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Ucraina: Trump sente prima Putin e poi Zelensky e annuncia negoziati “immediati” con la Russia. Ecco cosa si sono detti

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Ecco cosa si sono detti

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto ieri sera un colloquio telefonico di un’ora e mezza con il leader del Cremlino, Vladimir Putin, annunciando l’immediato avvio di negoziati con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, informando poi in un’altra telefonata il capo di Stato di Kiev, Volodymyr Zelensky.

Trump, che da un mese annunciava contatti con Mosca, ha definito “lunga e altamente produttiva” la telefonata con Putin, affermando che anche la “conversazione” avuta con Zelensky “è andata molto bene”. “Penso che il presidente Putin voglia la pace, il presidente Zelensky voglia la pace e io voglio la pace”, ha detto il presidente statunitense alla stampa riunita ieri nello Studio Ovale. “Penso che siamo sulla buona strada per raggiungere la pace”. L’inquilino della Casa bianca ha affidato il resoconto dei due colloqui, come spesso accaduto nelle ultime settimane, al suo profilo social Truth.

Cosa si sono detti Trump e Putin
“Abbiamo discusso di Ucraina, Medio Oriente, energia, intelligenza artificiale, del potere del dollaro e di vari altri argomenti”, ha scritto Trump sui social, ricordando la storia di cooperazione tra Washington e Mosca durante l’ultimo conflitto mondiale. “Abbiamo entrambi riflettuto sulla grande storia delle nostre nazioni e sul fatto che abbiamo combattuto così bene insieme nella Seconda guerra mondiale, ricordando che la Russia ha perso decine di milioni di persone e noi, allo stesso modo, ne abbiamo perse così tante!”.

Ma nel loro colloquio i presidente di Stati Uniti e Russia non hanno guardato solo al passato ma si sono soprattutto interrogati sul futuro delle relazioni bilaterali. “Abbiamo parlato dei punti di forza delle nostre rispettive nazioni e del grande vantaggio che un giorno avremo nel lavorare insieme”, ha aggiunto l’inquilino della Casa bianca. 

Condizione preliminare per riprendere i rapporti però è porre fine alla guerra in Ucraina, che imperversa ormai da quasi tre anni dopo l’invasione su larga scala del Paese vicino da parte della Russia. “Ma prima, come entrambi abbiamo concordato, vogliamo fermare i milioni di morti che si verificano nella guerra tra Russia e Ucraina”, ha rimarcato Trump, che rivela di aver sorpreso Putin a usare addirittura uno slogan della sua campagna elettorale presidenziale.

“Il presidente Putin ha persino usato il forte motto della mia campagna: ‘BUON SENSO’. Entrambi ci crediamo molto”, ha fatto sapere il magnate repubblicano, annunciando la disponibilità sua e del leader del Cremlino a incontrarsi di persona. “Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni”. 

L’annuncio più importante però riguarda l’avvio dei colloqui per la pace in Ucraina. “Abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati da parte dei nostri rispettivi team e inizieremo chiamando il presidente dell’Ucraina, Zelensky, per informarlo della conversazione”, ha rivelato Trump dopo la sua telefonata con Putin.

“Ho chiesto al Segretario di Stato Marco Rubio, al Direttore della CIA John Ratcliffe, al Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz e all’Ambasciatore e Inviato Speciale Steve Witkoff di guidare i negoziati che, sono fermamente convinto, avranno successo”, ha aggiunto il presidente Usa. “Milioni di persone sono morte in una Guerra che non sarebbe accaduta se fossi stato Presidente, ma è scoppiata, quindi deve finire. Non si devono perdere altre vite!”. 

Infine Trump ha ringraziato il suo interlocutore, che era stato definito un “assassino” dal suo predecessore Joe Biden e su cui pende anche un mandato di arresto della Corte penale internazionale per presunti crimini di guerra commessi proprio in Ucraina, per aver acconsentito alla liberazione di un cittadino americano detenuto in Russia. “Voglio ringraziare il Presidente Putin per il tempo e gli sforzi dedicati a questa chiamata e per la liberazione, ieri, di Marc Fogel, un uomo meraviglioso che ho salutato personalmente ieri sera alla Casa Bianca”, ha concluso il presidente Usa. “Credo che questo sforzo porterà a una conclusione positiva, spero presto!”.

Ben più stringata ma sostanzialmente sovrapponibile la versione diramata dal Cremlino dei contenuti della telefonata tra Trump e Putin. “I leader dei due Paesi”, secondo il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov, “hanno discusso della risoluzione della situazione in Ucraina; della situazione in Medio Oriente; del programma nucleare iraniano; dello scambio di cittadini russi e statunitensi; delle relazioni bilaterali russo-americane in ambito economico; e di stabilire ulteriori contatti, tra cui un incontro bilaterale”.

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“Trump si è espresso a favore di una rapida fine delle ostilità (in Ucraina, ndr) e di una soluzione pacifica”, ha dichiarato Peskov, secondo cui “la conversazione è durata quasi un’ora e mezza”. “Putin, da parte sua, ha sottolineato la necessità di affrontare le cause profonde del conflitto e ha concordato con Trump sul fatto che una soluzione a lungo termine potrebbe essere raggiunta attraverso colloqui di pace”, ha aggiunto il portavoce del Cremlino, secondo cui “il presidente russo ha invitato il presidente degli Stati Uniti a visitare Mosca”.

In seguito, dallo Studio Ovale, lo stesso Trump ha affermato che “probabilmente” incontrerà di persona Putin nel prossimo futuro, suggerendo che un simile vertice bilaterale potrebbe avere luogo in Arabia Saudita. Ma l’invito non è limitato al solo inquilino della Casa bianca. Putin, ha concluso Peskov, “ha espresso la sua disponibilità a ricevere funzionari americani in Russia per discutere di questioni di reciproco interesse, tra cui, naturalmente, il tema dell’accordo ucraino”. Conclusioni riportate poi da Trump a Kiev in una telefonata con il presidente Zelensky.

Cosa si sono detti Trump e Zelensky
“Ho appena parlato con il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky”, ha scritto sempre il presidente Usa sui social subito dopo aver annunciato la telefonata con Putin. Un colloquio che, almeno a giudicare dal resoconto offerto da Trump, sembra essere durato meno della telefonata con il leader del Cremlino.

“La conversazione (con Zelensky, ndr) è andata molto bene”, ha osservato il magnate repubblicano. “Lui, come il Presidente Putin, vuole fare la PACE. Abbiamo discusso di vari argomenti che hanno a che fare con la Guerra, ma soprattutto, dell’incontro che si terrà venerdì (domani, 14 febbraio 2025, ndr) a Monaco (di Baviera, ndr), dove il Vice Presidente JD Vance e il Segretario di Stato Marco Rubio guideranno la Delegazione (degli Usa,ndr). Spero che i risultati di quell’incontro saranno positivi”, ha aggiunto l’inquilino della Casa bianca. “È tempo di fermare questa ridicola Guerra, dove ci sono state MORTE e DISTRUZIONE massicce e totalmente inutili. Dio benedica i popoli di Russia e Ucraina!”.

Da parte sua, il presidente ucraino ha definito “lunga e dettagliata” la telefonata con il magnate repubblicano. “Apprezzo il suo genuino interesse per le nostre opportunità condivise e per come possiamo realizzare insieme una vera pace”, ha dichiarato Zelensky in un video pubblicato sui suoi canali social. “Abbiamo discusso di molti aspetti, diplomatici, militari ed economici, e il presidente Trump mi ha informato di ciò che gli ha detto Putin”. “Crediamo che la forza dell’America, insieme all’Ucraina e a tutti i nostri partner, sia sufficiente a spingere la Russia verso la pace”, ha concluso il leader di Kiev.

Intanto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha ribadito che l’Ucraina deve essere coinvolta nei colloqui di pace e che qualsiasi accordo finale deve essere “duraturo”. “Questo è fondamentale: quando parliamo dell’Ucraina, l’Ucraina è strettamente coinvolta in tutto ciò che accade in Ucraina”, ha detto Rutte alla stampa prima di un incontro con i ministri della Difesa dell’Alleanza a Bruxelles.

“Vogliamo, come voi, un’Ucraina sovrana e prospera. Ma dobbiamo iniziare riconoscendo che il ritorno ai confini dell’Ucraina pre-2014 è un obiettivo irrealistico”, ha detto alla riunione Nato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth. “Perseguire questo obiettivo illusorio non farà altro che prolungare la guerra e causare più sofferenza”.

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