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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Domani nuovi negoziati in Turchia, Zelensky: “Cerchiamo pace senza indugio, pronti ad accettare status neutralità”. Kiev: “Russia ritira truppe che circondavano capitale”. Lavrov: incontro Putin-Zelensky “controproducente”. G7: pagamento gas in rubli “inaccettabile”. Il Cremlino: “Non faremo beneficenza”. Sintomi di avvelenamento per Abramovich

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 28 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Giorno 33 della guerra in Ucraina. Attesa per i nuovi negoziati tra le due delegazioni di Mosca e Kiev, che si terranno nei prossimi giorni in Turchia. Mentre prosegue l’avanzata russa: nel Donetsk utilizzate bombe a grappolo, bombardamenti vicino alla centrale di Chernobyl. E a Mariupol il sindaco lancia l’allarme: “Siamo circondati”. Intanto nell’autoproclamata Repubblica di Lugansk si affaccia l’ipotesi di un referendum per l’annessione alla Russia, che però Kiev boccia come “senza valore”. Il presidente ucraino Zelensky ha accusato l’Occidente di non aver abbastanza “coraggio” quando si tratta di aiutare la sua terra, ribadendo la richiesta d’invio di nuove armi. Ieri il duro monito di Papa Francesco all’Angelus: “Ripudiare la guerra, tacciano le armi”. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina ora per ora.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 19.50 – Lo scrittore Serhiy Zhadan: “Ci hanno bombardati, siamo tutti vivi” – Lo scrittore e poeta ucraino Serhiy Zhadan è stato preso di mira dagli occupanti di Kharkiv. Lo ha annunciato sulla sua pagina Facebook lo stesso Zhadan che assieme ad alcuni volontari stava portando assistenza a civili e militari. Non ci sono feriti. “Presi di mira dai bombardamenti. Tutti vivi, tutti bene. Quattro razzi molto probabilmente”, sottolinea Zhadan.

Ore 19.26 – Il governo britannico: “Accordo di pace non può essere una svendita dell’Ucraina” – Finora Vladimir Putin “non è stato serio” nei negoziati in corso fra Mosca e Kiev per mettere fine alla guerra, ma in ogni caso bisogna far sì che qualunque accordo futuro “non si concluda con una svendita dell’Ucraina” e che non si ripetano i catastrofici “errori del passato”. Lo ha detto Liz Truss, ministra degli Esteri del governo britannico Tory di Boris Johnson, intervenendo alla Camera dei Comuni e rassicurando l’opposizione laburista sull’intenzione di fare tutto il possibile per avere uno sbocco diverso rispetto al 2014, quando Mosca procedette all’annessione della Crimea e all’Ucraina non fu garantita “alcuna sicurezza duratura”.

Ore 19.00 – Portavoce di Abramovich conferma: è stato avvelenato – Una portavoce di Roman Abramovich ha confermato il sospetto avvelenamento patito a inizio marzo dall’oligarca russo a margine di uno dei primi incontri negoziali fra le delegazioni di Mosca e di Kiev sulla guerra incorso in Ucraina. Lo riportano la Bbc e altri media del Regno Unito, dove Abramovich – che ha anche la cittadinanza israeliana e che è al momento colpito dalle sanzioni britanniche e da quelle dell’Ue, ma non dagli Usa –  è stato a lungo residente, in veste fra l’altro di patron della squadra di calcio del Chelsea. La rivelazione era stata anticipata dal Wall Street Journal e poi dal sito Bellingcat.

Ore 18.45 – Kiev: “Abbiamo avuto accesso a informazioni militari russe” – L’Ucraina era a conoscenza dei preparativi di Mosca per l’invasione già dal novembre 2021 grazie anche a infiltrati in Russia. Lo ha affermato il capo dell’intelligence del ministero della Difesa, generale Kirill Budanov, citato dalla Unian. “Abbiamo fonti, molte fonti che lavorano per noi. Le nostre fonti sono ovunque. Nell’esercito, negli ambienti politici, così come nell’amministrazione presidenziale”, ha detto Budanov specificando che grazie a un’operazione di cyber intelligence di successo, l’Ucraina è stata anche in grado di ottenere “l’accesso all’intero complesso di difesa militare in Russia”.

Ore 17.52 – Il sindaco di Kiev: “Tante bugie, la propaganda russa è efficiente” – “La propaganda russa sta funzionando con molta efficienza: i russi sanno bene che la armi più efficaci non sono le bombe o i carrarmati ma la propaganda. Uno dei principali mezzi di informazione, Russia Today, ha un budget più elevato della capitale ucraina. I russi grazie a questi media pensano che in Ucraina vivano nazionalisti, estremisti, fascisti. Posso confermare che si tratta di una grande bugia”. A dirlo è il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in collegamento con il Comune di Firenze, con cui è gemellato, in occasione della seduta del Consiglio comunale. “Noi siamo una nazione, un popolo pacifico, non abbiamo minacciato mai nessun Paese”, sottolinea Klitschko che ricorda: “Abbiamo trasferito tutte le nostre armi nucleari alla Russia solo per avere protezione, era uno dei Paesi che si sarebbe proprio dovuto occupare di questo”. E invece, aggiunge il sindaco di Kiev, “prima abbiamo assistito all’annessione della Crimea e poi del Donetsk. Oggi assistiamo a una guerra che distrugge l’Ucraina e la sua gente”.

Ore 17,20 – Wall Street Journal: “Sintomi di avvelenamento per Abramovich” – “L’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori di pace ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio di questo mese, hanno detto persone che hanno familiarità con quanto accaduto”. Lo scrive il Wall Street Journal spiegando che i fatti sarebbero avvenuti “all’inizio di questo mese” dopo un incontro a Kiev.

Ore 17.00 – Zelensky: “Italia disponibile a garantire sicurezza, grazie” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la conversazione telefonica col premier Mario Draghi, su Twitter ringrazia “la disponibilità dell’Italia di unirsi alla creazione di un sistema per le garanzie di sicurezza a sostegno dell’Ucraina”. Zelensky ringrazia Draghi anche per l’aiuto umanitario e in termini di difesa dato dal nostro Paese al popolo ucraino.

Ore 16.28 – Sindaco di Mariupol: 5000 morti dall’inizio dell’assedio, 210 bambini – Sono quasi cinquemila le persone morte nell’assedio russo a Mariupol, tra cui 210 bambini. Lo afferma il il sindaco della città portuale nel sud dell’Ucraina, Vadym Boychenko, citato da Ukrinform. L’assedio di Mariupol è in corso da 28 giorni. Prima che le vie d’uscita dalla città venissero bloccate, ha aggiunto il primo cittadino, 140mila persone erano fuggire, mentre altre 150mila sono state evacuate successivamente e 30mila “deportate” in Russia o nelle zone occupate dai russi nell’est dell’Ucraina. In città restano bloccate circa 170mila persone. Durante l’assedio, ha riferito ancora il sindaco, i bombardamenti hanno danneggiato 2.340 condomini e 61.200 edifici privati. Sono stati distrutti tre ospedali, altri sette sono stati danneggiati, oltre a 57 scuole e 70 asili nido, due fabbriche, un porto e un’unità militare.

Ore 16.10 – Ministra Svyrydenko: guerra è già costata all’Ucraina 564,9 miliardi di dollari – La guerra innescata dall’invasione russa è costata sinora all’Ucraina 564,9 miliardi di dollari in termini di danni alle infrastrutture, perdita di crescita economica e altri fattori. Il bilancio è della ministra dell’Economia, Yulia Svyrydenko che lo ha scritto online, ha riferito Bbc. I combattimenti hanno danneggiato o distrutto 8.000 km di strade e 10 milioni di metri quadrati di abitazioni, ha affermato Svyrydenko.

Ore 16.00 – Sindaco Irpin, città liberata dalle forze russe – Alexander Markushin, sindaco di Irpin, ha annunciato su Telegram che la città nei pressi di Kiev è stata liberata dalle forze russe.

Ore 15.50 – Zelensky a Draghi, bombe su scuole, muoiono bambini – Durante la telefonata con il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha lamentato la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.

Ore 15.40 – Draghi a Zelensky, fermo sostegno a popolo ucraino – Durante la telefonata con il presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky, Il presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini. Lo riferiscono fonti di palazzo Chigi.

Ore 15.30 – Anche Carlsberg lascia la Russia – Il produttore di birra danese Carlsberg ha annunciato oggi il suo ritiro dalla Russia, in cui ha 8.400 dipendenti. “Abbiamo preso la decisione difficile e immediata di puntare a una vendita completa della nostra attività russa, che riteniamo sia la cosa giusta da fare nell’ambiente attuale”, ha detto Carlsberg, che controlla il principale produttore russo, Baltika. “Una volta finalizzato, non saremo più presenti in Russia”, ha spiegato il gruppo in un comunicato stampa, poche ore dopo una decisione simile del suo concorrente Heineken.

Ore 15.20 – Russia, Patrushev: Mosca non intende rovesciare governo Kiev – Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo, ha affermato che un cambio di governo in Ucraina non fa parte degli obiettivi dell’invasione lanciata dalla Russia il 24 febbraio scorso.

Ore 15.15 – Colloquio Draghi-Zelensky: dall’Italia fermo sostegno – Il presidente del Consiglio italiano oggi ha tenuto una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodimir Zelensky.

Ore 15.10 – Russia, parlamentare: decisione G7 porterà a blocco forniture gas – Il parlamentare russo Ivan Abramov ha detto che il rifiuto annunciato dal G7 di pagare il gas in rubli, come chiesto da Vladimir Putin, porterà a una sospensione delle forniture. Lo ha riportato l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. In mattinata, il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, aveva dichiarato che la Russia non fornirà il gas “gratuitamente” se l’Europa si rifiuterà di pagare il gas in rubli. “Non faremo beneficenza”, ha detto Peskov, aggiungendo che Mosca potrebbe vendere petrolio al Sud-Est asiatico.

Ore 15.00 – Unhcr, più di di 3,86 milioni di profughi dall’Ucraina – Finora 3.866.224 persone hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso. Lo ha detto l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), secondo cui 2.293.833 persone sono arrivate in Polonia, 595.868 in Romania, 383.627 in Moldavia, 354.041 in Ungheria.

Ore 14.50 – Germania, chi usa la “Z” per sostenere Russia rischia processo – Il ministero dell’Interno tedesco ha dichiarato che chi esibisce la lettera “Z”per sostenere l’invasione russa dell’Ucraina rischia di andare a processo. “La lettera Z ovviamente non è vietata ma il suo in alcuni singoli casi potrebbe rappresentare un sostegno della guerra di aggressione russa”, ha detto un portavoce del ministero, secondo quanto riportato da Reuters, dopo che il ministro per lo stato di Berlino ha annunciato una stretta sull’utilizzo della lettera, dipinta sui mezzi militari che la Russia ha impiegato nell’invasione dell’Ucraina e poi diventata un simbolo della guerra lanciata da Vladimir Putin. “La guerra di aggressione russa all’Ucraina è un atto criminale e chiunque approvi pubblicamente questa guerra di aggressione può anche essere passibile di azione penale”, ha detto il portavoce.

Ore 14.40 – G7: chiedere pagamento gas russo in rubli inaccettabile – I paesi del G7 hanno concordato che chiedere il pagamento in rubli per il gas russo è “inaccettabile” e dimostra che il presidente russo Vladimir Putin ha le spalle al muro. Lo ha detto il ministro dell’economia tedesco Robert Habeck. “Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti (…) il che significa che un pagamento in rubli non è accettabile”, ha detto Habeck dopo una riunione virtuale con i suoi omologhi del G7. “Penso che questo dovrebbe essere interpretato come se Putin avesse le spalle al muro”, ha aggiunto.

Ore 14.30 – Di Maio: gli italiani in Ucraina scesi a 186 – Secondo il ministro degli Esteri italiano, gli italiani ancora in Ucraina sono adesso 186, rispetto ai circa 2.000 presenti prima dell’inizio della guerra il 24 febbraio scorso. Il capo della diplomazia italiana stamattina ha preso parte a una riunione di coordinamento all’Unità di Crisi della Farnesina con l’ambasciata italiana in Ucraina e l’ambasciata italiana in Russia, in cui è stato fatto il punto sugli italiani presenti in Ucraina.

Ore 14.10 – In Russia chiude il giornale d’opposizione Novaya Gazeta – Il giornale russo ‘Novaya Gazeta’, dopo aver ricevuto un nuovo avviso da Roskomnadzor, l’agenzia federale russa per i mezzi di comunicazione, “ha deciso di sospendere le pubblicazioni del giornale sul web e sulla carta “fino alla fine dell’operazione speciale sul territorio dell’Ucraina”. Il direttore del quotidiano d’opposizione, Dmitrij Andreevi Muratov, premio Nobel per la pace, aveva dichiarato giorni fa di voler mettere all’asta il suo premio in favore dei profughi ucraini.

Ore 13.35 – Viminale: sono 73.898 i profughi arrivati in Italia dall’Ucraina, oltre 28mila i minori – “Sono 73.898 le persone giunte finora in Italia: 38.068 donne, 6.959 uomini e 28.871 minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.958 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna”. Così in un tweet il Viminale fa il punto sull’accoglienza dei profughi ucraini in Italia.

Ore 13.30 – Sindaci italiani chiedono coinvolgimento su profughi – “I sindaci chiedono di sedersi al tavolo col governo e le prefetture ed essere coinvolti direttamente nella questione dell’accoglienza dei profughi ucraini”. Lo dichiara Riccardo Varone, presidente di Anci Lazio, affermando che la richiesta è stata condivisa da tutti i presidenti delle Anci regionali.

Ore 13.20 – Sindaco Odessa: Unesco dia un segnale e ci ammetta in lista – “L’Unesco ci dia una segnale, può essere la nostra miglior difesa contro l’attacco russo”. Lo ha detto oggi il sindaco di Odessa Gennady Trukhanov, il quale, rispondendo all’Ansa sulla  possibile accelerazione della richiesta di accedere alla lista del Patrimonio Unesco, ha confermato di aver interpellato il governo ucraino a riguardo. “Noi siamo nella pre-lista, la nostra documentazione è stata completata 2-3 anni fa. Sarebbe un grande segnale da parte dell’Unesco”, ha spiegato.

Ore 13.10 – Kiev: “Finora invasione costata più di 500 miliardi di dollari” – Finora l’invasione della Russia è costata all’Ucraina 564,9 miliardi di dollari. Lo ha detto la ministra dell’Economia ucraino, Yulia Svyrydenko, offrendo una stima che comprende i danni alle infrastrutture e il calo della crescita economica. Secondo la ministra, a causa dei combattimenti sono stati danneggiati o distrutti 8.000 chilometri di strade e 10 milioni di metri quadrati di case.

Ore 13.00 – Spese militari, Guerini: “Italia dimostri affidabilità” – “L’Italia deve dare testimonianza di affidabilità”. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha risposto così ai cronisti che gli hanno chiesto del programmato aumento delle spese militari e delle relativa polemiche, con la dura condanna espressa da papa Francesco. “Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo assunto degli impegni internazionali”, ha detto Guerini a margine della celebrazione del 99esimo anniversario dell’Aeronautica militare. “Dal 2014 la Nato è impegnata in un rafforzamento nel campo della difesa. Noi lo stiamo facendo con gradualità e sapendo che c’à l’esigenza interna di garantire la compatibilità finanziaria, che ogni scelta non è automatica ma politica e che deve confrontarsi anche con le altre priorità del paese”. “Dobbiamo dare un messaggio di affidabilità ai nostri partner internazionali. L’Italia è un paese serio”, ha detto.

Ore 12.50 – Kiev: i negoziati domani alle 9 – I negoziati tra l’Ucraina e la Federazione Russa a Istanbul potrebbero iniziare domani alle 10 locali, le 9 in Italia. Lo ha affermato il membro della delegazione ucraina David Arakhamia, secondo quanto riporta Ukrinform. Arahamiya ha detto che l’inizio dei colloqui è stato posticipato a causa di problemi logistici. Anche secondo il Cremlino, i colloqui di pace potrebbero iniziare domani.

Ore 12.40 – Zelensky, possibili alcuni compromessi che non disgreghino Paese – “È possibile che vengano fatti dei compromessi, quelli che non mettono a rischio la nostra sopravvivenza fisica, per salvare la vita di migliaia di persone. Quanto ai compromessi che possono rischiare la disgregazione del Paese, quelli che Putin propone, o meglio chiede sotto forma di ultimatum, non li faremo mai. Mai”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky, in un’intervista al settimanale britannico The Economist. “Possiamo vincere finché rimaniamo risoluti nel non cedere a queste richieste. Penso che stiamo vincendo. La situazione militare è difficile, ma respingiamo gli attacchi”, ha aggiunto. “Gli invasori non piangono nemmeno le proprie vittime”, ha continuato. “Questa è una cosa che non capisco. Circa 15.000 [soldati russi] sono stati uccisi in un mese. Noi in Ucraina parliamo della nostra guerra che dura da otto anni. Otto anni! In otto anni abbiamo anche perso 15.000 vite. E la Russia perde 15.000 dei suoi soldati in un mese! Sta gettando soldati russi come legname nella fornace di un treno. E non li stanno nemmeno seppellendo. Non li stanno affatto seppellendo. I loro cadaveri vengono lasciati nelle strade. In diverse città, piccole città, i nostri soldati dicono che è impossibile respirare a causa dell’odore. È il fetore della carne in putrefazione. È un incubo completo”, ha detto nell’intervista, in cui ha accusato le forze russe di aver rapito i sindaci di diversi centri occupati e di averne uccisi alcuni. “Alcuni di loro non li troviamo. Alcuni di loro li abbiamo già trovati e sono morti. E alcuni di loro sono stati sostituiti”, ha detto.

Ore 12.30 – Kiev, ridotto coprifuoco – A Kiev è stato ridotto di due ore il coprifuoco, che durerà dalle 21 fino alle 6. Lo ha dichiarato su Telegram il sindaco Vitali Klitschko. La scorsa settimana era stato imposto un coprifuoco più dalle 20 alle 7 ora locale. Nelle scorse ore il ministero della Difesa ucraino ha detto che la Russia è stata costretta a ritirare le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative. I combattimenti tra le forze russe e ucraine nei pressi della capitale oggi hanno danneggiato due linee dell’alta tensione, lasciando senza elettricità molti dei quartieri occidentali di Kiev.

Ore 12.20 – Conte: “Nostra posizione lineare, andiamo avanti” – “Adesso c’è un’emergenza energetica, le posizioni che stiamo assumendo sono chiare, non ci lasciamo distrarre dai media e dalla stampa che dicono che abbiamo cambiato idea, la nostra posizione è lineare. Andiamo avanti”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, alla riunione plenaria dei Comitati politici e tematici del MoVimento 5 Stelle, a Roma.

Ore 12.15 – Kharkiv, regione colpita più di 200 volte in 24 ore – Le forze russe hanno colpito la regione di Kharkiv più di 200 volte con artiglieria, mortai e lanciarazzi multipli. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov su Telegram, citato da Kyiv Independent.

Ore 12.10 – Mattarella, fermare guerra, ritirare forze invasione – “La pace è sempre possibile, proprio per questo stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà all’aggressione: con l’accoglienza per i profughi, con misure economiche e finanziarie, per frenare subito, per rendere insostenibile questo ritorno alla prepotenza della guerra che, se non trovasse ostacoli non si fermerebbe. Occorre fermarla, ora, subito. Proporre dialogo e trattative, per chiudere la guerra, ritirare le forze di invasione”, ha detto oggi Mattarella, all’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Trieste.

Ore 12.05 – Mattarella, assistiamo a retrocedere della Storia – La guerra in Ucraina è “un retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato possibile in questo inizio di millennio, con vittime fra bambini e anziani, a devastazioni di città e campagne”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Trieste.

Ore 12.00 – Cremlino: colloqui in Turchia potrebbero iniziare domani – Il Cremlino ha affermato che i colloqui di pace tra Russia e Ucraina previsti in Turchia potrebbero iniziare domani. Secondo il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov è “improbabile” che i colloqui possano iniziare già oggi, come affermato dalla Turchia, poiché i membri della delegazione sono arrivati in Turchia solo oggi. Peskov ha anche detto che non sono stati fatti progressi sull’ipotesi di un incontro tra i presidenti dei due paesi, Putin e Zelensky, definito “controproducente” al momento dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Ore 11.50 – Video torture, Cremlino: “Immagini mostruose” – “Coloro che hanno partecipato a queste torture devono essere perseguiti e ritenuti responsabili delle loro azioni”, ha detto il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov, commentando il video circolato online che mostrerebbe soldati ucraini sparare alle ginocchia a presunti prigionieri russi durante un’operazione nella regione di Kharkiv. Peskov ha detto che gli inquirenti russi esamineranno il video, descrivendo le immagini come “mostruose”.

Ore 11.40 – Ambasciata Ucraina: Zelensky vuole l’Italia tra garanti sicurezza – “Il nostro presidente ha lanciato l’iniziativa U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione. Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino a Roma, Yaroslav Melnyk.

Ore 11.30 – Cremlino: nessun “risultato significativo” nei colloqui finora – “Finora non possiamo e non parleremo di progressi. Il fatto stesso che sia stato deciso di continuare i colloqui di persona è importante, ovviamente”, ha detto il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov, commentando l’incontro tra le delegazioni di Mosca e Kiev previsto oggi a Istanbul.

Ore 11.25 – Cremlino: allarmanti commenti Biden su Putin – Il Cremlino ha definito “allarmanti” i commenti del presidente americano Joe Biden sul leader russo Vladimir Putin.

Ore 11.20 – Regno Unito consegna missili anti-aerei Starstreak – Il Regno Unito per la prima volta ha consegnato alle forze armate ucraine i missili antiaerei portatili Starstreak, considerati più potenti degli americani Stinger attualmente in dotazione alle truppe di Kiev. Lo ha confermato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace. Il sistema d’arma, costruito in Gran Bretagna, ha una gittata di sette chilometri ed è dotato di un missile in grado di raggiungere una velocità di tre volte superiore a quella del suono.

Ore 11.10 – Lavrov, incontro Putin-Zelensky quando saranno chiarite questioni chiave – “Lui [Vladimir Putin] considera di fondamentale importanza che questi incontri siano ben preparati. Ora la situazione è tale e la situazione di crisi in Ucraina, il conflitto intra-ucraino, è maturato così a lungo in tutti questi anni che un numero enorme di problemi si sono accumulati, quindi incontrarsi e scambiare ‘quello che pensi, cosa penso io’ sarà solo controproducente ora”, le parole del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass. Lavrov ha dichiarato che sarà necessario tenere un incontro tra Putin e Zelensky non appena ci sarà chiarezza “sull’esito di tutte le questioni chiave per la Federazione Russa”, riporta Tass.

Ore 11.00 – Lavrov: relazioni tra Russia e Cina più forti che mai, incontro Putin-Zelensky ora “controproducente” – Le relazioni tra Russia e Cina sono “ai livelli più forti che mai”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che oggi ha accusato Stati Uniti e Nato di voler dominare la regione. Lavrov ha anche dichiarato che al momento qualsiasi incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodimir Zelensky, sarebbe “controproducente”.

Ore 10.40 – Turchia, negoziati oggi a Istanbul – I negoziatori ucraini e russi inizieranno oggi i colloqui di pace a Istanbul. Lo riporta Reuters citando un alto funzionario turco.

Ore 10.30 – Cina a Biden: dialogo unica via contro la crisi – La Cina vede “il dialogo e la negoziazione” come “l’unico modo corretto per risolvere la questione ucraina: ciò che tutte le parti devono fare urgentemente ora è alleviare la situazione, promuovere i colloqui e porre fine alla guerra, piuttosto che intensificare i conflitti”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del presidente americano Joe Biden che nel fine settimana ha detto che il presidente russo Vladimir Putin “non può continuare a restare al potere”, definendolo un “macellaio”.

Ore 10.20 – Sindaco Mariupol: catastrofe umanitaria, evacuare città –  Il sindaco di Mariupol ha detto che la città da settimane sotto l’assedio delle forze russe è sull’orlo di una catastrofe umanitaria e deve essere completamente evacuata. Secondo il sindaco Vadim Boichenko, circa 160.000 civili sono rimasti intrappolati nella città senza elettricità. Il sindaco ha dichiarato che 26 autobus non hanno potuto portare i civili fuori dalla città per la mancata autorizzazione delle forze russe. “La Federazione Russa sta giocando con noi”, ha detto, secondo quanto riporta Reuters.

Ore 10.15 – Incendio a Lutsk sotto controllo – I servizi di emergenza ucraini hanno dichiarato che un incendio scoppiato dopo un attacco russo a un deposito di carburante nella città nordoccidentale di Lutsk è adesso sotto controllo.

Ore 10.10 – Mosca, distrutti 5 aerei da guerra ucraini – Le forze russe hanno abbattuto cinque aerei da guerra ucraini in un giorno. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, secondo cui due aerei Su-24 sono stati abbattuti nella regione di Chernihiv: due nella zona di Repki e altri due nella zona di Gorodnya. Il portavoce ha aggiunto che un caccia ucraino Su-27 è stato invece abbattuto vicino a Kramators’k, nella regione di Donetsk, secondo quanto riporta Tass. Secondo Konashenkov, gli aerei e i sistemi missilistici russi hanno colpito 36 obiettivi militari ucraini nelle ultime 24 ore.

Ore 10.05 – Emirati Arabi: non è possibile sostituire il petrolio russo – Il ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti, Suhail al-Mazrouei, ha dichiarato che il petrolio russo è necessario ai mercati energetici mondiale, affermando che nessun produttore può sostituire la sua produzione. Lo riporta Reuters.

Ore 10.00 – Putin: pagamenti gas in rubli entro fine mese – Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato al governo, alla banca centrale e a Gazprom di attuare entro il 31 marzo le disposizioni che prevedono l’uso del rublo per i pagamenti delle forniture di gas ai “paesi ostili”. Lo ha riferito il Cremlino.

Ore 9.55 – Eni: Descalzi, non pagheremo gas russo in rubli – “L’Eni non pagherà il gas russo in rubli”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi in un panel a Dubai, secondo quanto riporta l’Agenzia Bloomberg. “Eni non ha rubli; i contratti prevedono il pagamento del carburante in euro e i contratti dovrebbero essere modificati per cambiare i termini”, ha poi affermato sottolineando che “l’Europa dovrebbe guardare all’Africa per più forniture di gas”.

Ore 9.50 – Kiev: oggi niente corridoi umanitari per motivi sicurezza – In Ucraina oggi non sarà aperto alcun corridoio umanitario per motivi di pubblica sicurezza. Lo ha dichiarato la vice prima ministra Irina Vereschuk su Telegram. “Avvertimento: la nostra intelligence ha riportato possibili provocazioni da parte degli occupanti sulle rotte dei corridoi umanitari. Pertanto, per motivi di pubblica sicurezza, oggi non apriamo corridoi umanitari”.

Ore 9.45 – Anche Heineken lascia la Russia – Anche Heineken ha deciso di lasciare la Russia. L’azienda olandese
produttrice di birra spiega in una nota che, “a seguito della revisione strategica delle attività in Russia”, ritiene che la propria presenza nel Paese “non sia più sostenibile né praticabile nel contesto attuale”. Heineken che si aspetta una svalutazione e altri oneri eccezionali non-cash per un totale di circa 400 milioni di euro a seguito dall’uscita dalla Russia, punta a “un trasferimento ordinato” delle proprie attività “ad un nuovo proprietario” senza, peraltro, trarne alcun profitto.

Ore 9.40 – Gazprom: regolare transito gas attraverso Ucraina per Europa – Gazprom ha dichiarato che il transito di gas verso l’Europa attraverso l’Ucraina procede regolarmente, a 109,5 milioni di metri cubi al giorno. Lo riporta Bloomberg.

Ore 9,35 – Borsa Mosca, tornano tutti i titoli: apertura in calo – La borsa di Mosca ha perso il 2,4 percento nel giorno in cui sono sono tornate le contrattazioni di tutti i titoli azionari. Lo scorso 24 marzo, la borsa aveva riaperto dopo più di tre settimane di chiusura consentendo le contrattazioni su soli 33 titoli. Rimangono ancora in vigore alcune restrizioni sull’orario delle contrattazioni per le azioni (dalle 9.50 alle 13.50, fuso orario di Mosca) e per le obbligazioni (dalle 9.30 alle 14.00) e il divieto di vendita allo scoperto.

Ore 9.30 – Kiev: Turchia tra possibili garanti sicurezza – “La Turchia è tra quei paesi che potrebbero diventare garanti della nostra sicurezza in futuro”. Lo ha detto Ihor Zhovkva, vice capo di gabinetto della presidenza ucraina, secondo quanto riporta Reuters.

Ore 9.20 – Croce Rossa non riesce ancora a raggiungere Mariupol – La Croce Rossa non è ancora in grado di far arrivare aiuti alla città di Mariupol e chiede a Russia e Ucraina di garantire un passaggio sicuro. “Le parti devono essere i garanti e avere un accordo per permettere un passaggio sicuro. Devono rendere pubblico il percorso e dare molto tempo alle persone per uscire”, ha detto alla Bbc il portavoce del Comitato Internazionale della Croce Rossa Matt Morris.

Ore 9.10 – Kiev: “Finora 143 bambini uccisi nel conflitto” – È aumentato a 143 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, rispetto ai 139 di ieri, mentre i feriti sono 216. Lo ha dichiarato la procura generale ucraina, secondo cui 216 bambini sono rimasti feriti.

Ore 9.00 – Negoziati, consigliere Kiev: “Non credo ci sarà una svolta su questioni principali” – Un consigliere del ministero dell’Interno ucraino ha raffreddato le attese per i nuovi colloqui tra Kiev e Mosca previsti nelle prossime ore in Turchia. “Non credo che ci sarà alcuna svolta sulle questioni principali”, ha detto Vadim Denysenko, secondo quanto riporta Reuters.

Ore 8.50 – Israele, primo ministro positivo a Covid dopo incontro con Blinken Il primo ministro israeliano Naftali Bennett è risultato positivo al nuovo coronavirus, dopo aver incontrato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Bennett ha incontrato Blinken ieri a Gerusalemme, a margine di un “vertice storico” con Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco.

Ore 8.40 – Guerini, rinnoviamo esercito per costruire difesa Ue – “La credibilità di un Paese e, a mio giudizio, dei suoi leader, è un capitale fondamentale sul piano delle relazioni internazionali. Probabilmente il più importante. È un concetto che va tenuto bene a mente, anche quando rischia di scontrarsi con immediati interessi politici o elettorali”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in una lettera al quotidiano La Stampa, in cui ha ribadito che l’obiettivo del 2% del Pil per le spese militari entro il 2024 è un impegno assunto con la Nato. Un impegno sottoscritto nel 2014, al vertice in Galles, dall’allora governo italiano in carica “e riaffermato da tutti i presidenti del Consiglio, nessuno escluso. Si tratta, quindi, di continuare su questa strada, con gradualità e costanza, tenendo conto dei vincoli finanziari con cui ci dobbiamo confrontare, ma mantenendo chiara la direzione di marcia che l’Italia intende percorrere se vuole confermarsi un attore credibile ed affidabile nell’ambito delle relazioni internazionali e mostrarsi consapevole delle responsabilità che derivano dallo scenario internazionale nel quale ci troviamo””, ha aggiunto.

Ore 8.30 – Kiev: respinti 5 attacchi a Donetsk e Luhansk – Nel suo ultimo rapporto operativo, l’esercito ucraino ha dichiarato che 5 attacchi russi sono stati respinti dalle forze ucraine Donetsk e Luhansk. Secondo il rapporto diffuso dal ministero della Difesa, le forze ucraine hanno distrutto due carri armati e un blindato. Secondo lo Stato maggiore ucraino, le forze ucraine continuano a impedire alle truppe russe di prendere il controllo delle principali autostrade e insediamenti nella città di Kiev. Un precedente rapporto pubblicato dal ministero della Difesa ucraino affermava che la Russia era stata costretta a ritirare le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative.

Ore 8.20 – Forze russe lasciano città dei lavoratori di Chernobyl – Le forze russe hanno lasciato Slavutych, città appena fuori dalla centrale nucleare di Chernobyl in cui risiedono i lavoratori del sito. “Hanno completato il lavoro che si erano prefissati di fare”, ha detto il sindaco Yuri Fomichev in un video pubblicato online. “Hanno perlustrato la città, oggi hanno finito di farlo e hanno lasciato la città. Non ce ne sono in città attualmente”.

Ore 8.10 – Video shock dei soldati russi colpiti alle gambe, Kiev: “Indagine immediata” – In un video iniziato a circolare online si vedono quelli che sembrano essere soldati ucraini sparare alle ginocchia a presunti prigionieri russi durante un’operazione nella regione di Kharkiv. “Il governo lo sta prendendo molto sul serio e ci sarà un’indagine immediata”, ha dichiarato il consigliere della presidenza ucraina Oleksiy Arestovych. “Siamo un esercito europeo e non prendiamo in giro nostri prigionieri. Se è accaduto davvero, si tratta di un comportamento assolutamente inaccettabile”. Secondo il capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi, però, sarebbe tutta una montatura volta a screditare l’esercito di Kiev.

Ore 8.00 – Londra, forze russe avanzano vicino Mariupol – Le forze russe hanno guadagnato terreno nei pressi della città sudorientale di Mariupol, dove stanno tentando di conquistare il porto. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo rapporto di intelligence sulla guerra in Ucraina, secondo cui nella città, sotto assedio da settimane, sono in corso pesanti combattimenti. Secondo il rapporto britannico, nelle ultime 24 ore non vi è stato “alcun cambiamento significativo” nella disposizione delle forze russe in Ucraina. Inoltre, afferma il rapporto, le forze russe continuano a riportare problemi logistici e perdita di morale.

Ore 7.50 – Kiev: “Russia ritira truppe che circondavano capitale” – Il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che la Russia è stata costretta a ritirare le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative. Lo afferma un rapporto pubblicato nelle scorse ore, secondo cui il ritiro ha “drasticamente ridotto” l’intensità dell’avanzata di Mosca. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia stia trasportando missili “Iskander” a Kalinkavichy, nel sud-est della Bielorussia.

Ore 7.40 – Scholz: “Germania valuta acquisto sistema difesa antimissile” – La Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo. Lo ha detto ieri il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Per il cancelliere tedesco inoltre la caduta di Putin “non è l’obiettivo della Nato e neppure del presidente americano”.

Ore 7.30 – Zelensky: “Pronti ad accettare status neutralità” – L’Ucraina è pronta ad accettare uno status di neutralità come parte di un accordo di pace con la Russia. Lo ha detto il presidente Volodimir Zelensky, in un’intervista con giornalisti indipendenti russi riportata dalla Cnn. “Garanzie di sicurezza e lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo. Questo è il punto più importante”, ha detto Zelensky. “Era il primo punto di principio per la Federazione Russa, per quanto ricordo. E per quanto ricordo – ha sottolineato il presidente ucraino -, hanno iniziato la guerra per questo”.

Ore 7.20 – Decine di incendi a Chernobyl: “Pericolo di inquinamento radioattivo” – “Nel contesto della sicurezza nucleare, le azioni irresponsabili e non professionali dell’esercito russo rappresentano una seria minaccia non solo per l’Ucraina ma anche per centinaia di milioni di europei”. Lo ha detto la vice prima ministra Irina Vereschuk in un lungo post su Telegram in cui ha accusato le forze di continuare a militarizzare la zona di esclusione di Chernobyl, dove secondo la commissaria per i riritti umani del parlamento ucraino, Liudmila Denisova, si sono sviluppati 31 incendi che hanno distrutto più di 10.000 ettari di foresta. “Come risultato della combustione, i radionuclidi vengono rilasciati nell’atmosfera, che il vento può trasportare su lunghe distanze, il che minaccia le radiazioni non solo in Ucraina ma anche in altri paesi europei. La perdita di controllo sulla zona di esclusione e l’impossibilità di estinguere completamente l’incendio potrebbero minacciare gli impianti di radiazione nell’area”, ha detto Vereschuk.

Ore 7.10 – Biden nega richiesta regime change in Russia – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha negato di aver chiesto un cambio di regime in Russia, quando durante una visita in Polonia aveva detto che Putin “non può rimanere al potere”.  “Signor Presidente, vuole che Putin venga rimosso? Ha chiesto un cambio di regime?” ha chiesto ieri un giornalista a Biden mentre usciva dalla messa. “No”, ha risposto il presidente statunitense, che aveva definito Putin “un macellaio” che non può governare.

Ore 7.00 – Zelensky: Ucraina sta cercando la pace “senza alcun indugio” – L’Ucraina sta cercando la pace “senza alcun indugio”. Lo ha sottolineato nel suo ultimo videomessaggio, pubblicato nelle scorse ore sui social media, il presidente ucraino Volodmir Zelensky, aggiungendo che l’obiettivo “ovvio” di Kiev è il ripristino di una vita normale per il paese.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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