Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Guerra in Siria, Diario dal Rojava: “I turchi usano bombe al fosforo, noi curdi traditi da americani ed europei”

Immagine di copertina
Credit: EPA/ERDEM SAHIN

Il racconto del conflitto dall'inviata sul campo di TPI, Benedetta Argentieri

Guerra Turchia-curdi: diario dalla Siria – 19 ottobre

Di Benedetta Argentieri, inviata per TPI nel Rojava

“Anche se la guerra finisse domani, ci vorrà almeno un anno per riprenderci da questo tradimento”. Mentre lo dice Renas, 33 anni, ha le lacrime agli occhi. Rabbia e tristezza. Un misto di emozioni proprio quando arrivano i feriti da Serekanye, la città sotto assedio dalle milizie turche dal 9 ottobre, quando è cominciata l’operazione “Sorgente di Pace” portata avanti da Ankara. Il bilancio di 11 giorni di guerra è di 235 morti, tra cui 22 bambini, e 677 feriti.

Davanti agli ospedali di Qamishli, una della città principali del nord est della Siria, non si parla d’altro. “Gli americani ci hanno traditi, così come gli inglesi e i francesi. Quando combattevamo ISIS erano tutti amici, poi ci hanno voltato le spalle”. Amare considerazioni mentre c’è un via vai costante di persone arrivate a donare il sangue. La Asayish, la forza di sicurezza interna, manda via tutti. “Per oggi ne abbiamo abbastanza, tornate domani”, ripetono alle decine di persone che arrivano.

I feriti sono arrivati intorno alle 20 dopo un lunghissimo viaggio. I civili sono stati portati nel Kurdistan iracheno, mentre i militari sono rimasti nel Rojava e smistati negli ospedali della zona. Per riuscire a portarli via da Serekanye, un convoglio di ambulanze ha dovuto forzare il blocco delle milizie turche (TFSA) e aspettare una pausa dai bombardamenti che nonostante il presunto cessate il fuoco siglato dagli Stati Uniti e la Turchia, su richiesta delle Forze Democratiche Siriane (FDS), ha continuato per tutto il giorno. La Turchia non ha mai smesso l’avanzata, che, pur con costi altissimi, è stata frenata dai curdi.

Già venerdì decine di automobili avevano provato ad avvicinarsi alla città ma l’artiglieria turca li ha presi di mira. Quindi sabato ci hanno riprovato. “È stato durissima, ma ce l’abbiamo fatta”, spiega Dave, uno dei volontari dei Free Burma Ranger, un’associazione di medici volontari americani. Per tutto il giorno hanno aspettato il momento propizio, e poi non appena hanno visto uno spiraglio, sono entrati. La preoccupazione più grande erano i 37 feriti gravi nell’ospedale di Serekanye, anche questo colpito dai colpi di mortaio. Nel primo pomeriggio le operazioni di evacuazione sono terminate, poi la corsa disperata negli ospedali.

“La maggior parte dei contusi ha perso braccia o gambe. Sono stati colpiti dalle bombe, dall’artiglieria, dal fosforo. Non sono ferite da combattimenti normali o da armi da fuoco convenzionali”, spiega un medico davanti all’ospedale Ferman a Qamishli. La situazione per molti è molto critica. Sono rimasti sotto i ferri per ore. “Stiamo facendo tutto il possibile”, continua il chirurgo che sembra stravolto. Anche lui chiede a tutte le persone arrivate per donare il sangue di ritornare il giorno seguente. “Ne abbiamo abbastanza per il momento”.

Così in molti si fermano a parlare. Sfogano la propria rabbia per una situazione che non si sarebbero mai aspettati. “Ci avevano detto: ‘Smantellate le vostre fortificazioni, non succederà nulla’. Noi ci siamo fidati. Ma gli americani non hanno mantenuto la parola”, continua Renas fumando una sigaretta dopo l’altra. Ha il fucile dietro la schiena,e il simbolo dell’Asayish sul petto. Un stemma giallo con un’aquila nel mezzo. Di una cosa è certo: “Combatteremo fino all’ultima persona. Tutti prenderanno un fucile per difendere questa terra”.

Leggi anche:
La guerra della Turchia in Siria: il diario del 18 ottobre
La guerra della Turchia in Siria: il diario del 17 ottobre
La guerra della Turchia in Siria: il diario del 16 ottobre
La guerra della Turchia in Siria: il diario del 15 ottobre
La guerra della Turchia in Siria: il diario del 13 ottobre
La guerra della Turchia contro i curdi in Siria: tutta la storia in versione breve, media e lunga
Caro Pd, perché sostieni ancora l’ingresso della Turchia in Europa?
L’intervista di TPI alla deputata Pd Lia Quartapelle: “Chiederemo il ritiro del contingente Nato dalla Turchia”
Siria, parla a TPI la Ong italiana colpita dall’esercito turco: “Le bombe di Erdogan ci stanno distruggendo”
Altro che difendere i curdi, Putin vuole prendersi il Medio Oriente (di Giulio Gambino)
Armi alla Turchia: il governo dice nì (di Giulio Gambino)
L’Occidente inadeguato: mentre Erdogan massacra i curdi, Ue e Trump stanno a guardare (di Giulio Cavalli)
Chi sono i curdi e perché non sono mai riusciti ad avere uno loro Stato
L’appello delle donne curde ai popoli che amano la libertà: “Aiutateci a conquistare la pace e la giustizia”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: 29 morti negli ultimi raid di Israele. Altri 4 in Cisgiordania. 4 vittime nei raid in Libano
Esteri / Trump: "Non mi candido contro Kamala ma contro un malvagio sistema democratico". Harris: "Ogni singolo voto conta"
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Ti potrebbe interessare
Esteri / Gaza: 29 morti negli ultimi raid di Israele. Altri 4 in Cisgiordania. 4 vittime nei raid in Libano
Esteri / Trump: "Non mi candido contro Kamala ma contro un malvagio sistema democratico". Harris: "Ogni singolo voto conta"
Esteri / Elezioni Usa, pubblicate almeno 68 fake news in 65 giorni
Esteri / E e se i sondaggi per l’ennesima volta non ci avessero preso?
Esteri / Alluvione Valencia, nessuna vittima al centro commerciale. Il re e il premier Sánchez contestati. Allarme rosso ora a Barcellona
Esteri / Israele cancella l'accordo di cooperazione con l'Agenzia Onu per i palestinesi
Esteri / Quanto tempo ci vorrà per scoprire chi avrà vinto le elezioni americane?
Esteri / Il suicidio economico di Israele: -20% del Pil pur di distruggere Gaza. E quest’anno chiuderanno migliaia di aziende
Esteri / Trump: “Proteggerò le donne, che a loro piaccia o meno”. Kamala Harris: “Vuole decidere per voi”
Esteri / Libano, Unifil: “Presi di mira più di 30 volte solo a ottobre: una ventina di attacchi da Israele”