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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Mosca annuncia riduzione delle attività militari a Kiev e Chernikiv. Speranze dai negoziati di Istanbul, l’Italia tra i Paesi garanti della sicurezza indicati da Kiev. Zelensky chiede sanzioni più dure: “La paura vi rende complici”

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Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 29 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Mentre prosegue la guerra in Ucraina, si cerca la pace. Si è concluso in Turchia, infatti, il nuovo round di negoziati con i due Paesi che sembrano aver fatto dei passi in avanti. Subito dopo la conclusione dei colloqui, Mosca, che per la prima volta ha evocato la possibilità di un accordo con l’Ucraina, ha annunciato una drastica riduzione delle attività militari a Kiev e Chernikiv, mentre il governo ucraino si è detto disponibile alla neutralità del Paese a patto che vi siano garanzie adeguate. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina ora per ora.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 20,36 – Raid russo a Mykolaiv: 12 morti e 33 feriti – È salito a 12 morti e 33 feriti il bilancio del raid aereo russo contro l’ufficio del governatore militare regionale di Mykolaiv. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini.

Ore 20,32 – Macron e Putin discutono di Mariupol – La telefonata di oggi tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il presidente russo,Vladimir Putin, durata un’ora – dalle 16:30 alle 17:30, subito dopo la video riunione fra i 5 alleati occidentali – è stata orientata da Macron sul tema della situazione preoccupante di Mariupol. Nel colloquio, secondo quanto riportato dal Cremlino, Putin ha ribattuto a Macron che “per trovare una soluzione alla situazione umanitaria difficile di Mariupol, i combattenti nazionalisti ucraini devono smettere di resistere e deporre le armi”. Sempre secondo il Cremlino, Putin avrebbe informato Macron delle “misure prese dall’esercito russo per fornire aiuti umanitari d’emergenza e garantire l’evacuazione in sicurezza di civili” in Ucraina.Il
servizio stampa della presidenza russa ha poi riferito che “sono state anche affrontate le questioni collegate alla decisione di passare ai pagamenti in rubli per le forniture di gas dalla Russia, in particolare ai Paesi dell’Unione Europea”.

Ore 20,24 – Spagna, Vox contrario a togliere l’onorificenza a Putin – È stata approvata a Madrid una proposta per ritirare al presidente russo Vladimir Putin la Chiave d’oro della città, onorificenza concessagli nel 2006 dal Comune della capitale di Spagna: tuttavia, l’ok è arrivato senza unanimità per l’opposizione del partito ultranazionalista Vox, terza forza a livello nazionale per numero di parlamentari. Lo riportano i media iberici. Pur condannando “le azioni del tiranno comunista che invade l’Ucraina”, il gruppo municipale di Vox considera infatti che l’onorificenza in questione non era stata concessa direttamente a Putin, bensì “al popolo russo”. La Chiave d’oro è un’onorificenza concessa di solito dalla città di Madrid a Capi di Stato stranieri, ricorda El País.

Ore 20,20 – Telefonata tra Biden e i leader europei: “Serve accesso umanitario a Mariupol” – Nel loro colloquio telefonico il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il premier italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson “hanno esaminato i loro sforzi per fornire assistenza umanitaria ai milioni di persone colpite dalla violenza, sia all’interno dell’Ucraina che in cerca di rifugio in altri paesi, e hanno sottolineato la necessità di un accesso umanitario ai civili a Mariupol”. Lo riferisce la Casa Bianca.

Ore 19,11 – Video-vertice tra Italia, Usa, GB, Francia e Germania: resta determinazione contro Mosca – Linea della fermezza ribadita dai leader di Usa, Regno Unito, Francia, Germania e Italia nel video vertice tenuto oggi sull’Ucraina. Lo riferisce Downing Street precisando che i 5 capi di Stato e di governo si sono impegnati – al di là dei progressi negoziali segnalati oggi fra le parti e degli annunci russi su un parziale ripiegamento delle sue forze – a non ridurre la “propria determinazione” sul fronte del sostegno a Kiev e delle sanzioni contro Mosca fino a quando “l’aggressione russa” non finirà.

Ore 19,00 – Ucraina, Viminale: 475 i minori non accompagnati arrivati in Italia – Sono al momento 475 i minori stranieri non accompagnati arrivati dall’Ucraina, “buona parte dei quali è stata affidata alle famiglie mentre un’altra parte vive in istituti individuati dai comuni che rientrano nei parametri stabiliti”. Lo ha detto il capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale Francesca Ferrandino sottolineando che “è importantissimo che chiunque sia a conoscenza della presenza di un minore non accompagnato lo segnali affinché scatti quella cordata di interventi che garantiscono l’interesse prioritario del minore”.

Ore 18,40 – Ucraina, l’arcivescovo di Kiev Shevchuk: “Io nella lista delle persone da eliminare” – “Abbiamo scoperto proprio nei primi giorni di guerra che tutti noi leader religiosi eravamo dentro una lista di persone da eleminare. Abbiamo scoperto che da tempo nella nostra comunità parrocchiale, della nostra Cattedrale qui a Kiev si sono infiltrate le persone che poi si sono rivelate come un gruppo di assalto con un preciso ordine di attaccare le cattedrali, di eliminare le persone che vivono lì”. Così l’arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk, nell’incontro online organizzato dal Pontificio Istituto Orientale sul ruolo della Chiesa greco-cattolica ucraina nel contesto della guerra.

Ore 18,00 – Brigata Azov: comandante truppe cecene Geremeyev gravemente ferito – Il comandante delle truppe cecene a Mariupol, Ruslan Geremeyev, vicino al leader ceceno Kadyrov e presunto organizzatore dell’assassinio del politico russo Boris Nemtsov, è stato gravemente ferito nella città assediata dai russi. E’ quanto riporta su Telegram la brigata Azov, secondo quanto riferisce Ukrinform. “A Mariupol, dopo un assalto senza successo a una casa vuota incendiata, Ruslan Geremeyev è stato gravemente ferito”, si legge nel post.

Ore 17,50 – Nato: al Consiglio Atlantico anche Ucraina e Finlandia – Alla riunione dei ministri degli esteri dei Paesi Nato della prossima settimana sono state invitate anche l’Ucraina e altre nazioni che non fanno parte dell’Alleanza. Lo si legge in un comunicato della Nato. Alla sessione del 7 aprile parteciperanno anche i capi delle diplomazie di Ucraina, Finlandia, Svezia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Georgia e l’alto rappresentante per gli affari esteri della Ue.

Ore 17,46 – Ucraina, l’arcivescovo di Kiev: “Per uscire da Mariupol i russi chiedono mille dollari” – Se vuoi lasciare Mariupol ai russi “devi pagare 1.000 dollari a macchina. Se hai i soldi esci, senza corridoi umanitari”. Lo riferisce l’arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk, in un incontro online organizzato dal Pontificio Istituto Orientale sul ruolo della Chiesa greco-cattolica ucraina nel contesto della guerra. “Gli aggressori fanno i soldi, sono venuti per spogliarci”.

Ore 17,00 – Ucraina, Blinken: “Nessun segnale di reale serietà dalla Russia” – Gli Stati Uniti non vedono segnali di “reale serietà” dalla Russia. Lo ha dichiarato a Rabat il segretario di Stato americano, Antony Blinken, aggiungendo che c’è una differenza tra quello che la Russia dice e quello che fa e “gli Stati Uniti si concentrano su quest’ultimo”. Il segretario di Stato ha quindi chiesto alla Russia di “mettere fine ora all’aggressione” e di ritirare le sue forze dall’Ucraina.

Ore 16,40 – Ucraina: telefonata Biden-leader europei durata quasi un’ora – E’ durata quasi un’ora la telefonata tra il presidente Usa Joe Biden e i leader europei sull’Ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca.

Ore 16,35 – Mosca: nessuna obiezione al desiderio dell’Ucraina di entrare nell’Ue – Le proposte scritte di Kiev per un accordo con Mosca implicano che la Russia non ha obiezioni all’aspirazione dell’Ucraina di entrare nell’Unione europea: lo ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky al termine dei negoziati a Istanbul, come riporta la Tass. “Le proposte di Kiev implicano che da parte sua, la Federazione Russa non ha obiezioni al desiderio dell’Ucraina di entrare nell’Unione Europea”, ha dichiarato Medinsky.

Ore 16,30 – Ucraina, portavoce governo turco: domani nessuna ripresa del negoziato – I colloqui di pace di Istanbul fra Russia e Ucraina si sono conclusi oggi e non è atteso per domani un secondo giorno di negoziati, ha reso noto un portavoce del ministero degli Esteri turco citato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa. In precedenza, l’emittente turca Trt aveva anticipato il proseguimento dei colloqui anche domani.

Ore 16,20 – Morto mentre combatteva l’ex capitano della nazionale di pallanuoto ucraina – L’ex capitano della nazionale ucraina di pallanuoto Yevhen Obedinsky è morto mentre combatteva per difendere Mariupol. Lo riportano alcuni siti internazionali. Tanti, finora, i campioni dello sport che hanno perso la vita nei combattimenti: da quello di arti marziali Yegor Birkun al vogatore Ivan Shchokin. Morta nei giorni scorsi sotto i bombardamenti anche la promessa della ginnastica ritmica Kateryna Dyachenko a soli 11 anni.

Ore 16,01 – Arrestata dai russi giornalista dell’agenzia di stampa ucraina Unian – E’ stata arrestata dai russi la giornalista Iryna Dubchenko, che collabora con l’agenzia di stampa Unian. Ne dà notizia la stessa agenzia specificando che il fermo è avvenuto nel villaggio di Rozivka, nella regione di Zaporizhia. La giornalista sarebbe stata trasferita a Donetsk per indagini e l’ultimo contatto con lei – ha detto la sorella Oleksandra Dubchenko – risale al 26 marzo.

Ore 16,00 – Anche l’Italia indicata tra i Paesi garanti della sicurezza – C’è anche l’Italia tra i Paesi garanti che l’Ucraina ha indicato per la propria sicurezza. Lo ha sottolineato il capo della delegazione ucraina a Istanbul, David Arakhmia, che ha citato anche Regno Unito, Cina, Polonia, Stati Uniti, Francia, Turchia, Germania, Canada e Israele.

Ore 15,45 – Johnson & Johnson sospende fornitura prodotti alla Russia – Johnson & Johnson ha sospeso la sua fornitura di prodotti personali alla Russia a causa della “crescente portata della crisi umanitaria”. Lo riporta Bloomberg, secondo cui l’azienda statunitense continuerà a fornire medicine e dispositivi medici a Mosca.

Ore 15,30 – Biden chiamerà leader europei – Il presidente Usa Joe Biden oggi parlerà al telefono con i leader di Francia, Germania, Italia e Regno Unito per discutere degli ultimi sviluppi sulla guerra in Ucraina.

Ore 14,20 – Delegazione ucraina a Istabul: “Pace piena in Ucraina prima dell’accordo e referendum” – Ci deve essere una “pace piena sul territorio ucraino” prima di poter firmare un “qualsiasi accordo finale con la Russia”. Lo ha spiegato il capo negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, al termine dei colloqui di Istanbul. Podolyak ha poi ricordato che “prima di tutto sarà necessario un referendum in Ucraina sui termini dell’accordo con la Russia”.

Ore 14,07 – Ucraina: Mosca ora evoca la possibilità di un accordo – Se il lavoro sul trattato Mosca-Kiev si muove velocemente e si trova un compromesso, la possibilità di un trattato di pace sarà più vicina. Lo ha detto il capo negoziatore russo Medinsky citato dalla Tass.

Ore 13,58 – Ucraina: Mosca ridurrà attivita’ militari a Kiev e Chernikiv – “Faremo due passi concreti per la escalation della crisi”: lo ha detto il consigliere presidenziale russo, Vladimir Medinsky al termine dei colloqui a Istanbul tra la delegazione ucraina e russa. I colloqui, ha continuato, sono ora in fase concreta e “la Russia ridurrà drasticamente l’attivita’ militare vicino a Kiev e Chernikiv”. Il vice ministro della Difesa, Alexander Fomin, anche lui presente in Turchia, ha confermato la decisione “al fine di aumentare la fiducia reciproca per i futuri negoziati”.

Ore 13,45 – Kiev: sì a neutralità con garanzie adeguate – Sono terminati per oggi i colloqui di pace tra Russia e Turchia a Istanbul. Kiev favorevole a neutralità con sistema di garanzie adeguate, chiede che la Turchia sia tra i maggiori garanti e che non ci siano basi straniere nel paese. Il capo negoziatore russo Medinsky ha dichiarato che un incontro Putin-Zelensky è possibile solo se con una bozza di accordo tra i ministeri degli esteri.

Ore 13,30 – Il Cremlino: “Insulti Biden dannosi, ma Usa e Russia devono parlare” – “Gli insulti personali non possono non lasciare il segno nelle relazioni tra i capi di stato. Soprattutto gli insulti personali, che in generale non dovrebbero avere posto nella retorica del capo di stato”: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Peskov in riferimento alle parole del presidente Usa Joe Biden nei confronti di Vladimir Putin. Tuttavia, secondo Peskov, “il dialogo tra la Russia e gli Stati Uniti è necessario in ogni caso. È necessario non solo nell’interesse dei nostri due paesi, ma anche nell’interesse del mondo intero. In un modo o nell’altro, prima o poi dovremo parlare delle questioni di stabilità, sicurezza e così via”.

Ore 12,30 – Il Cremlino: “Stranieri acquistino rubli con euro e dollari per pagare il gas” – La Russia insiste nel richiedere che il gas venga pagato in rubli. Le condizioni del mercato “sono cambiate” per la “guerra economica” e contro la Russia e di questo le aziende straniere devono tenere conto: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Peskov, secondo cui Mosca vuole restare un “fornitore affidabile” di gas ma “non esporta gratis”. Ecco perché, secondo il Cremlino, “le aziende straniere possono acquistare i rubli con euro e dollari e pagare così il gas”.

Ore 11,50 – Il leader ceceno Kadyrov: “I negoziati non servono a nulla” – “Questi negoziati non serviranno a nulla, ne sono convinto”: lo ha dichiarato il leader ceceno Ramzan Kadyrov, commentando il quarto round di negoziati in corso a Istanbul. “Credo che dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato, distruggere i nazisti. Solo a quel punto potremo pensare a cosa fare in seguito” ha aggiunto.

Ore 11.22 – Shoigu, raggiunti obiettivi prima fase operazione – La Russia ha “raggiunto gli obiettivi principali della prima fase”della cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Sergheei Shoigu, sottolineando che “l’obiettivo primario è liberare il Donbass”.  Secondo Shoigu, scomparso dalla scena pubblica per diverse settimane, l’aviazione e la difesa aerea ucraine sono state “praticamente distrutte” dalle forze russe. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, affermando che Kiev ha perso “152 aerei su 123, 77 elicotteri su 149, 152 sistemi di difesa antiaerea su 180”. Quanto alla marina militare ucraina, “è andata”, assicura Shoigu.

Ore 11.10 – Sindaco, a Chernihiv fino a 400 vittime – “Il numero di persone uccise dalle truppe russe a Chernihiv potrebbe arrivare a 400”, lo ha detto il sindaco di della città a 130 chilometri di Kiev, Vladyslav Atroshenko, citato da Unian. “Abbiamo già più di 350 vittime in città”, ha detto il sindaco.

Ore 11.00 – Espulsione diplomatici, Mosca convoca ambasciatori baltici – Il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori di Estonia, Lettonia e Lituania per espellere i loro diplomatici come risposta alla decisione di allontanare i diplomatici russi annunciata nelle scorse settimane. Lo ha riportano le agenzie di stampa Tass e Ria Novosti.

Ore 10.50 – Mosca, neutralità Kiev a centro colloqui Istanbul – Le condizioni della neutralità dell’Ucraina, una delle principali richieste russe, sono al centro dei colloqui in corso a Istanbul tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Lo riferisce a Interfax una fonte ben informata, spiegando che “le parti hanno iniziato i colloqui a livello di capi delegazione”, ovvero il consigliere presidenziale russo Vladimir Medinsky e Davyd Arakhamia, leader del partito ‘Servo del popolo’ del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “In particolare è stata sollevata la questione dei termini del possibile status neutrale dell’Ucraina”, ha aggiunto la fonte, sottolineando che presumibilmente il vertice potrebbe concludersi con un documento scritto che stabilisca le condizioni di tale status.

Ore 10.40 – Kuleba a negoziatori: al tavolo non mangiate né bevete – “Consiglio a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie”. Lo ha detto ieri in un’intervista alla tv di stato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo la notizia del presunto avvenuto avvelenamento di due negoziatori ucraini e di Roman Abramovich, presente anche ai colloqui di oggi.

Ore 10.30 – Donetsk: “Centro di Mariupol sotto controllo nostre forze” – Secondo l’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk (Dpr), il centro della città di Mariupol è “completamente sotto il controllo” delle sue forze. Lo ha affermato il viceministro all’Informazione della Dpr, Daniil Beznosov, citato dall’agenzia Tass. E ha aggiunto che “la pulizia dai battaglioni nazisti della città continua”.

Ore 10.20 – Podolyak, al lavoro su questioni fondamentali – Il consigliere della presidenza ucraina Mykhailo Podolyak, membro della delegazione di Kiev ai colloqui di pace a Istanbul, ha affermato su Twitter che le delegazioni stanno discutendo “le disposizioni fondamentali del processo negoziale. Le delegazioni stanno lavorando in parallelo sull’intero spettro delle questioni controverse”. Secondo quanto riporta Reuters, i colloqui sono iniziati senza alcuna stretta di mano.

Ore 10.10 – Mykolaiv, colpito edificio amministrazione regionale – Il palazzo dell’amministrazione regionale a Mykolaiv è stato colpito e danneggiato da un attacco missilistico questa mattina. Lo ha detto il governatore regionale Vitaliy Kim in un post su Telegram. Non ci sono notizie di vittime, ma sotto le macerie sembra siano intrappolate otto persone.

Ore 10.00 – Gazprom, continuano esportazioni gas attraverso Ucraina – Il gigante energetico russo Gazprom ha dichiarato che anche oggi continuano le esportazioni di gas verso il resto d’Europa attraverso l’Ucraina. Secondo l’agenzia di stampa russa Ria Novosti vegono inviati poco più di 109 milioni di metri cubi di gas al giorno.

Ore 9.50 – Mosca, distrutto deposito di carburante nella regione di Rivne – Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le forze russe hanno distrutto un grande deposito di carburante nella regione ucraina di Rivne in un attacco missilistico.

Ore 9.40 – Istanbul, anche Abramovich a colloqui di pace – Anche l’imprenditore russo Roman Abramovich, che si sarebbe di recente ripreso da un presunto avvelenamento, è presente a Istanbul per i colloqui di pace tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Alcuni giornalisti turchi, tra cui Nalan Kocak di Hurriyet, hanno pubblicato su Twitter fotografie che mostrano l’oligarca seduto mentre ascolta il discorso alle delegazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Di recente anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva confermato che Abramovich si era offerto come mediatore nella trattativa.

Ore 9.30 – Cremlino ribadisce: “Niente pagamenti, niente gas” – La Russia “non farà beneficienza”, fornendo all’estero gas gratuito. “Niente pagamenti, niente gas”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax, nell’intervista all’emittente Usa Pbs, in cui ha ribadito un concetto espresso già ieri. “Sicuramente non faremo beneficienza e non invieremo gas gratis all’Europa occidentale”, ha detto Peskov, commentando il rifiuto dei Paesi occidentali di pagare il gas in rubli. “Appena avremo (su questo punto) una decisione finale, vedremo che si può fare”, ha detto il portavoce.

Ore 9.20 – Erdogan a delegati, preoccupazioni entrambi legittime – In un discorso tenuto prima dell’inizio dei colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca nel Palazzo Dolmabahce di Istanbul, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che Russia e Ucraina hanno entrambe “legittime preoccupazioni”, invitando entrambe le delegazioni a “porre fine a questa tragedia”.

Ore 9.10 – Kiev spera in tre corridoi umanitari per oggi – L’Ucraina spera di aprire oggi tre corridoi umanitari per evacuare i civili dalle città attaccate dalle forze russe, dopo che ieri non è stato aperto alcun corridoio. Lo ha affermato la vice prima ministra Irina Vereshchuk. Tra i corridoi proposti anche un passaggio per consentire ai civili di lasciare la città sudorientale di Mariupol usando veicoli privati.

Ore 9,00 – Tass, Mosca spera in colloqui rapidi – I colloqui faccia a faccia tra Russia e Ucraina che prenderanno il via oggi a Istanbul potrebbero continuare in videoconferenza se non si raggiungerà un “risultato finale”. Lo ha dichiarato una fonte russa al corrente dei colloqui alla Tass. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa, Mosca ritiene che i colloqui procederanno rapidamente.

Ore 8.50 – Negoziati Istanbul, Erdogan chiede cessate il fuoco immediato – Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha auspicato che i colloqui di pace che stanno per prendere il via a Istanbul siano vantaggioso sia per l’Ucraina e la Russia che per l’intera regione, affermando che la Turchia ha manifestato una posizione equa sul conflitto in ogni teatro e che una pace giusta non avrà perdenti. Il presidente turco, che ha chiesto un cessate il fuoco immediato, ha anche detto che la Turchia vede sia il presidente russo Vladimir Putin che quello ucraino Volodimir Zelenskiy come “preziosi amici”. Secondo Erdogan, eventuali progressi nei colloqui di Istanbul potranno aprire la strada a un incontro tra i due presidenti, anch’esso ospitato dalla Turchia.

Ore 8.40 – Kiev: “Finora 144 bambini uccisi” – Il bilancio ufficiale dei bambini ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione russa è salito a quota 144.  Lo ha dichiarato la procura generale del paese, aggiungendo che i bambini feriti sono adesso oltre 220.

Ore 8.20 – Kuleba: criminalizzare il simbolo “Z” – “Invito tutti gli stati a criminalizzare l’uso del simbolo ‘Z’ come modo per sostenere pubblicamente la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. ‘Z’ significa crimini di guerra russi, città bombardate, migliaia di ucraini assassinati. Il sostegno pubblico a questa barbarie deve essere proibito”. Lo ha detto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba facendo riferimento alla lettera presente sui mezzi militari usati nell’invasione e poi adottata da chi sostiene l'”operazione militare speciale”.

Ore 8.10 – Peskov, guerra commerciale occidente contro Russia – La Russia si sente circondata da una “realtà ostile”, perché è “nel mezzo di una guerra, economica e commerciale” portata avanti dai paesi dell’Occidente. Lo ha evidenziato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nell’intervista all’emittente americana Pbs. “Dobbiamo adattarci alle nuove condizioni. Sfortunatamente, queste condizioni sono piuttosto ostili. Noi in Russia ci sentiamo nel mezzo di una guerra. I paesi dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti, il Canada, Australia, stanno conducendo una guerra contro di noi nel commercio, nell’economia, nel sequestro delle nostre proprietà, nel sequestro dei nostri fondi, nel blocco delle nostre relazioni finanziarie… Dobbiamo adattarci alla nuova realtà”.

Ore 8.00 – Zelensky: ucraini pagano con la vita le sanzioni “deboli” – “Gli ucraini pagano con la vita le sanzioni ‘deboli'”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky in un video in cui ha definito “passive” le sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia. “Non ci dovrebbero essere pacchetti di sanzioni ‘sospese’, ossia se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà qualche risposta”, ha aggiunto nel video in cui ha chiesto ai paesi occidentali di inviare più armi all’Ucraina. “Ci sono ora molti accenni e avvertimenti che le sanzioni saranno inasprite, come con un embargo sulle forniture di petrolio russo in Europa, se la Russia usa armi chimiche. Semplicemente non ci sono parole”.

Ore 7.50 – Ucraina: respinti sette attacchi russi – Nel suo ultimo rapporto operativo, l’esercito ucraino ha dichiarato che le sue forze hanno respinto sette attacchi russi nelle scorse ore, distruggendo 12 carri armati e 10 veicoli da combattimento. Secondo lo stato maggiore delle forze ucraine, la Russia continua a lanciare attacchi missilistici per “distruggere completamente le infrastrutture e i quartieri residenziali delle città ucraine”, colpendo le regioni di Kiev, Zaporizhzhia, Chernihiv, Kherson e Kharkiv. In precedenza il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che le forze ucraine stanno continuando a difendere Kiev e Mariupol e i centri di Motyzhyn, Lisne, Kapitanivka e Dmytrivka, oltre che contrastare l’avanzata delle forze russe nella regione di Chernihiv.

Ore 7.40 – Ft, da Mosca ok a Ucraina in Ue – La Russia non chiede più la “denazificazione” all’Ucraina ed è pronta a lasciare Kiev entrare nell’Ue a condizione che rimanga non allineata militarmente. Lo prevede la bozza del cessate il fuoco fra Russia e Ucraina, secondo quattro fonti del Fiancial Times. Nel documento, spiegano queste fonti, da parte di Mosca non vi sono più le richieste di “denazificazione”, di “smilitarizzazione” e di tutela legale della lingua russa in Ucraina, ma c’è comunque la richiesta che Kiev rinunci a ospitare basi militari straniere e abbandoni la sua ambizione di diventare membro della Nato. Le fonti, precisa il quotidiano britannico, hanno richiesto l’anonimato perché la questione “non è ancora finalizzata”. Le delegazioni di Russia e Ucraina inizieranno un nuovo round di colloqui stamattina in Turchia.

Ore 7.30 – Zelensky chiede più armi: “La paura vi rende complici” – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha annunciato, nel suo ultimo messaggio video, che prevede di rivolgersi ai parlamenti di diversi paesi questa settimana per esortarli a fornire più armi all’Ucraina per far fronte all’aggressione russa. “Gli ucraini non dovrebbero morire solo perché qualcuno non riesce a trovare il coraggio sufficiente per consegnare le armi necessarie”, ha detto Zelensky. “La paura vi rende sempre complici”, ha aggiunto.

Ore 7.20 – Cremlino: “Nessuno pensa di usare armi nucleari, parole di Biden su Putin allarmanti” – Le parole usate dal presidente americano Joe Biden sul suo omologo russo Vladimir Putin sono state “abbastanza allarmanti” e sono da ritenere un “insulto personale”. Lo ha detto portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, in un’intervista all’emittente americana Pbs. “Nessuno in Russia sta prendendo in considerazione l’idea di usare armi nucleari”, ha detto nel corso dell’intervista Peskov. Alla domanda del giornalista se il presidente russo Vladimir Putin abbia mai minacciato di usare armi nucleari nel caso in cui un terzo fosse intervenuto nel conflitto in Ucraina, Peskov ha risposto: “Non credo. Ha invece dichiarato con chiarezza che se qualcuno dovesse interferire, la Russa ha tutti i mezzi necessari per reagire e punire chi lo farà”.

Ore 7.10 – Biden insiste: “Putin è un dittatore” – “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”. Lo scrive su Twitter il presidente americano Joe Biden. Il tweet arriva poche ore dopo la conferenza stampa nella quale il presidente ha chiarito che i suoi commenti sul leader del Cremlino sono “personali”.

Ore 7.00 – Delegazioni arrivate a Istanbul per negoziati – I membri delle delegazioni di Ucraina e Russia sono arrivati a Istanbul, in Turchia, per il primo colloquio faccia a faccia nelle ultime due settimane. “Non stiamo commerciando persone, terra o sovranità”, ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, sottolineando che “l’obiettivo minimo saranno i corridoi umanitari e quello massimo il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco”.

 

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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