “Farò tutto ciò che è in mio potere per affamare la macchina da guerra di Putin”. Lo ha dichiarato in una nota il primo ministro britannico, Boris Johnson, sostenendo che “gli spregevoli attacchi della Russia contro civili innocenti a Irpin e Bucha” sono “un’ulteriore prova che Putin e il suo esercito stanno commettendo crimini di guerra in Ucraina”. “Nessuna smentita o disinformazione da parte del Cremlino può nascondere quella che tutti sappiamo essere la verità: Putin è disperato, la sua invasione sta fallendo e la determinazione dell’Ucraina non è mai stata così forte”, ha affermato Johnson.
Ore 18.30 – Kiev: i russi hanno rasato a zero le soldatesse ucraine – Tra gli 86 prigionieri ucraini rilasciati dai russi il 1° aprile nell’ambito di uno scambio ci sono 15 soldatesse che sono state rasate a zero “in segno di umiliazione, arroganza, disprezzo”. Lo denuncia su Facebook il presidente della Commissione diritti umani del parlamento ucraino Dmytro Lubinets postando una foto delle soldatesse. “Atrocità di questo tipo furono commesse dai fascisti nei campi di concentramento”, scrive Lubinets sottolineando di essere sicuro che “scopriremo ancora di più sui crimini contro militari e civili ucraini. Tutto questo diventerà la base per il Tribunale dell’Aia”. “In che modo le azioni degli occupanti russi sono diverse dai fascisti? In niente! Sono anche peggio”, scrive ancora Lubinets.
18.11 – Ucraina, Papa Francesco: “Guerra ingiusta e selvaggia” – “Le vostre storie fanno pensare a quelle di migliaia e migliaia di persone che nei giorni scorsi sono state costrette a fuggire dall’Ucraina a causa della guerra ingiusta e selvaggia”. Così Papa Francesco incontrando i migranti al Centro “Giovanni XXIII Peace Lab”, ad Hal Far (Malta). Nei pensieri del Pontefice anche le storie “di tanti altri uomini e donne che, alla ricerca di un luogo sicuro, si sono visti obbligati a lasciare la propria casa e la propria terra in Asia, in Africa e nelle Americhe”. “A tutti loro vanno il mio pensiero e la mia preghiera in questo momento”, ha aggiunto il Papa che ha citato anche il dramma dei Rohingya.
Ore 17.20 – Mosca: “Non abbiamo ucciso civili a Bucha, foto fabbricate” – Mosca ha respinto le accuse di aver ucciso civili a Bucha, la cittadina del nord-ovest della capitale ucraina. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass, bollando le foto ed i video sui morti di Bucha come “fake” prodotti da Kiev e dai media occidentali. Mosca ha aggiunto che la cittadina è stata bombardata dagli ucraini quando era ancora controllata dai russi.
Ore 17.00 – Ucraina, la Casa Bianca: “Guerra tutt’altro che finita” – La guerra in Ucraina è “tutt’altro che finita”. Lo ha affermato il capo dello staff della Casa Bianca, Ron Klain, nel corso di un’intervista a Abc News. “Penso che gli ucraini stiano vincendo la guerra intorno a Kiev e nel nord del Paese – ha dichiarato – Ma dobbiamo essere molto chiari. Penso che ci siano molte prove che Putin stia semplicemente portando le sue truppe fuori dalla parte settentrionale del Paese per riposizionarle nella parte orientale e rilanciare la battaglia. Quindi penso che finora ci siano state vittorie per gli ucraini, ma questa guerra, purtroppo, è tutt’altro che finita”.
Ore 16.54 – Bucha, Draghi: “La Russia dovrà rendere conto di quanto accaduto” – “Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini”. Lo dice il presidente del consiglio Mario Draghi.
Ore 16.10 – Bucha, Zelensky: “Russia responsabile di un genocidio” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di essere responsabile di un “genocidio” in Ucraina per eliminare “l’intera nazione”, dopo il ritrovamento di fosse comuni a Bucha. “Sì, questo è un genocidio. L’eliminazione dell’intera nazione e del popolo ucraino. In Ucraina abbiamo cittadini di più di 100 nazionalità. Si tratta della distruzione e dello sterminio di tutte queste nazionalità”, ha detto in un’intervista alla tv americana Cbs.
Ore 15.40 – Bucha, il segretario Usa Blinken: “Quelle immagini sono un pugno nello stomaco” – Le violenze imputate alle forze russe a Bucha, nella regione di Kiev, “sono un pugno nello stomaco”. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa Antony Blinken alla Cnn. “E’ la realtà di ogni giorno – ha detto Blinken – fino a quando proseguirà la brutalità della Russia contro l’Ucraina”. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, continueranno a “documentare” eventuali “crimini di guerra di cui i responsabili dovranno rendere conto”.
Ore 15.20 – Ucraina, il sindaco di Irpin: “Donne uccise dai russi e calpestate con i carri armati” – I russi hanno ucciso donne e ragazze a Irpin e poi hanno calpestato i loro corpi con i carri armati. Lo ha comunicato lo scorso 1° aprile il sindaco di Irpin, Alexander Markushin riferendo dei civili morti a causa dei bombardamenti e delle mine. E di persone contro cui l’esercito russo ha sparato mentre erano in strada.
Ore 15.00 – Media russi: nuove esplosioni a Belgorod – Un’esplosione si è verificata oggi nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 chilometri dal confine con l’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky Oleg Medvedev, come riporta l’agenzia Ria Novosti. “Tutto è calmo a Tomarovka, detriti sono caduti a terra. La strada è stata transennata, sono stati chiamati i servizi di emergenza. I detriti sono stati ispezionati: non rappresentano un pericolo, sono stati portati via, non si segnalano danni”, ha aggiunto. Venerdì Mosca aveva denunciato un attacco aereo ucraino su un deposito di petrolio, sempre a Belgorod.
Ore 14.44 – Ucraina, Anonymous pubblica i nomi di 120 mila soldati russi in guerra – Gli hacker di Anonymous hanno rilasciato in rete la lista di 120 mila soldati russi che partecipano all’aggressione contro l’Ucraina. “Tutti i soldati che partecipano all’invasione militare devono essere puniti perché colpevoli di crimini di guerra”, si legge nel comunicato di Anonymous.
Ore 14.10 – Ucraina, Di Maio: “Da Bucha immagini agghiaccianti, accertare crimini di guerra” – “Da Bucha immagini agghiaccianti. Corpi di civili ucraini a terra, uccisi, con le mani legate. Crudeltà, morte, orrore. Accertare il prima possibile l’esistenza di crimini di guerra. Queste atrocità non possono restare impunite. Con il popolo ucraino, la guerra russa va fermata”. Così su twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Ore 14.08 – Kiev: missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv – Diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito da Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino dell’Interno, scrive il Guardian. Gerashchenko fa a sua volta riferimento alle autorità locali che danno indicazioni sull’attacco.
Ore 14.04 – Ucraina, Cremlino: “Prima o poi dovremo dialogare con l’Occidente” – “Non ci può essere nessun vuoto completo o isolamento per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa. E la Russia stessa è molto più grande dell’Europa. Eppure prima o poi dovremo stabilire un dialogo, che qualcuno all’estero lo voglia o no”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista con il canale televisivo Russia-1, ripreso da Tass
Ore 13.45 – Ucraina, razzi su Kryvgi Rig: “Siamo sotto attacco” – Kryvgi Rig è sotto attacco. I razzi arrivano dalla regione di Kherson. Lo ha detto Oleksandr Vilkul, governatore dell’amministrazione militare di Kryvgi Rig durante il collegamento con i canali ucraini. “I Grad (lanciarazzi multipli) qui non arrivano, quindi stanno utilizzando gli Smerch, il sistema lanciarazzi a lungo raggio d’azione”. E’ quanto si legge sul giornale locale di Kherson, Vgoru.
Ore 13.38 – Ucraina, Mosca: pagamenti in rubli per altri beni oltre al gas – La Russia domanderà pagamenti in rubli anche per le forniture di altri beni, oltre al gas. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti.
Ore 13.35 – Ambasciatrice britannica in Ucraina: i russi usano lo stupro come arma – Melinda Simmons, ambasciatrice britannica in Ucraina, ha accusato l’esercito russo di usare deliberatamente lo stupro come arma militare. “Lo stupro è un’arma di guerra. E anche se non conosciamo ancora la portata del suo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell’arsenale della Federazione Russa”, ha affermato la diplomatica, come riporta Pravda ucraina. Per Simmons ci sono prove sufficienti per parlare di azioni deliberate e approvate dai militari, non di singoli crimini. “Le donne sono state violentate davanti ai loro figli, le ragazze davanti alle loro famiglie, come atto deliberato di riduzione in schiavitù”.
Ore 13.30 – Ucraina: il Cremlino auspica la firma di un accordo, poi incontro Putin-Zelensky – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha auspicato la firma di una bozza di accordo tra Russia e Ucraina, dopo la quale è “ipoteticamente possibile” un incontro tra i due presidenti, Putin e Zelensky. “Putin non ha mai rifiutato” di incontrate Zelensky. “Un incontro, sì, è ipoteticamente possibile. Ma perchè si tenga è necessario che un documento specifico maturi nel lavoro delle due delegazioni. Non un insieme di idee, ma un documento scritto specifico. Poi sarà la volta di questo incontro”, ha detto Peskov in un’intervista al canale televisivo Rossiya 1.
Ore 13.15 – Bucha, Von der Leyen: “Urgente una inchiesta indipendente” – “E’ necessaria con urgenza una inchiesta indipendente”, ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, denunciando “gli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando”. “Gli autori di crimini di guerra saranno chiamati a rispondere”, ha aggiunto.
Ore 13.00 – Media, due esplosioni in città confine russa Belgorad – Due esplosioni sono state udite nella città russa di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina. Lo riferiscono due testimoni citati dalla Reuters, pochi giorni dopo che le autorità russe hanno accusato le forze ucraine di aver colpito un deposito di carburante. La causa delle esplosioni non è al momento chiara.
Ore 12,41 – Ucraina, Viminale: 81.739 profughi arrivati in Italia dall’inizio della guerra – Sono 81.739 le persone giunte finora in Italia dall’Ucraina dopo l’inizio dell’invasione russa: 42.181 donne, 8.285 uomini e 31.273 minori. Lo fa sapere il ministero dell’Interno. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.117 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
Ore 12.15 – Michel denuncia le “atrocità” russe – Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha accusato l’armata russa di avere commesso “atrocità” nella regione di Kiev, invocando maggiori sanzioni nei confronti di Mosca. “Shockato dalle immagini ossessionanti delle atrocità commesse dall’armata russa nella regione liberata di Kiev”, ha twittato Michel con hashtag #BuchaMassacre, in riferimento alla cittadina suburbana dove circa 300 persone sono state seppellite nelle fosse comuni. “L’Ue aiuta l’Ucraina e le Ong a raccogliere le prove necessarie per i procedimenti dinanzi alle corti internazionali”.
Ore 12.00 – Kuleba: “A Bucha un “massacro deliberato” – Il massacro di Bucha e’ stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via”. Lo afferma il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba su twitter. Kuleba chiede “nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift”.
Ore 11.40 – Il vicepremier polacco: “La Polonia disposta a ospitare armi nucleari se Usa ce lo chiedono” – Il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski ha affermato che Varsavia è aperta al dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio se servisse. Lo ha detto Kaczynski in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, citato dai media ucraini. “Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca”, ha detto Kaczynski chiarendo che il dispiegamento di armi nucleari americane in Polonia non è stato ancora discusso, ma “questo potrebbe cambiare presto”.
Ore 11.30 – Ucraina: tra corpi in fosse comuni a Bucha anche un calciatore – Il corpo di Oleksandr Sukhenko, ex calciatore del club Seagull Second League, e’ stato trovato in una fossa comune vicino a Motyzhyn, nel distretto di Bucha. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, sottolineando che e’ stato ucciso insieme ai suoi genitori. Sua madre Olga Sukhenko era il capo del villaggio di Motyzhyn e suo padre Igor Sukhenko era il presidente della squadra di calcio locale Kolos.
Ore 11.15 – Fuoco su civili durante manifestazione a Kakhovka – L’esercito russo ha aperto il fuoco sui civili durante una manifestazione pacifica a Kakhovka, nella regione di Kherson. Alcuni manifestanti sono stati detenuti e ci sono feriti. Si legge sul canale telegram della tv Suspilne.
Ore 11.00 – Ucraina, vicepremier Vereshchuk: undici sindaci ostaggi dei russi – La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha reso noto che 11 sindaci di municipalita’ locali delle regioni di Kiev, Kherson, Kharkiv, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Donetsk sono stati catturati dai russi e tenuti in ostaggio. “Ne informiamo il comitato internazionale della Croce Rossa, le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, e chiediamo che tutti i nostri civili, sindaci, preti, attivisti e giornalisti siano rilasciati” ha detto Vereshchuk. Una sindaca del villaggio di Motyzhyn, Olha Sukhenko, e’ stata uccisa ieri mentre era detenuta dai russi e “questo e’ un crimine di guerra. Chi lo ha perpetrato sara’ ritenuto responsabile secondo il diritto internazionale” ha aggiunto la vice premier ucraina
Ore 10.50 – Ucraina, Consiglio difesa nazionale: “Dati personali raccolti da russi per perseguitare” – “Nei territori temporaneamente occupati, i russi raccolgono informazioni su dati personali dei cittadini con l’intento di perseguitarli ed intimidirli”. Lo riferisce sul suo canale ufficiale Telegram il Centro per la lotta alla disinformazione istituto presso il Consiglio di Difesa e Sicurezza Nazionale dell’Ucraina che spiega: “Ad essere sotto mira sono i militari e le loro famiglie, attivisti, giornalisti e figure culturali. La raccolta dei dati è giustificata dai russi con il pretesto di un censimento, pensato anche in vista di una eventuale distribuzione di aiuti umanitari”.
Ore 10.30 – Mosca, “distrutta raffineria petrolio a Odessa” – “Questa mattina missili di precisione guidati dal mare e dall’aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze della città di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv”. Lo ha detto il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, come riporta Interfax.
Ore 10.15 – Medinsky, non siamo pronti a incontro Putin-Zelensky – La Russia afferma che Putin e Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi a un negoziato. Lo dice il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, su Telegram, e spiega che la posizione di Mosca su Crimea e Donbass rimane invariata. La dichiarazione di Medinsky imprime un colpo di freno alle precedenti aperture verbali tra Mosca e Kiev. “La bozza di accordo non è pronta per essere sottoposta a un incontro al vertice. Ripeto e ripeto ancora: la posizione della Russia su Crimea e Donbass resta IMMUTATA”
Ore 10.00 – La donna incinta simbolo dei bombardamenti a Mariupol ricompare in un video sui media russi – La blogger ucraina Marianna Vyscemyrska, simbolo del bombardamento dell’ospedale di Mariupol, è riapparsa in un video diffuso dai media russi dopo che Kiev aveva denunciato il suo rapimento a Mariupol. La donna, che dopo l’attacco era stata tratta in salvo e aveva partorito una bambina, sarebbe tra i cittadini ucraini presi in ostaggio dalle forze di Mosca. Nel filmato rilanciato dalla testata ucraina Obozrevatel – secondo la traduzione riportata da Open – Vyscemyrska afferma che l’ospedale di Mariupol era diventato una base militare sotto il controllo delle truppe di Kiev, e non attribuisce ai russi la responsabilità dell’attacco. Leggi l’articolo completo
Ore 09.30 – Ucciso a Mariupol il film maker Mantas Kvedaravicius – È stato ucciso ieri a Mariupol all’età di 45 anni e “con una telecamera in mano” il filmmaker e antropologo lituano Mantas Kvedaravicius, lo ha reso noto il regista russo Vitaly Mansky, anima del festival dei documentari Artdocfest di Mosca. Il suo annuncio non ha ancora ricevuto conferme. Kvedaravicius aveva girato il documentario Mariuopolis sulla guerra del 2014 – un’opera presentata al Festival del cinema di Berlino- e un’opera sui rapimenti in Cecenia, Barzakh. Era a Mariupol per documentare l’assedio della città. Si era laureato all’Università di Vilnius, aveva un master in antropologia culturale in Inghilterra, e stava completando la sua tesi di dottorato all’Università di Cambridge.
Ore 09.00 – Fonti, “a Odessa bombardati depositi di carburante” – Alcune fonti giornalistiche sui social media affermano che a essere colpiti dai razzi russi a Odessa sono dei depositi di carburante situati vicino al porto. Richard Gaisford, inviato della britannica Itv, parla di almeno cinque punti di impatto. Nelle immagini da lui postate si vedono enormi colonne di fumo nero che oscurano tutto il cielo. Non ci sono vittime a Odessa, secondo l’ufficiale del comando operativo “Sud” Vladislav Nazarov, citato da Unian. Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi.
Fuel storage terminals in Odessa are on fire, after multiple missile strikes early this morning hit the port area of the southern Ukrainian city. We counted at least five separate impact points, having been woken by large explosions that were felt across Odessa. @GMB @itvnews pic.twitter.com/a3X2LI7cGF
— Richard Gaisford (@richardgaisford) April 3, 2022
Ore 08.45 – Kiev, “respinti 6 attacchi missilistici nel Donbass” – “Sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk, nel Donbass l’Ucraina “ha respinto sei attacchi nemici, distrutto quattro carri armati, sei unità di veicoli blindati e sette unità di veicoli nemici”. Lo affermano i vertici militari ucraini in un post su Facebook, riportato da Bbc.
Ore 08.00 – “Esplosioni a Odessa” – Esplosioni sono state registrate questa mattina a Odessa, rende noto il the Guardian, ricordando il timore che, nel momento in cui le forze russe lasciano Kiev, possano estendersi gli attacchi contro il sud del Paese.
Ore 07.30 – Wsj: “Cia svelò prima piano attacco russo a Zelensky” – Il direttore della Cia, William Burns, prima che cominciasse l’invasione russa aveva fornito a Kiev informazioni di grande importanza che hanno aiutato il Paese a preparare i piani difensivi nei primi giorni di guerra. È quanto riferisce il Wall Street Journal, secondo cui “a metà gennaio il direttore della Cia, Burns, fece un viaggio segreto a Kiev per incontrare Zelensky”. L’intelligence americana aveva difatti acquisito maggiori notizie sul piano di invasione russo, “compreso il fatto che includeva un rapido attacco verso Kiev dalla Bielorussia. Il direttore della Cia fornì un pezzo fondamentale di intelligence che aiutà l’Ucraina in misura significativa nei primi giorni di guerra”, per esempio che i russi pianificavano di impossessarsi dell’Aeroporto Antonov a Hostomel, vicino alla capitale ucraina, e di utilizzarlo per paracadutare le truppe che avrebbero dovuto prendere Kiev e abbattere il governo.
Ore 07.15 – Podolyak: “A Bucha uccisi civili disarmati” – Civili disarmati uccisi, in almeno un caso ancora ammanettati, sono stati ritrovati per le strade di Bucha, dalle forze ucraine che hanno ripreso il controllo della località a nord ovest di Kiev, denuncia il consigliere del Presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak. “Non erano militari, non avevano armi. Non ponevano alcuna minaccia. Quanti altri casi come questi ci sono ora nei territori occupati?”, si chiede.
Ore 07.10 – Kuleba: “Italia mandi armi all’Ucraina, il peggio deve ancora venire” “Vorrei dire che coloro che rifiutano l’invio di armi all’Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra. Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita”. Lo ha detto Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, in un’intervista al Corriere della Sera. “Noi apprezziamo molto Mario Draghi e il mio collega Luigi Di Maio: si sono schierati dalla parte giusta della storia sin dal primo giorno di guerra. Noi ci aspettiamo dall’Italia le armi necessarie a difenderci e siamo felici si sia assunta il ruolo di Paese guida nello sforzo di farci entrare in Europa come membro a pieno titolo. La loro scelta, infine, di farsi garanti della nostra sicurezza negli assetti eventualmente nati dal processo di pace è un segno di grande amicizia e serietà”, ha aggiunto il ministro.
Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze