Ucraina: oltre 12mila soldati russi uccisi in guerra. Per gli ufficiali del Cremlino è un “fallimento totale”
Guerra in Ucraina, oltre 12mila soldati russi uccisi: “È un fallimento totale”
L’Ucraina ha annunciato che sarebbero oltre 12mila i soldati russi che hanno perso la vita in battaglia dall’inizio dell’invasione avvenuta 13 giorni fa, il 24 febbraio. Lo ha reso noto oggi lo Staff generale delle Forze Armate, aggiungendo che la Russia finora avrebbe perso anche 48 velivoli, 80 elicotteri, 303 carri armati, 1.036 veicoli corazzati, 120 cannoni, 56 lanciamissili e 27 sistemi di difesa aerei, distrutti o finiti in mano all’esercito ucraino.
Secondo una fonte citata dal Daily Mail, anche gli ufficiali del Cremlino non se la starebbero passando tanto bene. Farida Rustamova, una giornalista russa vicina agli ambienti governativi – fuggita in seguito al giro di vite esercitato dal governo sulla libertà d’espressione – ha riferito al quotidiano britannico che diversi ufficiali russi starebbero condannando – almeno in privato – il fallimento totale della guerra in Ucraina e sarebbero in ‘lutto’ per la morte dell’economia russa dopo il rallentamento dell’avanzata sul suolo ucraino e il numero crescente delle vittime, con il calo delle temperature dei prossimi giorni che minaccia di rendere ancora più ostiche le condizioni sul campo di battaglia.
“Sottolineano l’espressione ‘fallimento totale’”, ha detto la giornalista. “Nessuno tra i politici russi è felice della situazione. Molti comprendono che si tratta di un errore strategico ma per adempiere al loro dovere trovano cercano di trovare spiegazioni e di scendere a patti con la realtà.”
La guerra in Ucraina ha sollecitato la condanna quasi unanime da parte Comunità internazionale (oltre 140 Paesi si sono espressi contro la guerra), ha sottoposto Mosca a rigide sanzioni finanziarie e provocato l’esodo di numerose aziende globali dalla Russia. L’Occidente inoltre ha imposto forti misure restrittive sulle esportazioni di alcune tecnologie chiave che ora non potranno più raggiungere il Paese.
Dall’inizio del conflitto hanno perso la vita almeno 406 civili e altri 806 sono rimasti feriti, secondo i dati messi a disposizione dalle Nazioni Unite. L’Organizzazione intergovernativa tuttavia ha fatto sapere che è “molto difficile stabilire” il numero esatto delle vittime tra i civili.
Le delegazioni di Russia e Ucraina hanno tenuto un terzo round di negoziati nella città bielorussa di Brest lunedì 7 marzo, conclusi con un nulla di fatto se non per alcuni “piccoli progressi positivi” riguardo ai corridoi umanitari, secondo quanto riferito dai funzionari ucraini.