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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Ancora bombe nella notte sulle città. Intelligence Usa, rischio nucleare da Russia se la guerra si prolunga. Putin: “Attueremo tutti i piani”. Xi a Biden: “Non possiamo arrivare a scontro”

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credit: ansa foto

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 18 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Ventitreesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. Continuano senza sosta gli attacchi russi sui vari fronti aperti dall’esercito di Mosca. A Kiev la situazione è sempre più drammatica, ma gli ucraini non si arrendono e si preparano a fronteggiare eventuali assalti delle truppe di terra. A Mariupol è ancora incerto il bilancio del bombardamento russo sul Teatro filodrammatico usato dai civili come rifugio. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avverte il suo omologo cinese Xi Jinping che dovrà affrontare “costi” se Pechino salverà Putin dalle sanzioni occidentali stabilite per punire l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 20,23 – Russia: “Il Consiglio d’Europa è uno strumento russofobo al servizio degli occidentali” – La Russia ha accusato il Consiglio d’Europa, che l’ha esclusa, di essere uno strumento “russofobo” al servizio degli occidentali. “Per l’attività russofoba degli occidentali, questa organizzazione ha perso la sua ragione d’essere”, si legge in una nota della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Il Consiglio d’Europa “è stato trasformato in uno strumento che obbedisce all’Unione Europea, alla Nato e ai loro satelliti”, aggiunge Zakharova. La Russia è stata ufficialmente espulsa dall’organizzazione per l’attacco all’Ucraina.

Ore 20,10 – Mosca, incolumità per chi si arrende a Mariupol – La Russia è pronta a consentire alle forze ucraine di lasciare Mariupol. Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax. “Garantiremo l’incolumità a chi depone le armi forniremo corridoi umanitari per il loro trasferimento nelle aree controllate da Kiev”, ha detto.

Ore 19,55 – Biden a Xi, conseguenze se aiutate Putin – Il presidente americano, Joe Biden, ha messo in guardia l’omologo cinese, Xi Jinping, avvertendo che ci saranno “implicazioni e conseguenze” in caso Pechino aiuti Mosca, impegnata nell’invasione in Ucraina. Lo ha riferito la Casa Bianca in una nota, alla luce della telefonata tra i due leader. L’amministrazione Usa ha insistito “sull’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione per gestire la competizione tra i nostri due paesi”.

Ore 19,54 – Biden a Xi: “Nessun cambiamento su Taiwan” – Nella sua telefonata al presidente cinese Xi Jinping, Joe Biden ha ribadito che “la politica Usa su Taiwan non è cambiata e ha sottolineato che gli Stati Uniti continueranno ad opporsi ad qualsiasi cambiamento dello status quo”.

Ore 19,50 – Teatro Mariupol, “1.300 negli scantinati”. Non ci sarebbero morti – Non ha causato morti ma un ferito grave il bombardamento del teatro di Mariupol condotto mercoledì dalle truppe russe. Lo ha riferito l’amministrazione comunale della stessa città ucraina sul suo canale Telegram, riportando il primo bilancio sul raid. “La pulizia dei detriti continua nella misura del possibile e le informazioni sulle vittime saranno completate”, hanno affermato le autorità locali, ribadendo che al momento dell’attacco nell’edificio si nascondevano “fino a mille persone”, principalmente “donne, bambini e anziani”. Negli scantinati ci sono ancora più di 1.300 persone, ha reso noto in giornata Lyudmila Denisova, commissario per i diritti umani in Ucraina.

Ore 19,25 – Johnson: “Sono sempre più convinto che Putin fallirà” – Il premier britannico Boris Johnson si è detto “più convinto che mai” che l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin fallirà. Il primo ministro è intervenuto oggi al congresso dei Conservatori scozzesi ad Aberdeen (centro petrolifero del Regno Unito), sottolineando che il presidente russo “nella sua catastrofica avventura ha fatalmente sottovalutato l’eroismo e la determinazione degli ucraini a combattere” e anche l’unità dell’Occidente nella sua ferma risposta a Mosca. Johnson ha ricordato la solidarietà mostrata dai britannici pronti ad accogliere i rifugiati in arrivo dal Paese dell’est Europa col progamma Homes for Ukraine avviato dal governo.

Ore 19,22 – Mosca, a oggi distrutti 184 droni, 1.412 carri armati – Dall’inizio dell’attacco all’Ucraina, il 24 febbraio scorso, le forze russe hanno distrutto 184 droni, 1.412 carri armati e altri veicoli militari del nemico. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “Dall’inizio dell’operazione speciale – ha affermato in un briefing – sono stati distrutti 184 droni, 1.412 carri armati e altri veicoli da combattimento, 142 sistemi lanciarazzi, 542 sistemi di artiglieria e mortai e 1.211 pezzi di materiale militare speciale”, ha detto Konashenkov.

Ore 19,20 – Sindaco Mariupol: combattimenti giunti in centro – I combattimenti hanno raggiunto il centro di Mariupol, da giorni nel mirino delle forze russe, le quali hanno annunciato di aver “stretto la presa” intorno alla città nel sud-est dell’Ucraina. Lo ha riferito alla Bbc il sindaco, Vadym Boichenko, precisando che i militari di Mosca sono “molto attivi oggi, la battaglia con carri armati e mitragliatrici continua. Tutti sono nascosti nei bunker”. Per il primo cittadino, oltre l’80% degli edifici residenziali è danneggiato o distrutto: “non c’è più centro città, non c’è un pezzo di terra qualsiasi che non rechi i segni della guerra”, ha sottolineato.

Ore 19,03 – Ucraina: von der Leyen, parere su adesione in mesi non anni – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che il parere richiesto sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue sarà pubblicato tra pochi mesi, e non tra diversi anni come è consuetudine in un processo di adesione. “L’obiettivo è procedere rapidamente, emettere quel parere in pochi mesi e fare tutto il possibile per sostenere l’Ucraina in questo processo che è iniziato”, ha detto Von der Leyen in un’intervista al canale France 24, in cui ha insistito sulla situazione “assolutamente straordinaria” del trattamento della domanda dell’Ucraina. “Molte cose sono state fatte negli ultimi anni che ci hanno permesso di avvicinarci all’Ucraina”, ha ribadito von der Leyen.

Ore 18,36 – A Zaporizhia compare una lapide di Putin – Una lapide di Putin è comparsa a Zaporizhia, al bordo della strada, piantata sopra a una distesa di sassolini dei colori della bandiera Ucraina. A postare le foto è Ukrinform. La data della “morte” del presidente russo è il 24 febbraio, giorno in cui è iniziata la guerra. “Il crollo della sua carriera politica come leader è arrivato il 24 – ha detto il capo dell’azienda che ha installato la lapide – quando la Russia ha attaccato l’intera Ucraina. Prima di allora, tutti avevano paura di lui e dopo il 24 è diventato un bastardo. Fisicamente è vivo ma è morto come un leader politico, il mondo lo vuole morto”.

Ore 18,35 – Mosca conferma: colpita fabbrica aerei a Leopoli – Il ministero russo della Difesa fa sapere che l’attacco di oggi all’alba a Leopoli è stato sferrato contro una fabbrica di aerei e che si è trattato di un “attacco ad alta precisione”. Lo riferisce Interfax. Il ministero ha inoltre precisato che l’attacco ha distrutto un parcheggio della fabbrica dove sostavano velivoli da combattimento.

Ore 18,25 – Putin a Macron: “La responsabilità della guerra è dell’Ucraina” – Il presidente russo Vladimir Putin ha “di nuovo rigettato sull’Ucraina la responsabilità della guerra” durante la telefonata di oggi con il presidente Emmanuel Macron. Secondo l’Eliseo, Macron ha chiesto a Putin “misure concrete e verificabili della fine dell’assedio a Mariupol, di un accesso umanitario e di un cessate-il-fuoco immediato”.

Ore 18,20 – Macron a Putin: estrema preoccupazione per Mariupol – Nella telefonata di oggi con Vladimir Putin, durata un’ora e 10 minuti, il presidente francese Emmanuel Macron “è tornato sul l’aggravarsi della situazione in Ucraina, i continui bombardamenti contro civili e il mancato rispetto del diritto umanitario, mentre i negoziati fra le delegazioni russa e ucraina non hanno per il momento registrato passi avanti”. Lo rende noto l’Eliseo dopo il colloquio telefonico di oggi. Macron, dicono ancora le fonti della Presidenza francese, ha espresso a Putin “la sua estrema preoccupazione per Mariupol, e ha di nuovo chiesto con fermezza il rispetto immediato di un cessate il fuoco”.

Ore 18,10 – Putin a Macron, i crimini di guerra sono degli ucraini – Il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo francese, Emmanuel Macron, hanno avuto un nuovo colloquio telefonico sull’Ucraina. I due leader, riferisce il Cremlino, hanno fatto il punto sui negoziati tra Mosca e Kiev. Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato nel colloquio telefonico con il leader francese Emmanuel Macron che a commettere “crimini di guerra” sono “le truppe e i nazionalisti” ucraini. Lo riferisce la Tass.

Ore 17,55 – Onu: 6,5 milioni di sfollati in Ucraina a causa della guerra – L’agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni stima che quasi 6,5 milioni di persone siano state sfollate all’interno dell’Ucraina, oltre ai 3,2 milioni di rifugiati che sono già fuggiti dal Paese

Ore 17,45 – Ucraina, la Polonia raddoppia le forze armate – Il presidente polacco Andrzej Duda ha firmato la legge ‘sulla difesa della patria’ che prevede di raddoppiare il numero delle forze armate del Paese a 300mila e di aumentare la spesa per la difesa al 3% del Pil nel 2023. Lo riporta Ukrinform. Jaroslav Kaczynski, vice primo ministro per gli Affari della Sicurezza e leader del Partito per la legge e la giustizia (PiS) ha affermato che la legge ha creato le basi per costruire un esercito polacco in grado di respingere aggressioni.

Ore 17,42 – Media: presto Russia bloccherà anche YouTube – Roskomnadzor, il regolatore russo delle telecomunicazioni, potrebbe bloccare YouTube nei prossimi giorni. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, citando una fonte vicina a Roskomnadzor. “Molto probabilmente, entro la fine della prossima settimana, YouTube sarà già bloccato”, sostiene la fonte, secondo cui YouTube – di proprietà di Google – avrebbe già dovuto essere bloccato nei giorni scorsi ma le misure contro Meta – col blocco di Instagram, hanno imposto un posticipo “per non introdurre tutto in una volta”.

Ore 17,3o – India, da Russia 5 milioni barili greggio scontato: gesto politico – Secondo fonti governative indiane, le compagnie pubbliche Indian Oil Corporation e Hindustan Petroleum Corporation hanno prenotato 5 milioni di barili di petrolio di produzione russa a un prezzo imbattibile di circa 25 dollari l’uno, facendo scattare critiche e avvertimenti dai Paesi occidentali, Usa in primis. Un acquisto considerato una vero affare dall’esecutivo del premier nazionalista Narendra Modi, a maggior ragione nel contesto di rincaro dei prezzi dei carburanti, causa di un forte malcontento della popolazione già da diversi mesi. A seguito delle sanzioni del blocco occidentale, Mosca fatica a trovare acquirenti e sta abbassando i prezzi di vendita delle sue materie prime. Così, da inizio marzo, l’India ha già comprato 360 mila barili di petrolio russo, quattro volte di più rispetto allo stesso periodo nel 2021. Ma, oltre a essere un’opportunità economica, con un risparmio della spesa pubblica e nella bilancia commerciale dell’India, l’acquisto di petrolio russo è da considerare un gesto politico, sulla scia dell’astensione del gigante asiatico all’Onu al voto sulle risoluzioni di condanna dell’invasione russa e della mancata adesione alle dure sanzioni adottate dall’Occidente.

Ore 17,29 – Xi a Biden: “Usa hanno giudicato male nostre intenzioni” – La Cina accusa gli Stati Uniti di avere “giudicato male e interpretato male” le intenzioni strategiche di Pechino. Lo ha detto il presidente cinese, Xi Jinping, nel corso del colloquio in videoconferenza con il presidente Usa, Joe Biden. “L’attuale situazione nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti è direttamente dovuta al fatto che alcune persone negli Stati Uniti non hanno messo in atto l’importante consenso raggiunto da noi due”, ha detto Xi a Biden come riporta l’agenzia cinese Xinhua. “Gli Stati Uniti”, ha proseguito Xi, “hanno interpretato male e giudicato male le intenzioni strategiche della Cina”.

Ore 17,23 – Xi a Biden: Usa e Nato dialoghino con Russia – Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato tutte le parti coinvolte nella crisi in Ucraina “a sostenere congiuntamente il dialogo e il negoziato tra Russia e Ucraina e trattare i risultati e la pace”. Lo riferisce l’agenzia Xinhua in merito al colloquio avuto da Xi con il suo omologo americano Joe Biden. “Gli Stati Uniti e la Nato dovrebbero anche condurre un dialogo con la Russia per risolvere il nodo cruciale della crisi ucraina e risolvere i problemi della sicurezza sia della Russia che dell’Ucraina”, ha aggiunto Xi.

Ore 17.22 – Kiev, guerra finirà in 2-3 settimane, russi verso sconfitta – La fase attiva della guerra dovrebbe concludersi in 2-3 settimane. Lo ha scritto sul suo canale Telegram il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino Oleksiy Arestovych. “La fase attiva è quasi terminata vicino a Kiev, Kharkiv, Sumy e Chernihiv. Anche se (i russi, ndr) dovessero aggiungere alcune riserve da qualche parte, provare ad andare all’offensiva, finirà comunque con la loro sconfitta. La fine è qui, hanno perso strategicamente, perdono e rapidamente. Penso che a metà aprile, alla fine di aprile, i residenti di Kiev che se ne sono andati potranno tornare a casa”.

Ore 17,20 – Ucraina: Zelensky, centinaia sotto macerie teatro Mariupol – “Centinaia di persone sono ancora sotto le macerie del teatro di Mariupol”. Lo ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo video messaggio, in cui promette che i russi pagheranno per “migliaia di cuori il cui battito è stato fermato da questa guerra”. Zelensky ha accusato le forze russe di “fare di tutto per evitare” che gli aiuti umanitari entrino nella città assediata di Mariupol. “Nonostante i bombardamenti, nonostante tutte le difficoltà, continueremo le operazioni di soccorso”, ha garantito il presidente.

Ore 17,00 – Mosca, incontro Putin-Zelensky solo dopo accordo – La Russia ha ribadito che si potrà parlare di un possibile incontro tra i presidenti Putin e Vladimir Zelensky solo dopo l’approvazione del testo dell’accordo tra Mosca e Kiev. Lo ha affermato il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, citato dalla Ria Novosti. “Dirò solo che prima di parlare dell’incontro tra i leader, è necessario che i negoziatori preparino e concordino il testo del trattato, che secondo le nostre proposte, dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri. Poi il trattato sarà approvato dai governi e solo dopo avrà senso parlare di un vertice dei capi di stato”, ha spiegato Medinsky.

Ore 16,50 – Bbc: colpite caserme esercito ucraino a Mykolaiv, 45 morti – Missili russi hanno colpito due caserme dell’esercito ucraino nella città meridionale di Mykolaiv, causando almeno 45 morti. Lo riferisce la Bbc.

Ore 16,48 – Mosca, con Kiev posizioni molto vicine su neutralità Ucraina – Le posizioni negoziali di Mosca e Kiev sullo status neutrale dell’Ucraina e il suo mancato ingresso nella Nato sono molto vicine. Lo ha detto ai giornalisti il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. “Il tema dello status neutrale e della non adesione dell’Ucraina alla Nato è uno dei punti chiave dei colloqui, questo è il punto su cui le posizioni delle due parti si sono avvicinate il più possibile”, ha spiegato Medinsky.

Ore 16,45 – Di Maio: “Troppo tempo per accordo, tregua subito” – “Stiamo lavorando con la comunità internazionale per fare pressioni su Putin per fermare la guerra”, se aspettiamo che si raggiungano “accordi di pace ci vorrà troppo tempo, possiamo lavorare solo ad un cessate il fuoco per garantire l’evacuazione dei civili e i corridoi umanitari, senza i corridoi umanitari condanniamo a morte i civili ucraini”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Sky Tg24.

Ore 16,42 – Tv ucraina, una nostra giornalista è nelle mani dei russi – L’emittente televisiva ucraina sul web Hromadske ha denunciato che una sua giornalista, Victoria Roshchyna, è “tenuta prigioniera” dai servizi russi. “Lavorava sul campo nell’est e nel sud dell’Ucraina dall’inizio della guerra, ma dal 12 marzo non riusciamo a contattarla”, si legge sul profilo Twitter della tv. “In base ad alcune testimonianze, in quel momento la giornalista si trovava a Berdiansk (80 km da Mariupol), temporaneamente occupata. Il 16 marzo abbiamo appreso che il giorno prima, Victoria Roshchyna era stata arrestata dall’FSB russo. Attualmente, non sappiamo dove sia”.

Ore 16,36 – Consigliere Zelensky: “Abbattuti quattro aerei e due elicotteri” – “Le forze aeree ucraine hanno abbattuto 4 aerei, 2 elicotteri, 3 missili da crociera e un aereo senza pilota”. Ad affermarlo è Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, Volodymyr Zelensky nel corso di un briefing facendo il punto sulla situazione. “L’aeroporto di Chornobaivka nella regione di Kherson che i russi utilizzano come punto di comando e stazionamento aerei – sottolinea Arestovych – è stato di nuovo attaccato dalle forze armate”. In base ai dati preliminari, aggiunge, “il comandante dell’8 armata sarebbe stato ucciso”.

Ore 16,25 – Usa-Francia-Gb: “Russia usa Onu per disinformare” – I sei Paesi occidentali membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno denunciato l’utilizzo dell’Organizzazione da parte di Mosca per diffondere la “disinformazione” e la  “propaganda”. In una dichiarazione letta dall’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, si legge che la riunione chiesta dalla Russia sulle armi biologiche presenti in Ucraina “e le sue menzogne sono concepite con un unico scopo: sviare la responsabilità della Russia in questa guerra e nella catastrofe umanitaria che ha provocato”. Alla lettura della dichiarazione erano presenti anche i rappresentanti di Francia, Norvegia, Albania, Irlanda e Regno Unito.

Ore 15,42 – Xi a Biden, crisi ucraina qualcosa che non vogliamo vedere – Il presidente cinese, Xi Jinping, auspica che Cina e Stati Uniti portino le relazioni tra i due Paesi “sulla strada giusta” e compiano sforzi per la pace. Lo ha dichiarato nel corso del colloquio in videoconferenza il presidente Usa, Joe Biden. In quanto membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e maggiori economie mondiali, ha detto Xi, citato dal Quotidiano del Popolo, organo di stampa del Partito Comunista Cinese, “non solo dobbiamo guidare lo sviluppo delle relazioni Cina-Usa sulla strada giusta, ma dobbiamo assumerci le nostre dovute responsabilità internazionali e compiere sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo”. “La crisi ucraina è qualcosa che non vogliamo vedere – ha detto Xi -. La situazione in Ucraina ha dimostrato ancora una volta che le nazioni non possono impegnarsi in scontri militari” per risolvere le loro controversie. La telefonata è durata circa 2 ore.

Ore 15,40 – Salvini, in difficoltà a votare invio armi – “Io, lo ammetto, quando sono a chiamato a favore dell’invio delle armi, sono in difficoltà. Mi preoccupa la voglia di guerra da parte di qualcuno”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato a LetExpo 2022.

Ore 15,35 – Discorso Putin, il momento in cui è stato tagliato – La tv di stato russa oggi ha tagliato bruscamente il discorso tenuto da Vladimir Putin in uno stadio di Mosca, in occasione dell’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea. Secondo quanto riporta Reuters poco dopo il taglio Putin ha finito il discorso e ha lasciato lo stadio.

Ore 15,30 – Fonti Ue, Kiev ha già chiesto armi per oltre 500 mln – “L’Ucraina finora ha già chiesto armi all’Unione europea per un ammontare che supera i 500 milioni di euro stanziati e questo giustifica la proposta dell’Alto rappresentante, Josep Borrell, di stanziare una nuova tranche da 500 milioni di euro”. Lo ha dichiarato all’Agi una fonte dell’Ue. I ministri degli Esteri e della Difesa dei Ventisette ne parleranno nella riunione di lunedì. Tuttavia non potrà essere presa una decisione perché la Germania ha bisogno di un’autorizzazione dal Bundestag, in agenda per mercoledì.

Ore 15,20 -Xi a Biden, relazioni non possono arrivare a punto di scontro – Le relazioni tra Cina e Usa non possono arrivare alla fase dello scontro, che non è nell’interesse di nessuno. Lo ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, nel corso del colloquio in videoconferenza con l’omologo Usa, Joe Biden, in riferimento alla crisi in Ucraina. “La crisi ucraina è qualcosa che non vogliamo vedere”, ha detto Xi, citato dal Quotidiano del Popolo, organo di stampa del Partito Comunista Cinese.
“Gli eventi mostrano ancora una volta che le relazioni tra Stati non possono arrivare al punto di scontro. Conflitto e confronto non sono nell’interesse di nessuno”, ha scandito il presidente cinese, aggiungendo che “la pace e la sicurezza sono i tesori più preziosi della comunità internazionale”.

Ore 15,10 – Onu, almeno 816 civili uccisi finora – Dall’inizio dell’attacco all’Ucraina, il 24 febbraio scorso, sono almeno 816 i civili che sono rimasti uccisi: lo ha reso noto l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), sottolineando che il numero reale è probabilmente molto più alto. I feriti, ha precisato l’Ohchr, sono invece 1.333.

Ore 15,00 – Peskov, interruzione Putin “per guasto tecnico” – Le parole del presidente russo, Vladimir Putin, di fronte all’oceanica folla- al concerto della primavera per l’annessione della Crimea, allo stadio Luzhniki di Mosca- sono state interrotte “a causa di un guasto tecnico al server”. Lo ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo Ria Novosti.

Ore 14,45 – Giallo alla tv di Stato russa: tagliato improvvisamente il discorso di Putin – La Tv di Stato russa ha tagliato improvvisamente il discorso del presidente Vladimir Putin allo stadio Luzhniki di Mosca, dove era intervenuto in occasione dell’anniversario dell’annessione della Crimea. Al taglio brusco delle parole del presidente sono seguiti canti patriottici. E’ successo qualcosa al momento impiegabile perchè il presidente russo ad un certo punto è proprio scomparso dalla scena. Le parole di Putin sono state proprio tagliate a metà della frase: “Per pura coincidenza, l’inizio dell’operazione speciale è stato il giorno del compleanno di…”. Ma a quel punto la sua figura è scomparsa dallo schermo. Cosa è successo?

Ore 14,25 – Putin nello stadio di Mosca affollatissimo: “Attueremo tutti i piani” – “Abbiamo fatto risorgere questi territori” della Crimea e “sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un evento pubblico allo stadio di Mosca, affollatissimo. “Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta, hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l’obiettivo della nostra operazione militare” in Ucraina.

Ore 14,12 – In corso la telefonata tra Biden e il presidente cinese Xi – E’ iniziata la telefonata tra Joe Biden e il presidente cinese Xi Jinping per discutere dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferiscono fonti della Casa Bianca. E’ il primo colloquio tra i due leader dopo l’inizio della guerra.

Ore 14,05 – Morto il primo ballerino dell’Opera di Kiev – Artyom Datsishin, celebre ballerino dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, è morto ieri dopo aver riportato gravi ferite riportate nei bombardamenti contro la capitale ucraina da parte dell’esercito russo. Il 43enne si trovava da quasi tre nell’ospedale di Kiev settimane, dopo essere rimasto ferito due giorni dopo l’inizio dell’invasione russa.

Ore 14,00 – Paesi baltici espellono 10 diplomatici russi – I tre paesi baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, hanno espulso in totale dieci diplomatici russi a causa della crisi in Ucraina. Lo hanno dichiarato i ministeri degli Esteri dei tre paesi, dopo la decisione della Bulgaria di espellere altrettanti diplomatici russi per aver svolto “attività contrarie alla Convenzione di Vienna”. La Lituania ne espulsi quattro, mentre Estonia e Lettonia hanno espulso tre diplomatici ciascuno.

Ore 13,50 – Washington, la Cina scelga il lato giusto della storia – Nel corso della telefonata di oggi, Joe Biden chiederà a Xi Jinping di usare la sua influenza con il presidente russo Vladimir Putin affinché Mosca “metta fine a questa orribile guerra”. Lo riferisce Bloomberg citando le parole della vice segretaria di Stato Wendy Sherman alla Msnbc. Washington, ha proseguito Sherman, auspica che la Cina scelga “il lato giusto della storia”. L’affermazione che la Cina sia dalla parte sbagliata della storia è arrogante. Sono gli Stati Uniti che sono dalla parte sbagliata della storia”, aveva detto oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying.

Ore 13,45 – Kiev, ancora 1300 persone nei sotterranei del teatro di Mariupol – Ci sono ancora 1.300 persone nei sotterranei del teatro di Mariupol. Lo ha dichiarato in televisione la commissario per i diritti umani del parlamento ucraino Liudmila Denisova. Secondo quanto riporta la Bbc, Denisova ha dichiarato che ieri 130 persone sono state salvate dalle macerie, assicurando che i soccorsi sono ancora in corso.

Ore 13,35 – Draghi: Ue imponga tetto al prezzo del gas – “In queste settimane, abbiamo dato alla Commissione [europea] un impulso chiaro a muoversi in questa direzione, per imporre un tetto al prezzo d’importazione del gas e spezzare il legame tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità”. Lo ha detto Mario Draghi, in un punto stampa con i primi ministri di Spagna, Portogallo e Grecia, facendo riferimento a stoccaggi comuni “che consentono di proteggerci a vicenda in caso di shock isolati” e acquisti comuni di gas che “ci permettono di avere un peso negoziale migliore nei confronti dei fornitori”.

Ore 13,30 – La Bulgaria espelle 10 diplomatici russi – La Bulgaria ha espulso di 10 diplomatici russi per aver svolto attività contrarie alla Convenzione di Vienna. La decisione senza precedenti è stata annunciata dal ministero degli Esteri bulgaro, che non ha fornito altri dettagli. Secondo Sofia, i diplomatici russi avranno 72 ore per lasciare il paese.

Ore 13,20 – Draghi, risposta Ue per energia, difesa e ambiente – “Nei prossimi anni l’Europa ha davanti investimenti molto significativi nel settore della difesa, della politica energetica, della salvaguardia dell’ambiente”. Lo ha detto Mario Draghi, in un punto stampa con i primi ministri di Spagna, Portogallo e Grecia. “Queste spese sono troppo grandi per qualsiasi bilancio nazionale”, ha osservato. “La guerra in Ucraina ci impone di procedere con la massima urgenza verso risposte davvero europee”. “La sfida dell’energia va oltre l’emergenza della guerra. L’Europa è ormai consapevole della necessità di accelerare sulla diversificazione delle fonti di gas naturale e sulla produzione di energia rinnovabile”, ha detto il presidente del Consiglio. “L’incontro di oggi è servito a definire un approccio comune in vista del Consiglio Europeo della settimana prossima”, ha aggiunto. “Vogliamo spingere la Commissione Europea e gli altri Paesi membri ad adottare misure incisive, a tutela di tutti gli Stati membri, in un settore decisivo per il nostro futuro”.

Ore 13,15 – Draghi, difesa europea più forte rende Nato più forte – “Una difesa europea più forte rende la Nato più forte”. Lo ha detto il premier Mario Draghi, in un punto stampa con i primi ministri di Spagna, Portogallo e Grecia a villa Madama, in cui ha detto che la sicurezza europea è “sicurezza transatlantica”. Draghi ha anche ribadito che “l’Unione Europea ha reagito con unità e determinazione all’aggressione russa”. “Dobbiamo mostrare la stessa coesione e la stessa convinzione nel tutelare le nostre economie dalle conseguenze della guerra, in particolare dai rincari energetici”, ha detto il presidente del Consiglio.

Ore 13,00 – Colloquio Putin-Scholz, Cremlino: “Difficilmente si può definire amichevole”  Il colloquio telefonico di oggi tra il presidente russo Vladimir Putin ed il cancelliere tedesco Olaf Scholz “difficilmente si può definire amichevole”. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che la conversazione è stata “piuttosto complicata ma comunque professionale”. “Tuttavia c’è ancora bisogno di tali contatti, per lo scambio d’informazioni e la discussione di argomenti delicati relativi all’operazione speciale” in Ucraina.

Ore 12,50 – Zelensky, parere Ue su adesione Ucraina entro pochi mesi – Il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky ha detto oggi di aver tenuto colloqui “sostanziali” con la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Secondo il presidente ucraino, il parere della Commissione europea sulla richiesta dell’Ucraina, un passaggio chiave nel processo di adesione all’Unione Europea, “sarà preparato entro pochi mesi”. “Raggiungeremo insieme il nostro obiettivo strategico”, ha detto.

Ore 12,40 – Garante Privacy apre istruttoria antivirus Kaspersky – Il garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria per valutare i potenziali rischi relativi al trattamento dei dati personali dei clienti italiani effettuato dalla società russa che fornisce il software antivirus Kaspersky. L’iniziativa intrapresa d’ufficio dall’Autorità, si legge in una nota, “si è resa necessaria, in relazione agli eventi bellici in Ucraina, allo scopo di approfondire gli allarmi lanciati da numerosi enti italiani ed europei specializzati in sicurezza informatica sul possibile utilizzo di quel prodotto per attacchi cibernetici contro utenti italiani”. Il garante “ha chiesto a Kaspersky Lab di fornire il numero e la tipologia di clienti italiani, nonché informazioni dettagliate sul trattamento dei dati personali effettuato nell’ambito dei diversi prodotti o servizi di sicurezza, inclusi quelli di telemetria o diagnostici. La società dovrà inoltre chiarire se, nel corso del trattamento, i dati siano trasferiti al di fuori dell’Unione europea (ad esempio nella Federazione Russa) o comunque resi accessibili a paesi terzi”. Ancora,
“Kaspersky Lab dovrà infine indicare il numero di richieste di acquisizione o di comunicazione di dati personali, riferiti a interessati italiani, rivolte alla società da parte di autorità governative di Paesi terzi, a partire dal 1° gennaio 2021, distinguendole per Paese e indicando per quante di esse Kaspersky Lab abbia fornito un riscontro positivo”.

Ore 12,30 – Onu, risoluzione anti-Kiev: oggi niente voto dopo marcia indietro di Mosca – Non si terrà oggi il voto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione umanitaria in Ucraina chiesto dalla Russia, dopo la marcia indietro di Mosca. La decisione, annunciata dal rappresentante permanente al Palazzo di Vetro, Vasily Nebenzya, è l’ultima di diverse sconfitte diplomatiche registrate al Palazzo di Vetro dall’inizio della guerra contro l’Ucraina. “Gli Stati Uniti e l’Albania hanno distribuito una lettera in cui chiedono ai Paesi membri del Consiglio di non sottoscrivere la nostra risoluzione. Capiamo quanto sia difficile i Paesi resistere a questo massacro”, ha affermato il diplomatico citato dall’agenzia Tass, denunciando le “spietate pressioni” dell’Occidente. Nebenzya ha anticipato che Mosca chiederà alla presidenza di turno del Consiglio degli Emirati Arabi Uniti una riunione urgente del Consiglio per discutere “la questione dell’uso dei biolaboratori americani in Ucraina, considerati nuovi documenti ritrovati durante l’operazione militare speciale”.

Ore 12,20 – Von der Leyen a Zelensky, inizia percorso verso Ue – “Ho assicurato al presidente Zelensky il sostegno incessante dell’Ue. Il percorso europeo dell’Ucraina è ora iniziato. Tempi come questi richiedono la visione, la fermezza e la resistenza per fare un passo difficile dopo l’altro. La Commissione continuerà su questo percorso”. Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dopo un colloquio telefonico con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Ore 12,10 – Di Maio: dall’Ucraina milioni di profughi, serve patto Ue su asilo – “In prospettiva il numero di profughi dall’Ucraina verso l’Unione Europea è destinato a salire, la stima è di almeno 5 milioni”, ha detto oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in una conferenza stampa con il collega olandese Wopke Hoekstra ha invocato una risposta “a livello comune, basata “su un approccio solidaristico”. “La crisi ucraina ci impone con urgenza di fare progressi nel negoziato sul nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, proseguendo le discussioni sulla riforma migratoria nell’Ue, che hanno ricevuto forte impulso sotto la presidenza francese”, ha aggiunto.

Ore 12,00 – Metsola, ingresso a parlamento europeo vietato a funzionari russi e bielorussi – “Da oggi diplomatici e funzionari di governo di Russia e Bielorussia non potranno entrare al Parlamento europeo. Non c’è spazio nella casa della democrazia per coloro che cercano di distruggere l’ordine democratico”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

Ore 11,50 – Wfp, sistema alimentare in Ucraina prossimo al collasso – Un esponente del Programma alimentare mondiale (Wfp) ha dichiarato che il sistema di approvvigionamento alimentare in Ucraina sta per collassare. Jakob Kern, coordinatore delle emergenze del Wfo per la crisi ucraina, ha anche espresso preoccupazione per la situazione nelle città sotto assedio come Mariupol. Nella città portuale, ha dichiarato, stanno per terminare le scorte alimentari e non sono ancora riusciti a entrare i convogli dell’agenzia delle Nazioni Unite.

Ore 11,40 – Gentiloni, sanzioni vanno modulate in base ricadute su economia Ue – “È chiaro che il percorso delle sanzioni non è chiuso, sapete del dibattito che c’è sulla possibile estensione delle medesime. Dal punto di vista della Commissione vale il principio che nulla è fuori dal tavolo per principio ma certamente noi dobbiamo modulare le sanzioni tenendo conto del fatto che si tratta di utilizzare metodi che danneggino l’economia russa più di quanto non possano danneggiare l’economia europea”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in audizioni alle commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue alla Camera dei deputati. “Decideremo entro maggio se confermare o non confermare la decisione che era stata inizialmente presa di concludere la clausola di salvaguardia” che di fatto ha sospeso il Patto di stabilità “entro il 2022, ma è chiaro che in un quadro di crisi è possibile che questa clausola venga prolungata”, ha aggiunto.

Ore 11,35 – Polonia vuole presentare missione peacekeeping Ue – Il governo polacco intende presentare l’idea di una missione di mantenimento della pace in Ucraina al vertice della Nato e al Consiglio europeo. Lo ha affermato il portavoce del governo polacco Piotr Mueller, citato dall’agenzia Pap e ripreso da Unian. “Deve essere installata in luoghi che non sono attualmente occupati dalla Russia per inviare un chiaro segnale che non siamo d’accordo con i crimini di guerra”, ha detto Mueller.

Ore 11,30 – Gas: in lieve rialzo in Europa –  I future sul gas naturale all’hub olandese Ttf sono stati scambiati intorno ai 106 euro per megawattora, al di sopra dei 102 euro di mercoledì, minimo delle ultime due settimane, ma quasi il 70% al di sotto del record di 345 euro per megawattora raggiunto la scorsa settimana. Gazprom ha dichiarato ieri di aver continuato a fornire gas all’Europa attraverso l’Ucraina, in linea con le richieste dei consumatori europei, mentre i volumi che fluiscono attraverso il gasdotto Nord Stream 1 sono diminuiti. Nel frattempo, i prezzi elevati del gas in Europa stanno reindirizzando i flussi commerciali di Gnl, con la cinese Unipec che vende carichi di Gnl in Ue tramite una gara d’appalto.

Ore 11,25 – Papa: “Umanità minacciata da abuso perverso del potere” – “Il grido straziante d’aiuto dei nostri fratelli ucraini ci spinge” a “piangere con loro e a darci da fare per loro; a condividere l’angoscia di un popolo ferito nella sua identità, nella sua storia e tradizione”. Lo dice il Papa nel messaggio alle Giornate Sociali Cattoliche Europee. “Il sangue e le lacrime dei bambini, le sofferenze di donne e uomini che stanno difendendo la propria terra o scappando dalle bombe scuotono la nostra coscienza. Ancora una volta l’umanità è minacciata da un abuso perverso del potere e degli interessi di parte, che condanna la gente indifesa a subire ogni forma di brutale violenza”.

Ore 11,20 – Allarme Easa, disfunzioni sicurezza anche su voli Ue – Da quando la Russia ha iniziato il suo attacco in Ucraina, il 24 febbraio scorso, si sono verificati casi di malfunzionamento del sistema satellitare globale di navigazione (Gnss), che potrebbero influire sulla sicurezza aerea, soprattutto nei cieli sovrastanti Mar Baltico, Mar Nero e Mediterraneo orientale. L’allarme è stato lanciato in un documento pubblicato dall’ Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (Easa). In particolare, avverte l’agenzia, gli aerei che sorvolavano quelle aree hanno riscontrato effetti di questi disturbi che in alcuni casi hanno determinato un cambio delle rotte o delle destinazioni per evitare il rischio di un atterraggio non sicuro. “Nelle condizioni attuali – avverte l’Agenzia Easa –  non è possibile prevedere le interruzioni del sistema Gnss e i loro effetti. L’entità dei problemi generati da tali interruzioni dipende infatti dall’estensione dell’area interessata, dalla durata e dalla fase di volo dell’aereo coinvolto”. Per questa ragione, nel documento si suggeriscono “azioni di mitigazione che devono essere prese dalle autorità nazionali dell’aviazione, dai fornitori di servizi di navigazione aerea e dagli operatori aerei per affrontare l’aumento delle disfunzioni nelle aree geografiche che circondano la zona di conflitto e in altre aree”.

Ore 11,15 – Donetsk, due morti in attacco russo – Due persone sono rimaste uccise e sei ferite in un attacco aereo russo a Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Lo ha dichiarato Pavlo Kyrylenko, a capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, secondo cui l’attacco ha colpito un edificio residenziale e una struttura amministrativa.

Ore 11,10 – Scholz a Putin, “Tregua e soluzione diplomatica” – Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo, Vladimir Putin. I due hanno parlato per “poco meno di un’ora” durante la quale, fa sapere Berlino, Scholz ha sollecitato il cessate il fuoco “il più rapidamente possibile” e ha chiesto un miglioramento della “situazione umanitaria” e progressi nella ricerca di una soluzione diplomatica.

Ore 11,00 – Lavrov smentisce viaggio interrotto in Cina – Durante l’intervista di oggi a Russia Today, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha smentito che il suo aereo abbia dovuto interrompere a metà strada un viaggio verso Pechino, rientrando a Mosca, come riportato ieri dal quotidiano tedesco Bild. Secondo un corrispondente del Financial Times, del viaggio sarebbe però rimasta traccia sui servizi di tracciamento di voli:

Ore 10,50 – Polonia, superati i due milioni di profughi arrivati dall’Ucraina – Il numero di rifugiati arrivati ​​in Polonia dall’Ucraina dall’inizio della guerra Ucraina ha superato i 2 milioni. Lo hanno dichiarato le guardie di frontiera polacche.

Ore 10,45 – Cremlino, Putin parlerà con Macron stasera – La presidenza russa ha dichiarato che Vladimir Putin terrà un nuovo colloquio telefonico con Emmanuel Macron dopo la conversazione di oggi con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto la necessità di un incontro tra Putin e il presidente ucraino Volodimir Zelensky dipenderà dal contenuto di un eventuale accordo. Peskov ha anche detto che oggi Putin terrà una riunione Putin con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza russo.

Ore 10,40 – Cremlino: da Biden insulti personali – Secondo la presidenza russa, le parole rivolte da Joe Biden a Vladimir Putin sono state “insulti personali”. Ieri il presidente degli Stati Uniti ha definito Putin un “dittatore assassino” e un “teppista puro”, dopo averlo definito un criminale di guerra. Secondo il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, gli attacchi di Biden erano dovuti a “stanchezza”.

Ore 10,30 – Putin a Scholz: “Kiev fa proposte sempre più irrealistiche” – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al cancelliere tedesco Olaf Scholz che il governo ucraino sta facendo proposte “sempre più irrealistiche”. Lo ha dichiarato il Cremlino, secondo quanto riporta la stampa russa. Nel corso della telefonata, Putin ha accusato Kiev di voler rallentare i colloqui. Secondo il Cremlino, la delegazione russa sarebbe invece disposta a lavorare molto più velocemente per trovare “soluzioni”.

Ore 10,20 – Lavrov: “Qualsiasi carico di armi sarà obiettivo legittimo” – “Qualsiasi carico che trasporta armi in Ucraina diventerà un obiettivo legittimo per la Russia”. Lo ha ribadito oggi il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista a Russia Today, in cui ha anche detto che “la nostra reazione alle sanzioni dell’Occidente è solo l’inizio del cambiamento dell’economia russa”.

Ore 10,10 – Oggi accordo per 9 corridoi umanitari – Ucraina e Russia oggi hanno raggiunto un accordo per l’apertura di nove corridoi umanitari da Mariupol, Sumy, Trostyanets, Lebedyn, Konotop, Krasnopillya e Velyka Pysarivka. Secondo quanto riporta Kyiv Independent, l’Ucraina intende di fornire aiuti umanitari a Balakleya e Izyum, nella regione di Kharkiv.

Ore 10,00 – Kiev: colloqui procedono lentamente, non cederemo “un centimetro” di territorio – I colloqui tra Ucraina e Russia procedono lentamente. Lo ha dichiarato Igor Zhovkva, vice capo dell’ufficio di presidenza ucraina, che mercoledì scorso aveva invece detto che i colloqui erano diventati “più costruttivi”. L’esponente della presidenza ucraina ha anche detto che Kiev non intende trattare la cessione di un singolo “centimetro” di territorio ucraino e ha affermato che i colloqui per l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea “dovrebbero e devono” iniziare adesso.

Ore 9,50 – Lavrov: “Non possiamo più contare sull’Occidente” – “Quello che vogliono gli americani è un mondo unipolare, non un villaggio globale ma un saloon”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un’intervista a Russia Today, accusando gli Stati Uniti di volere un mondo in cui “decidono tutto”. “Abbiamo perso qualsiasi illusione che potremo mai contare sull’Occidente”, ha detto Lavrov. “Sappiamo che vogliamo un alleato che stia dalla nostra parte”, ha aggiunto nell’intervista, in cui ha detto che le sanzioni hanno reso la Russia “più forte”.

Ore 9,40 – Von der Leyen: ucraini in Ue fin quando non potranno rientrare – “Fino a quando gli ucraini non potranno tornare a casa in sicurezza e ricostruire in pace il loro paese indipendente e democratico, li accoglieremo e li sosterremo. Perché fanno parte della nostra famiglia europea”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Forum della Coesione. “Milioni di ucraini cercano rifugio nell’Unione Europea, strappati alle loro famiglie e al paese dalle bombe di Putin. Le scene di guerra sono devastanti. Ma le immagini dei cittadini europei che accolgono i rifugiati mostrano un’altra immagine: mostrano speranza. L’Ucraina e l’Unione Europea non sono mai state così vicine”, ha aggiunto.

Ore 9,30 – Regno Unito, revocata licenza Russia Today – L’autorità per le comunicazioni britannica ha revocato con effetto immediato la licenza all’emittente  russa Russia Today. “Non riteniamo che RT sia idonea a detenere una licenza nel Regno Unito e non possiamo essere soddisfatti del fatto che possa essere un’emittente responsabile”, ha dichiarato Ofcom. La decisione potrebbe spingere il governo russo a vietare a sua volta la Bbc.

Ore 9,20 – Cina: “Stati Uniti dalla parte sbagliata della storia” – “Il popolo ucraino ha bisogno di pace e sicurezza invece di armi e munizioni”. Lo ha detto la portavoce del ministro degli Esteri cinese, Hua Chunying, affermando che la situazione in Ucraina “sarebbe stata molto diversa”, se gli Stati Uniti “avessero onorato i propri impegni, si fossero astenuti dal espandere ripetutamente la Nato e avessero promesso che la Nato non avrebbe accettato l’ingresso dell’Ucraina, e non avessero aizzato le fiamme fornendo armi e munizioni all’Ucraina”. In una serie di tweet, la portavoce ha anche detto accusato gli Stati Uniti di non aver rispettato i principi del diritto internazionali negli interventi militari degli ultimi decenni. “L’affermazione che la Cina sia dalla parte sbagliata della storia è arrogante. Sono gli Stati Uniti che sono dalla parte sbagliata della storia”, ha detto. “Se gli Stati Uniti avessero veramente rispettato gli scopi e i principi dello statuto delle Nazioni Unite, come avrebbero potuto lanciare guerre senza rimorsi contro i popoli di Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Siria…?”, ha continuato. “Sulla questione dell’Ucraina, tra gli Stati Uniti e la Russia, ci sono decine di paesi oltre alla Cina che stanno traendo conclusioni indipendenti, cercando di ridurre la situazione, incoraggiando i colloqui di pace nei fatti oltre che nelle parole e proteggendo i loro diritti legittimi e interessi”.

Ore 9,10 – Kiev: “Aumentate diserzioni tra le forze russe” – Nel suo rapporto quotidiano sulla guerra, il ministero della Difesa ucraino oggi ha parlato di “un aumento del numero di casi di diserzione” tra le forze russe. “In alcuni territori temporaneamente occupati, gli occupanti russi stanno cercando di creare un’immagine positiva dimostrativa di se stessi distribuendo prodotti alimentari alla popolazione civile”, ha aggiunto il ministero nel rapporto, in cui ha affermato che ieri le forze ucraine hanno distrutto 14 obiettivi aerei russi, di cui 7 aerei, 1 elicottero, 3 droni e 3 missili.

Ore 9,00 – Kiev, un morto dopo bombardamento edificio residenziale – Un incendio scoppiato dopo il bombardamento di un edificio residenziale a Kiev ha causato un morto e quattro feriti. Lo hanno dichiarato i servizi statali di emergenza ucraini, secondo cui l’incendio è stato spento. L’edificio di 5 piani nel distretto di Podil è stato colpito stamattina.

Ore 8,50 – Putin nomina ancora Nabiullina alla guida della banca centrale – Vladimir Putin ha chiesto al parlamento russo di eleggere Elvira Nabiullina a un terzo mandato come governatrice della banca centrale russa. In passato consigliera economica di Putin, Nabiullina guida la banca centrale dal 2013. Nelle scorse settimane, erano circolate voci di possibili dimissioni. La Duma valuterà la candidatura di Nabiullina il 21 marzo.

Ore 8,40 – Cina, incontro con ambasciatore russo – Un funzionario del ministero degli Esteri cinese ieri ha incontrato l’ambasciatore russo in Cina per scambiare opinioni sulle relazioni bilaterali. Secondo quanto dichiarato oggi dal ministero degli Esteri cinese, ieri il commissario per gli affari esteri e la sicurezza presso il ministero degli Esteri cinese, Cheng Guoping, ha incontrato con Andrei Denisov, con cui ha scambiato opinioni sulla cooperazione bilaterale contro il terrorismo e la sicurezza.

Ore 8,30 – Mosca, forze russe combattono nel centro di Mariupol – Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le forze russe stanno stringendo l’accerchiamento intorno a Mariupol e stanno combattendo nel centro della città contro le forze ucraine. “A Mariupol, unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il supporto delle forze armate russe, stanno stringendo l’accerchiamento e stanno combattendo contro i nazionalisti nel centro della città”, ha detto il portavoce Igor Konashenkov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 8,20 – Kiev a Croce Rossa, Russia recuperi corpi dei soldati caduti – Il governo ucraino ha chiesto nuovamente alla Croce Rossa di spingere la Russia a raccogliere i corpi dei suoi soldati caduti. Lo ha detto la vice prima ministra Irina Vereshchuk.

Ore 8,10 – Sindaco Leopoli, colpito impianto per riparazione aerei – Il sindaco di Leopoli, Andrei Sadoyi, ha detto che l’attacco di stamattina alla città occidentale ucraina ha colpito un impianto per la riparazione di aerei nei pressi dell’aeroporto. Secondo quanto dichiarato da Sadoyi sul suo canale Telegram, non risultano feriti nell’attacco missilistico delle forze russe.

Ore 8,00 – Esplosione a nord di Kiev – Un’esplosione è stata avvertita stamattina di Kiev. Secondo quanto riporta un testimone citato da Reuters, è stato anche avvistato fumo nella parte settentrionale della capitale.

Ore 7,50 – Kharkiv, incendio in centro commerciale: morto un soccorritore – Un soccorritore ha perso la vita a Kharkiv dopo essere rimasto ferito insieme a un collega nelle esplosioni dovute ai bombardamenti delle forze russe. Lo hanno dichiarato i servizi statali di emergenza ucraini, intervenuti per spegnere un incendio in un centro commerciale nella seconda città ucraina, scoppiato ieri a seguito dei bombardamenti.

Ore 7,40 – Russia, stabilita no-fly zone nel Donbass – La Russia ha stabilito una no-fly zone nella regione orientale ucraina del Donbass. Lo ha riportato l’agenzia di stampa russa Interfax, citanto un esponente della repubblica separatista di Donetsk.

Ore 7,30 – Colloquio Biden-Xi alle 14 – Il presidente statunitense Joe Biden parlerà con il suo omologo cinese Xi Jinping alle 14 ora italiana. Secondo la Casa bianca i due capi di stati discuteranno della guerra della Russia contro l’Ucraina “e di altre questioni di interesse reciproco”.

Ore 7,20 – Leopoli, sindaco conferma esplosioni vicino a aeroporto – Il sindaco di Leopoli ha confermato che stamattina alcune esplosioni hanno colpito l’area vicino all’aeroporto della città. “Non posso ancora dire l’indirizzo in tempo reale, ma sicuramente non è un aeroporto”, ha detto Andrei Sadovy sul suo account Telegram ufficiale, invitando gli utenti a non condividere le foto della scena.

Ore 7,10 – Petrolio: altro balzo del 2% in Asia – I future sul petrolio sono balzati di oltre il 2% in apertura sui mercati asiatici, dopo l’aumento di oltre l’8% registrato nella sessione di ieri. Ad accompagnare i rialzi, l’assenza di passi in avanti significativi nei colloqui di pace in corso tra Russia e Ucraina, che ha aumentato i timori di ulteriori sanzioni. I future sul Wti sono aumentati del 2,44% a 105,45 dollari al barile, quelli sul Brent del 2,1% a 108,79 dollari al barile. Ieri il Cremlino ha negato le notizie di progressi nei colloqui di pace, mentre Joe Biden ha definito Putin un “criminale di guerra”. Anche l’avvertimento dell’Aie di una potenziale carenza di approvvigionamento a causa delle sanzioni contro il greggio russo ha spinto i prezzi dell’energia al rialzo.

Ore 07,00 – Intelligence Usa, rischio nucleare da Russia se la guerra si prolunga – Ci si può aspettare che Vladimir Putin arrivi alla minacce nucleare contro l’Occidente se l’Ucraina continuerà a resistere all’invasione russa. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto della Defense Intelligence Agency, citato da Bloomberg. “Un’estesa occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di ridurre il numero delle forze armate russe disponibili, così come il suo arsenale di armi modernizzato, mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico”, ha affermato il tenente generale Scott Berrier, direttore della Dia.

Ore 06,30Dall’Australia secondo invio di missili e altre armi per l’Ucraina – L’Australia sta preparando un secondo invio di ‘aiuti letali’ per l’Ucraina, che comprenderanno missili anti blindatura Javelin made in Usa, oltre a fucili, munizioni e bombe a mano. Lo riferisce oggi il quotidiano The Australian, precisando che dirigenti australiani della Difesa e degli Esteri si sono incontrati con funzionari dell’ambasciata ucraina a Canberra per discutere l’imminente spedizione di armi.
La prima spedizione è stata effettuata.

Ore 06,00 – Tre forti esplosioni in zona aeroporto Leopoli – Udite tre forti esplosioni nella zona dell’aeroporto civile di Leopoli. Su Telegram e su Twitter già circolano i primi video dell’attacco. Le esplosioni sono state anticipate dalle sirene anti-aeree, scattate attorno alle 6 ora locale.

Ore 05.15 – Sirene antiaereo suonano in varie città dell’Ucraina – Le sirene anti-raid stanno suonando in più aree dell’Ucraina. Lo riferisce la Bbc online che cita l’agenzia ucraina Ukrinform. L’allarme è scattato nelle regioni occidentali di Rivne, Volyn, Leopoli, Ternopil e Ivano-Frankivsk.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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