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Home » Esteri

Ucraina: quando ci sarà la telefonata tra Trump e Putin e di cosa discuteranno i presidenti di Usa e Russia

Immagine di copertina

L'Ucraina chiede al Cremlino di accettare "senza condizioni" la proposta di tregua di 30 giorni. Indiscrezioni circolate sulla stampa parlano di un possibile riconoscimento statunitense dell'annessione russa della Crimea

Quando ci sarà la telefonata tra Trump e Putin e di cosa discuteranno i presidenti di Usa e Russia?

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrà oggi un colloquio telefonico con il leader russo Vladimir Putin per raggiungere un accordo per una tregua temporanea tra Russia e Ucraina.

Quando e di cosa parleranno Trump e Putin?
La telefonata, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia di stampa ufficiale RIA Novosti, “si terrà tra le ore 16:00 e le 18:00 ora di Mosca (tra le 14:00 e le 16:00 ora italiana)” e “al centro del colloquio” ci saranno “la normalizzazione dei rapporti bilaterali” tra Russia e Stati Uniti e “la situazione in Ucraina”. “Alcune discussioni (tra Mosca e Washington, ndr) hanno già avuto luogo”, ha spiegato oggi il funzionario russo in conferenza stampa. “(L’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve ndr) Witkoff era a Mosca: c’è stato un giro di colloqui a Istanbul e c’è stata la prima conversazione tra i presidenti. Quindi c’è davvero una certa intesa”, ha aggiunto Peskov, secondo cui però le parti devono ancora negoziare. “Ma ci sono molte questioni (all’ordine del giorno, ndr)”, ha precisato il portavoce del Cremlino. “L’ulteriore normalizzazione delle nostre relazioni bilaterali e l’accordo sull’Ucraina”, ha concluso. “Ci si aspetta che i presidenti discutano di tutto questo”.

L’ottimismo degli Usa
“Molti elementi di un Accordo Finale sono già stati concordati, ma molto resta ancora da fare. Migliaia di giovani soldati, e altri, vengono uccisi. Ogni settimana muoiono 2.500 soldati, da entrambe le parti, e questo deve finire ORA. Non vedo l’ora di parlare con il Presidente Putin”, aveva scritto ieri Trump sul suo social Truth alla vigilia della telefonata con Putin. “Non siamo mai stati più vicini di cosi alla pace. Siamo sulla linea delle 10 yard della pace”, ha detto Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, con una metafora legata al football: la meta è vicina e per centrare l’obiettivo, secondo le indiscrezioni, Trump potrebbe arrivare a riconoscere la Crimea come russa. “Non siamo mai stati così vicini a un accordo di pace”, aveva aggiunto. “Vogliamo vedere se è possibile far finire la guerra. Forse possiamo, forse no, ma penso ci siano buone possibilità. In questo fine settimana è stato fatto un grande lavoro”, aveva proseguito riferendosi ai contatti, confermati dal Cremlino, tra il negoziatore americano Witkoff e i rappresentanti di Mosca sulla proposta di un cessate il fuoco di trenta giorni, già accettata dal presidente ucraino Zelensky. “Vedremo se avremo qualcosa da annunciare”, aveva poi concluso il presidente statunitense. “Siamo sulla linea delle 10 yard della pace con Russia e Ucraina”, aveva spiegato a Fox News la portavoce della Casa bianca, Karoline Leavitt, usando una metafora del football americano per indicare quanto vicine siano le parti a un accordo.

La posizione di Kiev
“L’Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni. Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni”, aveva ribadito ieri sui social Zelensky dopo un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron, accusando il Cremlino di voler proseguire il conflitto. A “una settimana da quando la proposta statunitense di un cessate il fuoco in cielo, in mare e in prima linea è stata messa sul tavolo”, aveva aggiunto il leader ucraino, “è chiaro a tutti nel mondo, anche a coloro che si sono rifiutati di riconoscere la verità negli ultimi tre anni, che è Putin a continuare a trascinare questa guerra”. “​​Da una settimana, Putin non è riuscito a esprimere un ‘sì’ alla proposta di cessate il fuoco. Sta dicendo quello che vuole, ma non quello che il mondo intero vuole sentirgli dire”, aveva concluso Zelensky. “La proposta di cessate il fuoco incondizionato riguarda essenzialmente il salvataggio di vite umane e consentirebbe ai diplomatici di lavorare per garantire la sicurezza e una pace duratura, una proposta che la Russia sta ignorando”. “L’Ucraina ha sostenuto la proposta americana di un cessate il fuoco temporaneo di 30 giorni. Ci aspettiamo dalla Russia che accetti senza condizioni questa proposta”, aveva aggiunto ieri il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, in una nota diramata dal suo ufficio, secondo cui “è tempo” per Mosca di “dimostrare se vuole davvero la pace”.

Le possibili condizioni per la pace
Tuttavia, secondo quanto dichiarato dal consigliere per la sicurezza nazionale della Casa bianca Mike Waltz all’emittente Abc, Kiev dovrà accettare “importanti concessioni” territoriali a favore della Russia in cambio di adeguate “garanzie di sicurezza”, rinunciando però all’adesione alla Nato. Intanto, secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Independent, le condizioni per il cessate il fuoco prevederebbe il congelamento della linea del fronte senza ulteriori cessioni di territori ucraini alla Russia; la restituzione di migliaia di bambini e civili ucraini deportati e detenuti da Mosca; e una serie di garanzie di sicurezza internazionali”. A tutto questo, secondo le indiscrezioni raccolte dal portale Semafor, potrebbe aggiungersi anche il riconoscimento statunitense dell’annessione russa della Crimea, occupata illegalmente dal Cremlino dal 2014 a seguito di un referendum non riconosciuto a livello internazionale.

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