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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Da domani i colloqui tra Kiev e Mosca al confine con la Bielorussia. Zelensky: “Scettico, ma proviamo”. Putin ordina l’allerta del sistema di deterrenza nucleare. L’Ue vara nuove sanzioni alla Russia

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Credit: Ansa foto

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi 27 febbraio 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Putin ha ordinato l’allerta del sistema difensivo nucleare. Si apre però lo spiraglio dei negoziati, che si terranno domani al confine con la Bielorussia. Il presidente ucraino Zelensky: “Sono scettico, ma proviamo”. I colloqui tra la Russia e l’Ucraina sarebbero già iniziati in modo informale. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato nuove gravi sanzioni contro Mosca. L’Ue chiude lo spazio aereo alla Russia e valuta lo stop alle navi. Continua l’offensiva russa in Ucraina, ma per ora la capitale ucraina resiste. All’alba truppe russe sono entrate a Kharkiv, ma l’esercito ucraino ha respinto l’attacco. Il presidente bielorusso Lukashenko minaccia: “Le sanzioni spingono Mosca verso guerra nucleare”. Di seguito, tutte le ultime notizie di oggi, domenica 27 febbraio, sulla guerra tra Ucraina e Russia.

Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta

Ore 20 – Von der Leyen: “Vogliamo l’Ucraina nell’Unione europea” – “L’Ucraina è una di noi e la vogliamo nell’Unione”, detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, parlando ai microfoni di Euronews. Von der Leyen ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino per spiegargli “le misure forti e immediate che stiamo adottando per sostenere la difesa dell’Ucraina, la sua economia e i rifugiati, nonchè le nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia”.

Ore 19.45 – Sindaco di Kiev: “La città è circondata”. Poi fa marcia indietro – Il sindaco di Kiev, Vladimir Klitchko, ha smentito sul proprio canale Telegram che la città sia circondata. Inizialmente il primo cittadino, intervistato dall’Associated Press, aveva detto che “tutte le strade sono bloccate, siamo circondati”. In serata, però, ha diffuso un messaggio in cui ha denunciato “la manipolazione e la bugia” delle informazioni contenute in un’intervista precedente.

Ore 19.30 – Draghi: “Pieno sostegno a Ue, serve massima fermezza” – “L’Italia dà il suo pieno e convinto appoggio al pacchetto di misure contro la Federazione Russa presentato oggi dalla Commissione Europea. L’aggressione dell’Ucraina è un atto barbaro e una minaccia per tutta l’Europa. L’Unione Europea deve reagire con la massima fermezza”. Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Ore 19.20 – Fonti Ue: 450 milioni per fornire armi – La Commissione europea ha proposto ai ministri degli Esteri lo stanziamento di 450 milioni di euro per finanziare l’acquisto e la fornitura di armi all’Ucraina. Lo apprende l’AGI da fonti europee. È previsto inoltre lo stanziamento di 50 milioni di euro per equipaggiamenti non letali e kit di primo soccorso.

Ore 19.15 – Ue, rischio 7 milioni di sfollati interni e 4 milioni di rifugiati – “Alla luce dell’intensità dei combattimenti in corso è difficile fare le valutazioni necessarie sulle necessità umanitarie. Quindi parliamo solo di stime. Le Nazioni unite stimano, che se l’aggressione va avanti, ci saranno 18 milioni di ucraini che saranno affetti, in termini umanitari, sia in Ucraina che nei Paesi vicini”. Lo ha dichiarato il commissario europeo per la Gestione delle emergenze, Janez Lenarcic. “L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati stima 4 milioni di rifugiati dall’Ucraina e l’Ufficio dell’Onu per il coordinamento delle questioni umanitarie stima che ci saranno più di 7 milioni di sfollati interni. In ogni caso, pur trattandosi di stime, i numeri sono grandi”, ha aggiunto.

Ore 18 – Mosca ammette “morti e feriti” tra i suoi militari – Per la prima volta il ministero della difesa di Mosca ha ammesso che l’0azione militare ha provocato “morti e feriti” anche tra le sue truppe. Non ha però specificato a quanto ammontino le vittime. “Il personale militare russo mostra coraggio ed eroismo nel corso delle missioni di combattimento di un’operazione militare speciale. Sfortunatamente, ci sono morti e feriti dei nostri compagni”, ha detto il portavoce Igor Konashenkov.

Ore 17,45 – Von der Leyen: “Prima volta che Ue finanzia acquisto di armi. Stop alle transazioni con la banca centrale russa” – “Per la prima volta in assoluto l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco. È un momento spartiacque”. Lo annuncia la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in merito allo strumento European Peace Facility con cui l’Unione finanzierà l’acquisto anche di materiale letale. “Stop alle transazioni con la banca centrale russa e congelamento dei suoi asset all’estero. Esclusione di importanti banche russe da Swift”. Lo conferma la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen in una dichiarazione in cui sottolinea che “saranno colpiti gli asset degli oligarchi russi”. “Colpiremo anche l’altro aggressore in questa guerra: il regime di Lukashenko. È complice di questo feroce attacco contro l’Ucraina”, ha aggiunto. La Ue inoltre si appresta ad oscurare alcuni dei principali canali della propaganda di Mosca in Occidente: “Con una mossa senza precedenti vieteremo la presenza in Ue della macchina mediatica del Cremlino. Russia Today e Sputnik, che sono controllate dal governo, e le testate a loro legate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin”.

Ore 17.25 – Nato: “Rafforziamo il sostegno militare all’Ucraina” – “Gli alleati della Nato stanno rafforzando il loro sostegno politico e pratico all’Ucraina mentre continua a difendersi dall’invasione su vasta scala della Russia. Migliaia di armi anticarro, centinaia di missili per la difesa aerea e migliaia di armi leggere e munizioni stanno per essere inviate in Ucraina”. Lo rende noto la Nato.

Ore 17.20 – Zelensky: “Non credo molto ai negoziati ma proviamo” – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ammesso di non credere nei negoziati. Lo ha riferito la Ria Novosti, sottolineando che il presidente ucraino ha aggiunto, “ma proviamo”.

Ore 17 – Missili lanciati dalla Bielorussia – Missili Iskander sono stati lanciati oggi dal territorio dalla regione bileorussa di Mozyr verso l’Ucraina. Lo ha rivelato un consigliere del ministro degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko, il quale ha pubblicato anche un video che mostra il lancio di un missile.

+++ Ore 16.30 – Da domani i colloqui tra Kiev e Mosca – I colloqui tra le delegazioni russa e ucraina si svolgeranno domani mattina, 28 febbraio. Lo ha detto il vice ministro dell’Interno ucraino Evgeny Yenin, secondo quanto riporta Cnn.

Ore 16.20 – “Da Putin pericolosa escalation su nucleare” – Il cambio di atteggiamento di Vladimir Putin sul nucleare costituisce “un’escalation” che rischia di sfociare in un errore di calcolo. Lo afferma un funzionario del Pentagono. “Non solo è un passo non necessario ma è uno di escalation che può rendere le cose molto più pericolose”, aggiunge. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha detto che la decisione del presidente russo Vladimir Putin di mettere in allerta le forze nucleari di deterrenza russe fa parte di un più ampio modello di escalation non provocata e di “minacce costruite” del Cremlino. “Putin sta fabbricando minacce che non esistono per giustificare un’ulteriore aggressione”, ha detto Psaki ad Abc.

+++ Ore 15.55 – Kuleba: “Esito colloqui può essere la pace, ma non sarà la resa” – “Non c’è niente di male nel parlare e se il risultato è la pace sarà la benvenuta. Ma non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo neanche un centimetro del nostro territorio. Non è questo l’obiettivo della nostra lotta”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando dei negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev, che si terranno al confine bielorusso, in conferenza stampa.

Ore 15.40 – Ue: “Ci dobbiamo preparare a milioni di rifugiati” – “Non c’è ancora una stima di quanti rifugiati Ucraina potrebbe arrivare in Ue ma credo che ci dobbiamo preparare per milioni”. Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, al suo arrivo al Consiglio straordinario affari interni sull’Ucraina.

Ore 15,25 – Kiev: “Obiettivi strategici di Putin falliti, resistiamo” – “Vladimir Putin non è riuscito a raggiungere nessun obiettivo strategico in tre giorni e mezzo di guerra. Voleva un’operazione lampo ma tutte le forze ucraine hanno resistito e continuano a resistere. Nessuna grande città è in mano dei russi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, in conferenza stampa.

Ore 15.20 – Johansson: “300mila ucraini entrati nella Ue fino ad ora” – “Finora almeno 300 mila ucraini sono entrati nei territori dell’Ue”. Lo ha annunciato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, al suo arrivo al Consiglio straordinario affari interni sull’Ucraina. “Sono orgogliosa di come i cittadini ai confini europei stiano mostrando solidarietà concreta con gli ucraini in fuga da questa terribile guerra”, ha aggiunto. “Oggi annunceremo una piattaforma di solidarietà per sostenere i rifugiati ucraini e sostenere gli Stati membri più interessati dagli arrivi attuali. Fornirà sostegno dalle nostre agenzie dalla Commissione verso i Paesi che ora stanno facendo molto, ma servirà anche per prepararsi a tante altre persone che arriveranno nei prossimi giorni”.

Ore 15.10 – Algeria, pronti a fornire più gas a Europa attraverso Italia – Il colosso pubblico algerino degli idrocarburi Sonatrach è pronto a fornire più gas all’Europa, in caso di calo delle esportazioni russe, in particolare attraverso il gasdotto Transmed che collega l’Algeria all’Italia. Lo ha annunciato l’ad, Toufik Hakkaha. Sonatrach, ha detto l’ad al quotidiano Liberté, è “un fornitore affidabile di gas per il mercato europeo ed è pronto a supportare i suoi partner a lungo termine in caso di situazioni difficili”.

Ore 14.40 – Il bilancio dell’Onu – Almeno 64 civili sono stati uccisi da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e oltre 170 sono rimasti feriti, secondo un bilancio dell’Onu. In totale sono state colpite 240 persone, 64 delle quali sono morte, secondo l’Onu, inoltre i danni alle infrastrutture civili hanno privato centinaia di migliaia di persone dell’accesso all’elettricità o all’acqua. Centinaia di case, prosegue l’Onu, sono state danneggiate o distrutte, mentre ponti e strade danneggiati dai bombardamenti hanno lasciato alcune comunità tagliate fuori dai mercati. Ieri il governo ucraino aveva parlato di 198 vittime.

+++ Ore 14.39 – Anche l’Ucraina conferma i negoziati: “Incontreremo i russi senza precondizioni” – Anche da parte ucraina arriva la conferma dei negoziati con la Russia. I contatti, ha spiegato l’ufficio del presidente Zelensky, si svolgeranno al confine con la Bielorussia. “Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat”. Lo afferma in un messaggio su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, confermando l’incontro negoziale con la Russia. Durante la conversazione telefonica con il presidente bielorusso, “Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”, ha concluso Zelensky.

+++ Ore 14 – Putin ordina l’allerta del sistema difensivo nucleare russo – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza nucleare dopo le dichiarazioni aggressive dei paesi Nato. Lo riferisce la Ria Novosti. “I Paesi occidentali non solo stanno prendendo azioni economiche non amichevoli contro il nostro Paese, ma i leader dei principali Paesi della Nato stanno facendo dichiarazioni aggressive sul nostro Paese”, ha dichiarato Putin, ordinando lo stato di massima allerta per le forze di deterrenza nucleare. Gli ordini del presidente russo — secondo quanto riferito dalla Associated Press – aumentano la minaccia che le tensioni con l’Occidente dopo l’invasione russa dell’Ucraina potrebbero portare all’utilizzo degli armamenti atomici.

+++ Ore 13.45 – Mosca: “Kiev ha accettato negoziati a Gomel” – Una delegazione ucraina è partita per Gomel, nel sud della Bielorussia, per negoziati con Mosca. Lo ha detto il consigliere di Vladimir Putin e capo della delegazione russa Vladimir Medinsky. L’annuncio è arrivato dopo la notizia della telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. Kiev per il momento non conferma. Si tratterebbe di una svolta improvvisa nello scenario del conflitto. Fino a poco fa, infatti, di fronte a un’offerta russa di colloqui “in Bielorussia”, l’Ucraina aveva replicato di essere pronta al dialogo ma non nel territorio di un Paese strettamente legato alla Russia e da cui sono partite truppe russe con l’obiettivo di colpire Kiev. “Noi siamo pronti e aspettiamo”, ha detto Dmitri Peskov, portavoce di Putin. Il consigliere presidenziale e capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, citato dalle agenzie russe, ha detto che la delegazione di Mosca ha lasciato Minsk per dirigersi a Gomel.

Ore 13.25 – Lukashenko: “Minsk ospiterà armi nucleari se lo farà anche la Polonia” – “Minsk inviterà Mosca a schierare armi nucleari in Bielorussia se gli Stati Uniti o la Francia le schiereranno in Polonia o in Lituania”: lo ha detto oggi il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, riferendo di una conversazione su questo tema avuta ieri con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo riporta la Tass.

+++ Ore 13.25 – Lukashenko: “Sanzioni spingono Mosca verso guerra nucleare” – Le sanzioni contro la Russia sono “peggio di una guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale”: lo ha detto oggi il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo quanto riporta la Tass. “In una situazione come questa dovremmo essere consapevoli che ci sono tali sanzioni. Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. È peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. Dovremmo essere molto riservati e stare alla larga da essa. Perché la guerra nucleare è la fine di tutto”.

Ore 13.13 – Telefonata tra Zelensky e Lukashenko – “Ho parlato con il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che non ha rilasciato dettagli sulla conversazione. La Bielorussia — come spiegato poco fa — era stata indicata da Mosca come sede di possibili negoziati tra Ucraina e Russia; Kiev aveva però rifiutato spiegando di ritenere impossibile negoziare in un Paese da cui è partito uno degli assalti contro il territorio ucraino da parte di truppe russe.

Ore 13 – Esercito ucraino: “Abbiamo ripreso Kharkiv” – Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv, la seconda città del Paese, dove stamattina erano penetrate le truppe dell’esercito russo ingaggiando una battaglia strada per strada. Lo riferisce il governatore della città.

+++ Ore 12.50 – L’Ue chiude lo spazio aereo, si valuta stop anche per navi – Prevista, per questo pomeriggio, l’intesa a livello Ue sul blocco di tutte le compagnie aree russe dallo spazio aereo comunitario. Lo spiega un alto funzionario europeo in vista del Consiglio Affari Esteri di oggi. La maggioranza dei Paesi ha già chiuso, in queste ore, lo spazio aereo alla Russia ma la misura rientrerà nel terzo pacchetto di misure che Bruxelles mette in campo e che comprende anche l’esclusione selettiva da Swift e il congelamento degli asset in valuta straniera della Banca centrale russa. In un successivo pacchetto, spiega la stessa fonte, l’Ue potrebbe procedere al blocco anche dello spazio marittimo per Mosca

Ore 12,25 – Ucraina: “Anche la Bielorussia pronta ad attaccarci” – “Secondo i media bielorussi, forze armate bielorusse si imbarcano su aerei per un’operazione militare speciale in Ucraina. Stanno preparando un assalto aereo. Ciò significa che la Bielorussia ha dato l’inizio all’invasione dell’Ucraina. Luoghi di atterraggio sono: direzione Kyiv e Zhytomyr”, ha scritto su Twitter l’ambasciata ucraina a Roma.

+++ Ore 12.20 – Anche l’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia – Lo riferisce Palazzo Chigi.

Ore 12.15 – La risposta di Kiev all’ultimatum: “Inaccettabile” – “La Russia sta cercando di mettere l’Ucraina in condizioni di ultimatum inaccettabili, che abbiamo rifiutato categoricamente molto tempo fa”: lo ha detto oggi il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podoliak, riferendosi a eventuali negoziati con la Russia per porre fine alla guerra. Lo riporta Interfax. L’Ucraina, ha sottolineato, può accettare “un formato concordato (per i colloqui, ndr), una sede concordata, un contenuto reale e un risultato equo”, ma solo se la Russia interromperà le manipolazioni su questi colloqui.

Ore 12 – Zelensky: “Porteremo la Russia alla corte dell’Aja” – L’Ucraina porterà la Russia alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

+++ Ore 11.50 – Ultimatum di Mosca sui negoziati – I rappresentanti della Russia aspetteranno la risposta dell’Ucraina per un incontro e trattative a Gomel fino alle 15 ora locale, le 13 in Italia. Lo ha detto alla stampa il ​​capo della delegazione russa a Gomel, l’aiutante presidenziale Vladimir Medinsky. “Proponiamo con calma quanto segue: fino alle 15 continuiamo ad essere qui e aspettiamo la risposta della parte ucraina a conferma della propria decisione di avviare trattative a Gomel. Non appena riceveremo questa conferma, incontreremo i nostri colleghi nelle trattative. Siamo a favore della pace”, ha detto Medinsky. “In caso di rifiuto di negoziare, tutta la responsabilità dello spargimento di sangue sarà dalla parte ucraina”, ha concluso, come riporta Ria Novosti.

Ore 11.35 – Scholz: “Inconcepibile una guerra in Europa, il mondo non sarà più come prima” – È “inconcepibile una guerra in Europa”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz riferendo in Parlamento sul conflitto in Ucraina dicendo che “dopo questo il mondo non sarà più come prima”. “Questo significa che dobbiamo essere forti. Difenderemo la nostra libertà”, ha aggiunto.

Ore 11.09 – Il portavoce di Zelensky: “Niente trattativa, i russi chiedono di deporre le armi” – In un post su Facebook, il portavoce del presidente dell’Ucraina Zelensky, Sergey Nikiforov, spiega che a Gomel, in Bielorussia, dove si trova già una delegazione russa ufficialmente in attesa di trattare, “non ci saranno rappresentanti dell’Ucraina. Del tema si è discusso. Ma all’ultimo momento, i negoziatori russi hanno chiesto che l’esercito ucraino deponga le armi. Richiesta subito rifiutata. Pertanto le loro dichiarazioni e decisioni di oggi sono solo dimostrative, si tratta solo di una pressione informativa e un tentativo di tradurre in Ucraina le responsabilità di una violazione”.

Ore 10.50 – Putin pronto a scatenare la guerra totale – L’Ucraina per ora resiste e non cede alla proposta di negoziati da tenersi in Bielorussia, Paese che appoggia la Russia e dal quale sono partiti gli attacchi di Mosca. Il leader del Cremlino ha ordinato “un’offensiva a tutto campo”, ed è pronto a cambiare strategia, andando a colpire duramente le città. Questa notte il cielo di Kiev è stato illuminato dalle continue esplosioni, mentre in mattinata le truppe russe sono entrate nella seconda città del Paese, Kharkiv: si combatte strada per strada. Inoltre il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe hanno accerchiato altre due grandi città del sud dell’Ucraina, Kherson e Berdiansk.

Ore 10.48 – Lukashenko: “Accettate l’offerta di Mosca” – Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha lanciato un appello a Kiev ad accettare l’offerta russa di un negoziato per la sopravvivenza dello Stato ucraino. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. Il Cremlino ha proposto all’Ucraina un negoziato in Bielorussia, nella città di Gomel, ma il presidente Volodymyr Zelensky ha respinto l’offerta, spiegando che non va bene la Bielorussia come luogo, perchè da lì “vengono lanciati missili” contro l’Ucraina.

+++ Ore 9.50 – Erdogan si propone per la mediazione – Il capo della comunicazione della presidenza turca, Fahrettin Altun, ha dichiarato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto una mediazione a Russia e Ucraina per porre le basi per un cessate il fuoco. Altun ha aggiunto che “la Turchia sta facendo tutto il possibile per giungere a una fine del conflitto in corso” e chiesto alle parti coinvolte di “giungere a una posizione comune” che permetta di mediare. Nelle ultime ore si è fatta avanti la possibilità che Istanbul ospiti un vertice tra Russia e Ucraina che favorisca una mediazione e giunga a un cessate il fuoco.

Ore 9.25 – L’appello di Zelensky: “Cittadini stranieri venite qui a combattere con noi” – Il presidente dell’Ucraina VolodymyrZe lenskiy ha chiesto oggi ai cittadini stranieri di tutto il mondo di unirsi alla guerra contro la Russia: è quanto emerge da una dichiarazione del governo pubblicata sul sito web della presidenza. Lo riporta il Guardian. “Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy si rivolge a tutti i cittadini del mondo, amici dell’Ucraina, pace e democrazia. Chiunque voglia unirsi alla difesa dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo può venire e combattere fianco a fianco con gli ucraini contro i russi criminali di guerra”, recita il comunicato.

Ore 9.20 – Zelensky: “La notte è stata dura, la Russia sta compiendo un genocidio” – In un nuovo messaggio sui social, il presidente ucraino Zelensky ha detto che la notte appena trascorsa è stata “dura”: “Ancora sparatorie, ancora bombardamenti di quartieri abitati, infrastrutture civili. Non c’è nulla oggi che l’occupante non consideri un obiettivo legittimo, stanno compiendo un genocidio. Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili”, che sono stati “colpiti dalle prime ore dell’invasione. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case”.

Ore 8.40 – Cremlino: “Negoziamo”. Zelensky: “Si tratti, ma non in Bielorussia” – La Russia è pronta a negoziare. È quanto ha riferito un portavoce del Cremlino dicendo che una delegazione russa è già arrivata in Bielorussia per “iniziare i colloqui” con gli ucraini. La delegazione russa, ha spiegato il Cremlino, comprende tra gli altri rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa. Anche il presidente ucraino Zelensky apre all’ipotesi di negoziato ma dice no ad una trattativa condotta su suolo bielorusso. Zelenky avrebbe indicato come possibili luoghi per i negoziati Varsavia, Budapest o Istanbul.  I negoziati  “avrebbero potuto svolgersi” a Minsk se Mosca non ci avesse attaccato dalla Bielorussia, ha detto.

Ore 8.25 – Ucraina, Zelensky: “Creata Legione stranieri, arruolatevi” – L’Ucraina sta creando una Legione straniera per arruolare i volontari provenienti dall’estero. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Questa sarà la prova del vostro sostegno al nostro Paese”, ha affermato Zelensky.

Ore 7.25 – Mosca: accerchiate Kherson e Berdiansk – Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe hanno accerchiato due grandi città del sud dell’Ucraina, Kherson e Berdiansk, che hanno rispettivamente 290 mila e 110 mila abitanti.

Ore 7 – Le truppe russe sono entrate a Kharkiv. Colpito un gasdotto – È stato distrutto il gasdotto di Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, bombardato nella notte dalla Russia. La struttura, considerata strategica per la fornitura del gas in un’ampia zona del Paese, è stata colpita ripetutamente. Le truppe russe sono entrate in città, dove si combatte strada per strada.

Ore 6.10 – Allarme fumi tossici dopo il bombardamento del deposito petrolifero di Vasylkiv – A seguito del bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e invitato i residenti, per lo più già al riparto nei rifugi, a chiudere le finestre. Lo riferiscono i media ucraini.

Ore 4.45 – Kiev, distrutto convoglio forze cecene – L’esercito ucraino ha distrutto un convoglio delle forze speciali cecene, chiamato «Kadyrovites» dal nome del leader ceceno Ramzan Kadyrov, a Hostomel, a circa 40 km da Kiev. Lo riferiscono i media locali, citando la conferma dell’ufficio di presidenza.

Ore 03.25 – Colpito sito smaltimento rifiuti nucleari a Kiev – Le forze russe hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria.

Ore 3.15 – Colpito palazzo a Kharkiv – Una palazzo di nove piani a Kharkiv è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Lo riferisce il servizio statale di emergenza ucraino, ripreso dai media ucraini. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito.

Ore 1.35 – Trump loda Zelensky: “È un uomo coraggioso”. Putin è “intelligente” – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è un “uomo coraggioso”. Lo afferma l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul palco della conferenza dei conservatori, soffermandosi sulla telefonata con Zelensky al centro del suo primo impeachment. Vladimir Putin ha deciso la sua “spietata invasione” dopo aver visto il ritiro dall’Afghanistan: “Putin è smart”, intelligente, e i “nostri leader sono stupidi”, ha aggiunto Trump. “Per me sarebbe stato facile mettere fine a quello che sta accadendo, a questa farsa”.

Ore 1.30 – Esploso un gasdotto a Kharkiv – Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell’esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.

Ore 00.01 – Von der Leyen annuncia pesanti sanzioni contro la Russia – “Putin si è imbarcato su un cammino per distruggere l’Ucraina ma quello che sta facendo è distruggere il futuro del suo stesso Paese”. Questo il duro giudizio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha annunciato pesanti sanzioni contro la Russia. “In primo luogo, ci impegniamo a garantire che un certo numero di banche russe venga rimosso da Swift. Impedirà loro di operare in tutto il mondo e bloccherà efficacemente le esportazioni e le importazioni russe”. E poi: “In secondo luogo, paralizzeremo le attività della banca centrale russa. Questo bloccherà le sue transazioni. E renderà impossibile per la Banca Centrale liquidare i suoi beni”. L’accordo è stato raggiunto dall’Unione europea in accordo con gli Stati Uniti.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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