Guerra in Ucraina, raid russo su teatro Mariupol: era rifugio per migliaia di civili
Guerra in Ucraina, raid russo su teatro Mariupol: era rifugio per migliaia di civili
Le forze russe hanno bombardato un teatro d’arte drammatica “nel cuore di Mariupol”, che era stato convertito in rifugio per centinaia, se non migliaia, di civili. Lo denuncia in una nota il Consiglio comunale della città nel sud dell’Ucraina, citato da Ukrinform. “È ancora impossibile valutare l’entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali”, si legge nel comunicato.
“Secondo i dati preliminari, oltre mille persone vi si trovavano, il numero di morti e feriti è sconosciuto. La probabilità di arrivare lì per scavare le macerie è bassa a causa dei continui bombardamenti sulla città”, ha sottolineato Petro Andriushchenko, un consigliere del sindaco della città nel sud dell’Ucraina, da giorni sotto l’intenso fuoco delle truppe russe. Numeri confermati dal vice sindaco Serhiy Orlov, che alla Bbc ha riferito della presenza di 1.000-1.200 persone all’interno.
Il bombardamento del teatro a Mariupol è stato denunciato anche dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha parlato di “orrendo crimine di guerra”. “Massiccio attacco russo al teatro drammatico dove si nascondevano centinaia di civili innocenti. L’edificio è ora ridotto in rovine. I russi non potevano non sapere che si trattava di un rifugio per civili”, ha sottolineato su Twitter.