Guerra in Ucraina, spiragli di tregua: Kiev ventila la possibilità di invitare la Russia a un vertice di pace
L'annuncio arriva da Andriy Yermak, capo di gabinetto della presidenza di Kiev
L’Ucraina e i suoi alleati potrebbero invitare la Russia a un futuro vertice di pace per discutere, alle condizioni di Kiev, la fine dell’invasione cominciata da Mosca oltre due anni fa. L’annuncio è arrivato oggi dal capo di gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, durante una conferenza stampa tenuta in diretta televisiva a Kiev.
La Svizzera, ha ricordato Yermak, ospiterà un vertice per discutere la proposta di pace del presidente Zelensky, che poi potrebbe essere consegnata alla Russia in un secondo incontro da tenersi in un altro momento. “Potrebbe verificarsi una situazione in cui invitiamo insieme i rappresentanti della Federazione Russa, dove verrà loro presentato il piano, nel caso in cui chi rappresenta il Paese aggressore in quel momento vorrà veramente porre fine a questa guerra e tornare a una pace giusta”, ha detto il capo di gabinetto della presidenza ucraina.
“Abbiamo proposto il nostro piano di pace in 10 punti. Si sono svolti quattro incontri ai quali hanno partecipato rappresentanti di 80 Paesi. Abbiamo concordato con la presidente della Svizzera (Viola Amherd, ndr) che il primo vertice di pace si terrà nel suo Paese”, aveva detto Zelensky all’inizio di questo mese in un’intervista concessa alla Rai.
Il capo dello Stato ucraino aveva presentato per la prima volta la sua proposta di pace al vertice del G20 del novembre 2022. Il progetto prevede il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e il ritiro totale delle truppe russe dal Paese. Un’idea respinta al mittente da Mosca, che ha annesso la penisola di Crimea nel 2014 e altre quattro regioni ucraine occupate (Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson) nel settembre 2022.
L’annuncio di Yermak costituisce comunque un passo avanti rispetto alla posizione ucraina precedente, visto che finora Kiev aveva affermato che non avrebbe negoziato con Mosca finché tutte le truppe russe non avessero lasciato il territorio ucraino. Il presidente Zelensky ha addirittura emanato un decreto, convertito in legge, che proibisce ai funzionari ucraini di negoziare con Vladimir Putin.