Pochi giorni prima della Conferenza internazionale di pace in Ucraina organizzata in Svizzera a cui la Russia non presenzierà, Kiev ha aperto alla partecipazione di Mosca a successivo vertice per porre fine al conflitto.
“Abbiamo intenzione di preparare insieme un piano comune che sarà sostenuto da tutti i Paesi responsabili e stiamo valutando la possibilità, durante un secondo vertice, di invitare un rappresentante della Russia e presentare insieme questo progetto comune”, ha dichiarato il responsabile dell’amministrazione presidenziale ucraina Andriy Yermak durante un incontro con la stampa in collegamento da Berlino a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. “Per il secondo vertice lavoreremo con tutti i colleghi e con tutti i Paesi che desiderano partecipare”.
Il Cremlino ha rifiutato di partecipare alla “Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina”, convocata su richiesta di Kiev dal 15 al 16 giugno sul monte Bürgenstock nel cuore della Svizzera e quindi non è stata invitata dal Paese ospitante. Da parte sua, secondo Yermak, il presidente Volodymyr Zelensky preferisce prima impostare un’ampia piattaforma basata sul diritto internazionale e sostenuta da quasi un centinaio di Stati (al summit di questo fine settimana parteciperanno 90 nazioni) e poi sottoporla ai mediatori e a Mosca per evitare quanto accaduto nei formati negoziali precedenti all’invasione iniziata nel febbraio del 2022.
Decine di leader da tutto il mondo incontreranno in Svizzera il presidente Zelensky per un vertice concepito come un “primo passo” per la pace in Ucraina, a cui però non sarà presente nemmeno la Cina.