Guerra Russia-Ucraina, Kiev punta a un vertice di pace entro febbraio. Lavrov: “Dal Pentagono minacce alla vita di Putin”
L’Ucraina punta a tenere un vertice di pace con la Russia entro la fine di febbraio, preferibilmente alle Nazioni Unite, con il segretario generale Antonio Guterres come possibile mediatore. L’annuncio è stato dato dal ministro degli Esteri di Kiev Kuleba e apre uno spiraglio nel dramma della guerra.
Nel Paese devastato dal conflitto, però, la situazione resta difficilissima: ci sono 9 milioni di ucraini senza elettricità. Mentre il ministro degli Esteri russo Lavrov ha evocato, ancora una volta, la guerra nucleare: “Il corso politico dell’Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso: presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari”, ha detto in un’intervista all’agenzia Tass.
Lavrov ha poi ricordato che Mosca ha affermato più volte che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che “non deve mai essere scatenata”. È l’Occidente invece – secondo Lavrov – “con speculazioni irresponsabili” ad affermare “che la Russia sia presumibilmente sull’orlo dell’uso di armi nucleari contro l’Ucraina”.
Gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato vogliono la vittoria “sul campo di battaglia” sulla Russia per distruggere il nostro Paese. “Le azioni dei Paesi dell’Occidente e del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, da loro controllato, confermano la natura globale della crisi in Ucraina: non è più un segreto per nessuno che l’obiettivo strategico degli Stati Uniti e dei suoi alleati della Nato sia sconfiggere la Russia sul campo di battaglia come meccanismo per indebolire in modo significativo o addirittura distruggere il nostro Paese”, ha detto Lavrov.
Secondo il ministro degli Esteri russo, “il principale beneficiario del conflitto sono gli Stati Uniti, che cercano di trarne il massimo sia in termini economici che militari-strategici. Allo stesso tempo, Washington sta anche risolvendo un importante compito geopolitico: rompere i tradizionali legami tra Russia ed Europa e soggiogare ulteriormente i satelliti europei”.
“Alcuni ‘funzionari anonimi’ del Pentagono hanno effettivamente espresso la minaccia di sferrare un ‘attacco decapitante’ al Cremlino, che in realtà è una minaccia di tentato omicidio del presidente russo”, ha poi detto Lavrov. “Se tali idee sono davvero ponderate da qualcuno, allora questo qualcuno dovrebbe pensare meglio alle possibili conseguenze di tali piani”, ha aggiunto.