L’ex consigliere di Trump: “Putin non si fermerà a Est. Se non viene sconfitto entro 4 settimane, l’Occidente verrà trascinato in guerra”
Guerra in Ucraina, l’ex consigliere di Trump: “Putin non si fermerà a Est”
“Putin non si fermerà a Est”: lo dichiara l’ex consigliere di Donald Trump, Alexander Vindman, a proposito della guerra in Ucraina (qui gli ultimi aggiornamenti), che spiega anche perché l’Occidente rischia di essere trascinato nel conflitto.
Intervistato da Il Corriere della Sera, Vindman, tenente colonnello che ha prestato servizio all’ambasciata Usa di Mosca tra il 2012 e il 2015, spiega: “I politici sulle due sponde dell’Atlantico credono che il rischio sia uno scontro diretto nel breve periodo con la Russia ma il vero rischio è quello di una lunga guerra, una catastrofe umana, il possibile uso di armi chimiche, provocazioni nucleari… Nella storia del XX secolo sono le lunghe guerre che alla fine coinvolgono l’America e più ampie parti dell’Europa”.
Secondo l’esperto “i russi hanno subito perdite enormi, ma in caso di successi possono attingere a enormi quantità di equipaggiamenti militari e mobilitare la popolazione. Potrebbe continuare per anni. Se invece continuano a subire perdite, non penso possano sostenere questo livello di combattimenti per più di sei mesi”.
Per questo, a suo dire, è necessario continuare a fornire armi e aerei all’Ucraina per resistere: “Le prossime 4 settimane saranno critiche: se Putin si assicura l’Est e Mariupol, la guerra non finirà lì: continuerà a spingere verso Ovest; l’unico modo in cui può finire è se la Russia viene sconfitta sistematicamente, battaglia dopo battaglia, impedendo loro di continuare grosse operazioni di combattimento. A quel punto può diventare un conflitto congelato o più ridotto, anziché questa guerra ampia e catastrofica”.