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Home » Esteri

Gli Usa annunciano il primo accordo con Russia e Ucraina ai colloqui in Arabia Saudita: ecco cosa prevede

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy accolto in Arabia Saudita dal principe ereditario Mohammed bin Salman. Credit: Ukrainian Presidency/SIPA / AGF

Le prime intese separate riguardano la garanzia di una "navigazione sicura nel Mar Nero" e l'impegno ad attuare il bando agli "attacchi contro gli impianti energetici" dei due Paesi

Gli Stati Uniti hanno raggiunto un primo accordo con Ucraina e Russia ai negoziati svoltisi dal 23 al 25 marzo a Riad, in Arabia Saudita, per arrivare a un cessate il fuoco che sospenda le ostilità dopo oltre tre anni di guerra seguiti all’invasione russa. L’annuncio arriva dalla Casa bianca in due note separate, secondo cui le prime intese con Mosca e Kiev non arrivano a sospendere il conflitto ma riguardano solo la garanzia di una “navigazione sicura nel Mar Nero” e l’impegno ad attuare il bando agli “attacchi contro gli impianti energetici” dei due Paesi.

“Gli Stati Uniti e la Russia”, si legge nel primo comunicato diramato da Washington, “(…) e l’Ucraina”, nota invece il secondo, “hanno concordato di garantire una navigazione sicura, di eliminare l’uso della forza e di impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”. Le parti, proseguono i due comunicati, “hanno concordato di elaborare una serie di misure per attuare l’accordo” tra il presidente Trump con Zelensky e Putin “per vietare gli attacchi contro gli impianti energetici di Russia e Ucraina”. Washington, Kiev e Mosca, continuano le due note, “accolgono con favore i buoni uffici dei paesi terzi al fine di sostenere l’attuazione degli accordi energetici e marittimi” e “continueranno a lavorare per raggiungere una pace duratura”.

Le due note annunciano però anche accordi separati degli Usa con Ucraina e Russia. Se con Kiev la Casa bianca ha “concordato” di continuare “a impegnarsi a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio dei civili detenuti e al ritorno dei bambini ucraini deportati”, Washington ha invece promesso a Mosca di contribuire “a ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale delle esportazioni di prodotti agricoli e di fertilizzanti, ad abbassare i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni”. Una mossa che potrebbe comportare un allentamento di fatto delle sanzioni. Tanto che già il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha chiesto di eliminare le restrizioni alle esportazioni agricole di Mosca. “Il mercato dei cereali e quello dei fertilizzanti”, ha detto il capo della diplomazia del Cremlino alla tv di Stato russa, “siano prevedibili”. La Russia, ha aggiunto avrà bisogno di “garanzie chiare” per rientrare nell’accordo sul grano mediato nel luglio 2022 da Turchia e Nazioni Unite.

L’obiettivo comunque resta fermare lo spargimento di sangue. “Gli Stati Uniti hanno ribadito a entrambe le parti l’imperativo del Presidente Donald J. Trump di porre fine alle uccisioni da entrambe le parti (…), come passo necessario per raggiungere un accordo di pace duraturo”, concludono entrambe le note. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra entrambe le parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”.

L’annuncio di un accordo raggiunto tra Mosca e Washington sul conflitto in Ucraina era già arrivato da fonti del Cremlino, che all’emittente televisiva Rossiya-24 avevano accusato Kiev di non aver voluto adottare una dichiarazione congiunta al termine dei colloqui in Arabia Saudita. Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia raggiunto un accordo su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è tipico e sintomatico” del clima dei negoziati, aveva rivelato al canale russo il primo vicedirettore del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov.

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