Guerra in Ucraina: “I russi a Chernobyl trattavano fonti radioattive a mani nude, a chi ha scavato trincee resta un anno di vita”
Guerra in Ucraina: “Ai russi nelle trincee di Chernobyl resta un anno di vita”
“Ai russi che hanno scavato trincee nell’area di Chernobyl resta un anno di vita”: lo dichiara German Galushchenko, ministro dell’Energia ucraino le cui parole sono state riferite su Twitter dal ministero della Difesa di Kiev, a cui si aggiunge la testimonianza di un ingegnere della centrale nucleare.
Intervistato dal New York Times, l’ingegnere ucraino, responsabile della sicurezza della centrale, ha riferito di aver visto un soldato russo trattare una fonte di cobalto-60 a mani nude in un deposito di rifiuti nucleari “esponendosi a un livello di radiazioni tali, in pochi secondi, che il contatore Geiger è impazzito”. Non è chiaro, poi, cosa sia accaduto all’uomo né se questi sia ancora vivo.
Secondo la Cnn, invece, nella stanza dove dormivano i soldati russi la prima cosa che si sentiva era “il beep del rilevatore di radiazioni”.
I funzionari ucraini sostengono che i militari di Mosca “sono andati nella Foresta Rossa e hanno portato dentro” la centrale “il materiale attraverso le loro scarpe”.
“Nelle altre aree le radiazioni sono sotto controllo, ma qui aumentano perché loro vivevano qui” afferma il soldato ucraino Ihor Ugolkov.